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AVVERTENZE
Condizioni o fattori di rischio: se presenti discuterne l'idoneita' diSolvetta con la donna. In caso di peggioramento o prima comparsa di uno dei fattori di rischio, rivolgersi al medico. Aumento del rischio di tromboembolia venosa. Discuterne con la donna affinche' comprenda ilrischio di TEV, il modo in cui i suoi fattori di rischio influenzanoe che il rischio e' massimo nel primo anno di utilizzo. Il rischio aumenta quando l'assunzione di un COC viene ripresa dopo una pausa di 4 opiu' settimane. La TEV puo' essere fatale nell'1-2% dei casi. Fattoridi rischio di TEV. Obesità. Immobilizzazione prolungata, interventi chirurgici maggiori, interventi chirurgici di qualsiasi tipo a gambe opelvi, interventi neurochirurgici o trauma maggiore. Anamnesi familiare positiva. Cancro, lupus eritematoso sistemico, sindrome emolitica uremica, malattie intestinali infiammatorie croniche e anemia falciforme. Età avanzata. Prendere in considerazione il maggior rischio di tromboembolia in gravidanza, in particolare nel periodo di 6 settimane delpuerperio. Sintomi di TEV: gonfiore unilaterale della gamba e/o del piede o lungo una vena della gamba; dolore o sensibilita' alla gamba; maggiore sensazione di calore nella gamba colpita; pelle della gamba arrossata o con colorazione anomala. Sintomi di embolia polmonare: comparsa improvvisa e inspiegata di mancanza di respiro e di respirazione accelerata; tosse improvvisa che puo' essere associata a emottisi; dolore acuto al torace; stordimento grave o capogiri; battito cardiaco accelerato o irregolare. Altri segni di occlusione vascolare: dolore improvviso, gonfiore o colorazione blu pallida di un'estremita'. Se l'occlusione e' nell'occhio i sintomi possono variare da offuscamento indolore della vista fino a perdita della vista. Aumento del rischio di tromboembolie arteriose o di incidenti cerebrovascolari, che possono esserefatali. Fattori di rischio di TEA. Età avanzata. Fumo. Ipertensione.Obesità. Anamnesi familiare positiva. Emicrania. Diabete mellito, iperomocisteinemia, valvulopatia e fibrillazione atriale, dislipoproteinemia e lupus eritematoso sistemico. Sintomi di TEA: intorpidimento o debolezza improvvisa del viso, di un braccio o di una gamba, soprattuttosu un lato del corpo; improvvisa difficolta' a camminare, capogiri, perdita dell'equilibrio o della coordinazione; improvvisa confusione, difficolta' di elocuzione o di comprensione; improvvisa difficolta' a vedere con uno o con entrambi gli occhi; improvvisa emicrania, grave o prolungata, senza causa nota; perdita di conoscenza o svenimento con osenza convulsioni. Sintomi di infarto miocardico: dolore, fastidio, pressione, pesantezza, sensazione di schiacciamento o di pienezza al torace, a un braccio o sotto lo sterno; fastidio che si irradia a schiena, mascella, gola, braccia, stomaco; sensazione di pienezza, indigestione o soffocamento; sudorazione, nausea, vomito o capogiri; estrema debolezza, ansia o mancanza di respiro; battiti cardiaci accelerati o irregolari. In caso di TEV o TEA sospetta o confermata, sospendere il COC. Raro carcinoma della mammella. Rari tumori epatici benigni. Nella cura per l'infezione da virus dell'epatite C con medicinali che contengono ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir con o senza ribavirina, riscontrato aumento delle transaminasi piu' alti di 5 volte del limite normale superiore. Umore depresso e depressione che puo' essere grave ed e' un fattore di rischio ben noto per il comportamento suicidario e il suicidio. Con ipertrigliceridemia o storia familiare di questacondizione, e' aumentato il rischio di pancreatite. Se presente una prolungata ipertensione, sospendere l'uso dell'anello, trattare l'ipertensione e riprendere con normali valori di pressione sanguigna. Comparsa o aggravamento di queste condizioni (non nota l'associazione con icontraccettivi ormonali): ittero e/o prurito da colestasi; formazionedi calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitica, corea di Sydenham, herpes gestationis, perdita dell'udito da otosclerosi, angioedema. Sospendere con disturbi acuti o cronici della funzionalita' epatica finche' i parametri non tornano nella norma. Interrompere con ricomparsa di ittero colestatico e/o prurito dacolestasi, gia' manifestatisi in gravidanza o durante un precedente trattamento con steroidi sessuali. Nessun aggiustamento con diabete, maseguire attentamente. Occasionalmente cloasma, soprattutto nelle donne con storia di cloasma gravidico: evitare