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SIMVASTATINA DOC*20CPR RIV10MG

SIMVASTATINA DOC*20CPR RIV10MG

DOC GENERICI Srl
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AVVERTENZE
La simvastatina puo' occasionalmente causare miopatia che si manifestacon dolore muscolare, dolorabilita' o debolezza associati ad innalzamenti dei livelli della creatin-chinasi. Segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata. La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria e si sono molto raramente verificati effetti fatali. Il rischio di miopatia e' aumentato da alti livelli di attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' correlato al dosaggio. Non misurare i livelli di CK dopo esercizio intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa di aumento diCK. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale questi vanno rimisurati dopo 5-7 giorni per conferma dei risultati. Primadel trattamento: informare del rischio di miopatia e riportare qualsiasi tipo di dolore muscolare, dolorabilita' o debolezza non spiegabili.Pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi: prescrivere con cautela le statine. Se il paziente ha avuto una precedente esperienza di disordini muscolari durante il trattamento con un fibrato od unastatina, iniziare con cautela il trattamento con un membro differentedella classe. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale non iniziare il trattamento. Durante il trattamento: se comparedolore, debolezza o crampi muscolari senza causa apparente, misurare ilivelli di CK; se elevati, interrompere la terapia. Interrompere il trattamento in caso di sospetto di miopatia per qualsiasi altro motivo.Solo se la sintomatologia regredisce ed i livelli di CK tornano allanormalita' si puo' considerare la reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alternativa al piu' basso dosaggio e sotto stretto monitoraggio. Interrompere la simvastatina qualche giorno primadi interventi chirurgici di elezione importanti e in caso di comparsadi qualsiasi condizione medica o chirurgica importante. La ridotta funzionalita' delle proteine di trasporto epatiche puo' aumentare l'esposizione sistemica a simvastatina e accrescere il rischio di miopatia erabdomiolisi. Una ridotta funzionalita' puo' verificarsi sia come risultato di inibizione dovuta alla interazione con altri farmaci, sia inpazienti portatori del genotipo SLCO1B1 c.521T > C. I pazienti portatori dell'allele del gene SLCO1B1 (c.521T > C), che codifica per una proteina meno attiva, manifestano una aumentata esposizione sistemica a simvastatina e un maggior rischio di miopatia. Il rischio di miopatia correlato ad un alto dosaggio di simvastatina (80mg) e', in generale, di circa l'1%, senza test genetici. Sulla base dei risultati dello studio SEARCH, i portatori dell'allele omozigote C, trattati con 80mg, hanno un rischio del 15% di sviluppare miopatia entro un anno, mentre neiportatori eterozigoti dell'allele C il rischio e' 1,5%. In pazienti con il genotipo piu' comune, il rischio corrispondente e' 0,3%. Ove disponibile, considerare la genotipizzazione per la presenza dell'alleleC come parte della valutazione beneficio-rischio prima di prescrivereai singoli pazienti 80mg di simvastatina, ed evitate le alte dosi, incoloro che sono portatori del genotipo CC. Le statine, come effetto diclasse, aumentano la glicemia e, in alcuni pazienti ad alto rischio di sviluppare diabete, possono indurre un livello di iperglicemia taleper cui e' appropriato il ricorso alla terapia antidiabetica. Questo rischio, tuttavia, e' superato dalla riduzione del rischio vascolare con l'uso di statine e pertanto non deve essere motivo di interruzione del trattamento. Monitorare i