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SINEMET*30CPR 200MG+50MG RM

SINEMET*30CPR 200MG+50MG RM

MERCK SHARP & DOHME BV
minsan: 023145030
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 Bassa disponibilità

AVVERTENZE
Puo' essere somministrato a pazienti gia' in trattamento con sola levodopa; tuttavia la levodopa da sola deve essere sospesa almeno 8 ore prima che venga iniziata la terapia con le compresse a rilascio modificato (almeno 12 ore se e' stata somministrata levodopa da sola a lento rilascio). Puo' essere somministrato in concomitanza con la dose raccomandata di un inibitore delle MAO con selettivita' per le MAO di tipo Busata per il trattamento del Morbo di Parkinson. Dato che la selegilina potenzia gli effetti della levodopa, le reazioni avverse a levodopapossono essere amplificate, specialmente se i pazienti sono in terapia con dosi elevate di levodopa. Questi pazienti devono essere tenuti in osservazione. L'aggiunta di selegilina ad una terapia con levodopa puo' generare movimenti involontari e/o agitazione. Questi effetti indesiderati scompaiono a seguito di riduzione della dose di levodopa. Inbase al profilo farmacocinetico del medicinale, l'inizio d'azione in pazienti con discinesia mattutina puo' essere rallentato rispetto allaformulazione standard. In pazienti con forme gravi di oscillazione della sintomatologia motoria l'incidenza di discinesia e' lievemente maggiore durante il trattamento con le compresse a rilascio modificato. Poiche' la carbidopa consente che una concentrazione piu' elevata di levodopa raggiunga il cervello e di conseguenza si formi piu' dopamina, nei pazienti trattati con levodopa da sola si puo' manifestare discinesia che puo' richiedere una riduzione del dosaggio. Puo' causare movimenti involontari e disturbi mentali. Pazienti con storia di movimenti involontari gravi o episodi psicotici, quando trattati con levodopa dasola o in associazione ad inibitori della decarbossilasi, devono essere tenuti sotto osservazione quando si instaura la terapia il farmaco.Si pensa che queste reazioni siano dovute ad un aumento di dopamina cerebrale in seguito a somministrazione di levodopa; di conseguenza la somministrazione puo' causare una ricaduta. In questi casi puo' essererichiesta una riduzione del dosaggio. Tutti i pazienti debbono essereattentamente controllati per lo sviluppo di depressione e concomitantetendenza suicida. Pazienti con episodi di psicosi passati o in corsodevono essere trattati con cautela. Somministrare con cautela a pazienti con malattie cardiovascolari o polmonari gravi, asma bronchiale, malattie renali, epatiche o endocrine o con un'anamnesi di ulcera peptica o convulsioni. Usare cautela nel somministrare a pazienti con una storia recente di infarto miocardico che presentino residue aritmie atriali, nodali o ventricolari. In tali pazienti la funzione cardiaca deveessere controllata con particolare attenzione durante il periodo di aggiustamento iniziale del dosaggio. I pazienti con glaucoma cronico adangolo aperto possono essere trattati con cautela purche' la pressione intraoculare sia ben compensata e il paziente venga controllato attentamente per le variazioni della stessa durante la terapia. Quando medicinali antiparkinsoniani sono stati sospesi bruscamente, e' stato riportato un complesso sintomatologico simile alla sindrome neuroletticamaligna con rigidita' muscolare, temperatura corporea elevata, alterazioni mentali, aumento della creatinin-fosfochinasi sierica. Quindi, ipazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo quando il dosaggio delle associazioni carbidopa-levodopa viene ridotto bruscamente o sospeso, specie se stanno prendendo neurolettici. Non si raccomanda l'uso per il trattamento di reazioni extrapiramidali iatrogene e per il trattamento della Corea di Huntington. Il trattamento con levodopa-carbidopa e' stato associato a sonnolenza e a episodi di attacchi di sonnoimprovviso. Molto raramente sono stati segnalati attacchi di sonno improvviso durante l'attivita' quotidiana, in qualche caso senza consapevolezza e senza segni premonitori. I pazienti in trattamento devono essere informati di queste eventualita' e avvertiti di usare cautela durante la guida o l'uso di macchinari. I pazienti che hanno manifestatoepisodi di sonnolenza e/o un episodio di sonno improvviso devono astenersi dalla