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REAGILA*30CPS 4,5MG

REAGILA*30CPS 4,5MG

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AVVERTENZE
Ideazione e comportamento suicidaria/o: la possibilita' di suicidalita' (ideazione suicidaria, tentativo di suicidio e suicidio completato) e' insita nelle malattie psicotiche e, in generale, si segnala subito dopo l'inizio o il cambio di una terapia antipsicotica. Una stretta supervisione dei pazienti ad alto rischio deve accompagnare la terapia antipsicotica. Acatisia, irrequietezza: acatisia e irrequietezza sono reazioni avverse comuni degli antipiscotici. L'acatisia e' un disturbo del movimento caratterizzato da una sensazione di irrequietezza interiore e da una necessita' impellente di essere costantemente in movimento, oltre che da azioni come dondolarsi da in piedi o da seduti, alzare i piedi come se si stesse camminando sul posto e accavallare o scavallare le gambe da seduti. Poiche' cariprazina provoca acatisia e irrequietezza, dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti che gia' presentano sintomi di acatisia. L'acatisia si sviluppa precocemente nel trattamento. Quindi e' importante uno stretto monitoraggio nella prima fase di trattamento. La prevenzione prevede un lento aumento della titolazione; le misure di trattamento includono lieve riduzione della titolazione di cariprazina o medicinale anti-EPS. La dose puo' essere modificata in base alla risposta e alla tollerabilita' individuale (vedere paragrafo 4.8). Discinesia tardiva: la discinesia tardiva e' una sindrome che consiste in movimenti potenzialmente irreversibili, ritmici, involontari, principalmente della lingua e/o del viso, che possono svilupparsi nei pazienti trattati con antipsicotici. Se i segni ed i sintomi di discinesia tardiva appaiono in un paziente trattato con cariprazina, la sospensione deve essere considerata. Morbo di Parkinson: se prescritti a pazienti con morbo di Parkinson, i farmaci antipsicotici possono aggravare la malattia di base e peggiorare i sintomi del morbo di Parkinson. I medici devono quindi ponderare rischi e benefici nel prescrivere cariprazina ai pazienti con morbo di Parkinson. Sintomi oculari/cataratta: negli studi preclinici su cariprazina e' stata osservata nel cane opacita' del cristallino/cataratta (vedere paragrafi 4.8 e 5.3). Non e' tuttavia stata stabilita una relazione causale tra alterazioni del cristallino e cataratta osservate in studi sull'uomo e uso di cariprazina. Ai pazienti che sviluppano sintomi potenzialmente correlati alla cataratta devono essere tuttavia consigliati un esame oftalmico e una rivalutazione per determinare se proseguire o meno il trattamento. Sindrome neurolettica maligna (SNM): un complesso di sintomi potenzialmente fatale denominato SNM e' stata riportata in associazione con il trattamento antipsicotico. Le manifestazioni cliniche della SNM sono iperpiressia, rigidita' muscolare, livelli elevati di creatinfosfochinasi sierica, alterazione dello stato mentale e instabilita' del sistema nervoso autonomo (irregolarita' del polso o della pressione sanguigna, tachicardia, diaforesi ed aritmia cardiaca). Ulteriori segni possono includere mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di SNM, o si presenta con febbre alta inspiegabile senza altre manifestazioni cliniche della SNM, cariprazina deve essere interrotta immediatamente. Crisi epilettiche e convulsioni: cariprazina deve essere usata con cautela nei pazienti con storia di crisi epilettiche o di condizioni che potrebbero abbassare la soglia convulsiva. Pazienti anziani con demenza: cariprazina non e' stata studiata in pazienti anziani con demenza e il trattamento di pazienti anziani con demenza non e' consigliato a causa di un aumentato rischio di mortalita' globale. Rischio di accidenti cerebrovascolari (CVA): un rischio circa 3 volte maggiore di CVA e' stato osservato in studi clinici randomizzati