pazienti a rischio sia a livello clinicoche a livello biochimico in accordo con le linee-guida nazionali. Durante gli studi clinici, in alcuni pazienti adulti che ricevevano simvastatina, si sono verificati aumenti persistenti delle transaminasi sieriche. Quando in questi pazienti il farmaco e' stato interrotto o sospeso, i livelli delle transaminasi di solito sono tornati lentamente ailivelli di pretrattamento. Eseguire in tutti i pazienti gli esami di funzionalita' epatica prima di iniziare e, in seguito, quando indicatodal punto di vista clinico. Sottoporre pazienti per i quali e' stato stabilito un dosaggio di 80mg ad un ulteriore test prima della somministrazione, 3 mesi dopo l'inizio del dosaggio di 80mg, e in seguito concadenza periodica per il primo anno. Porre attenzione particolare a quei pazienti che sviluppano elevati livelli di transaminasi sieriche edin questi pazienti ripetere prontamente le rilevazioni e quindi eseguite piu' frequentemente. Se i livelli delle transaminasi evidenziano un aumento, specie se questi aumentano fino a tre volte il limite massimo della norma e sono persistenti, sospendere la simvastatina. Usare con cautela in pazienti che consumano quantita' sostenute di alcool. Aseguito di trattamento con simvastatina, segnalati aumenti moderati delle transaminasi sieriche. Queste alterazioni sono apparse subito dopol'inizio del trattamento con simvastatina, sono state spesso transitorie, non sono state accompagnate da alcun sintomo e non e' stata richiesta l'interruzione della terapia. Con alcune statine segnalati casi di malattia polmonare interstiziale, specie a seguito di terapia a lungo termine, i cui sintomi possono includere dispnea, tosse non produttiva e peggioramento delle condizioni generali. Se si sospetta una patologia polmonare interstiziale, interrompere la terapia. In pazienti tra10 e 17 anni di eta', affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote, sicurezza ed efficacia di simvastatina sono state valutate in uno studio clinico controllato su adolescenti maschi al secondo stadio Tanner e superiore, e femmine dopo almeno un anno dal menarca. I pazienti trattati con simvastatina hanno mostrato un profilo di eventi avversi generalmente simile a quello dei pazienti trattati con placebo. Nonsi e' evidenziato nessun effetto sulla crescita o sulla maturazione sessuale negli adolescenti maschi o femmine o nessun effetto sulla durata del ciclo mestruale nelle femmine. Le adolescenti devono essere indirizzate verso un appropriato metodo contraccettivo durante la terapiacon simvastatina. L'efficacia e la sicurezza non sono state studiatein pazienti di eta' inferiore a 18 anni per periodi superiori a 48 settimane, e gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale e sessuale rimangono ignoti. La simvastatina non e' stata studiata in pazienti di eta' inferiore a 10 anni di eta', ne' in bambini in eta' prepubere ne' in bambine prima del menarca. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitori della HMG-CoA reduttasi.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale. Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (per es. itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV(ad es. nelfinavir), eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone).
DENOMINAZIONE
SIMVASTATINA DOC COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina (E460) amido pregelatinizzato, butilidrossianisolo (E320), acido ascorbico (E300), acido citrico (E330), silice colloidale anidra (E55 l),talco (E553b), magnesio stearato (E470b). Rivestimento con film: ipromellosa (E464), ferro ossido rosso (E 172), ferro ossido giallo (E 172), trietilcitrato (E l505), titanio biossido (E 171), talco (E553b), povidone (E 1201).
