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AVVERTENZE
I pazienti e coloro che li assistono devono essere informati circa lapresenza nel Sublifen di una sostanza attiva in quantita' tale da essere fatale per un bambino e quindi sulla necessita' che tutte le compresse vengano tenute fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. A causa degli effetti indesiderati potenzialmente gravi che si possono verificare quando si assume una terapia con un oppiaceo quale il Sublifen, i pazienti e coloro che li assistono devono essere informati dell'importanza di una corretta assunzione del Sublifen e di quale azione intraprendere in caso di sintomi da sovradosaggio. Prima di iniziare la terapia con Sublifen, e' importante che si sia stabilizzato il trattamento del paziente con oppiacei a lunga durata di azione per il controllo del dolore persistente. Disturbo da uso di oppiodi (abuso e dipendenza): ripetute somminisrazioni di oppioidi come il fentanil possono farsviluppare forme di tollerenza e dipendenza fisica e/o psicologica. La dipendenza iatrogena susseguente all'uso terapeutico di oppioidi e'una manifestazione nota. L'uso ripetuto di Sublifen puo' dare luogo aldisturbo da uso di oppioidi (Opioid Use Disorder, OUD). L'abuso o l'uso errato intenzionale di Sublifen puo' comportare un sovradosaggio e/o il decesso. Il rischio di sviluppare OUD e' maggiore nei pazienti con storia personale o familiare (genitori o fratelli/sorelle) di disturbi da uso di sostanze (compresi i disturbi da uso di alcol), negli attuali consumatori di tabacco o in pazienti con storia personale di altri disturbi della salute mentale (ad es. depressione maggiore, ansia edisturbi della personalita'). I pazienti dovranno essere monitorati per rilevare eventuali segni di un comportamento di ricerca dei farmaci(ad es. richieste troppo ravvicinate di una nuova fornitura). Cio' include il riesame degli oppioidi concomitanti e dei farmaci psicoattivi(come le benzodiazepine). Per i pazienti con segni e sintomi di OUD, si consiglia di prendere in considerazione il consulto con un esperto di problemi di assuefazione. Depressione respiratoria: come per tutti gli oppiacei, l'uso del Sublifen e' associato a rischio di depressionerespiratoria clinicamente significativa. Si deve usare particolare cautela durante la titolazione della dose di Sublifen in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva o altre patologie che predispongonoa depressione respiratoria (ad es. miastenia gravis) a causa del rischio di ulteriore depressione respiratoria, che potrebbe causare insufficienza respiratoria. Aumento della pressione intracranica: Sublifen deve essere somministrato solo con estrema cautela nei pazienti particolarmente suscettibili agli effetti intracranici della ipercapnia, ovvero in coloro i quali appare evidente un aumento della pressione intracranica, uno stato di coscienza alterato, coma o tumori cerebrali. In pazienti con lesioni alla testa, il decorso clinico potrebbe essere occultato dall'uso di oppiacei. In tale evenienza, occorre usare gli oppiacei solo in caso di assoluta necessita'. Iperalgesia: come con altri oppioidi, in caso di un controllo del dolore insufficiente a seguito diaumenti di dosi di fentanil, deve essere presa in considerazione la possibilita' di iperalgesia indotta da oppioidi. Puo' essere indicata una riduzione della dose di fentanil o la sospensione o revisione del trattamento con fentanil. Cardiopatia: fentanil puo' produrre bradicardia. Fentanil deve essere usato con cautela in pazienti con bradiaritmie precedenti o in corso. Pazienti anziani, cachettici e debilitati: idati provenienti da studi relativi all'uso endovenoso del fentanil indicano che i pazienti anziani possono mostrare ridotta clearance ed emivita prolungata e possono essere piu' sensibili alla sostanza attiva rispetto ai pazienti piu' giovani. I pazienti anziani, cachettici o debilitati, devono essere tenuti sotto attenta osservazione per manifestazioni di tossicita' da fentanil e, se necessario, le dosi devono essere ridotte. Compromessa funzionalita' epatica o renale: Sublifen deve essere somministrato con cautela nei pazienti con disfunzione epatica orenale, specialmente durante la fase di titolazione. L'uso di Sublifen in pazienti con compromissione epatica o renale puo' aumentare la biodisponibilita' di fentanil e ridurne la clearance sistemica, con conseguente accumulo e aumento o prolungamento degli effetti oppiacei. Ipovolemia e ipotensione: si deve prestare attenzione nel trattamento dipazienti con ipovolemia e ipotensione. Uso in pazienti con lesioni orali o mucosite: