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TOPIRAMATO DOC*60CPR RIV 100MG

TOPIRAMATO DOC*60CPR RIV 100MG

DOC GENERICI Srl
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AVVERTENZE
In situazioni nelle quali sia necessario da un punto di vista medico sospendere rapidamente topiramato, si raccomanda un monitoraggio adeguato. Come con altri farmaci antiepilettici, alcuni pazienti possono manifestare un aumento della frequenza delle crisi o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi con topiramato. Questi fenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una riduzione delle concentrazioni plasmatiche degli antiepilettici usati in concomitanza, della progressione della malattia, o di un effetto paradosso. Durante il trattamento con topiramato e' molto importante mantenere un'idratazione adeguata. L'idratazione puo' ridurre il rischio di nefrolitiasi (vedere di seguito). Un'idratazione adeguata prima e durante lo svolgimento di attivita', come l'esercizio fisico o l'esposizione a temperature elevate, puo'ridurre il rischio di reazioni avverse correlate al calore. Oligoidrosi. E' stata segnalata oligoidrosi (sudorazione ridotta) in associazione all'uso di topiramato. La riduzione della sudorazione e ipertermia (l'aumento della temperatura corporea) possono presentarsi specialmentein bambini esposti ad elevate temperature ambientali. Disturbi dell'umore/Depressione. Durante il trattamento con topiramato e' stato osservato un incremento dell'incidenza di disturbi dell'umore e di depressione. Suicidio/Ideazione suicidaria. Nei pazienti trattati con antiepilettici in numerose indicazioni sono stati segnalati ideazione suicidaria e comportamento suicida. Una metanalisi di studi clinici randomizzati controllati con placebo su farmaci antiepilettici ha dimostrato unlieve aumento del rischio di ideazione suicidaria e di comportamento suicida. Non e' noto quale sia il meccanismo di questo rischio e i datia disposizione non escludono la possibilita' di un aumentato rischioper topiramato. In studi clinici in doppio cieco, gli eventi correlatial suicidio (SREs: Suicide Related Events: ideazione suicidaria, tentativi di suicidio e suicidio) si sono verificati con una frequenza dello 0,5% nei pazienti trattati con topiramato (46 su 8.652 pazienti trattati) e con un'incidenza circa 3 volte piu' elevata rispetto ai pazienti trattati con placebo (0,2%; 8 su 4.045 pazienti trattati). I pazienti devono pertanto essere monitorati per riscontrare i segni di ideazione suicidaria e comportamento suicida, e si deve considerare un trattamento appropriato. I pazienti (e chi si occupa di loro) devono essere informati di richiedere assistenza medica nel caso in cui si manifestino segni di ideazione suicidaria o di comportamento suicida. Nefrolitiasi. Alcuni pazienti, specialmente quelli con predisposizione alla nefrolitiasi, possono essere esposti a un piu' alto rischio di formazione di calcoli renali e di manifestazioni e sintomi associati, quali coliche renali, dolore renale o dolore al fianco. I fattori di rischio per la nefrolitiasi comprendono calcoli renali pregressi o un'anamnesifamiliare per nefrolitiasi e ipercalciuria. Nessuno di questi fattoridi rischio permette pero' di predire in modo attendibile la formazionedi calcoli durante la terapia con topiramato. Inoltre, i pazienti cheassumono altri medicinali associati a nefrolitiasi possono essere esposti a un piu' alto rischio. Ridotta funzionalita' renale. In pazienticon funzione renale compromessa (CLCR <= 70 mL/min) topiramato deve essere somministrato con cautela poiche' la clearance plasmatica e quella renale di topiramato sono ridotte. Ridotta funzionalita' epatica. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica, topiramatodeve essere somministrato con cautela dato che la clearance di topiramato puo' essere ridotta. Miopia acuta e glaucoma secondario ad angolochiuso. In pazienti trattati con topiramato e' stata segnalata una sindrome da miopia acuta associata a glaucoma secondario ad angolo chiuso. I sintomi comprendono un'insorgenza acuta di riduzione dell'acuita'visiva e/o dolore oculare. Le manifestazioni oftalmiche possono includere miopia, riduzione di profondita' della camera anteriore dell'occhio, iperemia oculare (arrossamento) e aumento della pressione intraoculare. Puo' o meno essere presente midriasi. Questa sindrome puo' essere associata a versamento sopraciliare che comporta uno spostamento inavanti del cristallino e dell'iride, con glaucoma secondario ad angolochiuso. I sintomi compaiono generalmente entro il primo mese di terapia con topiramato. Contrariamente al glaucoma primario ad angolo chiuso, che si verifica raramente al di sotto dei 40 anni, il glaucoma secondario ad angolo chiuso associato all'uso di topiramato e' stato riportato sia negli adulti sia nei bambini. Il trattamento comprende la sospensione di topiramato il piu' rapidamente possibile, secondo il giudizio del medico curante e l'adozione di misure adeguate per ridurre lapressione intraoculare. In genere con queste misure la pressione intraoculare si riduce. Un'elevata pressione intraoculare di qualunque eziologia, se non trattata puo' comportare gravi conseguenze, compresa laperdita permanente della vista. E' necessario stabilire se pazienti con disturbi dell'occhio in anamnesi debbano essere trattati con topiramato. Difetti del campo visivo. Difetti del campo visivo, indipendentidalla pressione oculare elevata, sono stati riportati in pazienti trattati con topiramato. Negli studi clinici, la maggior parte di questi eventi sono risultati reversibili dopo la sospensione del topiramato. Se in qualsiasi momento durante il trattamento con topiramato si verificano difetti del campo visivo, occorre prendere in considerazione la sospensione del farmaco. Acidosi metabolica. Il trattamento con topiramato e' associato ad acidosi metabolica ipercloremica, con gap non-anionico normale (cioe', diminuzione del livello sierico di bicarbonato aldi sotto dell'intervallo di riferimento normale in assenza di alcalosi respiratoria). Questa riduzione di bicarbonato sierico e' dovuta all'effetto inibitorio di topiramato sull'anidrasi carbonica renale. In genere, la diminuzione di bicarbonato avviene nelle prime fasi del trattamento, sebbene possa verificarsi in qualunque momento della terapia.Tale diminuzione e' generalmente di grado da lieve a moderato (mediamente di 4 mmol/L a dosi di 100 mg/die o superiori negli adulti e a circa 6 mg/kg/die nei pazienti pediatrici). Raramente, la concentrazionesierica di bicarbonato nei pazienti e' scesa a valori inferiori a 10 mmol/L. Alcune condizioni o terapie che predispongono all'acidosi (quali patologie renali, gravi disturbi respiratori, status epilepticus, diarrea, interventi chirurgici, dieta chetogena o alcuni medicinali) possono sommarsi agli effetti di topiramato sulla riduzione del bicarbonato. L'acidosi metabolica cronica aumenta il rischio di formazione deicalcoli renali e puo' potenzialmente portare ad osteopenia.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Altri antiepilettici, preparati antiemicranici.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo topiramato o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Per la profilassi dell'emicrania in gravidanza e nelledonne in eta' fertile che non facciano uso di efficaci metodi contraccettivi.