EFFETTI INDESIDERATI
Le frequenze dei seguenti effetti avversi, segnalati nel corso degli studi clinici e/o dell'uso post-marketing, sono classificate sulla basedella valutazione dei loro tassi di incidenza nel corso di ampi studiclinici a lungo termine controllati con placebo, inclusi l'HPS e il 4S con 20.536 e 4.444 pazienti rispettivamente). Per l'HPS sono stati registrati solo eventi avversi seri oltre a mialgia, aumenti delle transaminasi sieriche e delle CK. Per il 4S sono stati registrati tutti gli effetti avversi elencati sotto. In questi studi, se i tassi di incidenza riguardanti la simvastatina risultavano minori o simili a quellirelativi al placebo e vi erano segnalazioni di eventi spontanei ragionevolmente classificabili come correlati con rapporto di causalita', questi eventi avversi sono stati classificati come "rari". Nell'HPS, su20.536 pazienti trattati con simvastatina 40 mg/die (n = 10.269) o placebo (n = 10.267), i profili di sicurezza sono risultati paragonabilifra pazienti trattati con simvastatina 40 mg e pazienti trattati con placebo nei 5 anni di durata media dello studio. I tassi di interruzione del trattamento dovuta ad effetti collaterali sono risultati paragonabili (4,8% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg rispetto a 5,l% nei pazienti trattati con placebo). L'incidenza di miopatia e' stata inferiore allo 0,1% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg. Visono stati livelli elevati delle transaminasi (superiori a 3 volte illimite superiore della norma con conferma attraverso test ripetuti) nello 0,21% (n=21) dei pazienti trattati con simvastatina 40 mg rispetto allo 0,09% (n=9) dei pazienti trattati con placebo. Le frequenze degli eventi avversi sono ordinate secondo il seguente criterio: molto comune (> 1/10), comune (>=l/100, < 1/10), non comune (>=1/1000, < 1/100), raro (>=l/10.000, < 1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (nonpuo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: anafilassi. Disturbi psichiatrici .Molto raro: insonnia; non nota: depressione. Patologie del sistema nervoso. Raro: cefalea,parestesia, capogiro, neuropatia periferica; molto raro: compromissione della memoria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Raro: stipsi, dolore addominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: epatite/ittero; molto raro: insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: miopatia(inclusa miosite), rabdomiolisi (con o senza insufficienza renale acuta), mialgia, crampi muscolari; non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata. Non nota: tendinopatia, a volte complicata da rottura. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non nota: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: astenia. In rari casi, e' stata segnalata un'apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenti caratteristiche: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Esami diagnostici. Raro: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi), aumento della fosfatasi alcalina, aumento nei livelli sierici di CK. I seguenti eventi avversi sonostati segnalati con simvastatina: disturbi del sonno compresi incubi;perdita della memoria; disfunzione sessuale; diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemiaa digiuno >= 5.6 mmol/L, BMI> 30kg/m^2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione). Popolazione pediatrica. In uno studio a 48 settimane su bambini e adolescenti di 10-17 anni di eta' (maschi alsecondo stadio Tanner e superiore e femmine dopo almeno un anno dal menarca) affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote (n=175), ilprofilo di sicurezza e tollerabilita' del gruppo trattato con simvastatina era generalmente simile a quello del gruppo trattato con placebo. Gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettualee sessuale rimangono ignoti. Non sono attualmente disponibili dati sufficienti dopo un anno di trattamento. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Simvastatina e' controindicata durante la gravidanza. La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condottistudi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza.Sono state ricevute rare segnalazioni di anomalie congenite a seguitodi esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettica di circa 200 gravidanze esposte a simvastatina durante il primo trimestre o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a 2,5 volte osuperiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazienti trattati con simvastatina od altri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri con simvastatina puo' ridurre nel feto i livelli di mevalonato, un precursore della biosintesi delcolesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e abitualmente l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato conla ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, simvastatina non deve essere usata in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanzao sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento con simvastatinadeve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato accertato che la donna non e' in gravidanza. Non e' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti vengano escreti nel latte materno.Poiche' molti farmaci vengono escreti nel latte materno e poiche' possono verificarsi reazioni avverse serie, le donne che assumono simvastatina non devono allattare.
INDICAZIONI
Ipercolesterolemia. Trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es., eserciziofisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento dell'ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare. Riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.