Sublifen non e' stato studiato in pazienti con lesioniorali o mucosite. In tali pazienti puo' esistere il rischio di una maggiore esposizione sistemica del farmaco e quindi si raccomanda una particolare cautela durante la titolazione. Sospensione del trattamento con Sublifen: non dovrebbero insorgere evidenti effetti causati dalla cessazione del trattamento con Sublifen, ma possibili sintomi di astinenza sono ansia, tremore, sudorazione, pallore, nausea e vomito. Sindrome serotoninergica: si consiglia cautela quando Sublifen viene somministrato in concomitanza con farmaci che influenzano i sistemi di neurotrasmissione serotoninergica. Con l'uso concomitante di farmaci serotoninergici quali gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) e gli Inibitori della Ricaptazione della Serotonina-Norepinefrina (SNRI), e con farmaci che compromettono metabolismo della serotonina (inclusi gli Inibitori delle Monoamino Ossidasi [IMAO]) puo' verificarsi sviluppo di una sindrome serotoninergica potenzialmente pericolosa per la vita. Questa puo' verificarsi nell'ambito delle dosi raccomandate. La sindrome serotoninergica puo' includere alterazioni dello stato mentale (ad es. agitazione, allucinazioni, coma), instabilita'autonomica (ad es. tachicardia, pressione arteriosa labile, ipertermia), anormalita' neuromuscolari (ad es. iperriflessia, mancanza di coordinamento, rigidita') e/o sintomi gastrointestinali (ad es. nausea, vomito, diarrea). Se si sospetta una sindrome serotoninergica, il trattamento con Sublifen deve essere interrotto. Disturbi respiratori correlati al sonno: gli oppioidi possono causare disturbi respiratori correlati al sonno come apnea centrale del sonno (CSA) e ipossiemia sonno-correlata. L'uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in maniera dose-dipendente. Bisogna valutare l'opportunita' di ridurre il dosaggio totale di oppioidi nei pazienti che presentano CSA. Rischio derivante dall'uso concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine o farmaci correlati: l'uso concomitante di Sublifen e di medicinali sedativi,quali benzodiazepine o farmaci correlati, puo' provocare sedazione, depressione respiratoria, coma e decesso.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici, oppiacei; derivati della fenilpiperidina.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; pazienti senza terapia di mantenimento con oppiacei poiche' c'e' un aumentato rischio di depressione respiratoria; severa depressione respiratoria o severe malattie polmonari ostruttive; trattamento del dolore acuto diverso dal dolore episodico intenso; pazienti in trattamento con medicinali contenenti sodio oxibato.
DENOMINAZIONE
SUBLIFEN COMPRESSE SUBLINGUALI
ECCIPIENTI
Mannitolo (E421), cellulosa microcristallina silicizzata (E460/E551),croscarmellosa sodica (E468), magnesio stearato (E470b).
EFFETTI INDESIDERATI
Con Sublifen sono prevedibili effetti indesiderati tipici degli oppiacei; essi tendono a ridursi di intensita' con l'uso prolungato. Le potenziali reazioni avverse piu' gravi associate all'uso degli oppiacei sono depressione respiratoria (che potrebbe causare arresto respiratorio), ipotensione e shock. Gli studi clinici su Sublifen erano tesi a valutare la sicurezza e l'efficacia del trattamento del dolore episodicointenso nei pazienti oncologici. Tutti i pazienti assumevano in concomitanza oppiacei come morfina a rilascio prolungato, ossicodone a rilascio prolungato o fentanil transdermico per il loro dolore persistente.Pertanto non e' possibile identificare in maniera conclusiva gli effetti dovuti solo ad Sublifen. Le reazioni avverse osservate piu' frequentemente con Sublifen includono le tipiche reazioni avverse agli oppiacei, come nausea, costipazione, sonnolenza e cefalea. Elenco delle reazioni avverse osservate con Sublifen e/o altri composti contenenti fentanil: le seguenti reazioni avverse osservate sono state segnalate conSublifen e/o con altri composti contenenti fentanil durante studi clinici e nell'esperienza post-commercializzazione. Sono elencate secondola classificazione per sistemi e organi e secondo la frequenza: moltocomune (>= 1/10); comune (da >= 1/100 a < 1/10); non comune da (>= 1/1 000 a <1/100); raro (da >=1/10 000 a <1/1 000); molto raro (<1/10 000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia, calo dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Non comune: depressione, paranoia, stato confusionale, disorientamento, alterazioni dello stato mentale, ansia, umore euforico, disforia, labilita' emotiva, disturbo dell'attenzione, insonnia; non nota: allucinazione, farmacodipendenza, abuso di farmaci. