hai aggiunto

  in ordine

hai aggiunto

SIMVASTATINA TEVA*28CPR 20MG

SIMVASTATINA TEVA*28CPR 20MG

TEVA ITALIA Srl
minsan: 041581240
Vai alla descrizione prodotto

 Bassa disponibilità

AVVERTENZE
Miopatia/rabdomiolisi. La simvastatina, come altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, puo' causare occasionalmente miopatia, che si manifesta con dolore, indolenzimento o debolezza muscolare, con valori di creatinfosfochinasi (CPK) maggiori di 10 volte il limite superiore della norma (ULN). La miopatia talvolta appare in forma di rabdomiolisi con osenza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria e solo raramente sono stati riportati casi con esiti fatali. Il rischio di miopatia e' aumentato da alti livelli di attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Come avviene per altri inibitori della HMG- CoA reduttasi, il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' correlato alla dose. In una banca dati di studi clinici in cui 41.413 pazienti sono stati trattati con la simvastatina, di cui 24.747 (circa il 60%) arruolatiin studi con follow-up mediano di almeno 4 anni, l'incidenza di miopatia e' stata approssimativamente dello 0,03%, 0,08% e 0,61% con dosi rispettivamente di 20, 40 e 80 mg/die. In questi studi, i pazienti sonostati scrupolosamente monitorati e alcuni medicinali con possibili interazioni sono stati esclusi. In uno studio clinico in cui pazienti con infarto miocardico pregresso sono stati trattati con simvastatina 80mg/die (follow-up medio di 6,7 anni), l'incidenza di miopatia e' stata approssimativamente dell'1,0% rispetto allo 0,02% nei pazienti trattati con 20 mg/die. La meta' circa di questi casi di miopatia si e' verificata durante il primo anno di trattamento. L'incidenza della miopatia durante ogni anno di trattamento successivo e' stata dello 0,1% circa. Vi sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (Immune-Mediated Necrotizing Myopathy, IMNM) durante o dopo il trattamento con alcune statine. L'IMNM e' caratterizzata clinicamente da debolezza muscolare prossimale persistente e da un'elevata creatinchinasi sierica, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con statine. Ridotta funzionalita' delle proteine di trasporto. La ridotta funzione delle proteine di trasporto epatiche OATP puo'aumentare l'esposizione sistemica alla simvastatina e aumentare il rischio di miopatia e rabdomiolisi. Una ridotta funzionalita' puo' verificarsi come risultato dell'inibizione da parte di farmaci interagenti (ad esempio ciclosporina) o in pazienti portatori del genotipo SLCO1B1c.521T> C. I pazienti portatori dell'allele del gene SLCO1B1 (c.521T>C), che codifica per una proteina OATP1B1 meno attiva, hanno una maggiore esposizione sistemica alla simvastatina e un aumentato rischio dimiopatia. Il rischio di miopatia correlata a simvastatina ad alte dosi(80 mg) e' generalmente di circa l'1%, senza test genetici. Sulla base dei risultati dello studio SEARCH, i portatori di alleli C omozigoti(anche chiamati CC) trattati con 80 mg hanno un rischio di miopatia del 15% entro un anno, mentre il rischio nei portatori di alleli C eterozigoti (CT) e' dell'1,5%. Il rischio corrispondente e' dello 0,3% neipazienti con il genotipo piu' comune (TT). Ove disponibile, la genotipizzazione per la presenza dell'allele C deve essere considerata comeparte della valutazione del rapporto rischio-beneficio prima di prescrivere 80 mg di simvastatina ai singoli pazienti, e dosi elevate devonoessere evitate in coloro che sono portatori del genotipo CC. Tuttavia, la conferma di assenza di questo gene mediante genotipizzazione nonesclude che possa comunque verificarsi la miopatia. Misurazione dellacreatinchinasi. La creatinchinasi (CK) non deve essere misurata dopo uno strenuo esercizio fisico o in presenza di altre cause alternative plausibili di aumento della CK, poiche' cio' renderebbe difficile l'interpretazione dei valori. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte l'ULN), devono essere rimisurati entro i 5-7 giorni successivi per confermare i risultati. Prima del trattamento.Tutti i pazienti che iniziano una terapia con la simvastatina, o la cui dose di simvastatina e' stata aumentata, devono essere avvertiti del rischio di miopatia e della necessita' di riferire prontamente qualunque dolore, indolenzimento o debolezza muscolare inspiegabile. E' necessaria cautela nei pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi. Nelle situazioni seguenti, al fine di stabilire un valore basaledi riferimento, il livello di CK deve essere misurato prima di iniziare il trattamento: anziani (eta' >= 65 anni); donne; compromissione renale; ipotiroidismo non controllato; storia personale o familiare di disturbi muscolari ereditari; storia pregressa di tossicita' muscolarecon una statina o un fibrato; abuso di alcol. In queste situazioni, ilrischio di trattamento deve essere preso in considerazione in relazione al possibile beneficio e si raccomanda il monitoraggio clinico. Nelcaso in cui il paziente abbia precedentemente sofferto di disturbi muscolari a seguito dell'uso di fibrati