guida e dall'uso di macchinari. Inoltre puo' essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio o l'interruzione della terapia. Durante il periodo di terapia si raccomandano periodici controlli della funzionalita' epatica, emopoietica, cardiovascolare e renale.Melanoma: studi epidemiologici hanno mostrato che pazienti con malattia di Parkinson sono a piu' alto rischio di sviluppare un melanoma (da2 a circa 6 volte maggiore) rispetto alla popolazione generale. Non e'chiaro se il maggior rischio osservato sia dovuto alla malattia di Parkinson o ad altri fattori, quali l'uso di medicinali per trattare lamalattia stessa. Si raccomanda a pazienti ed operatori sanitari di effettuare frequentemente e con regolarita' monitoraggi per la prevenzione di melanomi quando si usa il farmaco per qualsiasi indicazione. Idealmente, devono essere effettuate visite periodiche della pelle da parte di personale qualificato (es. dermatologi). Disturbi del controllo degli impulsi: i pazienti devono essere regolarmente monitorati per losviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e coloroche si prendono cura dei pazienti devono essere consapevoli che i sintomi comportamentali del disturbo del controllo degli impulsi incluso gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato adalimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o con altri trattamenti dopaminergici contenenti levodopa. Se si sviluppano tali sintomi, si raccomanda una rivalutazione deltrattamento. La sicurezza e l'efficacia non sono state dimostrate in neonati e bambini; e' controindicato quindi l'uso in pazienti di eta' inferiore ai 18 anni. Si sono verificate le seguenti alterazioni dei test di laboratorio: aumento degli indici di funzionalita' epatica qualifosfatasi alcalina, SGOT, SGPT, LDH, bilirubina, azotemia e test di Coombs positivo. Le associazioni carbidopa/levodopa possono provocare una falsa positivita' di corpi chetonici nelle urine quando viene utilizzata una cartina per la determinazione della chetonuria. Questa reazione non verra' alterata bollendo il campione di urine. Possono verificarsi falsi negativi nella misurazione della glicosuria usando metodi basati sulla glucosio-ossidasi.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci antiparkinsoniani, sostanze dopaminergiche.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Controindicato in pazienti con ipersensibilita' ai principi attivi (levodopa e carbidopa) o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non somministrare nei casi in cui e' controindicata la somministrazione di amine simpaticomimetiche. E' controindicato nel glaucoma ad angolo stretto e nella fase acuta dell'infarto del miocardio. Inibitori delle monoaminossidasi (eccetto bassi dosaggi di inibitori selettivi delle monoaminossidasi B) e le compresse a rilascio modificato non devono essere somministrati contemporaneamente. La terapia con questi inibitori deve essere interrotta almeno due settimane prima dell'inizio della terapia conil farmaaco. Poiche' la levodopa puo' attivare un melanoma maligno, non deve essere usata in pazienti con lesioni cutanee sospette la cui natura non sia stata accertata o con un'anamnesi di melanoma. Non deve essere somministrato a pazienti di eta' inferiore ai 18 anni, in corsodi gravidanza e durante l'allattamento.
DENOMINAZIONE
SINEMET COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO
ECCIPIENTI
200 mg + 50 mg compresse a rilascio modificato: ossido ferrico rosso E172, idrossipropilcellulosa, copolimero dell'acetato di polivinile conl'acido crotonico, magnesio stearato, giallo chinolina su alluminio idrato E104. 100 mg + 25 mg compresse a rilascio modificato: ossido ferrico rosso E172, idrossipropilcellulosa, copolimero dell'acetato di polivinile con l'acido crotonico, magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Il farmaco non ha determinato effetti indesiderati che fossero propridella formulazione a rilascio modificato. L'effetto indesiderato piu'frequentemente riportato e' stato la discinesia (una forma di movimenti involontari anormali). E' stata osservata una maggiore incidenza didiscinesia che con le compresse a causa della sostituzione della "faseoff" con la "fase on" (che e' talvolta accompagnata da discinesia). Altri effetti indesiderati frequentemente riportati (>2%) sono stati: nausea, allucinazioni, confusione, capogiri, corea, bocca secca. Effetti indesiderati meno frequenti (1-2%) sono stati: disturbi dell'attivita' onirica, distonia, sonnolenza inclusa molto raramente eccessiva sonnolenza diurna e episodi di attacchi di sonno improvviso, insonnia, depressione, astenia, vomito e anoressia. Altri effetti indesiderati riportati negli studi clinici o durante l'esperienza post-marketing. Organismo in generale: dolore toracico, sincope. Patologie cardiovascolari: palpitazione, effetti ortostatici inclusi episodi ipotensivi. Patologie gastrointestinali: stipsi, diarrea, dispepsia, dolore gastrointestinale, saliva scura. Ipersensibilita': angioedema, orticaria, prurito.Disturbi del metabolismo e della nutrizione: perdita di peso. Patologie del sistema nervoso/disturbi psichiatrici: sindrome neurolettica maligna, agitazione, ansia, diminuzione dell'acuita' mentale, parestesia, disorientamento, stanchezza, cefalea, disordini extrapiramidali e del movimento, facilita' a cadere, anomalie dell'andatura, crampi muscolari, fenomeno on-off, episodi psicotici incluso delirio e ideazione paranoide. Disturbi del controllo degli impulsi: gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o con altri trattamenti dopaminergici contenenti levodopa. Patologie respiratorie: dispnea. Patologie della cute: vampate, alopecia, eruzione cutanea, sudore scuro. Organi di senso: visione offuscata. Patologie urogenitali: urina scura. Altri effetti indesiderati che sono stati riportaticon levodopa o con le associazioni levodopa/carbidopa e che potrebbero essere dei potenziali effetti indesiderati della terapia con le compresse a rilascio modificato sono i seguenti. Patologie cardiovascolari: disturbi cardiaci, ipertensione, flebite. Patologie gastrointestinali: bocca amara, scialorrea, disfagia, bruxismo, singhiozzo, emorragiagastrointestinale, flatulenza, sensazione di bruciore della lingua, sviluppo di ulcera duodenale. Patologie ematologiche: leucopenia, anemiaemolitica e non emolitica, trombocitopenia e agranulocitosi. Patologie del sistema nervoso/Disturbi psichiatrici: atassia, intorpidimento,aumento del tremore delle mani, spasmo muscolare, blefarospasmo, trisma, attivazione di una sindrome di Horner latente, euforia e demenza, depressione con tendenze al suicidio. Patologie della cute: sudorazioneaumentata. Organi di senso: diplopia, pupille dilatate, crisi oculogire. Patologie urogenitali: ritenzione urinaria, incontinenza urinaria,priapismo. Miscellanea: aumento di peso, edema, debolezza, svenimento, raucedine, malessere, vampate di calore, senso di eccitazione, ritmorespiratorio irregolare, melanoma maligno, porpora di Henoch-Schonlein. Sono state osservate convulsioni; non e' tuttavia dimostrata una correlazione causale con levodopa o con le associazioni levodopa/carbidopa. Esami diagnostici. I test di laboratorio risultati alterati sono:creatinina, acido urico, fosfatasi alcalina, SGOT, SGPT, LDH, bilirubina, azotemia e test di Coombs. Sono stati riportati: diminuzione dell'emoglobina e dell'ematocrito, iperglicemia, leucocitosi, presenza di batteri e sangue nelle urine. Preparazioni a base di carbidopa-levodopapossono causare una reazione di falsa positivita' per i corpi chetonici urinari quando si utilizza un test con striscia reattiva per la determinazione della chetonuria. Questa reazione non verra' alterata dalla bollitura del campione urinario. Si possono avere test di falsa negativita' quando si utilizzano metodiche della glucosio-ossidasi per laricerca del glucosio nelle urine. Segnalare qualsiasi reazione avversasospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non ci sono dati sufficienti per valutare il possibile danno che questa sostanza puo' apportare se usata in gravidanza. Il medicinale e' risultato dannoso in studi su animali (malformazioni scheletriche e viscerali nei conigli). Non e' noto se la carbidopa e la levodopa vengano escrete nel latte umano. Non deve essere somministrato in gravidanza edurante l'allattamento.
INDICAZIONI
Trattamento della malattia di Parkinson idiopatica ed in particolare per ridurre le "fasi off" in pazienti gia' trattati con associazioni dilevodopa/inibitori della decarbossilasi o con levodopa da sola e cheabbiano manifestato oscillazioni nella sintomatologia motoria. L'esperienza in pazienti non precedentemente trattati con levodopa e' limitata.
