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SERACTIL*OS POLV 30BUST 400MG

SERACTIL*OS POLV 30BUST 400MG

NEOPHARMED GENTILI SpA
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 Bassa disponibilità

AVVERTENZE
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi. Evitare l'uso del dexibuprofene in concomitanza con altri FANS. I pazienti anziani presentano un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specie perforazioni ed emorragie gastrointestinali, che possono essere fatali. Riportatecon tutti i FANS emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono risultare fatali, in qualsiasi momento durante il trattamento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di eventi gastrointestinali gravi. Il rischio di emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinali aumenta con l'aumentare della dose del FANS, in pazienti con storia di ulcera, specie se complicata da emorragiao perforazione, alcolismo e negli anziani: iniziare il trattamento impiegando la piu' bassa dose disponibile e considerare la terapia combinata di agenti protettori, cosi' pure in quei pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico, o di altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti con storia ditossicita' gastrointestinale in particolare se anziani: segnalare qualsiasi sintomo addominale, specie nelle fasi iniziali. Particolare cautela in pazienti che assumono medicinali concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come i corticosteroidi orali, gli anticoagulanti come il warfarin, gli inibitori selettivi dellaricaptazione della serotonina o gli agenti antiaggreganti piastrinicicome l'acido acetilsalicilico. Quando si verificano emorragie o ulcerazioni gastrointestinali con dexibuprofene, sospendere il trattamento.Particolare cautela nella somministrazione dei FANS, con storia di malattie gastrointestinali: tali condizioni possono essere esacerbate. Possono comparire reazioni allergiche, comprese reazioni anafilattiche/anafilattoidi, anche senza precedente esposizione al farmaco. Cautelain soggetti con storia di asma bronchiale o che ne soffrono, dal momento che i FANS in tali soggetti, possono causare broncospasmo. Necessari un adeguato monitoraggio e appropriati consigli per pazienti con anamnesi positiva di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestiziada lieve a moderata, poiche' sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema in associazione al trattamento con FANS. L'uso di ibuprofene, specie ad alte dosi (2400 mg al giorno) puo' essere associato adun modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. Basse dosi di ibuprofene (es. <=1200 mg al giorno) sono associate ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. E' ragionevole presumere che il rischio associato alla somministrazione di dexibuprofene in dosi elevate (1200 mg/die) sarebbe comparabile a quello associato allaterapia con ibuprofene in dosi elevate (2400 mg/die). Pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare: trattare con dexibuprofene solo dopo attenta considerazione ed evitare dosi elevate. Esercitare attenta considerazione prima di iniziare il trattamento a lungo termine per pazienti con fattoridi rischio per eventi cardiovascolari, specie se sono necessarie dosielevate di dexibuprofene. Particolare cautela nel trattamento di pazienti affetti da malattie renali ed epatiche; considerare il rischio diritenzione di liquidi, edema e deterioramento della funzionalita' renale: impiegare la piu' bassa dose efficacedi dexibuprofene e controllare regolarmente la funzionalita' renale. Il dexibuprofene puo' essere associato ad effetti avversi renali che possono portare a glomerulonefrite, nefriti interstiziali, necrosi papillare renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta. Dexibuprofene puo' aumentare i valori di azotemia e di creatininemia. Dexibuprofene puo' causare un lieveaumento transitorio di alcuni parametri epatici ed anche incrementi significativi delle SGOT e SGPT. In caso di consistenti aumenti di questi parametri, interrompere la terapia. In generale, l'uso abituale di analgesici, specie la combinazione di diversi farmaci analgesici, puo'comportare l'instaurarsi di lesioni renali con rischio di insufficienza renale. Evitare l'associazione con l'ibuprofene o con altri FANS. Specie nelle fasi iniziali segnalate molto raramente gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali in associazione alla terapia con FANS. Interrompere la somministrazione di dexibuprofene alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni delle mucose o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Dexibuprofene puo' inibire in maniera reversibile la funzionalita' e l'aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento. Cautela con pazienti