o statine, l'eventuale trattamento con un altro farmaco della stessa classe deve essere intrapreso concautela. Se i livelli della CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte l'ULN), il trattamento non deve essere iniziato. Durante il trattamento. Se il dolore, la debolezza o i crampi muscolari compaiono mentre il paziente e' in trattamento con una statina, e' necessario misurare i livelli di CK. Se questi livelli, in assenza di strenuoesercizio fisico, appaiono significativamente elevati (> 5 x ULN), iltrattamento deve essere interrotto. Se i sintomi muscolari sono gravie causano disagio quotidiano, anche se i livelli della CK sono < 5 xULN, occorre prendere in considerazione la sospensione della terapia.Se, per qualsiasi altra ragione, si sospetta miopatia, il trattamentodeve essere interrotto. Se i sintomi si risolvono e i livelli della CKtornano alla normalita', puo' essere presa in considerazione la reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alternativa alla dose minima e con un attento monitoraggio. Un maggiore tasso di miopatia e' stato osservato nei pazienti che hanno effettuato la titolazione della dose fino a 80 mg. Le misurazioni periodiche della CK sono consigliate in quanto possono essere utili per identificare casi subclinici di miopatia. Tuttavia, non e' garantito che tale monitoraggio riesca a prevenire la miopatia. La terapia con la simvastatina deve essere temporaneamente interrotta qualche giorno prima di interventi chirurgici elettivi importanti e in caso di comparsa di altre condizioni mediche o chirurgiche ad alto rischio. Misure per ridurre il rischio di miopatia causata da interazioni con medicinali.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sostanze modificatrici dei lipidi, non associate; inibitori della HMG-CoA reduttasi.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti inspiegabili e persistenti delle transaminasi sieriche. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (ad es., itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV [ad es., nelfinavir], eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone).
DENOMINAZIONE
SIMVASTATINA TEVA ITALIA 5/10/20/40/80 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, butilidrossianisolo (E320), magnesio stearato, acido ascorbico, acido citrico monoidrato. Rivestimento. Tutti i dosaggi: ipromellosa (E464), lattosio monoidrato, titanio diossido (E171), macrogol (PEG 3350), triacetina (E1518), ossido di ferro rosso (E172). 5 e 80 mg: ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferronero (E172). 10 e 20 mg: ossido di ferro giallo (E172)
EFFETTI INDESIDERATI
La frequenza dei seguenti eventi avversi, riportati durante gli studiclinici e/o l'uso post-marketing, e' stata classificata in base a unavalutazione dei tassi di incidenza di tali eventi in estesi studi clinici a lungo termine controllati con placebo, inclusi gli studi HPS e 4S con, rispettivamente, 20.536 e 4.444 pazienti. Per quanto riguarda lo studio HPS, sono stati riportati solo eventi avversi seri, cosi' come mialgia ed aumento delle transaminasi sieriche e di CK. Per quel checoncerne lo studio 4S, sono stati riportati tutti gli eventi avversisotto elencati. Se i tassi di incidenza di eventi osservati con la simvastatina sono stati inferiori o simili a quelli riportati col placeboin questi studi, con segnalazioni spontanee ragionevolmente similariper relazione causale, tali eventi avversi sono stati classificati come "rari". Nello studio HPS, che ha coinvolto 20.536 pazienti trattaticon 40 mg/die di simvastatina (n = 10.269) o placebo (n = 10.267), i profili di sicurezza si sono dimostrati comparabili tra i pazienti trattati con simvastatina 40 mg e i pazienti trattati con placebo per i 5anni, in media, dello studio. Le percentuali di interruzione del trattamento per effetti collaterali sono risultate comparabili (4,8% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg/die e 5,1% nei pazienti trattati con il placebo). L'incidenza della miopatia e' stata <0,1% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg/die. Alti livelli di transaminasi(>3 x ULN confermati da test ripetuti) si sono osservati nello 0,21% (n = 21) dei pazienti trattati con simvastatina 40 mg/die contro lo 0,09% (n = 9) dei pazienti trattati con il placebo. Le frequenze degli eventi avversi sono classificate in base a quanto segue: molto comune (>1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie delsistema emolinfopoietico. Raro: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: anafilassi. Disturbi psichiatrici. Molto raro: insonnia; frequenza non nota: depressione. Patologie del sistema nervoso. Raro: cefalea, parestesia, capogiro, neuropatia periferica; molto raro:disturbi della memoria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Frequenza non nota: pneumopatia interstiziale. Patologie gastrointestinali. Raro: costipazione, dolore addominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro:epatite/ittero; molto raro: insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.Raro: miopatia (inclusa miosite), rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta, mialgia, crampi muscolari; non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata. In uno studio clinico, la miopatia e' insortacomunemente nei pazienti trattati con simvastatina 80 mg/die rispettoai pazienti trattati con 20 mg/die (rispettivamente 1,0% contro 0,02%). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Frequenza nonnota: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: astenia. Raramente e' stata segnalata un'apparente sindrome di ipersensibilita', che comprendeva alcuni dei seguenti eventi avversi: angioedema, sindrome simil-lupoide, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, VES aumentata, artrite e artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, rossore, dispnea e malessere. Esami diagnostici. Raro: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina amminotransferasi, aspartatoamminotransferasi, g-glutamil transpeptidasi), fosfatasi alcalina elevata, aumento dei livelli della CK sierica. Effetti di classe. Disturbidel sonno, inclusi incubi. Perdita di memoria. Disfunzione sessuale.Diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno >= 5,6 mmol/L, BMI > 30 kg/m^2, livelli elevati dei trigliceridi, storia d'ipertensione). Popolazione pediatrica Bambini e adolescenti (10-17 anni di eta'). In uno studio di 48 settimane effettuato su bambini e adolescenti (ragazzi in stadio diTanner II e superiore e ragazze in post-menarca da almeno un anno) dai10 ai 17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n= 175), il profilo di sicurezza e tollerabilita' del gruppo trattatocon simvastatina e' stato generalmente simile a quello del gruppo trattato con placebo. Non sono noti gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale e sessuale. Al momento non sono disponibili dati sufficienti dopo un anno di trattamento. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionaledi segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: la simvastatina e' controindicata durante la gravidanza. La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sonostati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donnein gravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettica di circa 200 gravidanze esposte durante il primo trimestre a simvastatina o a un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza dianomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nellapopolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento delle anomalie congenite pario superiore a 2,5 volte rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazienti trattati con simvastatina o altri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservatanella popolazione generale, il trattamento con simvastatina nelle madri puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato, un precursore dellabiosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e,abitualmente, l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato all'ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, la simvastatina non deve essere usata in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettano uno stato di gravidanza. Il trattamentocon la simvastatina deve essere sospeso per la durata della gravidanzao fino a che non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Allattamento: non e' noto se la simvastatina o i suoi metabolitisiano escreti nel latte umano. Poiche' molti medicinali vengono escreti nel latte materno e sussistono potenziali rischi di reazioni avverseserie, le donne che assumono la simvastatina devono sospendere l'allattamento.
INDICAZIONI
Ipercolesterolemia. Trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in associazione alla dieta, quando la rispostaalla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es., eserciziofisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento dell'ipercolesterolemia familiare omozigote in associazione alla dieta e adaltri trattamenti ipolipemizzanti (ad es., LDL-aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare. Riduzionedella mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per lacorrezione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.
INTERAZIONI
Gli studi d'interazione sono stati condotti soltanto negli adulti. Interazioni farmacodinamiche Interazioni con medicinali ipolipemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli. Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, aumenta durante la somministrazione concomitante di fibrati. Vi e' inoltre un'interazione farmacocinetica con il gemfibrozil risultante in un aumento dei livelli plasmaticidi simvastatina. Nella somministrazione concomitante di simvastatina efenofibrato non vi e' evidenza che il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei due farmaci. Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovigilanza e farmacocinetica. Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sonostati associati alla somministrazione concomitante di simvastatina e dosi ipolipemizzanti ( >= 1 g/die) di niacina. Interazioni farmacocinetiche. Le raccomandazioni per la prescrizione di agenti con possibili effetti di interazione sono riassunte di seguito (ulteriori dettagli sono indicati nel testo. Potenti inibitori del cyp3a4 (itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina,inibitori della proteasi dell'hiv (ad es. Nelfinavir), nefazodone: controindicati con la simvastatina. Gemfibrozil, ciclosporina: evitare ma, se necessario, non superare 10 mg di simvastatina al giorno. Danazolo, altri fibrati (eccetto il fenofibrato): non superare 10 mg di simvastatina al giorno. Amiodarone, verapamil: non superare 20 mg di simvastatina al giorno. Diltiazem, amlodipina: non superare 40 mg di simvastatina al giorno. Acido fusidico: simvastatina non deve essere co- somministrata con acido fusidico. Succo di pompelmo: evitare l'assunzionedi succo di pompelmo durante l'uso della simvastatina. Effetti di altri medicinali sulla simvastatina. Interazioni che coinvolgono gli inibitori del CYP3A4. La simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. Potenti inibitori del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione dell'attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma durante la terapia con simvastatina. Questi inibitori comprendono itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori dellaproteasi dell'HIV (ad es. nelfinavir) e nefazodone. La somministrazione concomitante di itraconazolo ha indotto un aumento dell'esposizionealla simvastatina acida (il metabolita beta-idrossiacido attivo) superiore a 10 volte. La telitromicina ha indotto un aumento dell'esposizione alla simvastatina acida pari a 11 volte. Pertanto, la combinazionecon itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV (ad es., nelfinavir), eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicata. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina e' inevitabile, la terapia con la simvastatina deve essere sospesa durante il corso di tali trattamenti. Si richiede cautela nella combinazione di simvastatina con altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: fluconazolo, ciclosporina, verapamil e diltiazem. Fluconazolo. Sonostati segnalati rari casi di rabdomiolisi associata alla somministrazione concomitante di simvastatina e fluconazolo. Ciclosporina. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi aumenta con la somministrazione concomitante di ciclosporina, in particolare con alte dosi di simvastatina. Quindi, la dose di simvastatina non deve superare 10 mg al giorno nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina. Sebbene il meccanismonon sia stato completamente compreso, la ciclosporina ha mostrato di aumentare l'AUC degli inibitori della HMG-CoA reduttasi. L'aumento dell'AUC per la simvastatina acida e' presumibilmente dovuto, in parte, all'inibizione del CYP3A4. Danazolo. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumenta con la somministrazione concomitante di danazolo ed alte dosi di simvastatina. Gemfibrozil. Gemfibrozil aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte potenzialmente a causa dell'inibizione della via della glucuronidazione. Amiodarone. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumenta con la somministrazione concomitante di amiodarone ed alte dosi di simvastatina. In uno studio clinico, e' stata segnalatamiopatia nel 6% dei pazienti trattati con simvastatina 80 mg e amiodarone. La dose di simvastatina non deve pertanto superare 20 mg al giorno nei pazienti trattati contemporaneamente con amiodarone, a meno chei potenziali benefici clinici non siano superiori al rischio aumentato di miopatia e rabdomiolisi. Calcioantagonisti. Verapamil. Il rischiodi miopatia e rabdomiolisi aumenta con la somministrazione concomitante di verapamil e simvastatina 40 mg o 80 mg. In uno studio di farmacocinetica, la somministrazione concomitante di verapamil ha dato luogoa un incremento dell'esposizione alla simvastatina acida pari a 2,3 volte, presumibilmente a causa, in parte, dell'inibizione del CYP3A4. Ladose di simvastatina non deve pertanto superare 20 mg al giorno nei pazienti trattati contemporaneamente con verapamil, a meno che i benefici potenziali non siano superiori al rischio aumentato di miopatia e rabdomiolisi. Diltiazem. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentacon la somministrazione concomitante di diltiazem e simvastatina 80 mg. Il rischio di miopatia nei pazienti trattati con simvastatina 40 mgnon e' aumentato con la somministrazione concomitante di diltiazem. Inuno studio di farmacocinetica, la somministrazione concomitante di diltiazem ha dato luogo a un incremento dell'esposizione alla simvastatina acida pari a 2,7 volte, presumibilmente a causa dell'inibizione delCYP3A4. La dose di simvastatina non deve pertanto superare 40 mg al giorno nei pazienti trattati contemporaneamente con diltiazem, a meno che i benefici potenziali non siano superiori al rischio aumentato di miopatia e rabdomiolisi. Amlodipina. I pazienti che assumono amlodipinatrattati in concomitanza con simvastatina 80 mg presentano un rischioaumentato di miopatia. Il rischio di miopatia nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg non e' aumentato con la somministrazione concomitante di amlodipina. In uno studio di farmacocinetica, la somministrazione concomitante di amlodipina ha dato luogo a un incremento dell'esposizione alla simvastatina acida pari a 1,6 volte. La dose di simvastatina non deve pertanto superare 40 mg al giorno nei pazienti trattaticontemporaneamente con amlodipina, a meno che i benefici potenziali non siano superiori al rischio aumentato di miopatia e rabdomiolisi. Niacina (acido nicotinico). Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sono statiassociati alla somministrazione concomitante di simvastatina e dosi ipolipemizzanti ( >= 1 g/die) di niacina (acido nicotinico).