l'esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette. Incapacita' di inserire correttamente il dispositivo o possibilità' di perdere l'anello con prolasso della cervice uterina, cistocele e/o rettocele, stitichezza grave o cronica. Molto raramente il dispositivo e' stato inserito nell'uretra, finendo nella vescica. In caso di cistite considerare il posizionamento non corretto. Occasionalmente casi di vaginite. Molto raramente l'anello ha aderito al tessuto vaginale, richiedendone la rimozione da parte di personale sanitario. Prima di iniziare o riprendere l'uso fare anamnesi completa ed escludere gravidanza. Misurare pressione arteriosa ed eseguireesame clinico. Informare su trombosi venosa o arteriosa, sintomi di TEV e TEA, fattori di rischio noti e cosa fare in caso di sospetta trombosi. I contraccettivi ormonali non proteggono dalle infezioni da HIVe da altre malattie sessualmente trasmesse. Ridotta efficacia se non si aderisce alle informazioni fornite o se usato insieme a medicinali che diminuiscono la concentrazione plasmatica di etinilestradiolo e/o etonogestrel. Sanguinamenti irregolari: se si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, prendere in considerazione una causa non ormonale e, per escludere tumori maligni o una gravidanza, attuare misure diagnostiche adeguate. Puo' non presentarsi emorragia da sospensione durante l'intervallo libero da anello ma e' improbabile una gravidanza.Se precedentemente alla prima mancata emorragia da sospensione il dispositivo non e' stato usato correttamente o se le emorragie da sospensione mancanti sono due, escludere gravidanza prima di continuare. Raramente l'anello si e' aperto durante l'uso. Rimuovere l'anello rotto e reinserire appena possibile un nuovo anello, usare in aggiunta un metodo di barriera, come un preservativo, per i successivi 7 giorni. Considerare la possibilita' di una gravidanza e contattare il medico. L'anello puo' essere espulso durante la rimozione di un tampone assorbente,durante il rapporto sessuale o con stipsi grave o cronica. Una espulsione prolungata puo' portare ad insuccesso dell'efficacia contraccettiva e/o emorragia da rottura. Verificare regolarmente la presenza dell'anello. Se espulso e lasciato fuori per meno di 3 ore, l'efficacia contraccettiva non e' ridotta. Se rimane fuori per piu' di 3 ore, l'efficacia contraccettiva puo' essere ridotta.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Altri ginecologici. Contraccettivi intravaginali, anello vaginale conprogestinico ed estrogeno.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
I COC non devono essere usati nelle seguenti condizioni. Qualora durante l'uso del dispositivo vaginale compaia per la prima volta una qualunque di queste condizioni, esso deve essere immediatamente rimosso. Presenza o rischio di tromboembolia venosa (TEV). Tromboembolia venosa.TEV in corso (con assunzione di anticoagulanti) o pregressa (ad es. trombosi venosa profonda [TVP] o embolia polmonare [EP]). Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia venosa, come resistenza alla proteina C attivata (incluso fattore V di Leiden), carenza diantitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S. Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata. Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di piu' fattori di rischio. Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA). Tromboembolia arteriosa in corso o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris). Malattia cerebrovascolare.Ictus in corso o pregresso o condizioni prodromiche (ad es. attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA)). Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante). Precedenti di emicrania con sintomi neurologici focali. Rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto alla presenza di piu' fattori di rischio o alla presenza di un fattore di rischio grave come: diabete mellito con sintomi vascolari, ipertensione grave, dislipoproteinemia grave. Pancreatite o storia di questa condizione se associata a grave ipertrigliceridemia. Grave malattia epatica, inatto o pregressa, fino a quando i valori della funzionalita' epaticanon sono tornati alla norma. Tumori epatici (benigni o maligni), in atto o pregressi. Patologie maligne, accertate o sospette, degli organigenitali o delle mammelle, se ormono-dipendenti. Emorragia vaginale dinatura non accertata. Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Solvetta e' controindicato con l'uso concomitante di medicinali che contengono ombitasvir/paritaprevir/ritonavir edasabuvir.