affetti da diatesi emorragica ed altri disordini della coagulazione e quando si co-somministra dexibuprofene con anticoagulanti orali. L'inibizione dell'aggregazione piastrinica determinata da basse dosi di acido acetilsalicilico puo' risultare alterata dalla co-somministrazione di FANS. Questa interazione puo' ridurrel'effetto protettivo cardiovascolare. Pertanto nel caso di co-somministrazione di acido acetilsalicilico a basse dosi, particolare attenzione se la durata del trattamento eccede il breve termine. Nel caso in cui sia utilizzato per il trattamento del dolore acuto quando e' richiesto un rapido sollievo dal dolore, si puo' verificare in alcuni pazienti un inizio dell'attivita' ritardato, dovuto al tempo necessario per raggiungere il massimo livello plasmatico e un prolungamento dell'attivita' dopo l'assunzione di cibo. Controllare i pazienti trattati per lungo tempo con dexibuprofene. Somministrare con cautela dexibuprofene con lupus eritematoso sistemico e diverse malattie del tessuto connettivo: possono verificarsi effetti indesiderati renali e del SNC, inclusala meningite asettica. I FANS possono mascherare i sintomi di un'infezione. Eccezionalmente, la varicella puo' essere l'origine di complicazioni cutanee gravi e infezioni dei tessuti molli: non si puo' escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di queste infezioni, per cui si sconsiglia l'uso di dexibuprofene in caso di varicella. Nel corso di uso prolungato di analgesici ad alte dosi, al di fuori delle indicazioni terapeutiche, si puo' manifestare cefalea che non va trattataaumentando le dosi del medicinale in questione. Farmaci che inibisconola ciclossigenasi/sintesi di prostaglandine possono compromettere lafertilita' in modo reversibile e quindi non sono raccomandati in donneche cercano di concepire. Donne che presentano difficolta' a concepire o che si stanno sottoponendo a esami per l'infertilita', devono considerare la sospensione della terapia con dexibuprofene. Questo medicinale e'essenzialmente "senza sodio".
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Prodotti antiinfiammatori e antireumatici non steroidei, derivati dell'acido propionico.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Il dexibuprofene non deve essere somministrato nei seguenti casi: pazienti con ipersensibilita' al dexibuprofene, a qualsiasi altro FANS o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; pazienti in cui sostanze con analogo meccanismo d'azione (per es. acido acetilsalicilico o altriFANS) possono scatenare attacchi di asma, broncospasmo, rinite acuta,o causare polipi nasali, orticaria o edema angioneurotico; pazienti con storia di emorragia o perforazione gastrointestinale, correlate a pregressa terapia con FANS; pazienti con sospetta o attiva o con pregressa ulcera peptica/emorragica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); pazienti con emorragia cerebrovascolare o con altre emorragie in corso; pazienti con morbo di Crohn attivo o con colite ulcerosa attiva; pazienti con insufficienza cardiaca grave (IV classe NYHA); pzienti con disfunzione renale grave (VFG < 30 ml/min); pazienti con funzionalita' epatica gravemente compromessa; a partire dal sesto mese di gravidanza.
DENOMINAZIONE
SERACTIL POLVERE PER SOSPENSIONE ORALE
ECCIPIENTI
Saccarosio. Acido citrico. Aroma arancio. Saccarina. Silice. Sodio laurilsofato.
EFFETTI INDESIDERATI
L'esperienza clinica ha mostrato che il rischio di effetti indesiderati indotti dal dexibuprofene e' paragonabile a quelli dell'ibuprofene racemo. I piu' frequenti effetti collaterali sono di natura gastrointestinale. Possono manifestarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatali, specialmente nei pazienti anziani. Studi clinici supplementari e altri studi della durata di circa2 settimane mostrano una frequenza da 8% a 20% circa di pazienti con eventi prevalentemente lievi di natura gastrointestinale e una frequenza ancora piu' ridotta in popolazioni a basso rischio, per esempio durante l'uso per brevi periodi o occasionale. INSERIRE TABELLA. Infezionied infestazioni. Molto raro: puo' essere aggravata l'infiammazione correlata all'infezione (fascite necrotizzante). Patologie del sistema emolinfopoietico. Il tempo di sanguinamento puo' essere prolungato. Raro: disordini ematologici che includono trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica o anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: porpora (inclusa porpora allergica), angioedema; raro: reazione anafilattica; molto raro: reazione di ipersensibilita' generalizzata, inclusi sintomi come febbre con rash, dolore addominale, mal di testa, nausea e vomito,segni di danno epatico ed anche meningite asettica. Nella maggior parte dei casi in cui e' stata segnalata meningite asettica con l'ibuprofene, era presente qualche forma di malattia autoimmune (lupus eritematoso sistemico o altre malattie del collagene) come fattore di rischio.Nel caso di reazione di ipersensibilita' grave e generalizzata possono presentarsi gonfiore del viso, della lingua e della laringe, broncospasmo, asma, tachicardia, ipotensione e shock. Disturbi psichiatrici.Non comune: ansia; raro: reazione psicotica, depressione, irritabilita'. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, mal di testa, capogiri, vertigini; non comune: insonnia, irrequietezza; raro: disorientamento, confusione, agitazione; molto raro: meningite asettica (vedidisturbi del sistema immunitario). Patologie dell'occhio. Non comune:disturbi visivi; raro: ambliopia tossica reversibile Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito; raro: compromissione dell'udito. Patologie cardiache e vascolari. Edema, ipertensione arteriosae insufficienza cardiaca sono stati segnalati in concomitanza al trattamento con i FANS. Studi clinici suggeriscono che l'uso dell'ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus). Sebbene vi siano pochi datirelativamente al rischio trombotico arterioso associato a dexibuprofene, e' ragionevole presumere che il rischio associato alla somministrazione di dexibuprofene in dosi elevate (1200 mg/die) sarebbe comparabile a quello associato alla terapia con ibuprofene in dosi elevate (2400mg/die). Patologie gastrointestinali. Molto comune: dispepsia, doloreaddominale; comune: diarrea, nausea, vomito; non comune: ulcere ed emorragie gastrointestinali, gastrite, stomatite ulcerativa, melena. Sensazione di bruciore locale alla bocca o alla gola. Raro: perforazionegastrointestinale, flatulenza, costipazione, esofagite, stenosi esofagea, recrudescenza di malattie diverticolari, coliti emorragiche aspecifiche, colite ulcerosa o Morbo di Crohn. Se si verificano perdite ematiche gastrointestinali queste possono causare anemia ed ematemesi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: orticaria, prurito; molto raro: eritema multiforme, necrolisi epidermica, lupus eritematoso sistemico, alopecia, reazioni di fotosensibilita', gravi reazioni cutanee di tipo bolloso inclusa Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica acuta (Sindrome di Lyell) e vasculite allergica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune: rinite, broncospasmo. Patologie renali e urinarie. Molto raro: nefrite interstiziale, sindrome nefrosica o insufficienza renale.Patologie epatobiliari. Raro: funzione epatica anormale, epatiti e ittero. Patologie sistemiche. Comune: affaticamento I pazienti con ipertensione arteriosa o compromissione renale sembrano essere predisposti aritenzione di fluidi. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' esercitare effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di abortospontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi in seguito all'uso di inibitori della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumentada meno dell'1% fino a circa 1,5%. Si pensa che il rischio aumenti conla dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazionedi inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre e post-impianto e di mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato segnalato in animali trattati con inibitori della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico (vedi paragrafo 5.3). Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, i FANS non devono essere somministrati se non in caso di effettiva necessita'. Se si ricorre ai FANS nel primo e secondo trimestre di gravidanza, deve essere utilizzata la piu' bassa dose efficace e per la piu' breve durata possibile di trattamento. Nell'ultimotrimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire verso l'insufficienza renale con oligoidroamnios, e puo' esporre la madre ed il neonato, al termine dellagravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, uneffetto antiaggregante che puo' manifestarsi anche a dosi molto basse, inibizione delle contrazioni uterine e ritardo o prolungamento del travaglio. Pertanto, il dexibuprofene e' controindicato a partire dal sesto mese di gravidanza. L'ibuprofene presenta un trascurabile passaggio nel latte materno. L'allattamento e' possibile con il dexibuprofene, se il dosaggio utilizzato e' basso ed il periodo di trattamento e' breve. I FANS possono compromettere la fertilita' in maniera reversibile e non sono raccomandati in donne che cercano di concepire.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico del dolore e dell'infiammazione associati ad osteoartrite. Trattamento sintomatico acuto del dolore durante il periodo mestruale (dismenorrea primaria). Trattamento sintomatico di altreforme di dolore lieve o moderato come il dolore muscolo-scheletrico eil dolore dentale.