DENOMINAZIONE
TOPIRAMATO DOC GENERICI COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: metilcellulosa (E461), croscarmellosa sodica (E468), magnesio stearato (E470b), silice colloidale anidra (E551). Rivestimento: ipromellosa (E464), idrossipropilcellulosa (463), macrogol,titanio diossido (E171); come colorante delle compresse da 50 mg e 100 mg: ferro ossido giallo (E172); come colorante delle compresse da 200 mg: ferro ossido rosso (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
La sicurezza di topiramato è stata valutata dal database di studi clinici costituito da 4.111 pazienti (3.182 in terapia con topiramato e 929 con placebo) che hanno preso parte a 20 studi in doppio cieco e 2.847 pazienti arruolati in 34 studi in aperto, rispettivamente con topiramato come trattamento aggiuntivo per crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, crisi epilettiche parziali, crisi associate alla sindromedi Lennox-Gastaut, monoterapia per epilessia di nuova o recente diagnosi o profilassi dell'emicrania. La maggior parte delle reazioni avverse da farmaci (ADR) erano di grado da lieve a moderato. Le ADR identificate negli studi clinici e durante l'esperienza post-marketing (indicate da un ""), sono elencate di seguito in base alla loro incidenza negli studi clinici. La frequenza viene attribuita come segue: molto comune >=1/10; comune >=1/100, <1/10; non comune >=1/1.000, <1/100; raro>=1/10.000, <1/1.000; non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Le ADR più comuni (quelle con un'incidenza >5% e superiore a quella osservata per il placebo in almeno un'indicazione negli studi controllati in doppio cieco con topiramato), comprendono: anoressia, riduzione dell'appetito, bradifrenia, depressione, disturbo del linguaggio espressivo, insonnia, coordinazione anomala, disturbo dell'attenzione, capogiro, disartria, disgeusia, ipoestesia, letargia, compromissione della memoria, nistagmo, parestesia, sonnolenza, tremore, diplopia, vista offuscata, diarrea, nausea, affaticamento, irritabilità e calo ponderale. Topiramato: reazioni avverse da farmaco. Infezioni e infestazioni. Molto comune: rinofaringite. Patologiedel sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: leucopenia,trombocitopenia, linfadenopatia eosinofilia; raro: neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilità; non nota: edemaallergico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, riduzione dell'appetito; non comune: acidosi metabolica, ipocaliemia, aumento dell'appetito, polidipsia; raro: acidosi ipercloremica.Disturbi psichiatrici. Molto comune: depressione; comune: bradifrenia,insonnia, disturbi del linguaggio espressivo, ansia, stato confusionale, disorientamento, aggressività, alterazioni dell'umore, agitazione,sbalzi d'umore, umore depresso, ira, comportamento anormale; non comune: ideazione suicidaria, tentativo di suicidio, allucinazioni, disturbi psicotici, allucinazioni uditive, allucinazioni visive, apatia, mancanza di conversazione spontanea, disturbo del sonno, instabilità affettiva, diminuzione della libido, incapacità a stare fermi, pianto, disfemia, umore euforico, paranoia, perseverazione, attacchi di panico, lacrimevolezza, disturbi nella lettura, insonnia iniziale, appiattimento affettivo, pensiero anormale, perdita della libido, indifferenza, insonnia media, distraibilità, risvegli precoci, reazione di panico, umore elevato; raro: mania, disturbo di panico, sentimento di disperazione, ipomania. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: parestesia,sonnolenza, capogiro; comune: disturbo dell'attenzione, compromissionedella memoria, amnesia, disturbi cognitivi, compromissione mentale, capacità psicomotorie compromesse, convulsioni, coordinazione anomala,tremore, letargia, ipoestesia, nistagmo, disgeusia, disturbi dell'equilibrio, disartria, tremore intenzionale, sedazione; non comune: riduzione dello stato di coscienza, convulsioni da grande male, difetti delcampo visivo, crisi parziali complesse, disturbi dell'eloquio, iperattività psicomotoria, sincope, disturbi sensoriali, ipersalivazione, ipersonnia, afasia, eloquio