DENOMINAZIONE
SOLVETTA 0,120 MG/0,015 MG OGNI 24 ORE, DISPOSITIVO VAGINALE
ECCIPIENTI
Copolimero di etilene vinilacetato, 28% vinilacetato, poliuretano.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati riportati piu' frequentemente negli studi clinici sono stati cefalea, infezioni vaginali e secrezione vaginale, ciascuno riportato dal 5-6% delle donne. Descrizione di reazioni avverseselezionate. Nelle donne che usano COC e' stato osservato un maggior rischio di eventi trombotici e tromboembolici arteriosi e venosi, tra cui infarto miocardico, ictus, attacchi ischemici transitori, trombosivenosa ed embolia polmonare. Di seguito sono elencate le reazioni avverse al medicinale segnalate nelle sperimentazioni cliniche, negli studi osservazionali o durante l'uso post-marketing con l'anello che contiene etonogestrel/etinilestradiolo. Per descrivere un certo evento avverso, viene elencato il termine MedDRA piu' appropriato. Tutte le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza; comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione vaginale; non comune: cervicite,cistite, infezione delle vie urinarie. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilità. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune:depressione, diminuzione della libido; non comune: labilità affettiva, alterazioni, dell'umore sbalzi d'umore. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, emicrania; non comune: capogiri, ipoestesia. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della vista. Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; raro: tromboembolia venosa, tromboembolia arteriosa. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, nausea; non comune: distensione addominale, diarrea, vomito, stipsi. Patologia della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne; non comune: alopecia, eczema, prurito, eruzione cutanea; non nota: cloasma,orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: dolore dorsale, spasmi muscolari, dolore alle estremità. Patologie renali e urinarie. Non comune: disuria, urgenza della minzione, pollachiuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e dellamammella. Comune: dolorabilità mammaria, prurito genitale femminile,dismenorrea, dolore pelvico, secrezione vaginale; non comune: amenorrea, fastidio mammario, aumento di volume mammario, massa in sede mammaria, polipo cervicale, sanguinamento durante il coito, dispareunia, ectropion della cervice, mastopatia fibrocistica, menorragia, metrorragia, fastidio pelvico, sindrome premestruale, spasmo uterino, sensazionedi bruciore vaginale, secrezione vaginale maleodorante, dolore vaginale, fastidio vulvovaginale, secchezza vulvovaginale; Raro: galattorrea;non nota: disturbi del pene. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento, irritabilità, malessere, edema, sensazione di corpo estraneo. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso; non comune: pressione arteriosa aumentata.Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: disagio correlato al dispositivo espulsione del dispositivo; non comune: complicanza da dispositivo rottura del dispositivo. In associazione conl'uso di COC sono stati riportati tumori ormono-dipendenti (ad es. tumori del fegato, cancro della mammella). Interazioni. Le interazioni tra contraccettivi ormonali ed altri farmaci (induttori enzimatici) possono portare ad emorragia da rottura e/o insuccesso dell'efficacia contraccettiva. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite ilsistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non e' indicato durante la gravidanza. Se dovesse instaurarsi una gravidanza con il dispositivo in situ, l'anello deve essere rimosso. Ampistudi epidemiologici non hanno rivelato alcun incremento nel rischio di difetti congeniti nei bambini nati da donne che hanno fatto uso di contraccettivi orali combinati prima della gravidanza, ne' si e' verificato alcun effetto teratogeno nei casi in cui un contraccettivo oralecombinato sia stato usato inavvertitamente durante la fase iniziale della gravidanza. Uno studio clinico in un piccolo numero di donne ha mostrato che, a dispetto della somministrazione intravaginale, le concentrazioni intrauterine di steroidi contraccettivi con l'anello che contiene etonogestrel/etinilestradiolo sono simili ai livelli osservati nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati. Non e' stata riportata esperienza clinica di esiti di gravidanze esposte all'anello checontiene etonogestrel/etinilestradiolo Il maggior rischio di tromboembolia venosa nel periodo dopo il parto, deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l'assunzione di Solvetta. L'allattamento puo' essere influenzato dagli estrogeni, in quanto essi possono ridurrela quantita' e modificare la composizione del latte materno. L'uso deldispositivo deve percio' essere sconsigliato fino a quando la madre non ha completato lo svezzamento. Piccole quantita' di steroidi contraccettivi e/o dei loro metaboliti possono essere escrete nel latte ma non vi e' prova che cio' danneggi la salute del bambino. Il dispositivoe' indicato per la prevenzione della gravidanza. Se la donna vuole smettere di usarlo perche' vuole rimanere incinta, si consiglia di attendere fino a quando ha una mestruazione naturale prima di provare a concepire in quanto questo la aiutera' a calcolare quando deve nascere ilbambino.
