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XETAMED*60CPR RIV 50MG

XETAMED*60CPR RIV 50MG

NEURAXPHARM ITALY SpA
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AVVERTENZE
Poiche' questo farmaco e' approvato per diverse indicazioni, si deve tener conto del profilo di sicurezza del farmaco rispetto alla diagnosidel singolo paziente e alla dose da somministrare. Popolazione pediatrica: la quetiapina non deve essere utilizzata nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni, a causa della mancanza di dati che ne supportino l'uso in questa fascia d'eta'. Gli studi clinici conquetiapina hanno evidenziato che, in aggiunta al noto profilo di sicurezza osservato negli adulti, alcuni eventi avversi si verificano con una frequenza superiore nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti (aumento dell'appetito, innalzamento della prolattina sierica, vomito, rinite e sincope), o possono avere differenti implicazioni perbambini e adolescenti (sintomi extrapiramidali e irritabilita'), mentre uno di questi non era mai stato riportato precedentemente negli studi condotti in soggetti adulti (aumento della pressione arteriosa). Neibambini e negli adolescenti sono state osservate anche alterazioni dei test di funzionalita' tiroidea. Inoltre, in termini di sicurezza, leimplicazioni a lungo termine del trattamento con quetiapina sulla crescita e sulla maturazione non sono state analizzate oltre le 26 settimane. Le implicazioni a lungo termine relative allo sviluppo cognitivoe comportamentale non sono note. Negli studi clinici controllati con placebo nei pazienti bambini e adolescenti, la quetiapina e' stata associata ad un aumento dell'incidenza di sintomi extrapiramidali (EPS) rispetto al placebo in pazienti trattati per schizofrenia, mania bipolare e depressione bipolare. Suicidio/pensieri suicidari o peggioramentoclinico: la depressione in disturbi bipolari e' associata ad un aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al sucidio). Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Poiche' possono non verificarsi miglioramenti durante le prime settimane di trattamento o in quelle immediatamente successive, i pazienti devono essere attentamente controllati finoad avvenuto miglioramento. Per esperienza clinica generale e' noto cheil rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del miglioramento. Inoltre, il medico deve considerare il rischio potenziale di eventi correlati al suicidio dopo brusca interruzione del trattamento conquetiapina, dovuti ai noti fattori di rischio della patologia in questione. Anche altri disturbi psichiatrici per i quali viene prescritta la quetiapina possono essere associati ad un aumento del rischio di eventi correlati al suicidio. Oltre a cio', queste patologie possono esistere in co-morbilita' con episodi depressivi maggiori. Le stesse precauzioni seguite per il trattamento di pazienti con episodi depressivi maggiori devono percio' essere adottate durante il trattamento di pazienti affetti da altri disturbi psichiatrici. I pazienti con un'anamnesipositiva per eventi correlati al suicidio, o coloro che mostrano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento sono esposti ad un rischio maggiore di ideazione suicidaria o tentativo di suicidio, e devono pertanto essere sottoposti a stretta sorveglianza durante il trattamento. Una metanalisi condotta su studi clinici controllati con placebo con farmaci antidepressivi in pazienti adulti con disturbi psichiatrici ha mostrato un aumentato rischio di comportamento suicidario con l'uso di antidepressivi rispetto al placebonei pazienti di eta' inferiore a 25 anni. Durante la terapia deve essere effettuato un attento monitoraggio dei pazienti, in particolare diquelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e in seguito a variazioni del dosaggio. I pazienti (e chi si prende cura di loro) devono essere avvertiti della necessita' di controllare ogni eventuale peggioramento clinico, comportamento o ideazione suicidaria e variazioni inusuali del comportamento, e di richiedere immediatamente un intervento medico se tali sintomi si presentano. In studiclinici controllati con placebo a piu' breve termine condotti su pazienti con episodi depressivi maggiori associati al disturbo bipolare e'stato osservato un incremento del rischio di eventi correlati al suicidio nei pazienti adulti giovani (di eta' inferiore a 25 anni) trattaticon quetiapina rispetto ai pazienti trattati con placebo (rispettivamente 3,0% e 0%). Uno studio retrospettivo basato sulla popolazione relativo alla quetiapina per il trattamento di pazienti con disturbo depressivo maggiore ha mostrato un aumento del rischio di autolesionismo esuicidio in pazienti di eta' compresa tra 25 e 64 anni senza una storia di autolesionismo durante l'uso di quetiapina con altri antidepressivi. Rischio metabolico: dato il rischio di peggioramento del profilometabolico, incluse le variazioni del peso corporeo, del glucosio ematico e dei lipidi, che e' stato riscontrato nell'ambito di studi clinici, i parametri metabolici dei pazienti devono essere valutati all'inizio del trattamento e le variazioni di questi parametri devono essere controllate regolarmente durante il trattamento. Il peggioramento di questi parametri deve essere gestito in modo clinicamente appropriato. Sintomi extrapiramidali: negli studi clinici controllati con placebo nei pazienti adulti trattati per episodi depressivi maggiori correlati adisturbo bipolare, la quetiapina e' stata associata ad un aumento dell'incidenza di sintomi extrapiramidali (EPS) rispetto al placebo. L'uso di quetiapina e' stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione di agitazione soggettivamente spiacevole o disturbante e dalla necessita' di muoversi, spesso accompagnata da un'incapacita' a rimanere seduti o fermi. Cio' e' piu' probabile che si verifichi entro le prime settimane di trattamento.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antipsicotici, diazepine, ossazepine e tiazepine.