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, cefalea, sonnolenza; non comune: amnesia, parosmia, disgeusia, tremore, letargia, ipoestesia, disturbo del sonno; non nota: convulsione, ridotto livello dicoscienza, perdita di conoscenza. Patologie dell'occhio. Non comune:visione offuscata. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia, bradicardia. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; non comune: doloreorofaringeo, costrizione alla gola; non nota: depressione respiratoria. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: stomatite, vomito, costipazione, secchezza delle fauci; non comune: ulcere orali, ulcere gengivali, ulcere labiali, compromissione dello svuotamentogastrico, dolore addominale, dispepsia, fastidio allo stomaco, disturbo della lingua, stomatite aftosa; non nota: gonfiore della lingua, diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi; non comune: lesioni cutanee, eruzioni cutanee, prurito allergico, prurito, sudorazione notturna, aumento della tendenza a sviluppare ecchimosi; non nota: orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: artralgia, rigidita' muscoloscheletrica, rigidita' articolare. Patologie dell'apparato riproduttivoe della mammella. Non comune: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: spossatezza; non comune: *sindrome da sospensione, astenia, malessere; non nota: rossore e vampate di calore, edema periferico, piressia, sindromedi astinenza neonatale. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni daprocedura. Non comune: sovradosaggio accidentale. Non nota: cadute. *Sintomi da sospensione di farmaci oppiacei quali nausea, vomito, diarrea, ansia, brividi, tremori e sudorazione sono stati osservati in caso di somministrazione di fentanil per via transmucosale. Segnalazionedelle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
La sicurezza del fentanil in gravidanza non e' stata stabilita. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva,con compromissione della fertilita' nei ratti (vedere paragrafo 5.3).Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il fentanil non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assolutanecessita'. Il trattamento a lungo termine durante la gravidanza puo'causare sintomi di astinenza nei neonati. Il fentanil non si deve usare durante il travaglio e il parto (compreso il taglio cesareo) in quanto il farmaco attraversa la placenta e puo' causare depressione respiratoria nel feto o nel neonato. Allattamento: il fentanil e' escreto nel latte materno e puo' causare sedazione e depressione respiratoria nel bambino allattato al seno. Fentanil non deve essere usato nelle donne in allattamento e l'allattamento al seno puo' essere ripreso soltanto a distanza di almeno 5 giorni dall'ultima somministrazione di fentanil.
INDICAZIONI
Gestione del dolore episodico intenso nei pazienti adulti mediante terapia a base di oppiacei per il dolore cronico da cancro. Il dolore episodico intenso e' una esacerbazione transitoria del dolore cronico persistente diversamente controllato.
INTERAZIONI
L'uso concomitante di medicinali contenenti sodio oxibato e fentanil e' controindicato (vedere paragrafo 4.3). Il trattamento con sodio oxibato deve essere interrotto prima di iniziare il trattamento con Sublifen. Il fentanil e' metabolizzato dal CYP3A4. I farmaci che inibisconol'attivita' del CYP3A4, quali gli antibiotici macrolidi (ad es. eritromicina), gli agenti antifungini azolici (ad es. chetoconazolo, itraconazolo) o alcuni inibitori della proteasi (ad es. ritonavir) possono aumentare la biodisponibilita' di fentanil, riducendone la clearance sistemica e intensificando o prolungando potenzialmente gli effetti oppiacei. Anche il succo di pompelmo e' un noto inibitore del CYP3A4. La co-somministrazione con agenti che inducono l'attivita' del CYP3A4 comeantimicobatterici (p. es. rifampina, rifabutina), anticonvulsivanti (p. es. carbamazepina, fenitoina e fenobarbital), fitoterapici (p. es. erba di San Giovanni, hypericum perforatum) puo' ridurre l'efficacia difentanil. Gli induttori del CYP3A4 esercitano il loro effetto in maniera tempo-dipendente e possono impiegare almeno 2 settimane per raggiungere l'effetto massimo dopo la loro introduzione. Viceversa, quando la somministrazione viene interrotta, l'induzione del CYP3A4 puo' richiedere almeno 2 settimane per calare. I pazienti trattati con fentanilche interrompono la terapia con induttori del CYP3A4 o ne riducono ladose possono essere a rischio di un'aumentata attivita' o tossicita' del fentanil. Il fentanil deve quindi essere somministrato con cautelanei pazienti