POSOLOGIA
Posologia. Il range posologico e' di 5-80 mg/die per via orale in dosesingola alla sera. Eventuali aggiustamenti del dosaggio, se richiesti, devono essere effettuati ad intervalli non inferiori alle 4 settimane, fino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in dose singola allasera. La dose di 80 mg e' raccomandata solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari chenon hanno conseguito gli obiettivi terapeutici con dosi inferiori e per i quali i benefici attesi siano superiori ai potenziali rischi. Ipercolesterolemia. Il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento con la simvastatina. La dose iniziale abituale e' di 10-20 mg/die in dose singola alla sera. I pazienti che richiedono un'ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45%) possono iniziare il trattamento condosi di 20-40 mg/die in dose singola alla sera. Gli eventuali aggiustamenti del dosaggio, se richiesti, devono essere eseguiti come indicato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote. Sulla base dei risultati di uno studio clinico controllato, il dosaggio raccomandato e' simvastatina 40 mg/die alla sera o 80 mg/die in 3 dosi separate di 20 mg,20 mg e una dose alla sera di 40 mg. In questi pazienti, la simvastatina deve essere usata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti(ad es., LDL-aferesi) o nel caso in cui questi trattamenti non sianodisponibili. Prevenzione cardiovascolare. In pazienti ad alto rischiodi cardiopatia coronarica (con o senza iperlipidemia), la dose abituale di simvastatina e' di 20-40 mg/die in dose singola alla sera. La terapia farmacologica puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta e all'esercizio fisico. Gli eventuali aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come indicato sopra. Terapia concomitante. La simvastatina e' efficace da sola o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Nei pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil oaltri fibrati (eccetto il fenofibrato) in concomitanza con simvastatina, la dose di simvastatina non deve superare 10 mg/die. Nei pazientiche assumono amiodarone o verapamil in concomitanza con simvastatina,la dose di simvastatina non deve superare 20 mg/die. Nei pazienti cheassumono diltiazem o amlodipina in concomitanza con la simvastatina, la dose di simvastatina non deve superare 40 mg/die. Dosaggio nell'insufficienza renale. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose incaso di insufficienza renale moderata. Nei pazienti con insufficienzarenale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min), i dosaggi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutati e, se necessario,implementati con cautela. Uso negli anziani. Non e' necessario alcunaggiustamento del dosaggio. Popolazione pediatrica. Uso nei bambini enegli adolescenti (10-17 anni di eta'). Per i bambini e gli adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post-menarca da almeno un anno, dai 10 ai 17 anni di eta') con ipercolesterolemiafamiliare eterozigote, la dose iniziale abituale raccomandata e' di 10 mg/die somministrati in dose singola alla sera. I bambini e gli adolescenti devono essere posti in regime di dieta standard ipocolesterolemica prima di iniziare il trattamento con la simvastatina; questa dieta deve proseguire durante il trattamento con la simvastatina. Il rangeposologico raccomandato e' 10-40 mg/die; la dose massima raccomandatae' 40 mg/die. Le dosi devono essere individualizzate in base all'obiettivo terapeutico atteso, seguendo le raccomandazioni per il trattamento pediatrico. Gli aggiustamenti della dose devono essere implementatiad intervalli di 4 o piu' settimane. L'esperienza con la simvastatinanei bambini in eta' prepuberale e' limitata. Modo di somministrazione. Uso orale.
PRINCIPI ATTIVI
5 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di simvastatina.10 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di simvastatina. 20 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di simvastatina. 40 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 40 mg di simvastatina. 80 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di simvastatina.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
    Servizio di spedizione non disponibile - Consegna evasa solo nell’area metropolitana di Cagliari

Form Contatti

inserisci i tuoi dati
inserisci la tua richiesta
compila captcha e informativa privacy