INTERAZIONI
Le informazioni di questa sezione sono basate sulla precedente esperienza con altri FANS. Usare con cautela i FANS se co-somministrati con altri farmaci che possono aumentare il rischio di ulcera o sanguinamento gastrointestinale o di compromissione della funzionalita' renale. Non e' raccomandato l'uso contemporaneo con: anticoagulanti perche' il loro effetto puo' essere potenziato dai FANS. Effettuare test della coagulazione del sangue all'inizio del trattamento con il dexibuprofene ed adattare se necessario il dosaggio degli anticoagulanti. Metotrexatoa dosi di 15 mg/settimana o maggiori: se i FANS e il metotrexato sonosomministrati entro le 24 ore, i livelli plasmatici del metotrexato possono aumentare a causa di una riduzione della sua clearance renale incrementandone quindi la potenziale tossicita'. Percio', nei pazientitrattati con alte dosi di metotrexato, non e' raccomandato l'uso concomitante con il dexibuprofene. I FANS possono aumentare i livelli plasmatici del litio, poiche' ne riducono la clearance renale. La combinazione non e' raccomandata. Nel caso in cui l'associazione sia necessaria, effettuare frequenti controlli del litio. Considerare la possibilita' di ridurre la dose di litio. Evitare l'uso contemporaneo con altri FANS, poiche' la co-somministrazione di differenti FANS puo' incrementare il rischio di ulcere gastrointestinali e di emorragie. La co-somministrazione di dexibuprofene e acido acetilsalicilico non e' generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire competitivamente l'effetto dell'acido acetilsalicilico a basse dosi sull'aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l'estrapolazionedi questi dati alla situazione clinica, non si puo' escludere la possibilita' che l'uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l'effetto cardioprotettivo dell'acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante e' considerato probabile in seguitoa un uso occasionale di ibuprofene. Non essendovi dati disponibili per dexibuprofene, e' ragionevole presumere che un'interazione simile possa esistere tra dexibuprofene e acido acetilsalicilico a basse dosi..Antiipertensivi: i FANS possono diminuire l'efficacia dei beta-bloccanti, probabilmente a causa dell'inibizione della formazione di prostaglandine vasodilatatorie. L'uso contemporaneo dei FANS e degli ACE inibitori o degli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II puo' essere associato all'aumento del rischio di insufficienza renale acuta, specie in pazienti con pregressa compromissione della funzionalita' renale. Quando somministrata ad anziani e/o a pazienti disidratati, questacombinazione puo' causare insufficienza renale acuta agendo direttamente sulla filtrazione glomerulare. Si raccomanda un attento controllodella funzionalita' renale all'inizio del trattamento. Inoltre, la somministrazione cronica di FANS puo', in teoria, ridurre l'effetto antiipertensivo degli antagonisti recettoriali dell'angiotensina II, cosi'come riportato per gli ACE inibitori: attenzione nel caso sia richiesta questa combinazione ed effettuare un attento controllo della funzionalita' renale all'inizio del trattamento. Ciclosporina, tacrolimus, sirolimus e antibiotici aminoglicosidici: il trattamento concomitante con FANS puo' aumentare il rischio di nefrotossicita', dovuto alla riduzione della sintesi di prostaglandine nel rene. Durante il trattamentoconcomitante, controllare la funzionalita' renale, specie negli anziani. Corticosteroidi: aumentato rischio di ulcera gastrointestinale o emorragia. Digossina: i FANS possono incrementare i livelli plasmatici della digossina nel sangue e quindi aumentare il rischio di tossicita'da digossina. Metotrexato a dosi piu' basse di 15 mg/settimana: il dexibuprofene puo' aumentare i livelli del metotrexato. Se si usa il dexibuprofene in combinazione con basse dosi di metotrexato, effettuare attenti controlli ematologici nei pazienti specie nelle prime settimanedi co- somministrazione. In presenza anche solo di una lieve compromissione renale, specialmente nell'anziano, e' richiesto un maggior controllo e controllare la funzionalita' renale per prevenire qualsiasi riduzione della clearance del metotrexato. Alcuni FANS possono spiazzarela fenitoina dai siti di legame con le proteine plasmatiche, con la possibilita' di un aumento dei livelli serici della fenitoina ed aumentodella sua tossicita': adottare il dosaggio della fenitoina sulla basedel controllo delle concentrazioni plasmatiche e/o dei segni di tossicita' osservati. Fenitoina, fenobarbitale e rifampicina: la co-somministrazione con agenti induttori di CYP2C8 e CYP2C9, puo' ridurre gli effetti del dexibuprofene. Antiaggreganti piastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. Tiazidi, sostanze