CONSERVAZIONE
Nessuna precauzione particolare per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La somministrazione concomitante degli inibitori del citocromo P450 3A4, come gli inibitori dell'HIV-proteasi, agenti antifungini azolici, eritromicina, claritromicina e nefazodone, e' controindicata.
DENOMINAZIONE
XETAMED COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, povidone (K=25), sodio amido glicolato (tipo A), diibenato di glicerina, silice anidra colloidale, magnesio stearato. Rivestimento: lattosio monoidrato,ipromellosa, macrogol 4000, diossido di titanio (E171), ossido di ferro rosso (E172) (compresse da 25 mg), ossido di ferro giallo (E172) (compresse da 100 mg).
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse al farmaco (ADR) piu' comunemente osservate con quetiapina (>=10%) sono sonnolenza, capogiro, cefalea, secchezza delle fauci, sintomi di astinenza (interruzione), aumenti dei livelli siericidi trigliceridi, aumenti del colesterolo totale (prevalentemente colesterolo LDL), diminuzioni del colesterolo HDL, incremento ponderale, diminuzione dell'emoglobina e sintomi extrapiramidali. L'incidenza di ADR associate alla terapia con quetiapina, e' riportata nella tabella seguente secondo il formato raccomandato dal Council for InternationalOrganizations of Medical Sciences (CIOMS III Working Group; 1995). ADRassociate alla terapia con quetiapina. Le frequenze degli eventi avversi sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro(>=1/10.000,<1/1.000), molto raro (<1/10.000), non noto (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: diminuzione dell'emoglobina; comune: leucopenia, diminuzione della conta dei neutrofili, aumento degli eosinofili; non comune: trombocitopenia, anemia, diminuzione della conta dellepiastrine; raro: agranulocitosi; non noto: neutropenia. Disturbi delsistema immunitario. Non comune: ipersensibilità (incluse reazioni allergiche cutanee); molto raro: reazione anafilattica. Patologie endocrine. Comune: iperprolattinemia, diminuzione della t4 totale, diminuzione della t424 libera, diminuzione della t3 totale, aumento del tsh; noncomune: diminuzione della t3 libera, ipotiroidismo; molto raro: secrezione inappropriata dell'ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue, aumento del colesterolo totale (principalmente colesterolo ldl), diminuzione del colesterolo hdl, aumento ponderale; comune: aumento dell'appetito, aumento della glicemia fino a livelli iperglicemici; non comune: iponatriemia, diabete mellito; raro: sindrome metabolica; molto raro: esacerbazione del diabete preesistente. Disturbi psichiatrici. Comune: sogni anomali e incubi, ideazione suicidaria e comportamento suicidario; raro: sonnambulismo ed altri eventi correlati come parlare nel sonno e disturbo dell'alimentazione correlato al sonno.Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiro, sonnolenza, cefalea, sintomi extrapiramidali; comune: disartria; non comune: crisi convulsive, sindrome delle gambe senza riposo, discinesia tardiva, sincope. Patologie cardiache. Comune: tachicardia, palpitazioni; non comune: prolungamento dell'intervallo qt, bradicardia. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata. Patologie vascolari. Comune: ipotensioneortostatica; raro: tromboembolismo venoso; non noto: ictus. Patologierespiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; non comune:rinite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza delle fauci; comune: stipsi, dispepsia, vomito; non comune: disfagia; raro: pancreatite, ostruzione intestinale/ileo. Patologie epatobiliari. Comune:aumento dei livelli sierici di alanina aminotransferasi (alt), aumento dei livelli di gamma-gt; non comune: aumento dei livelli sierici diaspartato-aminotransferasi (ast); raro: ittero, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, sindrome di stevens-johnson; non noto: necrolisi tossica epidermica, eritema multiforme, reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (dress). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.Molto raro: rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Non comune: ritenzione urinaria. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non noto: sindrome da astinenza neonatale da farmaci. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzioni sessuali; raro: priapismo, galattorrea, gonfiore mammario, disturbi mestruali.Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: sintomi di astinenza (interruzione); comune: astenia lieve, edema periferico, irritabilità, piressia; raro: sindrome maligna da neurolettici, ipotermia. Esami diagnostici. Raro: aumento dellacreatina-fosfochinasi ematica. In seguito all'uso di neurolettici sono stati riportati casi di prolungamento del QT, aritmia ventricolare,morte improvvisa inspiegabile, arresto cardiaco e torsioni di punta, che vengono considerati effetti di questa classe di farmaci. Gravi reazioni avverse cutanee, tra cui sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN), reazione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) sono state riportate in associazione al trattamento con quetiapina. Popolazione pediatrica: le stesse ADR sopra descritte per gli adulti devono essere considerate per i bambini e per gli adolescenti. Il riassunto seguente riassume le ADR che si verificanocon frequenza maggiore nei bambini e negli adolescenti (di eta' tra 10 e 17 anni) rispetto alla popolazione adulta oppure ADR che non sonostate identificate nella popolazione adulta. ADR associate alla terapia con quetiapina nei bambini e negli adolescenti che si verificano conuna frequenza piu' alta rispetto agli adulti o non sono state identificate nella popolazione adulta. Le frequenze degli eventi avversi sonoclassificate secondo la seguente convenzione: molto comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1.000, <1/100), raro (>1/10.000,<1/1.000) e molto raro (<1/10.000). Patologie endocrine. Molto comune: innalzamenti dei livelli di prolattina. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento dell'appetito. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sintomi extrapiramidali; comune: sincope.Patologie vascolari. Molto comune: aumento della pressione sanguigna.Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: rinite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito. Patologie sistemichee condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: irritabilità. Segnalazione di sospette reazioni avverse. La segnalazione dellereazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione delmedicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuodel rapporto beneficio/rischio del prodotto. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Primo trimestre: la moderata quantita' di dati pubblicatida gravidanze esposte ( tra 300-1000 esiti di gravidanza ), comprendenti reports individuali e alcuni studi osservazionali non suggerisconoun aumento del rischio di malformazioni dovute al trattamento. Tuttavia, sulla base di tutti i dati disponibili, non puo' essere stabilita una conclusione definitiva. Studi su animali hanno mostrato tossicita'riproduttiva. Pertanto, quetiapina deve essere usata durante la gravidanza solo se i benefici giustificano i potenziali rischi. Terzo trimestre: i neonati esposti al trattamento con antipsicotici (fra cui quetiapina) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di manifestare reazioni avverse, fra cui sintomi extrapiramidali e/o sintomidi astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Sono stati segnalati casi di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, distress respiratorio o disturbi della nutrizione. Di conseguenza, i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati. Allattamento: in base a un numero molto limitato di dati ricavati da reports pubblicati sull'escrezione di quetiapina nel latte materno umano, ilgrado di escrezione di quetiapina alle dosi terapeutiche non sembra essere costante. Data la mancanza di dati robusti, bisogna decidere seinterrompere l'allattamento al seno oppure sospendere la terapia con questo farmaco, tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia per la madre. Fertilita':gli effetti di quetiapina sulla fertilita' dell'uomo non sono stati valutati. Sono stati riscontrati effetti correlati a livelli elevati diprolattina nei ratti, benche' non siano direttamente rilevanti per l'uomo.
INDICAZIONI
Questo medicinale e' indicato per il: trattamento della schizofrenia;trattamento del disturbo bipolare: per il trattamento degli episodi maniacali di entita' da moderata a grave nel disturbo bipolare, per il trattamento degli episodi depressivi maggiori nel disturbo bipolare, per la prevenzione delle recidive di episodi maniacali o depressivi neipazienti affetti da disturbo bipolare che hanno risposto in precedenzaal trattamento con quetiapina.