controllati con placebo in una popolazione con demenza trattata con alcuni antipsicotici atipici. Il meccanismo di questo aumento del rischio non e' noto. Un aumento del rischio non puo' essere escluso per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Cariprazina deve essere usata con cautela nei pazienti con fattori di rischio per l'ictus. Disturbi cardiovascolari. Variazioni di pressione arteriosa: cariprazina puo' causare ipotensione ortostatica e ipertensione (vedere paragrafo 4.8). Cariprazina deve essere usata con cautela nei pazienti con malattia cardiovascolare nota predisponente a variazioni della pressione sanguigna. La pressione arteriosa deve essere monitorata. Variazioni dell'elettrocardiogramma (ECG): si puo' sviluppare un prolungamento del QT nei pazienti trattati con antipsicotici. Con cariprazina nessun prolungamento dell'intervallo QT e' stato rilevato rispetto al placebo in uno studio clinico finalizzato a valutare un eventuale prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 5.1). Negli studi clinici, sono stati riferiti solo alcuni casi di prolungamento, non grave, dell'intervallo QT con cariprazina (vedere paragrafo 4.8). Cariprazina, quindi, deve essere usata con cautela nei pazienti con malattia cardiovascolare nota o in pazienti con una storia familiare di prolungamento dell'intervallo QT e nei pazienti trattati con medicinali che potrebbero causare prolungamento del QT (vedere paragrafo 5.1). Tromboembolismo venoso (TEV): casi di TEV sono stati riportati con farmaci antipsicotici. Dal momento che i pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, tutti i possibili fattori di rischio per TEV devono essere identificati prima e durante il trattamento con cariprazina e devono essere adottate misure preventive. Iperglicemia e diabete mellito: i pazienti con una diagnosi consolidata di diabete mellito o i pazienti con fattori di rischio per il diabete mellito (ad esempio obesita', storia familiare di diabete) che stanno iniziando il trattamento con antipsicotici atipici dovrebbero essere monitorati per i livelli di glucosio nel siero. Negli studi clinici, sono state segnalate reazioni avverse legate al glucosio con cariprazina (vedere paragrafo 5.1). Variazione di peso: e' stato osservato un aumento di peso significativo con l'uso di cariprazina. Il peso dei pazienti deve essere monitorato regolarmente (vedere paragrafo 4.8). Eccipienti: reagila 3 mg, 4,5 mg e 6 mg capsule rigide contiene rosso allura AC (E 129), che puo' causare reazioni allergiche.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicolettici, altri antipsicotici.
CONSERVAZIONE
Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione per la temperatura.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Somministrazione concomitante di inibitori forti o moderati del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Somministrazione concomitante di induttori forti o moderati del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
DENOMINAZIONE
REAGILA CAPSULE RIGIDE
ECCIPIENTI
Contenuto della capsula: amido pregelatinizzato (mais), magnesio stearato. Involucro della capsula (capsula da 1,5 mg): biossido di titanio (E 171), gelatina. Involucro della capsula (capsula da 3 mg): rosso allura AC (E 129), blu brillante FCF (E 133), biossido di titanio (E 171), ossido di ferro giallo (E 172), gelatina. Involucro della capsula (capsula da 4,5 mg): rosso allura AC (E 129), blu brillante FCF (E 133), biossido di titanio (E 171), ossido di ferro giallo (E 172), gelatina. Involucro della capsula (capsula da 6 mg): blu brillante FCF (E 133), rosso allura AC (E 129), biossido di titanio (E 171), gelatina. Inchiostro di stampa (nero: capsule 1,5 mg, 3 mg e 6 mg): gommalacca, ossido di ferro nero (E 172), glicole propilenico, idrossido di potassio. Inchiostro di stampa (bianco: capsule 4,5 mg): gommalacca, biossido di titanio (E 171), glicole propilenico, simeticone.