INTERAZIONI
Usare cautela quando viene somministrato in concomitanza con i seguenti medicinali. Agenti antipertensivi: si e' verificata ipotensione posturale sintomatica quando associazioni di levodopa/inibitore della carbossilasi sono state somministrate a pazienti in trattamento con alcunimedicinali antipertensivi. Quando si inizia la terapia puo' essere richiesto, quindi, un aggiustamento del dosaggio del medicinale antipertensivo. Antidepressivi: sono stati riportati raramente casi di reazioni indesiderate, comprendenti ipertensione e discinesia, derivanti dall'uso concomitante di antidepressivi triciclici e associazioni carbidopa/levodopa. Anticolinergici: gli anticolinergici possono interferire sull'assorbimento del medicinale e quindi sulla risposta del paziente.Ferro: gli studi dimostrano una riduzione della biodisponibilita' della carbidopa e/o levodopa quando viene ingerita con solfato ferroso o gluconato ferroso. Altri medicinali: gli antipsicotici possono ridurregli effetti terapeutici della levodopa. Gli antagonisti dei recettoridopaminergici D2 (es., fenotiazine, butirrofenoni e risperidone) e l'isoniazide possono ridurre gli effetti terapeutici della levodopa. E' stato riportato che gli effetti benefici della levodopa nella malattiadi Parkinson possono essere contrastati dalla fenitoina e dalla papaverina. I pazienti che prendono questi medicinali insieme al farmaco devono essere attentamente controllati in relazione ad una perdita dellarisposta terapeutica. Non e' raccomandato l'uso con agenti depletori di dopamina (ad es., reserpina e tetrabenazina) o con altri medicinalinoti per svuotare le riserve di monoamina. La terapia concomitante conselegilina e carbidopa-levodopa puo' essere associata a grave ipotensione ortostatica non attribuibile alla sola carbidopa-levodopa. Dato che la levodopa compete con alcuni aminoacidi, il suo assorbimento puo'essere compromesso in alcuni pazienti che assumono un'elevata quantita' di proteine con la dieta. Non e' stato studiato l'effetto della somministrazione contemporanea di antiacidi e il farmaco a rilascio modificato sulla biodisponibilita' della levodopa.
POSOLOGIA
Il dosaggio giornaliero deve essere determinato in base ad un'attentatitolazione. I pazienti devono essere tenuti sotto controllo durante il periodo di aggiustamento del dosaggio; in particolare bisogna fare attenzione alla comparsa, o al peggioramento, della nausea o dei movimenti involontari anormali, comprese discinesia, corea e distonia. Puo'essere somministrato solo in compresse intere. Le compresse non devonoessere ne' masticate ne' triturate, per non alterare le proprieta' del prodotto che ha caratteristiche di rilascio modificato. Durante la somministrazione, la terapia con medicinali antiparkinsoniani standardpuo' essere proseguita, sebbene il dosaggio di tali medicinali debba essere aggiustato. Dato che la carbidopa previene l'antagonismo della piridossina sugli effetti della levodopa, puo' essere somministrato a pazienti che fanno uso di dosi integranti di piridossina (vit. B6). Pazienti non trattati in precedenza con levodopa. 100 mg + 25 mg a rilascio modificato e' indicato principalmente per l'uso in pazienti agli stadi iniziali della malattia non trattati in precedenza con levodopa oper facilitare la titolazione ovenecessaria in pazienti che ricevono la formulazione 200 mg + 50 mg a rilascio modificato. Il dosaggio iniziale raccomandato di 200 mg + 50 mg a rilascio modificato e' di una compressa 2 o 3 volte al giorno. Il dosaggio iniziale raccomandato di 100mg + 25 mg a rilascio modificato e' di 1 compressa 2 volte al giorno.Per pazienti che necessitano dosi piu' elevate di levodopa, un dosaggio giornaliero di 100 mg + 25 mg a rilascio modificato di 1-4 compresse 2 volte al giorno e' in genere ben tollerato. Qualora opportuno, laterapia con levodopa puo' anche essere iniziata con 200 mg + 50 mg a rilascio modificato. I dosaggi iniziali non devono superare i 600 mg/die di levodopa e non devono essere somministrati ad intervalli inferiori a 6 ore. Pazienti in trattamento con l'associazione convenzionale dilevodopa/inibitore della decarbossilasi: si deve somministrare al paziente un dosaggio di 200 