INTERAZIONI
Poiche' la quetiapina esplica la sua attivita' principale sul sistemanervoso centrale, deve essere somministrata con cautela in associazione con altri farmaci ad attivita' centrale e con alcool. Deve essere prestata cautela nel trattamento di pazienti che ricevono altri medicinali con effetti anticolinergici (muscarinici). Il citocromo P450 (CYP)3A4 e' il principale enzima del sistema del citocromo P450 responsabile del metabolismo della quetiapina. In uno studio di interazione in volontari sani, la somministrazione concomitante di quetiapina (dosaggiodi 25 mg) con ketoconazolo, un inibitore del CYP3A4, ha causato un aumento dell'AUC di quetiapina di 5-8 volte. Per tal motivo, l'uso concomitante di quetiapina con inibitori CYP3A4 e' controindicato. Si raccomanda inoltre di non assumere succo di pompelmo durante la terapia conquetiapina. In uno studio in pazienti trattati con dosi multiple perla valutazione della farmacocinetica di quetiapina, somministrata prima e durante il trattamento con carbamazepina (noto induttore degli enzimi epatici), la co-somministrazione di carbamazepina ha aumentato significativamente la clearance di quetiapina. Questo incremento della clearance ha ridotto l'esposizione sistemica alla quetiapina (valutata tramite AUC) in media del 13% rispetto alla somministrazione di quetiapina in monoterapia, sebbene in alcuni pazienti sia stato osservato uneffetto piu' marcato. Come conseguenza di tale interazione possono prodursi concentrazioni plasmatiche ridotte, che possono interferire conl'efficacia della terapia con quetiapina. La somministrazione contemporanea di quetiapina e fenitoina (un altro induttore del sistema enzimatico microsomiale), ha indotto un marcato aumento della clearance della quetiapina, pari a circa il 450%. Nei pazienti in trattamento con induttori degli enzimi epatici, il trattamento con quetiapina puo' essere iniziato solo se il medico ritiene che i benefici della terapia superino il rischio della sospensione degli induttori enzimatici epatici.E' importante che ogni variazione di tali induttori avvenga gradualmente e, se necessario, che venga sostituita da un farmaco non induttore(per es. valproato di sodio). La co-somministrazione di antidepressivia base di imipramina (un noto inibitore del CYP 2D6) o fluoxetina (unnoto inibitore del CYP 3A4 e del CYP 2D6) non altera in modo significativo il profilo farmacocinetico della quetiapina. La contemporanea somministrazione degli antipsicotici risperidone o aloperidolo non altera in modo significativo la farmacocinetica della quetiapina. L'uso concomitante di quetiapina e tioridazina causa un incremento della clearance di quetiapina di circa il 70%. La co-somministrazione di cimetidina non altera il profilo farmacocinetico di quetiapina. La farmacocinetica del litio non viene alterata dalla contemporanea somministrazionedi quetiapina. Nell'ambito di uno studio clinico randomizzato, della durata di 6 settimane, che ha valutato l'impiegodi litio e compresse arilascio prolungato di quetiapina rispetto al placebo e compresse a rilascio prolungato di quetiapina, in pazienti adulti affetti da mania acuta, e' stata riscontrata un'incidenza piu' alta di eventi correlatiextrapiramidali (in particolare tremore) sonnolenza e incremento ponderale nel gruppo di trattamento con l'aggiunta di litio, in confronto al gruppo di trattamento con l'aggiunta del placebo. La somministrazione contemporanea di valproato di sodio e quetiapina non influenza in modo clinicamente rilevante le farmacocinetiche dei due prodotti. In unostudio retrospettivo su bambini e adolescenti che hanno ricevuto valproato, quetiapina o entrambi, e' stata riscontrata un'alta incidenza di leucopenia e neutropenia nel gruppo in terapia con l'associazione dei due farmaci rispetto ai gruppi in monoterapia. Non sono stati eseguiti studi formali di interazione con i farmaci cardiovascolari piu' comunemente utilizzati. Occorre usare cautela quando la quetiapina vienesomministrata in concomitanza con farmaci noti per determinare squilibri elettrolitici o allungamenti dell'intervallo QT. Sono stati registrati casi di falso positivo nei risultati di test immunoenzimatici peril metadone e antidepressivi triciclici in pazienti che avevano assunto quetiapina. Si raccomanda di confermare i risultati dubbi dei test di screening immunoenzimatici mediante appropriata tecnica cromatografica.