EFFETTI INDESIDERATI
Sintesi del profilo di sicurezza: le reazioni avverse (ADR) piu' frequentemente riportate con cariprazina nell'intervallo di dosaggio (1,5-6 mg) sono state acatisia (19%) e parkinsonismo (17,5%). La maggior parte degli eventi erano di entita' da lieve a moderata. Elenco delle reazioni avverse: le ADR in base ai dati aggregati raccolti da studi sulla schizofrenia trattata con cariprazina sono mostrate per classificazione per sistemi ed organi e per termine preferito nel seguente elenco. Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza, prima la piu' frequente, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse che si verificano in pazienti con schizofrenia. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia, eosinofilia; raro: neutropenia; patologie del sistema immunitario. Raro: ipersensibilita'; patologie endocrine. Non comune: ormone tireostimolante ematico ridotto; raro: ipotiroidismo; disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: dislipidemia, peso aumentato, appetito diminuito, appetito aumentato; non comune: sodio ematico anormale, diabete mellito, glucosio ematico, aumentato. Disturbi psichiatrici. Comune: disturbi del sonno^1, ansia; non comune: comportamento suicida, vaneggiamento, depressione, libido diminuita, libido aumentata, disfunzione erettile. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: acatisia^2, parkinsonismo^3; comune: sedazione, capogiro, distonia^4, altre patologie extrapiramidali e disturbi di movimento anomalo^5; non comune: discinesia tardiva, discinesia^6, disestesia, letargia; raro: crisi epilettiche/ convulsioni, amnesia, afasia; frequenza non nota: sindrome maligna da neurolettici. Patologie dell'occhio. Comune: vista offuscata; non comune: pressione intraoculare aumentata, disturbo dell'accomodazione, acuita' visiva ridotta, irritazione dell'occhio; raro: cataratta, fotofobia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigine. Patologie cardiache. Comune: tachiaritmia; non comune: disturbi della conduzione cardiaca, bradiaritmia, intervallo qt dell'elettrocardiogramma prolungato, onda t dell'elettrocardiogramma anormale. Patologie vascolari. Comune: ipertensione; non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Comune: vomito, nausea, stitichezza; non comune: malattia da reflusso gastroesofageo; raro: disfagia. Patologie epatobiliari. Comune: aumento degli enzimi epatici; non comune: aumento della bilirubina nel sangue; frequenza non nota: epatite tossica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, eruzione cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: creatinfosfochiasi ematica aumentata; raro: rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Non comune: disuria, pollachiuria. Patologie della gravidanza, del puerperio e perinatali. Frequenza non nota: sindrome da astinenza da farmaco neonatale (vedere paragrafo 4.6). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; non comune: sete. ^1 Disturbi del sonno: insonnia, sogni anomali/incubi, alterazione del ritmo circadiano del sonno, alterazione del sonno, ipersonnia, insonnia iniziale, insonnia intermedia, incubo, disturbo del sonno, sonnambulismo, insonnia terminale. ^2 Acatisia: acatisia, iperattivita' psicomotoria, irrequietezza. ^3 Parkinsonismo: acinesia, bradicinesia, bradifrenia, rigidita' a ruota dentata, disturbo extrapiramidale, alterazione dell'andatura, ipocinesia, rigidita' articolare, tremore, ipomimia facciale, rigidita' muscolare, rigidita' muscoloscheletrica, rigidita' nucale, parkinsonismo. ^4 Distonia: blefarospasmo, distonia, tensione muscolare, distonia oromandibolare, torcicollo, trisma. ^5 Altre patologie extrapiramidali e disturbo da movimento anormale: disturbi dell'equilibrio, bruxismo, sbavamento, disartria, deviazione del passo, riflesso glabellare anormale, iporiflessia, disturbo del movimento, sindrome delle gambe senza riposo, ipersecrezione salivare, disturbo del movimento della lingua. ^6 Discinesia: coreoatetosi, discinesia, smorfia, crisi oculogira, lingua protrusa. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Opacita' del cristallino/Cataratta: lo sviluppo di cataratta e' stato osservato in studi non clinici sulla cariprazina (vedere paragrafo 5.3).