INDICAZIONI
Contraccezione. Il dispositivo vaginale e' indicato nelle donne in eta' fertile. La sicurezza e l'efficacia sono state dimostrate in donne di eta' compresa tra 18 e 40 anni. La decisione di prescrivere il dispositivo deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Solvettae quello associato ad altri contraccettivi ormonali combinati.
INTERAZIONI
Effetti di altri medicinali. Possono verificarsi interazioni con farmaci o prodotti a base di erbe induttori degli enzimi microsomiali, chepossono risultare in un aumento della clearance degli ormoni sessualie che possono portare ad emorragia da rottura e/o insuccesso dell'efficacia contraccettiva. Gestione. L'induzione enzimatica puo' gia' essere osservata dopo pochi giorni dal trattamento. In genere, la massima induzione enzimatica si osserva nel giro di poche settimane. Dopo l'interruzione della terapia, l'induzione enzimatica puo' essere mantenutaper circa 4 settimane. Trattamento a breve termine Le donne in trattamento con farmaci o prodotti a base di erbe induttori enzimatici devonoutilizzare temporaneamente un metodo di barriera o un altro metodo contraccettivo in aggiunta a Solvetta. Nota: il dispositivo non deve essere usato in associazione ad un preservativo femminile. Il metodo di barriera deve essere utilizzato per tutto il periodo di somministrazione concomitante del farmaco e per i 28 giorni successivi alla sua interruzione. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue oltre 3 settimane di uso di un anello, l'anello successivo dovra' essere inserito immediatamente senza osservare il consueto intervallo libero da anello. Trattamento a lungo termine. Nelle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi induttori degli enzimi epatici, si raccomanda l'uso di un altro metodo contraccettivo non ormonale affidabile. Le seguenti interazioni sono state riportate in letteratura. Sostanze che aumentano la clearance dei contraccettivi ormonali combinati Possono verificarsi interazioni con medicinali o prodotti a base di erbeche inducono enzimi microsomiali, in modo specifico gli enzimi del citocromo P450, che possono risultare in un aumento della clearance riducendo le concentrazioni plasmatiche degli ormoni sessuali e che possono diminuire l'efficacia dei contraccettivi ormonali combinati, inclusoSolvetta. Questi medicinali includono fenitoina, fenobarbital, primidone, bosentan, carbamazepina, rifampicina e probabilmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina, alcuni inibitori dellaproteasi dell'HIV (ad es. ritonavir) e inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (ad es. efavirenz) e prodotti contenenti il rimedio a base di erba di S. Giovanni. Sostanze che hanno effetti variabili sulla clearance dei contraccettivi ormonali combinati. Quando somministrati in concomitanza con contraccettivi ormonali, molte combinazioni di medicinali inibitori della proteasi dell'HIV (ad es. nelfinavir)e inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (ad es. nevirapina), e/o combinazioni con medicinali per l'HCV (ad es. boceprevir,telaprevir), possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche dei progestinici, incluso etonogestrel, o degli estrogeni. In alcuni casi l'effetto netto di questi cambiamenti puo' essere clinicamenterilevante. Sostanze che diminuiscono la clearance dei contraccettivi ormonali combinati. La rilevanza clinica di potenziali interazioni coninibitori enzimatici e' sconosciuta. La somministrazione concomitantecon inibitori potenti (ad es. ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina) o moderati (ad es. fluconazolo, diltiazem, eritromicina) del CYP3A4 puo' aumentare le concentrazioni sieriche di estrogeni o progestinici, incluso etonogestrel. Stando a dati di farmacocinetica, gli antimicotici per uso vaginale e gli spermicidi non dovrebbero influire sull'efficacia contraccettiva e sulla sicurezza del dispositivo. Durante l'uso concomitante di ovuli antimicotici, la possibilita' di rottura dell'anello puo' essere leggermente piu' alta. I contraccettivi ormonali possono interferire con il metabolismo di altri medicinali. Di conseguenza, le concentrazioni plasmatiche e tissutali possono o aumentare (ades. ciclosporina) o diminuire (ad es. lamotrigina). Interazioni farmacodinamiche. L'uso concomitante dei medicinali che contengono ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirina, puo' incrementare il rischio di aumenti dell'ALT. Pertanto, le pazienti devono passare ad un metodo alternativo di contraccezione (ad esempio contraccezione con il solo progestinico o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questo regime di combinazione di medicinali. La terapia con Solvetta puo' essere ripresa dopo 2 settimane dal completamento della terapia con questo regime di combinazione di medicinali. Esami di laboratorio. L'impiego di steroidi contraccettivi puo' influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali parametri biochimici della funzionalita' epatica, tiroidea, corticosurrenalica erenale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto (per esempio della globulina legante i corticosteroidi e della globulina legante gliormoni sessuali), delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo dei carboidrati, della coagulazione e della fibrinolisi. Levariazioni rientrano, in genere, nei limiti dei valori normali di laboratorio. Interazione con i tamponi assorbenti. I dati farmacocineticimostrano che l'uso dei tamponi assorbenti non ha effetto sull'assorbimento sistemico degli ormoni rilasciati da Solvetta. In rare occasioni, il dispositivo vaginale puo' essere espulso durante la rimozione diun tampone.