INTERAZIONI
Studi di interazione: effettuati solo su adulti. Interazioni farmacodinamiche. Interazioni con medicinali ipolipemizzanti che possono causare miopatia, quando somministrati da soli. Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, aumenta nel corso della co-somministrazione con fibrati. In aggiunta, vi e' una interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta ad un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina. Quando simvastatina e fenofibrato vengono co-somministrati non vi e' evidenza che il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischiindividuali connessi a ciascuno dei due farmaci. Associati rari casi di miopatia/rabdomiolisi con la co-somministrazione di simvastatina e di dosi di niacina in grado di modificare il profilo lipidico. Interazioni farmacocinetiche. Interazioni tra medicinali associate ad un aumentato rischio di miopatia/rabdomiolisi. Inibitori potenti del CYP3A4: itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, eritromicina, claritromicina,telitromicina, inibitori delle proteasi dell'HIV, nefazodone: controindicati con simvastatina, se necessari sospendere la simvastatina nelcorso del trattamento. Gemfibrozil: evitare ma se necessario non superare la dose di 10mg di simvastatina al giorno. Ciclosporina, danazol,altri fibrati (eccetto fenofibrato): non superare la dose di 10mg di simvastatina al giorno. Amiodarone, verapamil: non superare la dose di20mg di simvastatina al giorno. Diltiazem, amlodipina: non superare ladose di 40mg di simvastatina al giorno. Acido fusidico: monitorare strettamente. Considerare la temporanea sospensione del trattamento consimvastatina. Evitare il succo di pompelmo quando si assume simvastatina. Effetti di altri medicinali sulla simvastatina. Interazioni che coinvolgono inibitori del CYP3A4. Simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. I potenti inibitori del citocromo P450 3A4 aumentano ilrischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione dellaattivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma nel corso della terapia con simvastatina. Segnalati rari casi di rabdomiolisi associati alla co- somministrazione di simvastatina e fluconazolo. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato da una co-somministrazione diciclosporina specie con dosaggi piu' alti di simvastatina. Nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina, il dosaggio di simvastatina non deve pertanto superare i 10mg/die. L'aumento dell'AUC per la simvastatina acida e' presumibilmente dovuto, in parte, all'inibizione del CYP3A4. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumenta a seguito della co-somministrazione di danazol con le dosi piu' alte di simvastatina. Gemfibrozil aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte, probabilmente a causa dell'inibizione della via della glucuronidazione.Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla co-somministrazione di amiodarone con i dosaggi piu' elevati di simvastatina: la dose di simvastatina non sia superiore i 20mg/die, a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superiore all'aumento del rischio dimiopatia e rabdomiolisi. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumenta con la co- somministrazione di verapamil con simvastatina 40mg o 80mg, presumibilmente a causa, in parte, dell'inibizione del CYP3A4: la dose di simvastatina non sia superiori ai 20mg/die nei pazienti in terapia concomitante con verapamil, a meno che il beneficio clinico non sia superiore all'aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. Ilrischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla co-somministrazione di diltiazem con simvastatina 80mg, probabilmente a causa dell'inibizione del CYP3A4: la dose di simvastatina non superi i 40mg/die in pazienti in terapia concomitante con diltiazem, a meno che il beneficioclinico non sia verosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi. Terapia concomitante con amlodipina e simvastatina 80mg: aumenta il rischio di miopatia; la dose di simvastatina nonsuperi i 40mg/die in pazienti in terapia concomitante con amlodipina,a meno che i benefici clinici non siano verosimilmente superiori all'aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi. Associati rari casi dimiopatia/rabdomiolisi con la co- somministrazione di simvastatina e di dosaggi di niacina in grado di modificare il profilo lipidico. Il rischio di miopatia, inclusa rabdomiolisi, puo' essere aumentato dalla co- somministrazione di acido fusidico sistemico e statine. Segnalazioni di rabdomiolisi (inclusi alcuni casi fatali) nei pazienti che hannoricevuto questa associazione. Se il trattamento con acido fusidico e'necessario, sospendere il trattamento con Simvastatina Doc per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Il succo di pompelmo inibisce il citocromo P450 3A4, pertanto l'assunzione concomitante con simvastatina ha dato luogo ad un aumento di 7 volte dell'esposizione allasimvastatina acida. Anche l'assunzione di 240 ml di succo di pompelmoal mattino e simvastatina alla sera ha dato luogo ad un aumento di 1,9 volte. Evitare pertanto l'assunzione di succo di pompelmo durante iltrattamento con simvastatina. Segnalati casi di miopatia e rabdomiolisi con la co-somministrazione di colchicina e simvastatina nei pazienti con insufficienza renale: monitorare attentamente. La rifampicina e'un potente induttore del CYP3A4: i pazienti in terapia a lungo termine con rifampicina possono riscontrare una riduzione dell'efficacia disimvastatina. Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altri medicinali. La simvastatina non esercita un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Percio' non ci si aspettano effetti di simvastatinasulle concentrazioni plasmatiche di sostanze metabolizzate dal citocromo P450 3A4. Anticoagulanti orali In due studi clinici, uno in volontari normali e l'altro in pazienti ipercolesterolemici, la simvastatina20-40mg/die ha avuto un modesto effetto di potenziamento degli anticoagulanti cumarinici. Segnalati casi molto rari di INR elevata. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombinadeve essere determinato prima di iniziare il trattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia conanticoagulanti cumarinici. Se il dosaggio di simvastatina viene modificato o interrotto si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti.