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in eta' fertile/Contraccezione: le donne in eta' fertile devono essere avvertite di evitare una gravidanza mentre assumono Reagila. Le donne in eta' fertile devono usare metodi contraccettivi altamente efficaci durante il trattamento e per almeno 10 settimane dopo l'ultima dose di Reagila. Gravidanza: i dati relativi all'uso di cariprazina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva incluse malformazioni dello sviluppo nel ratto (vedere paragrafo 5.3). Reagila non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non usano misure contraccettive efficaci. Dopo l'interruzione del trattamento con cariprazina la contraccezione deve essere utilizzata per almeno 10 settimane a causa della lenta eliminazione dei metaboliti attivi. I neonati esposti agli antipsicotici (compreso cariprazina) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse, tra cui sintomi extrapiramidali e/o da astinenza che possono variare in gravita' e durata dopo il parto. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficolta' respiratoria o disturbo di alimentazione. Queste complicazioni erano varie per gravita'; mentre in alcuni casi i sintomi sono stati auto-limitanti, in altri casi i neonati hanno richiesto il supporto di un'unita' di terapia intensiva e ospedalizzazione prolungata. Di conseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente. Allattamento: non e' noto se cariprazina o i suoi principali metaboliti attivi vengano escreti nel latte umano. Cariprazina e i suoi metaboliti sono escreti nel latte delle femmine di ratto durante l'allattamento (vedere paragrafo 5.3). Un rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con cariprazina. Fertilita': l'effetto di cariprazina sulla fertilita' umana non e' stato valutato. In studi nel ratto sono stati osservati indici di fertilita' e concepimento femminili piu' bassi (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Reagila e' indicato per il trattamento della schizofrenia in pazienti adulti.
INTERAZIONI
Possibilita' che altri medicinali influenzino cariprazina: il metabolismo di cariprazina e dei suoi principali metaboliti attivi, desmetil cariprazina (DCAR) e didesmetil cariprazina (DDCAR), e' mediato principalmente da CYP3A4 con un minore apporto di CYP2D6. Inibitori del CYP3A4: ketoconazolo, un forte inibitore del CYP3A4, ha causato un aumento di due volte dell'esposizione plasmatica a cariprazina totale (somma di cariprazina e dei suoi metaboliti attivi) nel corso di una cosomministrazione di breve durata (4 giorni), sia che si considerino le frazioni non legate che quelle non legate + legate. A causa della lunga emivita dei metaboliti attivi della cariprazina, un ulteriore aumento dell'esposizione plasmatica alla cariprazina totale puo' essere previsto durante una co-somministrazione piu' lunga. Pertanto la co-somministrazione di cariprazina con inibitori forti o moderati di CYP3A4 (per es., boceprevir, claritromicina, cobicistat, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, posaconazolo, ritonavir, saquinavir, telaprevir, telitromicina, voriconazolo, diltiazem, eritromicina, verapamil fluconazolo) e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Il consumo di succo di pompelmo deve essere evitato. Induttori del CYP3A4: la co-somministrazione di cariprazina con induttori forti e moderati di CYP3A4 puo' causare una significativa riduzione dell'esposizione complessiva a cariprazina, pertanto la co-somministrazione di cariprazina e induttori del CYP3A4 forti o moderati (per esempio carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, rifampicina, Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), bosentan, efavirenz, etravirina, modafinil, nafcillina) e' controindicata (vedere paragrafo 4.3). Inibitori del CYP2D6: la via mediata da CYP2D6 svolge un ruolo minore nel metabolismo di cariprazina, in quanto la via principale e' mediata da CYP3A4 (vedere paragrafo 5.2). E' quindi improbabile che gli inibitori di CYP2D6 abbiano un effetto clinicamente rilevante sul metabolismo di cariprazina. Potenziale influenza di cariprazina su altri medicinali. Substrati della P-glicoproteina (P-gp): cariprazina e' un inibitore della P-gp in vitro alla sua concentrazione intestinale massima teorica. Le conseguenze cliniche di questo effetto non sono pienamente comprese, tuttavia l'uso di substrati della P-gp con ristretto indice terapeutico, come dabigatran e digossina, potrebbe richiedere un monitoraggio supplementare e aggiustamento della dose. Contraccettivi ormonali: in uno studio di interazione farmacologica, 28 giorni di trattamento con cariprazina 6 mg al giorno non hanno avuto effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel). Interazioni farmacodinamiche: dati gli effetti primari sul sistema nervoso centrale di cariprazina, Reagila deve essere usato con cautela in associazione con altri farmaci ad azione centrale e alcol.