POSOLOGIA
Per avere efficacia contraccettiva, utilizzare come prescritto. Non studiate la sicurezza e l'efficacia in eta' inferiore a 18 anni. Come utilizzare il dispositivo vaginale. Il dispositivo puo' essere inseritonella vagina direttamente dalla donna. Informare sulle modalita' di inserimento e rimozione. Per l'inserimento, scegliere una posizione a lei piu' comoda. Comprimere il dispositivo fra due dita ed inserito nella vagina fino a raggiungere una posizione confortevole. L'esatta posizione nella vagina non influenza l'effetto contraccettivo dell'anello.Una volta inserito, lasciare in vagina ininterrottamente per 3 settimane. Controllare regolarmente la presenza del dispositivo nella vagina(prima e dopo il rapporto sessuale). Rimuovere dopo 3 settimane di uso, lo stesso giorno della settimana in cui era stato inserito. Dopo unintervallo libero da anello di una settimana, puo' essere inserito unnuovo anello. Il dispositivo puo' essere rimosso agganciando il dito indice sotto l'anello oppure afferrando l'anello fra indice e medio e tirando verso l'esterno. L'anello usato deve essere posto nella bustinaed eliminato. L'emorragia da sospensione inizia 2-3 giorni dopo la rimozione del dispositivo e potrebbe non essere completamente terminatanel momento in cui deve essere inserito il nuovo anello. Prelevare ildispositivo dalla bustina. Comprimere l'anello. Scegliere una posizione comoda per inserire l'anello. Inserire l'anello nella vagina con unamano; se necessario, divaricare le labbra con l'altra mano. Spingerel'anello nella vagina fino a sentire l'anello in posizione confortevole. Lasciare l'anello inserito per 3 settimane. Come iniziare ad usareil dispositivo. Nessun trattamento contraccettivo ormonale nel ciclo precedente Solvetta deve essere inserito il primo giorno del ciclo naturale della donna. Si puo' iniziare anche dal secondo al quinto giornodel ciclo, ma durante il primo ciclo, nei primi 7 giorni di utilizzo,utilizzare in aggiunta un metodo di barriera. Passaggio da un contraccettivo ormonale combinato. Inserire il dispositivo al piu' tardi il giorno seguente il consueto intervallo libero da pillola o libero da cerotto o seguente l'ultima compressa di placebo del precedente contraccettivo ormonale combinato. Se la donna ha usato il suo metodo precedente in modo coerente e corretto ed e' sicura di non essere incinta, puo'anche passare dal suo precedente contraccettivo ormonale combinato inqualunque giorno del ciclo. Mai estendere l'intervallo libero da ormone del precedente metodo oltre il suo periodo raccomandato. Passaggioda un metodo a base di solo progestinico o da un sistema intrauterinoche rilascia il progestinico. Si puo' passare da una minipillola in qualsiasi giorno, ma, in tutti i casi, utilizzare un ulteriore metodo dibarriera nei primi 7 giorni di impiego di Solvetta. Dopo un aborto alprimo trimestre: la donna puo' iniziare immediatamente. In questo modo non sono necessarie ulteriori misure contraccettive. Nel frattempo,consigliare l'uso di un metodo contraccettivo alternativo. Dopo un parto o un aborto al secondo trimestre consigliare di iniziare il trattamento durante la quarta settimana successiva al parto o all'aborto al secondo trimestre. Se si inizia piu' tardi, consigliare di utilizzare un ulteriore metodo di barriera per i primi 7 giorni di impiego di Solvetta. Comunque, nel caso si siano gia' avuti rapporti sessuali, primadi iniziare il trattamento escludere la gravidanza o attendere il primo ciclo mestruale. L'efficacia contraccettiva ed il controllo