POSOLOGIA
Esistono diversi schemi di dosaggio per ciascuna indicazione. Bisognapertanto assicurarsi che i pazienti ricevano informazioni chiare sul dosaggio piu' appropriato per la loro patologia. Questo farmaco puo' essere somministrato indipendentemente dai pasti. Adulti. Per il trattamento della schizofrenia: per il trattamento della schizofrenia, questomedicinale deve essere somministrato due volte al giorno. La dose giornaliera totale per i primi quattro giorni di terapia e' di 50 mg (Giorno 1), 100 mg (Giorno 2),200 mg (Giorno 3) e 300 mg (Giorno 4). Dal Giorno 4 in poi, bisogna procedere alla titolazione della dose fino a raggiungere la dose efficace standard pari a 300-450 mg/die. Tale dosepuo' essere variata in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' di ogni singolo paziente entro un range di 150-750 mg/die. Peril trattamento degli episodi maniacali di entita' da moderata a gravenel disturbo bipolare: per il trattamento degli episodi di mania associati a disturbo bipolare, questo farmaco deve essere somministrato due volte al giorno. La dose giornaliera totale per i primi quattro giorni di terapia e' di 100 mg (Giorno 1), 200 mg (Giorno 2), 300 mg (Giorno 3) e 400 mg (Giorno 4). Ulteriori adattamenti del dosaggio fino a 800 mg/die possono essere effettuati a partire dal Giorno 6 con incrementi di dose non superiori a 200 mg/die. La dose puo' essere variata infunzione della risposta clinica e della tollerabilita' individuale entro un range di 200-800 mg/die. La dose efficace usuale varia da 400 a800 mg/die. Per il trattamento degli episodi depressivi maggiori neldisturbo bipolare: questo medicinale deve essere somministrato una volta al giorno, alla sera prima di coricarsi. La dose giornaliera totaleper i primi quattro giorni di terapia e' di 50 mg (Giorno 1), 100 mg(Giorno 2), 200 mg (Giorno 3) e 300 mg (Giorno 4). La dose giornalieraraccomandata e' di 300 mg. Negli studi clinici, non e' stato osservato alcun beneficio aggiuntivo nel gruppo trattato con 600 mg, rispettoal gruppo trattato con 300 mg. Singoli pazienti possono trarre beneficio dalla somministrazione di una dose pari a 600 mg. Dosi superiori a300 mg devono essere somministrate da medici esperti nel trattamento del disturbo bipolare. In singoli pazienti, nel caso si manifestasseroproblemi di tollerabilita', studi clinici hanno indicato che puo' essere considerata una riduzione della dose a un minimo di 200 mg. Per laprevenzione delle recidive nel disturbo bipolare: per prevenire le recidive di episodi maniacali, misti o depressivi nel disturbo bipolare,i pazienti che hanno risposto a quetiapina per il trattamento acuto del disturbo bipolare devono proseguire la terapia allo stesso dosaggio.La dose puo' essere variata in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' individuale entro un range di 300-800 mg/die in duplice somministrazione giornaliera. E' importante utilizzare la dose minima efficace per la terapia di mantenimento. Anziani: come per altri antipsicotici, questo farmaco deve essere somministrato con cautela negli anziani, in particolare durante il periodo iniziale di somministrazione. Puo' essere necessario che l'incremento progressivo della dose debba avvenire piu' lentamente e che la dose terapeutica giornaliera debba essere piu' bassa rispetto ai pazienti giovani, in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' di ogni singolo paziente. Nei pazienti anziani la clearance plasmatica media di quetiapina e' risultata ridotta del 30%-50% in confronto ai pazienti piu' giovani. L'efficacia e la sicurezza non sono stati valutati nei pazienti con eta' superiore ai 65 anni con episodi depressivi associati a disturbo bipolare.Popolazione pediatrica: questo medicinale non deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni, a causa della mancanza di dati che ne supportino l'uso in questa fascia d'eta'.I dati al momento disponibili provenienti da studi clinici controllativerso placebo sono riportati. Compromissione della funzionalita' renale: non e' necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti con funzione renale compromessa. Compromissione della funzionalita' epatica: la quetiapina e' ampiamente metabolizzata a livello epatico. Pertanto, questo farmaco deve essere impiegato con cautela in pazienti con compromissione epatica nota, particolarmente durante le fasi iniziali del trattamento La dose iniziale di quetiapina nei pazienti con compromissione epatica dovrebbe essere di 25 mg/die. L'aggiustamento della dose deve essere effettuato con incrementi giornalieri di 25-50 mg/die fino a raggiungere la dose efficace, in funzione della risposta clinicae della tollerabilita' di ogni singolo paziente.
PRINCIPI ATTIVI
Questo farmaco da 25 mg contiene 25 mg di quetiapina (come quetiapinafumarato). Questo famaco da 50 mg contiene 50 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Questo farmaco da 100 mg contiene 100 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Questo farmaco da 150 mg contiene 150 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Questo farmaco da 200 mg contiene 200 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Questo farmaco da 300 mg contiene 300 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Questo farmaco da 400 mg contiene 400 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato).

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