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SIMVASTATINA ZEN*20CPR 10MG

SIMVASTATINA ZEN*20CPR 10MG

ZENTIVA ITALIA Srl
minsan: 037593035
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AVVERTENZE
La simvastatina occasionalmente causa miopatia in modo correlato alladose: pertanto, usare 80 mg solo in pazienti con grave ipercolesterolemia e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari che non hanno raggiunto gli obiettivi del trattamento con dosi piu' basse. La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria. Cautela quando si prescrive la simvastatina a pazienti asiatici ed utilizzare la dose piu' bassa. La ridotta funzionalita' delle proteine di trasporto epatiche OATP puo' aumentare l'esposizione sistemica alla simvastatina acida e aumentare ilrischio di miopatia e rabdomiolisi. Una ridotta funzionalita' puo' verificarsi sia come risultato di inibizione dovuta a farmaci interagenti sia in pazienti portatori del genotipo SLCO1B1 c.521T>C. Ove disponibile, considerare la genotipizzazione per la presenza dell'allele C come parte della valutazione beneficio-rischio prima di prescrivere 80 mg di simvastatina ai singoli pazienti ed evitare le alte dosi. Non misurare i livelli di CK dopo esercizio intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa di aumento di CK. Informare del rischio di miopatia e segnalare subito qualsiasi tipo di dolore, sensibilita' o debolezza muscolari non spiegabili. Prescrivere con cautela in pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi. Misurare il livello di CK prima di iniziare nei casi seguenti: anziani; sesso femminile; compromissione renale; ipotiroidismo non controllato; anamnesi personale o familiare di disturbi muscolari ereditari; presenza di episodi pregressi ditossicita' muscolare con una statina o un fibrato; abuso di alcool; considerare il possibile beneficio e monitorare clinicamente. Se si haavuto una precedente esperienza di disturbi muscolari durante il trattamento con un fibrato o una statina, iniziare solo con cautela. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale non iniziare. Se durante il trattamento vi e' comparsa di dolore muscolare, debolezzao crampi muscolari, occorre misurare i livelli di CK: se risultano significativamente elevati, interrompere il trattamento. Interrompere sei sintomi muscolari sono gravi e causano disagio quotidiano. Molto rara miopatia necrotizzante immuno-mediata. IMNM e' caratterizzata clinicamente da debolezza muscolare prossimale persistente e da un'elevatacreatinchinasi sierica, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con statine. Se la sintomatologia regredisce ed i livelli di CK tornano alla normalita', si puo' prendere in considerazione la reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alternativaalla dose piu' bassa e sotto stretto monitoraggio. Interrompere temporaneamente qualche giorno prima di interventi di chirurgia maggiore dielezione e in caso di comparsa di qualsiasi condizione medica o chirurgica importante. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dall'uso concomitante di simvastatina con potenti inibitori del CYP3A4,inibitori della proteasi dell'HIV, e con gemfibrozil, danazolo e ciclosporina: questi medicinali sono controindicati, se non si possono evitare, interrompere la terapia con simvastatina. Il rischio di miopatiae rabdomiolisi e' aumentato anche dall'uso concomitante di amiodarone, amlodipina, verapamil, o diltiazem e alcune dosi di simvastatina. Ilrischio di miopatia puo' aumentare con la somministrazione concomitante di acido fusidico e statine. Per i pazienti con ipercolesterolemiafamiliare omozigote, il rischio puo' aumentare dall'uso concomitante con lomitapide. Evitare l'assunzione concomitante di succo di pompelmo.L'uso di simvastatina e gemfibrozil e' controindicato. La dose di simvastatina non deve superare i 10 mg/die in pazienti in terapia con simvastatina e altri fibrati, eccetto il fenofibrato. Cautela quando viene prescritto il fenofibrato con la simvastatina, in quanto entrambi possono causare miopatia se somministrati da soli. La simvastatina non deve essere co-somministrata con formulazioni di acido fusidico per viasistemica o entro 7 giorni dall'interruzione dell'acido fusidico: seconsiderato essenziale, interrompere la statina; la co-somministrazione deve essere sotto stretto controllo medico. L'uso concomitante di simvastatina a dosi superiori a 20 mg al giorno con amiodarone, amlodipina, verapamil, o diltiazem deve essere evitato. In pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote l'uso in combinazione di simvastatinacon dosi piu' alte di 40 mg al giorno con lomitapide deve essere evitato. Co-somministrazione con prodotti inibitori di BCRP: possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di simvastatina ed il rischio di miopatia; considerare un aggiustamento della dose di simvastatina. In co-somministrazione con elbasvir o grazoprevir, la dose