POSOLOGIA
Posologia: la dose iniziale raccomandata di cariprazina e' di 1,5 mg una volta al giorno. Successivamente la dose puo' essere aumentata lentamente in incrementi di 1,5 mg fino ad una dose massima di 6 mg/giorno, se necessario. Va mantenuta la dose efficace piu' bassa secondo il giudizio clinico del medico. A causa della lunga emivita di cariprazina e dei suoi metaboliti attivi, le variazioni di dose non si rifletteranno completamente nel plasma per diverse settimane. I pazienti devono essere monitorati per reazioni avverse e risposta al trattamento per diverse settimane dopo l'inizio di cariprazina e dopo ogni variazione di dose (vedere paragrafo 5.2). Passaggio da altri antipsicotici a cariprazina: quando si passa da un altro antipsicotico a cariprazina, si deve considerare una titolazione incrociata graduale, con graduale interruzione del trattamento precedente, mentre si inizia il trattamento con cariprazina. Passaggio ad altri antipsicotici da cariprazina: quando si passa ad un altro antipsicotico da cariprazina, non e' necessaria alcuna titolazione incrociata graduale, il nuovo antipsicotico va iniziato alla sua dose piu' bassa mentre si interrompe cariprazina. Si deve considerare che la concentrazione plasmatica di cariprazina e dei suoi metaboliti attivi si ridurra' del 50% in ≈ 1 settimana (vedere paragrafo 5.2). Dose dimenticata: se il paziente dimentica una dose, il paziente deve assumere la dose dimenticata il prima possibile. Tuttavia, se e' quasi l'ora della dose successiva, la dose dimenticata deve essere saltata e la dose successiva deve essere assunta secondo il programma regolare. Non e' raccomandato assumere una dose doppia per compensare la dose dimenticata. Popolazioni speciali. Insufficienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata (clearance della creatinina (CrCl) >= 30 mL/min e < 89 mL/min). La sicurezza e l'efficacia di cariprazina non sono state valutate in pazienti con insufficienza renale grave (CrCl < 30 mL/min). L'utilizzo di cariprazina non e' raccomandato nei pazienti con insufficienza renale grave (vedere paragrafo 5.2). Insufficienza epatica: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata (punteggio Child-Pugh tra 5 e 9). La sicurezza e l'efficacia di cariprazina non sono state valutate nei pazienti con insufficienza epatica grave (punteggio Child-Pugh tra 10 e 15). L'uso di cariprazina non e' raccomandato nei pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafo 5.2). Anziani: i dati disponibili nei pazienti anziani di eta' >= 65 anni trattati con cariprazina non sono sufficienti per determinare se la risposta e' diversa rispetto ai pazienti piu' giovani (vedere paragrafo 5.2). La scelta della dose per i pazienti anziani deve essere fatta con maggiore cautela. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di cariprazina nei bambini e adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: reagila e' per uso orale, da assumere una volta al giorno alla stessa ora del giorno, con o senza cibo. L'alcool deve essere evitato quando si assume cariprazina (vedere paragrafo 4.5).
PRINCIPI ATTIVI
Reagila 1,5 mg capsule rigide: ogni capsula rigida contiene cariprazina cloridrato corrispondente a 1,5 mg di cariprazina. Reagila 3 mg capsule rigide: ogni capsula rigida contiene cariprazina cloridrato corrispondente a 3 mg di cariprazina. Eccipiente con effetti noti: ogni capsula rigida contiene 0,0003 mg di rosso allura AC (E 129). Reagila 4,5 mg capsule rigide: ogni capsula rigida contiene cariprazina cloridrato corrispondente a 4,5 mg di cariprazina. Eccipiente con effetti noti: ogni capsula rigida contiene 0,0008 mg di rosso allura AC (E 129). Reagila 6 mg capsule rigide: ogni capsula rigida contiene cariprazina cloridrato corrispondente a 6 mg di cariprazina. Eccipiente con effetti noti: ogni capsula rigida contiene 0,0096 mg di rosso allura AC (E 129). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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