ripetitivo, ipocinesia, discinesia, instabilità posturale, scarsa qualità del sonno, sensazione di bruciore, perdita sensoriale, parosmia, sindrome cerebellare, disestesia, ipogeusia, stupore, goffaggine, aura, ageusia, disgrafia, disfasia, neuropatia periferica, presincope, distonia, formicolio; raro: aprassia, disordini del ritmo circadiano del sonno, iperestesia, iposmia, anosmia, tremoreessenziale, acinesia, mancata risposta agli stimoli. Patologie dell'occhio. Comune: vista offuscata, diplopia, disturbi visivi; non comune:riduzione dell'acuità visiva, scotoma, miopia, sensazione anomala nell'occhio, secchezza oculare, fotofobia, blefarospasmo, aumento della lacrimazione, fotopsia, midriasi, presbiopia; raro: cecità unilaterale,cecità temporanea, glaucoma, disturbo dell'accomodamento, alterazionedella percezione di profondità visiva, scotoma scintillante, edema della palpebra, cecità notturna, ambliopia; non nota: glaucoma ad angolochiuso, maculopatia, disturbo del movimento oculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini, tinnito, dolore auricolare;non comune: sordità, sordità unilaterale, sordità neurosensoriale, malessere all'orecchio, compromissione dell'udito. Patologie cardiache.Non comune: bradicardia, bradicardia sinusale, palpitazioni. Patologievascolari. Non comune: ipotensione ortostatica, ipotensione, rossore,vampate di calore; raro: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea, epistassi, congestione nasale, rinorrea; non comune: dispnea da sforzo, ipersecrezione dei seniparanasali, disfonia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, diarrea; comune: vomito, costipazione, dolore addominale superiore, dispepsia, dolore addominale, bocca secca, malessere allo stomaco, parestesia orale, gastrite, malessere addominale; non comune: pancreatite, flatulenza, malattia da reflusso gastroesofageo, dolore all'addomeinferiore, ipoestesia orale, sanguinamento gengivale, distensione addominale, malessere epigastrico, dolore alla palpazione addominale, ipersecrezione salivare, dolore alla bocca, alitosi, glossodinia. Patologie epatobiliari. Raro: epatite, insufficienza epatica. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Comune: alopecia, rash, prurito; noncomune: anidrosi, ipoestesia facciale, orticaria, eritema, prurito generalizzato, rash maculare, decolorazione della pelle, dermatite allergica, gonfiore al viso; raro: sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, odore della pelle anomalo, edema periorbitale, orticaria localizzata; non nota: necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistemamuscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, spasmi muscolari, mialgia, mioclonie muscolari, debolezza muscolare, doloremuscoloscheletrico toracico; non comune: gonfiore articolare, rigidità muscoloscheletrica, dolore al fianco, affaticamento muscolare; raro:disturbi agli arti. Patologie renali e urinarie. Comune: nefrolitiasi, pollachiuria, disuria; non comune: calcoli urinari, incontinenza urinaria, ematuria, incontinenza, urgenza di minzione, colica renale, dolore renale; raro: calcoli ureterici, acidosi tubulare renale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Rischio legato all'epilessia e ai farmaci antiepilettici in generale. Le donne che sono in eta' fertile devono ricevere una consulenza specialistica. La necessita' di un trattamento con farmaci antiepilettici deve essere rivalutata quando una donna sta programmando una gravidanza. Nelle donne in trattamento per l'epilessia, la brusca interruzione della terapia antiepilettica deve essere evitata in quantocio' puo' causare una ripresa improvvisa delle crisi epilettiche che potrebbe avere gravi conseguenze per la donna e per il nascituro. Ove possibile, la monoterapia deve essere preferita poiche' la terapia combinata con piu' farmaci antiepilettici potrebbe essere associata ad unrischio piu' elevato di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, a seconda del tipo di antiepilettici associati. Rischio correlatoa topiramato. Il topiramato e' risultato teratogeno nei topi, nei ratti e nei conigli. Nei