di simvastatinanon sia superiore a 20 mg al giorno in pazienti. Verificati aumenti persistenti delle transaminasi sieriche: interrotta o sospesa la simvastatina, i livelli delle transaminasi di solito sono tornati lentamenteai livelli di pretrattamento. Eseguire gli esami di funzionalita' epatica prima di iniziare il trattamento. Con doese di 80 mg sottoporre adun ulteriore test prima della somministrazione, 3 mesi dopo l'iniziodella somministrazione del dosaggio di 80 mg, e in seguito con cadenzaperiodica per il primo anno. Attenzione particolare con elevati livelli di transaminasi sieriche: effettuare subito le rilevazioni. Se i livelli delle transaminasi evidenziano un aumento sospendere la simvastatina. Un aumento di ALT e di CK puo' indicare miopatia. Qualora si verifichi un grave danno epatico con sintomi clinici e/o iperbilirubinemia o ittero durante il trattamento interrompere subito. Cautela con consumo considerevole di alcool. Segnalati aumenti moderati delle transaminasi sieriche subito dopo l'inizio, transitorie, con nessun: non interrompere. Aumenta la glicemia e in alcuni pazienti, ad alto rischio disviluppare diabete, possono indurre un livello di iperglicemia tale per cui e' appropriato il ricorso a terapia antidiabetica: non interrompere ma monitoraer sia a livello clinico che a livello biochimico. Riportati casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, specie con la terapia a lungo termine: interrompere la terapia. Non e' stato rilevato alcun effetto sulla crescita o sulla maturazione sessuale negliadolescenti, di sesso maschile e femminile, ne' alcun effetto sulla durata del ciclo mestruale nelle ragazze. Donne: consigliare un appropriato metodo contraccettivo durante la terapia con simvastatina. Questomedicinale contiene lattosio.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitori della HMG-CoA reduttasi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (agenti che aumentano la AUC di circa 5 volte o piu') (per es. itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV (per es. nelfinavir), boceprevir, telaprevir, eritromicina, claritromicina, telitromicina, nefazodone e medicinali contenenti cobicistat). Somministrazione concomitante di gemfibrozil, ciclosporina o danazolo. In pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote, somministrazione concomitante di lomitapide con dosi di Simvastatina Zentiva maggioridi 40 mg.
DENOMINAZIONE
SIMVASTATINA ZENTIVA 10 MG, COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio anidro, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, butilidrossianisolo, magnesio stearato,talco. Film di rivestimento: idrossipropilcellulosa, ipromellosa, titanio diossido (E 171), talco.
EFFETTI INDESIDERATI
Le frequenze dei seguenti eventi avversi che sono stati segnalati nelcorso degli studi clinici e/o dell'uso post-marketing, sono classificate sulla base della valutazione dei loro tassi di incidenza nel corsodi ampi studi clinici di lungo termine controllati con placebo, inclusi l'HPS e il 4S con 20.536 e 4.444 pazienti rispettivamente. Nel casodell'HPS sono stati registrati solo eventi avversi di grado severo nonche' mialgia, aumenti delle transaminasi sieriche e della CK. Nel casodi 4S sono stati registrati tutti gli eventi avversi elencati sotto.Se i tassi di incidenza riguardanti la simvastatina risultavano minorio simili a quelli relativi al placebo in questi studi, e vi erano segnalazioni di eventi spontanei ragionevolmente classificabili come correlati con rapporto di causalita', questi eventi avversi sono stati classificati come "rari". Nell'HPS su 20.536 pazienti trattati con 40 mg/die di simvastatina (n = 10.269) o placebo (n = 10.267), i profili disicurezza sono risultati paragonabili fra pazienti trattati con simvastatina 40 mg e pazienti trattati con placebo nei 5 anni di durata media dello studio. I tassi di interruzione del trattamento dovuti ad effetti collaterali sono risultati paragonabili (4,8% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg rispetto a 5,1% nei pazienti trattati con placebo). L'incidenza di miopatia e' stata inferiore allo 0,1% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg. Vi sono stati livelli elevati delle transaminasi (> 3 x LSN confermati da test ripetuti) nello 0,21% (n= 21) dei pazienti trattati con simvastatina 40 mg rispetto allo 0,09%(n = 9) dei pazienti trattati con placebo. Le frequenze degli eventiavversi sono ordinate secondo il seguente criterio: Molto comune (> 1/10), Comune (>= 1/100, < 1/10), Non comune (>= 1/1.000, < 1/100), Raro(>= 1/10.000, < 1/1.000), Molto raro (< 1/10.000), non nota (non puo'essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari : anemia. Disturbi del sistema immunitario.Molto raro: anafilassi. Disturbi psichiatrici. Molto raro: insonnia; non nota: depressione. Patologie del sistema nervoso. Rari: cefalea, parestesia, capogiro, neuropatia periferica molto raro: alterazioni della