del ciclo possono essere compromessi se non si rispetta la posologia raccomandata. In caso di deviazione, fornire i seguenti consigli. In caso di prolungamento dell'intervallo libero da anello: inserire un nuovo anellonon appena si ricorda di farlo. Nei successivi 7 giorni deve essere usato anche un metodo di barriera. Se si sono avuti rapporti sessuali durante il periodo d'intervallo libero da anello, prendere in considerazione la possibilita' di una gravidanza. Piu' l'intervallo libero da anello e' prolungato, maggiore e' il rischio di gravidanza. Espulsionetemporaneamente dell'anello dalla vagina: lasciare nella vagina per unperiodo continuativo di 3 settimane. Se accidentalmente espulso si puo' lavare con acqua fredda o tiepida (non calda) e reinserito immediatamente. Se rimane fuori dalla vagina per un periodo inferiore alle 3 ore, l'efficacia contraccettiva non viene ridotta. Reinserire l'anelloprima possibile, ma al piu' tardi entro 3 ore. Reinserire l'anello nonappena si ricorda di farlo e un metodo di barriera, fin quando l'anello non sia rimasto in vagina continuativamente per 7 giorni. Se rimanefuori dalla vagina, o si sospetta che sia rimasto fuori dalla vaginaper piu' di 3 ore durante la 3a settimana del periodo di tre settimanedi utilizzo, l'efficacia contraccettiva puo' essere ridotta. Gettarequell'anello e scegliere una di queste due possibilita'. Inserire immediatamente un nuovo anello. Inserire un nuovo anello non oltre i 7 giorni successivi al momento in cui il precedente anello e' stato rimossoo espulso. Questa opzione deve essere scelta solo se l'anello era stato usato in modo continuativo nei precedenti 7 giorni. Se rimane fuoridalla vagina per un periodo di tempo imprecisato, prendere in considerazione una gravidanza. Uso prolungato dell'anello. Sebbene non sia laposologia raccomandata, l'efficacia contraccettiva e' ancora soddisfacente a patto che sia stato utilizzato per un periodo massimo di 4 settimane. Si puo' rispettare l'intervallo libero da anello di una settimana e poi inserire un nuovo anello. Se rimane inserito per un periodosuperiore alle 4 settimane, l'efficacia contraccettiva puo' essere ridotta ed escludere l'eventualita' di una gravidanza prima di inserirneuno nuovo. Se non si ha rispettato il regime raccomandato e non si e'verificata alcuna emorragia da sospensione nel seguente intervallo libero da anello, prima di inserirne uno nuovo, escludere una gravidanza.Se, in casi eccezionali, occorre ritardare un ciclo mestruale, la donna puo' inserire un nuovo anello senza rispettare alcun intervallo libero da anello. L'anello successivo puo' essere utilizzato per un periodo massimo di ulteriori 3 settimane. La donna puo' avere emorragia vaginale o spotting. L'uso regolare di Solvetta viene poi ripreso dopo ilsolito intervallo di una settimana libero da anello. Per spostare ilproprio ciclo mestruale ad un altro giorno della settimana diverso daquello utilizzato nel suo schema attuale, si puo' consigliare alla donna di abbreviare il suo successivo intervallo libero da anello del numero di giorni che preferisce. Piu' l'intervallo libero da anello e' breve, maggiore e' il rischio che la donna non abbia alcuna emorragia dasospensione e che possa poi avere emorragia da rottura e spotting durante l'uso dell'anello successivo.
PRINCIPI ATTIVI
Solvetta contiene 11,0 mg di etonogestrel e 3,474 mg di etinilestradiolo. L'anello rilascia etonogestrel ed etinilestradiolo in quantita' media rispettivamente di 0,120 mg e 0,015 mg ogni 24 ore, per un periododi 3 settimane.