ratti topiramato attraversa la barriera placentare. Nell'uomo, topiramato attraversa la placenta e concentrazioni simili sono state riportate nel cordone ombelicale e nel sangue materno. Dati clinici provenienti da registri sulla gravidanza indicano che i neonati esposti al topiramato in monoterapia hanno: un aumento del rischio di malformazioni congenite (in particolare labio/palatoschisi, ipospadia e anomalie a carico di vari apparati dell'organismo) a seguito dell'esposizione durante il primo trimestre di gravidanza. I dati del registro sulla gravidanza NAAED (North American Antiepileptic Drug) hanno mostrato per il topiramato in monoterapia una prevalenza piu' altadi circa 3 volte di malformazioni congenite maggiori (4,3%), rispettoal gruppo di riferimento che non assumeva farmaci antiepilettici (1,4%). Inoltre, i dati ottenuti da altri studi indicano che, rispetto allamonoterapia, c'e' un aumentato rischio di effetti teratogeni associati all'impiego di farmaci antiepilettici in terapia di combinazione. Ilrischio e' risultato essere dose dipendente; effetti sono stati osservati a tutte le dosi. Nelle donne trattate con topiramato che hanno avuto un figlio con malformazioni congenite, sembra esserci un aumentatorischio di malformazioni nelle gravidanze successive quando esposte atopiramato. - Una maggiore prevalenza di basso peso alla nascita (<2500 grammi) rispetto al gruppo di riferimento. Una maggiore prevalenzadi neonati piccoli per eta' gestazionale (SGA (Small for Gestational Age), definito come peso alla nascita al di sotto del 10. percentile corretto per la loro eta' gestazionale, stratificato per sesso). Non e'stato possibile determinare le conseguenze a lungo termine dei risultati relativi alla SGA. Indicazione Epilessia. Si raccomanda di prenderein considerazione opzioni terapeutiche alternative in donne in eta' fertile. Se si utilizza topiramato in donne in eta' fertile, si raccomanda l'utilizzo di misure contraccettive molto efficaci e che la donnasia accuratamente informata dei rischi noti di epilessia non controllata sulla gravidanza e dei potenziali rischi del medicinale per il feto. Se una donna pianifica una gravidanza, e' consigliata una visita preconcezionale al fine di rivalutare il trattamento e di prendere in considerazione altre opzioni terapeutiche. In caso di somministrazione durante il primo trimestre di gravidanza, deve essere eseguito un attento monitoraggio prenatale. Indicazione Profilassi dell'Emicrania. Topiramato e' controindicato in gravidanza, e nelle donne in eta' fertile che non facciano uso di un metodo contraccettivo molto efficace. Allattamento. Gli studi clinici condotti sugli animali hanno evidenziato l'escrezione di topiramato nel latte. L'escrezione di topiramato nel latte umano non e' stata valutata in studi controllati. Osservazioni limitate nelle pazienti suggeriscono un'escrezione estesa di topiramato nellatte materno. Gli effetti osservati nei neonati allattati al seno/lattanti di madri trattate includono diarrea, sonnolenza, irritabilita'e inadeguato aumento di peso. Pertanto occorre decidere se sospenderel'allattamento al seno o interrompere/rinunciare alla terapia con topiramato tenendo in considerazione l'importanza del medicinale per la madre. Fertilita'. Gli studi su animali non hanno evidenziato effetti sulla fertilita' con topiramato. L'effetto di topiramato sulla fertilita' umana non e' stato stabilito.
INDICAZIONI
Monoterapia negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di eta' superiore ai 6 anni con crisi parziali con o senza generalizzazione secondaria, e crisi tonico-cloniche generalizzate primarie. Terapia aggiuntiva nei bambini a partire dai 2 anni di eta', negli adolescenti e negliadulti con crisi di origine parziale, con o senza generalizzazione secondaria o crisi tonico-cloniche generalizzate primarie e per il trattamento di crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut. Topiramatoe' indicato negli adulti per la profilassi dell'emicrania dopo attentavalutazione delle possibili alternative terapeutiche. Topiramato none' destinato al trattamento acuto.