memoria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: patologia interstiziale polmonare. Patologie gastrointestinali. Raro: stitichezza, dolore addominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: epatite/ittero;molto raro: insufficienza epatica fatale e non fatale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Rari: miopatia (incluse miosite), rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta. mialgia, crampi muscolari; non nota: tendinopatia, qualche volta complicata da rottura, miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM). Ci sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immunomediata (IMNM), una miopatia autoimmune durante o dopoil trattamento con alcune statine. La IMNM e' caratterizzata clinicamente da: debolezza muscolare prossimale persistente e da un'elevata creatinchinasi sierica, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con statine; biopsia muscolare che mostra una miopatia necrotizzante senza una significativa infiammazione; miglioramento con agenti immunosoppressivi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Rari: astenia. E' stata segnalata raramente un'apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenti caratteristiche: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite e artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Esami diagnostici. Rari: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi), aumentidella fosfatasi alcalina; aumenti dei livelli della CK sierica. Aumenti della HbA1c e dei livelli sierici di glucosio a digiuno sono stati segnalati con le statine, compresa Simvastatina Zentiva. Sono state riportate rare segnalazioni post-marketing di compromissione cognitiva (per es., perdita della memoria, dimenticanza, amnesia, compromissione della memoria, confusione) associata con l'uso di statina inclusa simvastatina. Queste alterazioni cognitive sono state segnalate con tutte le statine. Le segnalazioni sono state generalmente non serie, e reversibili dopo l'interruzione della terapia con statina, con tempi variabili per l'insorgenza dei sintomi (da 1 giorno ad anni) e la risoluzionedei sintomi (mediana di 3 settimane). I seguenti ulteriori effetti avversi sono stati riportati con alcune statine. Disturbi del sonno, compresi incubi. Disfunzione sessuale. Diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno>= 5,6 mmol/L, BMI > 30kg/m^2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione). Popolazione pediatrica. In uno studio della duratadi 48 settimane che ha coinvolto bambini e adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post-menarca almeno da 1 anno) di eta' compresa tra 10 e 17 anni con ipercolesterolemia familiareeterozigote (n = 175), il profilo di sicurezza e di tollerabilita' del gruppo trattato con simvastatina era in generale simile al gruppo trattato con placebo. Non si conoscono gli effetti a lungo termine sullamaturazione fisica, intellettiva e sessuale. Attualmente non sono disponibili dati sufficienti dopo un anno di trattamento. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Il farmaco e' controindicato durante la gravidanza. La sicurezza nelledonne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettica di circa 200 gravidanze esposte durante il primo trimestre a Simvastatina Zentiva o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomaliecongenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a 2,5 volte o superiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie deipazienti trattati con Simvastatina Zentiva od altri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservatanella popolazione generale, il trattamento delle madri con questo farmaco puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato, un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronicoe abitualmente l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato con la ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, il farmaco non deve essere usato in donne in gravidanza, che desideranoiniziare una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Non e'noto se la simvastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Poiche' molti farmaci vengono escreti nel latte materno e poiche' potrebbero verificarsi reazioni avverse gravi, le donne che assumono questo farmaco non devono allattare i loro bambini. Non sono disponibili dati clinici sull'effetto di simvastatina sulla fertilita' umana.Simvastatina non ha effetti sulla fertilita' maschile e femminile deiratti.
INDICAZIONI
Ipercolesterolemia. Trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alladieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico,riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento dell'ipercolesterolemia familiare omozigote (IF omozigote) in aggiunta alla dieta edi altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare. Riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, conlivelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.