tiazidi-correlatee diuretici d'ansa e diuretici risparmiatori di potassio: l'uso concomitante di un FANS e di un diuretico puo' aumentare il rischio di insufficienza renale secondaria ad una riduzione del flusso ematico renale. Farmaci che aumentano i livelli plasmatici di potassio: e' stato segnalato che i FANS aumentano i livelli plasmatici di potassio. Pertanto, si deve prestare particolare attenzione durante l'uso concomitante con altri farmaci che aumentano i livelli plasmatici di potassio (qualii diuretici risparmiatori di potassio, gli ACE inibitori, gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, i farmaci immunosoppressori come ciclosporina o tacrolimus, il trimetoprim e le eparine) e devono essere monitorati i livelli plasmatici di potassio. Trombolitici, ticlopidina e antiaggreganti piastrinici: il dexibuprofene inibisce l'aggregazione piastrinica inibendo la ciclossigenasi piastrinica. Pertanto si raccomanda cautela quando il dexibuprofene e' somministrato in concomitanza ai trombolitici, alla ticlopidina e agli altri antiaggregantipiastrinici, a causa del rischio di aumento dell'effetto antiaggregante piastrinico. Antidiabetici orali: l'uso concomitante di un FANS e sulfanilurea puo' causare fluttuazioni dei livelli plasmatici del glucosio. Pertanto puo' essere necessario un adeguato monitoraggio. Zidovudina (azidotimidina): e' stato riportato che l'uso concomitante di FANSe zidovudina aumenta il rischio di emartrosi e ematomi in pazienti conemofilia. Pemetrexed: alte dosi di FANS possono aumentare la concentrazione di pemetrexed. In pazienti con funzionalita' renale compromessa, l'uso concomitante di FANS ad alte dosi deve essere evitato nei duegiorni precedenti e successivi la somministrazione di pemetrexed. L'eccessivo consumo di alcol durante la terapia con FANS puo' aumentare gli effetti avversi gastrointestinali.
POSOLOGIA
Il dosaggio deve essere aggiustato in funzione della gravita' del disturbo e dei sintomi accusati dal paziente. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile per controllare i sintomi. Ladose singola massima e' 400 mg, la dose massima giornaliera e' 1200 mg di dexibuprofene. Il dexibuprofene e' disponibile in bustine da 300e 400 mg e in compresse rivestite con film da 300 e 400 mg. La duratadel trattamento non deve superare le due settimane. Nel caso di trattamenti di durata superiore sono disponibili prodotti alternativi, ad esempio dexibuprofene compresse rivestite con film. Osteoartrite La dosegiornaliera raccomandata e' di 600-900 mg di dexibuprofene, suddivisafino a tre somministrazioni, per esempio 400 mg due volte al giorno o300 mg due o tre volte al giorno. La dose giornaliera puo' essere aumentata fino a 1200 mg di dexibuprofene, in pazienti con sintomatologiaacuta o in corso di riacutizzazione. Dolore lieve o moderato La dosegiornaliera raccomandata e' di 600 mg di dexibuprofene, suddivisa finoa tre singole dosi. Se risulta necessario, in pazienti affetti da dolore acuto (per es. in seguito ad avulsione chirurgica di denti) la dose del dexibuprofene puo' essere temporaneamente aumentata sino a 1200mg al giorno. Dismenorrea. Viene raccomandata una dose giornaliera da600 a 900 mg di dexibuprofene, suddivisa fino a tre singole dosi, peresempio 400 mg due volte al giorno o 300 mg due o tre volte al giorno.Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di dexibuprofene nei bambini di eta' inferiore a 18 anni non sono ancora stabilite. Anziani Negli anziani non sono necessarie particolari modifiche dei dosaggidescritti. Tuttavia, e' opportuna una valutazione e una riduzione della dose individuale a causa dell'aumentata suscettibilita' degli anziani alle reazioni avverse del tratto gastrointestinale. Disfunzione epatica. Pazienti con disfunzione epatica lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte e devono essere strettamente controllati.Disfunzione renale. Pazienti con disfunzione renale lieve o moderata devono iniziare la terapia a dosi ridotte. Modo di somministrazione. Lapolvere deve essere sospesa in un bicchiere d'acqua, circa 200 ml, edeve essere bevuta subito dopo la preparazione. Le bustine possono essere assunte a stomaco pieno o vuoto. In genere i FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei) vengono preferibilmente assunti dopo i pastiper ridurre l'irritazione gastrointestinale, in modo particolare durante l'impiego cronico. Tuttavia e' prevedibile in alcuni pazienti una latenza nell'insorgenza dell'effetto terapeutico se l'assunzione avviene con i pasti o immediatamente dopo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni bustina contiene 300 o 400 mg di dexibuprofene.

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