INTERAZIONI
Popolazione pediatrica. Gli studi di interazione sono stati eseguiti solo negli adulti. Effetti di topiramato sugli altri medicinali antiepilettici. L'aggiunta di topiramato ad altri antiepilettici (fenitoina,carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, primidone) non ha alcuneffetto sulle relative concentrazioni plasmatiche allo steady-state, con l'eccezione di sporadici pazienti nei quali l'aggiunta di topiramato a fenitoina può determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Questo è probabilmente da attribuirsi all'inibizionedi un'isoforma polimorfa di un enzima specifico (CYP2C19). Di conseguenza, ogni paziente in trattamento con fenitoina che mostra segni o sintomi clinici di tossicità, deve essere sottoposto al monitoraggio deilivelli di fenitoina. Uno studio di interazione farmacocinetica in pazienti epilettici ha mostrato che l'aggiunta di topiramato a lamotrigina non ha avuto effetti sulla concentrazione plasmatica allo steady-state di lamotrigina a dosi di topiramato comprese fra 100 e 400 mg/die.Inoltre, non è stata osservata alcuna variazione della concentrazioneplasmatica allo steady-state di topiramato durante o dopo la sospensione del trattamento con lamotrigina (alla dose media di 327 mg/die). Topiramato inibisce l'enzima CYP2C19 e può interferire con altre sostanze metabolizzate attraverso questo enzima (ad es. diazepam, imipramina, moclobemide, proguanil, omeprazolo). Effetti di altri medicinali antiepilettici su topiramato. Fenitoina e carbamazepina riducono la concentrazione plasmatica di topiramato. L'aggiunta o l'eliminazione di fenitoina o carbamazepina alla terapia con topiramato può richiedere un aggiustamento della dose di quest'ultimo. Questo deve essere fatto aumentando gradualmente la dose fino all'effetto clinico. L'aggiunta o l'eliminazione di acido valproico non produce variazioni clinicamente significative delle concentrazioni plasmatiche di topiramato, e, pertanto, non richiede un aggiustamento della dose di topiramato. Altre interazioni farmacologiche. Digossina. In uno studio a dose singola, l'areasotto la curva (AUC) della concentrazione sierica di digossina si è ridotta del 12% per la contemporanea somministrazione di topiramato. Larilevanza clinica di questa osservazione non è stata stabilita. Quandotopiramato è aggiunto o tolto a pazienti in terapia con digossina, sideve fare particolare attenzione al monitoraggio routinario della digossina sierica. Farmaci depressivi dell'SNC. La somministrazione concomitante di topiramato e alcol o altri medicinali depressivi dell'SNC non è stata valutata in studi clinici. Si raccomanda di non assumere topiramato in concomitanza con alcol o con altri medicinali depressivi dell'SNC. Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). In caso di co-somministrazione di topiramato ed Erba di San Giovanni si può verificareil rischio di riduzione delle concentrazioni plasmatiche con conseguente perdita di efficacia. Non ci sono studi clinici che abbiano valutato questa possibile interazione. Contraccettivi orali. In uno studio di interazione farmacocinetica condotto in volontarie sane che assumevano contemporaneamente un contraccettivo orale contenente noretisterone(NET) 1 mg + etinilestradiolo 35 mcg (EE), topiramato, somministratoa dosi comprese fra 50 e 200 mg/die in assenza di altri farmaci, non èstato associato a variazioni statisticamente significative dell'esposizione media (AUC) a ciascun componente del contraccettivo orale. In un altro studio, l'esposizione a EE è stata ridotta in modo statisticamente significativo con dosi di 200, 400 e 800 mg/die (rispettivamente18%, 21% e 30%), quando somministrato come terapia aggiuntiva in pazienti epilettiche in trattamento con acido valproico. In entrambi gli studi, topiramato (50-200 mg/die in volontarie sane e 200-800 mg/die inpazienti con epilessia) non ha inciso significativamente sull'esposizione a NET. Benché vi fosse una riduzione dose-dipendente nell'esposizione a EE a dosi comprese fra 200 e 800 mg/die (in pazienti con epilessia), non è stata osservata alcuna variazione significativa dose- dipendente nell'esposizione a EE a dosi comprese fra 50 e 200 mg/die (in volontarie sane). Non è nota la rilevanza clinica delle variazioni riscontrate. Nelle pazienti che assumono contraccettivi orali in associazione con topiramato, si deve considerare la possibilità di una riduzionedell'efficacia contraccettiva e di un aumento dello spotting. Alle pazienti che