INTERAZIONI
Co-somministrazione con fibrati: aumenta il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi. Con gemfibrozil: aumentano i livelli plasmatici disimvastatina. Co-somministrazione con fenofibrato: non vi e' evidenzache il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei farmaci. Co-somministrazione con dosi diniacina in grado di modificare il profilo lipidico: rari casi di miopatia/rabdomiolisi. Potenti inibitori del CYP3A4: controindicati con simvastatina. Altri fibrati: non superare la dose di 10 mg al giorno disimvastatina. Acido fusidico: non è raccomandato con simvastatina. Niacina: per pazienti asiatici, non raccomandata con simvastatina. Amiodarone, amlodipina, verapamil, diltiazem, elbasvir, grazoprevir: non superare la dose di 20 mg al giorno di simvastatina. Lomitapide: per i pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote non superare 40 mg di simvastatina al giorno. Succo di pompelmo: evitare il succo di pompelmo quando si assume simvastatina. I potenti inibitori del citocromo P450 3A4, come la simvastatina, aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione dell'attivita' inibitoria dellaHMG-CoA reduttasi nel plasma nel corso della terapia con simvastatina.Co-somministrazione con itraconazolo: incremento superiore a piu' di10 volte dell'esposizione alla simvastatina acida. La telitromicina hacausato un incremento pari ad 11 volte dell'esposizione alla simvastatina acida. L'associazione con itraconazolo, ketoconazolo posaconazolo, voriconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, boceprevir, telaprevir, eritromicina, claritromicina, telitromicina, nefazodone e medicinali contenenti cobicistat e' controindicata come pure con gemfibrozil,ciclosporina e danazolo. Se il trattamento con potenti inibitori delCYP3A4 non e' evitabile, sospendere la terapia con simvastatina. Cautela nella co-somministrazione con alri inibitori del CYP3A4 meno potenti: fluconazolo, verapamil, diltiazem. Co-somministrazione con fluconazol: rari casi di rabdomiolisi. Co-somministrazione con ciclosporina: controindicata perche' aumenta il rischio di miopatia/rabdomiolisi. Co-somministrazione con danazolo: controindicata perche' aumenta il rischio di miopatia e rabdomiolisi. Co-somministrazione con gemfibrozil: controindicata perche' aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte. Co-somministrazione con acido fusidico per via sistemica: aumentail rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi. La co- somministrazione di questa combinazione puo' causare un aumento delle concentrazioniplasmatiche di entrambi gli agenti. Se e' necessario il trattamento con acido fusidico, interrompere la simvastatina per tutta la durata deltrattamento con acido fusidico. Co- somministrazione con amiodarone:aumenta il rischio di miopatia e rabdomiolisi; non superare la dose di20 mg al giorno. Co-somministrazione con verapamil: aumenta il rischio di miopatia e rabdomiolisi; la dose di simvastatina non deve superare i 20 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con verapamil. Co-somministrazione con diltiazem: aumenta il rischio di miopatia e rabdomiolisi; la dose di simvastatina non deve pertanto superare i 20 mg/diein pazienti in terapia concomitante con diltiazem. Co-somministrazione con amlodipina: aumenta il rischio di miopatia; la dose di simvastatina non deve essere superiore a 20 mg al giorno in pazienti che ricevono terapie concomitanti con amlodipina. Co-somministrazione con lomitapide: aumenta il rischio di miopatia e rabdomiolisi. Quindi in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote, la dose di simvastatinanon superi i 40 mg al giorno in pazienti in terapia concomitante con lomitapide. Co-somministrazione con farmaci con moderato effetto inibitorio sul CYP3A4: aumenta il rischio di miopatia. La simvastatina acidae' un substrato della proteina di trasporto OATP1B1. Co-somministrazione con medicinali che sono inibitori della proteina di trasporto OATP1B1: aumenta la concentrazione plasmatica di simvastatina acida e un aumento del rischio di miopatia. Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sono stati associati con la co-somministrazione di simvastatina e dose diniacina in grado di modificare il profilo lipidico. Il succo di pompelmo inibisce il citocromo P450 3A4. La co-somministrazione con grandiquantita' (piu' di un litro al giorno) di succo di pompelmo ha dato luogo ad un aumento di 7 volte nell'esposizione alla simvastatina acida.Anche l'assunzione di 240 ml di succo di pompelmo al mattino e simvastatina alla sera ha dato luogo ad un aumento di 1,9 volte. Evitare pertanto l'assunzione di succo di pompelmo durante il trattamento con simvastatina. Co-somministrazione con colchicina in pazienti con danno renale: segnalata miopatia e rabdomiolisi. Consigliato stretto controlloclinico dei pazienti che assumono questa associazione. Dato che la rifampicina e' un potente induttore del CYP3A4, pazienti sotto trattamento a lungo termine con rifampicina possono riportare la perdita di efficacia della simvastatina. In uno studio di farmacocinetica in volontari sani, l'area sotto la curva della concentrazione plasmatica (AUC) dell'acido della simvastatina e' stato ridotto del 93% dalla somministrazione concomitante di rifampicina. Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altri medicinali La simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Non e' pertanto attesa un'azione della simvastatina sulle concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso il citocromo P450 3A4. Anticoagulanti orali. In duestudi clinici, uno in volontari normali e l'altro in pazienti ipercolesterolemici, la simvastatina 20-40 mg/die ha avuto un modesto effettodi potenziamento degli anticoagulanti cumarinici: il tempo di protrombina riportato come International Normalized Ratio (INR) e' aumentatoda un basale di 1,7 a 1,8 e da un basale di 2,6 a 3,4 nei volontari enei pazienti in studio, rispettivamente. Sono stati segnalati casi molto rari di INR elevata. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Unavolta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se il dosaggio di simvastatina viene modificato o la somministrazione viene interrotta, si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempodi protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti.