che in concomitanza assumono inibitori e/o induttori delCYP3A4. L'uso concomitante di altri depressori del sistema nervoso centrale, quali altri derivati della morfina (analgesici e antitussivi),anestetici generali, rilassanti muscolo-scheletrici, antidepressivi sedativi, antistaminici H1 sedativi, barbiturici, ansiolitici (ad es. benzodiazepine), ipnotici, gabapentinoidi (gabapentin e pregabalin), antipsicotici, clonidina e sostanze correlate possono produrre un aumentodell'effetto depressivo sul sistema nervoso centrale, un aumentato rischio di sedazione, depressione respiratoria, ipotensione, coma e morte. La dose e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4). L'alcol potenzia gli effetti sedativi degli analgesici a base di morfina, pertanto con Sublifen non e' raccomandata lasomministrazione concomitante di bevande alcoliche o di prodotti medicinali contenenti alcol. Sublifen non e' raccomandato nei pazienti chehanno assunto inibitori delle monoaminossidasi (MAO) negli ultimi 14giorni, in quanto e' stato segnalato un potenziamento severo e imprevedibile da parte degli inibitori di MAO con analgesici oppiacei. L'usoconcomitante di agonisti/antagonisti parziali degli oppiacei (per esempio, buprenorfina, nalbufina, pentazocina) e' sconsigliato. Tali medicinali possiedono un'elevata affinita' con i recettori degli oppiacei dotati di attivita' intrinseca relativamente bassa e pertanto, producono un effetto parzialmente antagonista rispetto all'effetto analgesicodi fentanil e possono indurre sintomi da sospensione del farmaco nei pazienti dipendenti dagli oppiacei. Farmaci serotoninergici: la somministrazione concomitante di fentanil con un agente serotoninergico, quale un Inibitore Selettivo della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) oun Inibitore della Ricaptazione della Serotonina-Norepinefrina (SNRI)o un Inibitore delle Monoamino Ossidasi (IMAO) puo' aumentare il rischio di sindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita.
POSOLOGIA
Sublifen deve essere somministrato esclusivamente ai pazienti considerati tolleranti alla terapia a base di oppiacei per il dolore persistente da cancro. I pazienti si possono considerare tolleranti agli oppiacei se assumono almeno 60 mg di morfina per via orale al giorno, almeno25 microgrammi di fentanil transdermico all'ora, almeno 30 mg di ossicodone al giorno, almeno 8 mg di idromorfone al giorno o se hanno assunto una dose equianalgesica di un altro oppiaceo per almeno una settimana. Modo di somministrazione: le compresse sublinguali di Sublifen sidevono somministrare direttamente sotto la lingua, nella parte piu' profonda. Le compresse sublinguali di Sublifen non si devono ingerire,ma le si deve lasciare dissolvere completamente nella cavita' sublinguale, senza masticarle ne' succhiarle. Informare i pazienti di non mangiare ne' bere fino a completo dissolvimento della compressa. Nei pazienti con secchezza delle fauci si puo' utilizzare acqua per inumidire la mucosa prima di assumere Sublifen. Titolazione della dose: lo scopodella titolazione della dose e' identificare una dose di mantenimentoottimale per il trattamento continuo di manifestazioni di dolore episodico intenso. Tale dose ottimale deve fornire analgesia adeguata con un livello accettabile di reazioni indesiderate. La dose ottimale di Sublifen sara' determinata per ogni singolo paziente mediante aumento graduale della dose. Sono disponibili diversi dosaggi da utilizzare durante la fase di titolazione. La dose iniziale di Sublifen deve essere pari a 100 microgrammi, aumentando la dose secondo necessita' nel rangedei dosaggi disponibili. I pazienti devono essere sottoposti ad attento monitoraggio fino al raggiungimento della dose ottimale. Il passaggio da altri prodotti contenenti fentanil a Sublifen non deve avveniresecondo un rapporto 1:1, a causa dei diversi profili di assorbimento.Se i pazienti passano da un altro prodotto contenente fentanil, e' richiesta una nuova titolazione con Sublifen. Per la titolazione e' raccomandato il seguente schema terapeutico, sebbene in tutti i casi il medico debba tener presente le necessita' cliniche del paziente, l'eta' ela malattia concomitante. Tutti i pazienti devono iniziare la terapiaassumendo una sola compressa sublinguale da 100 microgrammi. Se entro15-30 minuti dalla somministrazione di una singola compressa sublinguale non si ottiene un' adeguata analgesia, e' possibile somministrareun' ulteriore (seconda) compressa sublinguale da 100 microgrammi. Se entro 15-30 minuti dalla somministrazione della prima dose non si ottiene un'adeguata analgesia, per la successiva