assumono contraccettivi a base di estrogeni deve essere chiesto di segnalare ogni variazione dell'andamento del sanguinamento. L'efficacia contraccettiva può essere ridotta anche in assenza di spotting. Litio. In volontari sani è stata osservata una riduzione dell'esposizione sistemica al litio (18% dell'AUC) in corso di somministrazioneconcomitante di topiramato 200 mg/die. Nei pazienti con disturbo bipolare, la farmacocinetica del litio non è stata influenzata dal trattamento con topiramato a dosi di 200 mg/die; tuttavia, si è osservato unaumento dell'esposizione sistemica (26% dell'AUC) a seguito di dosi ditopiramato fino a 600 mg/die. In caso di somministrazione concomitante di topiramato i livelli di litio devono essere monitorati. Risperidone. Studi di interazione tra farmaci condotti con dose singola in volontari sani e con dosi multiple in pazienti con disturbo bipolare, hanno riportato risultati simili. Quando somministrato con topiramato a dosi crescenti di 100, 250 e 400 mg/die, si è osservata una riduzione dell'esposizione sistemica a risperidone (somministrato a dosi compresefra 1 e 6 mg/die) (16% e 33% dell'AUC allo steady state, rispettivamente alle dosi di 250 e 400 mg/die). Tuttavia, le differenze nell'AUC per la frazione attiva totale tra il trattamento con risperidone da soloe la combinazione con topiramato non erano statisticamente significative. Sono state osservate alterazioni minime nella farmacocinetica della frazione attiva totale (risperidone + 9 -idrossirisperidone) e nessuna alterazione per 9-idrossirisperidone. Non sono state osservate variazioni significative nell'esposizione sistemica alla frazione attivatotale di risperidone o a topiramato. Quando topiramato (250-400 mg/die) è stato aggiunto al trattamento in corso con risperidone (1-6 mg/die), sono stati riportati più frequentemente eventi avversi rispetto aprima dell'introduzione di topiramato (rispettivamente 90% e 54%). Glieventi avversi riportati con maggiore frequenza dopo l'aggiunta di topiramato al trattamento con risperidone erano: sonnolenza (27% e 12%),parestesia (22% e 0%) e nausea (18% e 9% rispettivamente).
POSOLOGIA
Si raccomanda di iniziare il trattamento con una dose bassa seguita daaumenti graduali fino alla dose efficace. Dose e definizione del suoaumento graduale devono essere stabiliti in base alla risposta clinica. Non e' necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di topiramato per ottimizzare la terapia con questo farmaco. In rare occasioni,l'aggiunta di topiramato a fenitoina puo' richiedere un aggiustamentodella dose di fenitoina per raggiungere la risposta clinica ottimale.L'aggiunta o l'eliminazione di fenitoina e carbamazepina a topiramatocome terapia aggiuntiva puo' richiedere un aggiustamento della dose di topiramato. In pazienti con o senza una storia di crisi epiletticheo di epilessia, i farmaci antiepilettici incluso topiramato devono essere sospesi gradualmente per minimizzare il rischio di crisi epilettiche o di un'aumentata frequenza delle crisi. Negli studi clinici, le dosi giornaliere sono state diminuite ad intervalli settimanali di 50-100 mg negli adulti con epilessia e di 25-50 mg negli adulti che ricevevano topiramato a dosi fino a 100 mg/die per la profilassi dell'emicrania. Negli studi clinici pediatrici, topiramato e' stato sospeso gradualmente in un periodo di 2-8 settimane. Epilessia: monoterapia. Generale. Quando viene sospeso l'uso concomitante di farmaci antiepilettici (AED) per raggiungere la monoterapia con topiramato, occorre prendere in considerazione i potenziali effetti sul controllo delle crisi. A meno che per motivi di sicurezza non occorra sospendere improvvisamente la somministrazione dell'AED concomitante, si raccomanda di ridurne gradualmente la dose di circa un terzo ogni 2 settimane. Qualora siano sospesi medicinali con un effetto di induzione enzimatica, i livelli ditopiramato aumenteranno. Se clinicamente indicato puo' essere necessaria una riduzione della dose di topiramato. Adulti. La dose e il suo aumento graduale devono essere stabiliti in base alla risposta clinica.Si deve iniziare con 25 mg da somministrare alla sera per 1 settimana.La dose deve essere, quindi, aumentata ad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 25 o 50 mg/die, diviso in due somministrazioni. Se il paziente non tollera questo regime di incremento delladose, si puo' procedere con incrementi piu' piccoli o piu' distanziatinel tempo. La dose iniziale raccomandata per la