mg + 50 mg a rilascio modificato tale da fornire circa il 10% in piu' di levodopa rispetto a quella che il pazienteassumeva precedentemente. A seconda della risposta clinica del paziente, puo' essere comunque necessario arrivare ad un dosaggio che fornisca fino al 30 % in piu' di levodopa al giorno. L'intervallo fra le dosi di 200 mg + 50 mg a rilascio modificato deve essere di 4-8 ore durante le ore di veglia. Sotto viene riportata una tabella di guida per ilpassaggio da associazioni convenzionali di levodopa/carbidopa a 200 mg + 50 mg a rilascio modificato. Guida per iniziare la conversione dalevodopa/inibitore della decarbossilasi a 200 mg + 50 mg. Levodopa/inibitore della decarbossilasi, dose giornaliera totale in levodopa: 300-400 mg; 200 mg + 50 mg a rilascio modificato: 1 compressa 2 volte al giorno; 500-600 mg: 1 compressa da 200 mg + 50 mg e 1 compressa da 100mg + 25 mg due volte al giorno o 1 compressa da 200 mg + 50 mg tre volte al giorno; 700-800 mg: un totale di 5 compresse suddivise in 3 o piu' somministrazioni (es. 1 compressa da 200 mg + 50 mg e 1 compressa da 100 mg + 25 mg al mattino e nel pomeriggio e 1 compressa da 200 mg +50 mg la sera); 900-1000: un totale di 5 compresse suddivise in 3 o piu' somministrazioni (es. 2 compresse al mattino, 2 compresse al pomeriggio e 1 compressa la sera). 100 mg + 25 mg a rilascio modificato e'disponibile per facilitare la titolazione di 100 mg e per il rispettodello schema posologico sopra indicato. Pazienti in trattamento con levodopa da sola: la levodopa deve essere sospesa almeno 8 ore prima dell'inizio della terapia con 200 mg + 50 mg a rilascio modificato. Per ipazienti con malattia di lieve o moderata entita', il dosaggio iniziale raccomandato e' di 1 compressa da 200 mg + 50 mg a rilascio modificato due volte al giorno. Titolazione: la maggior parte dei pazienti e'stata adeguatamente trattata con somministrazioni di 2-8 compresse da200 mg + 50 mg a rilascio modificato, somministrate ad intervalli di4-12 ore durante le ore diurne. Sono state studiate, ma non sono in genere consigliate, terapie con dosipiu' elevate (fino a 12 compresse) aintervalli di dosaggio piu' brevi (meno di 4 ore). Qualora il dosaggio da 200 mg + 50 mg a rilascio modificato venga somministrato ad intervalli inferiori a 4 ore o suddiviso in dosi non uguali, si raccomandache la dose inferiore venga assunta alla fine della giornata. Rispettoalla risposta abitualmente ottenuta, dopo la somministrazione della prima dose giornaliera del farmaco, in alcuni pazienti l'attivita' farmacologica puo' manifestarsi anche con un'ora di ritardo. Si raccomandache gli aggiustamenti del dosaggio vengano effettuati ad intervalli di almeno tre giorni. Terapia di mantenimento: poiche' la malattia di Parkinson ha un andamento ingravescente, si raccomandano periodiche valutazioni cliniche; inoltre puo' essere richiesto un aggiustamento deldosaggio del farmaco. Trattamento aggiuntivo con altri medicinali antiparkinsoniani: in concomitanza alla terapia possono essere somministrati agenti anticolinergici, agonisti della dopamina e amantadina. Quando questi medicinali vengono aggiunti ad un regime di trattamento con il farmaco gia' esistente, puo' essere necessario un aggiustamento deldosaggio di quest'ultimo. Interruzione della terapia I pazienti devonoessere tenuti sotto stretta osservazione nel caso in cui sia richiesta una brusca riduzione o interruzione della terapia con il medicinalea rilascio modificato specie se il paziente e' in trattamento con antipsicotici. Nel caso di anestesia generale, la somministrazione va interrotta solo nel periodo in cui il paziente non e' in grado di assumereuna terapia per via orale. Puo' essere somministrato solo in compresse intere. Le compresse non devono essere ne' masticate ne' triturate.
PRINCIPI ATTIVI
200 mg + 50 mg compresse a rilascio modificato: una compressa contiene200 mg di levodopa e 54 mg di carbidopa idrata (corrispondente a 50 mg di carbidopa anidra). 100 mg + 25 mg compresse a rilascio modificato: una compressa contiene 100 mg di levodopa e 27 mg di carbidopa idrata (corrispondente a 25 mg di carbidopa anidra).

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