manifestazione di dolore episodico intenso si deve valutare l'assunzione di una compressa di dosaggio immediatamente superiore (si veda la figura seguente). L'aggiustamento della dose deve proseguire in maniera graduale fino al raggiungimento di un' adeguata analgesia con reazioni avverse tollerabili. Ildosaggio relativo alla compressa sublinguale supplementare (seconda compressa) deve essere portato da 100 a 200 microgrammi a dosi di 400 microgrammi e oltre, come illustrato nello schema seguente. Durante questa fase di titolazione, non somministrare piu' di due (2) dosi per unsingolo episodio di dolore episodico intenso. Dosaggio della prima compressa sublinguale per manifestazione di dolore episodico intenso: 100microgrammi; dosaggio della compressa sublinguale supplementare (seconda) da assumere 15-30 minuti dopo la prima compressa, se richiesto: 100 microgrammi. Dosaggio della prima compressa sublinguale per manifestazione di dolore episodico intenso: 200 microgrammi; dosaggio della compressa sublinguale supplementare (seconda) da assumere 15-30 minutidopo la prima compressa, se richiesto: 100 microgrammi. Dosaggio dellaprima compressa sublinguale per manifestazione di dolore episodico intenso: 300 microgrammi; dosaggio della compressa sublinguale supplementare (seconda) da assumere 15-30 minuti dopo la prima compressa, se richiesto: 100 microgrammi. Dosaggio della prima compressa sublinguale per manifestazione di dolore episodico intenso: 400 microgrammi; dosaggio della compressa sublinguale supplementare (seconda) da assumere 15-30 minuti dopo la prima compressa, se richiesto: 200 microgrammi. Dosaggio della prima compressa sublinguale per manifestazione di dolore episodico intenso: 600 microgrammi; dosaggio della compressa sublingualesupplementare (seconda) da assumere 15-30 minuti dopo la prima compressa, se richiesto: 200 microgrammi. Dosaggio della prima compressa sublinguale per manifestazione di dolore episodico intenso: 800 microgrammi. Se si ottiene un'adeguata analgesia alla dose piu' alta, ma gli effetti indesiderati si considerano inaccettabili, si puo' somministrareuna dose intermedia (usando la compressa sublinguale da 100 microgrammi, secondo necessita'). Durante la titolazione, ai pazienti puo' essere indicato di assumere multipli delle compresse da 100 microgrammi e/o da 200 microgrammi per qualsiasi dose singola. Non si devono mai usare piu' di quattro (4) compresse alla volta. L'efficacia e la sicurezza di dosi superiori a 800 microgrammi non sono state valutate in studiclinici su pazienti. Allo scopo di ridurre al minimo il rischio di reazioni avverse correlate agli oppiacei e di identificare la dose idonea, e' assolutamente necessario un attento monitoraggio dei pazienti daparte degli operatori sanitari durante il processo di titolazione. Durante la titolazione i pazienti devono attendere almeno 2 ore prima ditrattare una nuova manifestazione di dolore episodico intenso con Sublifen. Terapia di mantenimento: una volta stabilita una dose idonea, che puo' consistere anche in piu' compresse, i pazienti devono rimaneresu questa dose, e devono limitare il consumo a un massimo di quattrodosi di Sublifen al giorno. Durante il periodo di mantenimento i pazienti devono attendere almeno 2 ore prima di trattare una nuova manifestazione di dolore episodico intenso con Sublifen. Aggiustamenti della dose: se la risposta (analgesia o reazioni avverse) alla dose titolatadi Sublifen cambia in maniera evidente, puo' essere necessario un aggiustamento per assicurare il mantenimento di una dose ottimale. Se si verificano piu' di quattro episodi di dolore episodico intenso al giorno per un periodo superiore a quattro giorni consecutivi, deve essere nuovamente valutata la dose dell'oppiaceo a lunga durata d'azione usataper il dolore persistente. Se l'oppiaceo a lunga durata d'azione o lasua dose vengono modificati, il dosaggio di Sublifen deve essere rivalutato e nuovamente titolato, per assicurare che sia ottimale per il paziente. In assenza di un controllo adeguato del dolore, deve essere considerata la possibilita' di iperalgesia, tolleranza e progressione della malattia di base (vedere paragrafo 4.4).
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa sublinguale contiene: 157 microgrammi di fentanil citrato equivalente a 100 microgrammi di fentanil; 314 microgrammi di fentanil citrato equivalente a 200 microgrammi di fentanil; 471 microgrammidi fentanil citrato equivalente a 300 microgrammi di fentanil; 628 microgrammi di fentanil citrato equivalente a 400 microgrammi di fentanil. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.