monoterapia con topiramato negli adulti e' compresa tra 100 e 200 mg/die, suddivisa in 2 somministrazioni. La dose giornaliera massima raccomandata e' di 500 mg/die suddivisa in 2 somministrazioni. Alcuni pazienti con forme refrattarie di epilessia hanno tollerato la monoterapia con topiramato a dosigiornaliere di 1.000 mg. Queste raccomandazioni posologiche si applicano a tutti i pazienti adulti, anziani compresi, purche' non presentino malattie renali. Popolazione pediatrica (bambini di eta' superiore ai 6 anni). La dose e la velocita' del suo aumento graduale nei bambinidevono essere stabilite in base alla risposta clinica. Il trattamentodei bambini di eta' superiore ai 6 anni deve iniziare con 0,5-1 mg/kgda somministrare alla sera per la prima settimana. La dose deve essere quindi aumentata ad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 0,5-1 mg/kg/die, diviso in due somministrazioni. Se il bambino non tollera questo regime di incremento della dose, si puo' procedere con incrementi piu' piccoli o piu' distanziati nel tempo. La dose iniziale raccomandata per la monoterapia con topiramato nei bambini dieta' superiore ai 6 anni e' di 100 mg/die in base alla risposta clinica (corrispondente a circa 2,0 mg/kg/die nei bambini da 6 a 16 anni). Epilessia: terapia aggiuntiva (crisi epilettiche di origine parziale con o senza generalizzazione secondaria, crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, o crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut). Adulti. La terapia deve iniziare con 25 - 50 mg da somministrare alla sera per una settimana. E' stato riportato l'utilizzo di dosi iniziali piu' basse, ma non e' stato studiato sistematicamente. Successivamente,la dose deve essere aumentata di 25 - 50 mg/die a intervalli settimanali o bisettimanali e suddivisa in due somministrazioni. Alcuni pazienti possono raggiungere l'efficacia terapeutica con un'unica somministrazione giornaliera. Negli studi clinici condotti in terapia aggiuntiva,200 mg era la dose efficace piu' bassa. La dose giornaliera abitualee' compresa fra 200 e 400 mg suddivisa in due somministrazioni. Questeraccomandazioni posologiche si applicano a tutti i pazienti adulti, anziani compresi, purche' non presentino malattie renali. Popolazione pediatrica (bambini dai 2 anni di eta'). La dose giornaliera totale raccomandata di topiramato come terapia aggiuntiva varia da 5 a 9 mg/kg/die, divisa in 2 somministrazioni. Si deve iniziare con 25 mg (o meno,sulla base di un intervallo di 1-3 mg/kg/die), da somministrare alla sera per la prima settimana. La dose deve, quindi, essere aumentata adintervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 1 - 3 mg/kg/die (divisi in due somministrazioni), per raggiungere la risposta clinica ottimale. Sono state valutate dosi giornaliere fino a 30 mg/kg/dieche si sono dimostrate generalmente ben tollerate. Emicrania. Adulti.La dose giornaliera totale raccomandata di topiramato per la profilassi dell'emicrania e' di 100 mg/die, suddivisa in due somministrazioni.Si deve iniziare con 25 mg, da somministrare alla sera per 1 settimana. La dose deve essere quindi aumentata con incrementi di 25 mg/die, ad intervalli settimanali. Se il paziente non tollera questo regime diincremento della dose, si puo' procedere con intervalli fra gli aggiustamenti della dose piu' distanziati nel tempo. Alcuni pazienti possonotrarre beneficio da una dose totale giornaliera di 50 mg/die. I pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera totale fino a 200 mg/die. Questa dose puo' essere di beneficio in alcuni pazienti, tuttavia, si raccomanda cautela per un'aumentata incidenza degli effetti indesiderati.Pazienti pediatrici. Topiramato non e' raccomandato nel trattamento onella prevenzione dell'emicrania nei bambini poiche' i dati di sicurezza e di efficacia sono insufficienti. Raccomandazioni generali per ladose di topiramato in popolazioni speciali di pazienti Insufficienza renale. In pazienti con funzione renale compromessa (CLCR <= 70 mL/min)topiramato deve essere somministrato con cautela poiche' la clearanceplasmatica e quella renale di topiramato sono ridotte. I soggetti concompromissione renale nota possono richiedere un tempo superiore perraggiungere lo steady state a ciascuna dose. Si raccomanda meta' dellaconsueta dose iniziale e della dose mantenimento.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 25 mg, 50 mg, 100 mg o 200 mg di topiramato.

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