POSOLOGIA
L'intervallo di dosaggio e' di 5-80 mg/die somministrati per via oralein dose singola alla sera. Aggiustamenti del dosaggio, se richiesti,devono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera. Ildosaggio di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari che condosi piu' basse non hanno raggiunto gli obiettivi terapeutici e quando ci si aspetta che i benefici siano superiori ai potenziali rischi. Ipercolesterolemia. Il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento con simvastatina. Il dosaggio iniziale e' abitualmente di 10- 20 mg/die somministrato in dose singola alla sera. I pazienti per iquali e' necessaria un'ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45%) possono iniziare con 20-40 mg/die somministrati in dose singola alla sera. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote. Sulla base dei risultati di uno studio clinico controllato, il dosaggio raccomandato e' simvastatina 40 mg/die alla sera o 80 mg/die in tre dosidivise di 20 mg, 20 mg, e una dose alla sera di 40 mg. In questi pazienti simvastatina deve essere utilizzata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (per es. LDL aferesi) o se questi trattamenti nonsono disponibili. Prevenzione cardiovascolare II dosaggio abituale disimvastatina e' da 20 a 40 mg/die somministrati in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con osenza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta ed all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra Terapia concomitante Simvastatina e' efficace da sola o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono ciclosporina, danazol, gemfibrozil o altri fibrati (eccetto il fenofibrato) in concomitanza a simvastatina, il dosaggio di simvastatina non deve superare i10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza a simvastatina, il dosaggio di simvastatina non deve superare i 20 mg/die. In pazienti che assumono diltiazem o amlodipina in concomitanza a simvastatina, la dose di simvastatina non deve superare i 40 mg/die. Dosaggio nell'insufficienza renale. Non sono necessarie modificazioni del dosaggio in pazienti con insufficienza renale moderata. In pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30ml/min), dosaggi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, somministrati con cautela. Uso negli anziani. Non sono necessari aggiustamenti del dosaggio. Popolazione pediatrica. In bambini e adolescenti (maschi al secondo stadio Tanner e superiore e femmine dopo almeno un anno dal menarca, tra 10 e 17 anni d'eta') affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote, la dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno, alla sera. Bambini e adolescenti devono essere messi a dieta standard ipocolesterolemizzante prima di iniziare il trattamento con simvastatina; questa dietadeve essere continuata durante il trattamento con simvastatina L'intervallo di dose raccomandato e' 10-40 mg/giorno; la dose massima raccomandata e' di 40 mg/giorno. Le dosi devono essere individualizzate in funzione dell'obiettivo terapeutico, come consigliato dalle raccomandazioni nel trattamento pediatrico. Gli aggiustamenti devono essere fattiad intervalli di 4 settimane o piu'. L'esperienza nell'uso di simvastatina in bambini in eta' prepubere e' limitata.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 10 o 20 o 40 mg di simvastatina.

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