POSOLOGIA
L'intervallo posologico e' di 5-80 mg/die somministrati per via oralein dose singola alla sera. Aggiustamenti della dose, se richiesti, devono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera. Il dosaggio di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari, che a dosi piu' basse non hanno raggiunto gli obiettivi terapeutici e quando cisi aspetta che i benefici siano superiori ai potenziali rischi. Ipercolesterolemia. Il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento con Simvastatina Zentiva. La dose iniziale e' abitualmente di 10-20 mg/die somministrati in dose singola alla sera. I pazienti per i quali e' necessaria un'ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45%) possono iniziare con 20-40 mg/die somministrati in dose singola alla sera. Gli aggiustamenti della dose, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote. Sulla base dei risultati di uno studio clinico controllato, la dose inizialeraccomandata e' di 40 mg/die di Simvastatina Zentiva alla sera. In questi pazienti Simvastatina Zentiva deve essere utilizzato in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad es. LDL aferesi) o se questi trattamenti non sono disponibili. Nei pazienti che assumono lomitapidein concomitanza con Simvastatina Zentiva, la dose non deve superare i40 mg/die. Prevenzione cardiovascolare. La dose abituale va da 20 a 40mg/die somministrati in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta eall'esercizio fisico. Gli aggiustamenti della dose, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Terapia concomitante. Il farmaco e' efficace da solo o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o piu' di 2 ore prima opiu' di 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidibiliari. Per i pazienti che assumono Simvastatina Zentiva in concomitanza a fibrati, diversi da gemfibrozil (vedere paragrafo 4.3) o fenofibrato, la dose non deve superare i 10 mg/die. In pazienti che assumonoamiodarone, amlodipina, verapamil, diltiazem o prodotti contenenti elbasvir o grazoprevir in concomitanza a Simvastatina Zentiva, la dose diSimvastatina Zentiva non deve superare i 20 mg/die. Pazienti con danno renale. Non sono necessarie modifiche della dose in pazienti con danno renale moderato. In pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/ min), dosi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutate e, se ritenute necessarie, somministrate con cautela. Anziani. Non sono necessari aggiustamenti della dose. Popolazionepediatrica. Per i bambini e gli adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post-menarca almeno da 1 anno, dai 10ai 17 anni di eta') con ipercolesterolemia familiare eterozigote, la dose iniziale usuale raccomandata e' 10 mg/die somministrata in dose singola alla sera. I bambini e gli adolescenti devono essere posti in regime di dieta standard ipocolesterolemica prima di iniziare il trattamento con simvastatina; occorre continuare questa dieta durante il trattamento con simvastatina. L'intervallo posologico raccomandato e' 10-40 mg /die; la dose massima raccomandata e' 40 mg/die. Le dosi devono essere individualizzate in base all'obiettivo terapeutico raccomandatosecondo le raccomandazioni per il trattamento pediatrico. Gli aggiustamenti della dose devono essere effettuati ad intervalli di 4 o piu' settimane. L'esperienza con questo farmaco nei bambini in eta' prepuberale e' limitata. Modo di somministrazione. Il farmaco va somministratoper via orale e puo' essere somministrato come dose singola alla sera.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 10 mg di simvastatina.

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