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QUETIAPINA SAN*30CPR RIV 25MG

QUETIAPINA SAN*30CPR RIV 25MG

SANDOZ SpA
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AVVERTENZE
Si deve tener conto del profilo di sicurezza del farmaco rispetto alladiagnosi del singolo paziente e alla dose da somministrare. La somministrazione di quetiapina non e' raccomandata nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni d'eta'. Alcuni eventi avversi si sono verificati con una frequenza piu' elevata nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti. La depressione nel disturbo bipolare e' associata a un aumento del rischio di pensieri suicidi, autolesionismo e suicidi, fino a quando non si verifica una remissione significativa. I pazienti devono essere attentamente controllati fino a quando non si verifica un miglioramento. Considerare il potenziale rischio di eventi correlati al suicidio dopo la brusca interruzione del trattamento con quetiapina. Durante la terapia deve essere effettuato un attento monitoraggio dei pazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specienelle fasi iniziali del trattamento e in seguito alle variazioni di dosaggio. Necessita' di controllare qualsiasi eventuale peggioramento clinico, comportamento o pensiero suicidario e variazioni inusuali del comportamento, e di richiedere immediatamente un intervento medico se tali sintomi si presentano. I parametri metabolici dei pazienti devonoessere valutati all'inizio del trattamento e le variazioni di questi parametri devono essere controllate regolarmente durante il trattamento. L'uso di quetiapina e' stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione di agitazione soggettivamente spiacevole o disturbante e dalla necessita' di muoversi. Cio' e' piu' probabileche si verifichi entro le prime settimane di trattamento. Qualora simanifestassero segni e sintomi di discinesia tardiva si deve considerare una riduzione del dosaggio o l'interruzione della terapia con quetiapina. Il trattamento con quetiapina e' stato associato a sonnolenza esintomi correlati. Il trattamento e' stato associato ad ipotensione ortostatica e vertigini correlate Cautela fino a quando i pazienti nonsaranno a conoscenza della sensibilita' individuale al farmaco. Cautela nei pazienti con patologia cardiovascolare, malattia cerebrovascolare o altre condizioni predisponenti all'ipotensione. Cautela in caso ditrattamento di pazienti con anamnesi di convulsioni. La sindrome neurolettica maligna e' stata associata al trattamento con farmaci antipsicotici, incluso quetiapina. E' stata riportata neutropenia grave (conta dei neutrofili <0,5 x 10^9 /L). Nei pazienti con conta dei neutrofili <1,0 x 10^9 /L il trattamento con quetiapina deve essere interrotto.L'uso concomitante di quetiapina con un forte induttore degli enzimiepatici, come carbamazepina o fenitoina, diminuisce sostanzialmente leconcentrazioni plasmatiche di quetiapina, il che potrebbe influenzarel'efficacia della terapia con quetiapina. E' stato segnalato un precedente aumento del peso corporeo che puo' essere un fattore predisponente. E' consigliabile un appropriato monitoraggio clinico in conformita' con le linee guida dell'antipsicotico utilizzato. Controllare segnie sintomi di iperglicemia ed i pazienti con diabete mellito o con fattori di rischio per il diabete mellito devono essere monitorati regolarmente per un peggioramento del controllo del glucosio. Il peso deve essere monitorato regolarmente. Sono stati osservati aumenti dei trigliceridi, di LDL e del colesterolo totale e diminuzione del colesterolo HDL. Prestare cautela quando quetiapina e' prescritta a pazienti con malattia cardiovascolare o con un'anamnesi familiare di prolungamento dell'intervallo QT. Cautela deve essere esercitata anche nel prescriverequetiapina sia in concomitanza con medicinali noti per prolungare l'intervallo QT sia in concomitanza con antipsicotici, in particolare negli anziani, in pazienti affetti da sindrome congenita del QT lungo, insufficienza cardiaca congestizia, ipertrofia cardiaca, ipokaliemia o ipomagnesemia. Il trattamento con quetiapina deve essere rivalutato inpazienti con sospetto di cardiomiopatia o miocardite. In seguito allabrusca interruzione di quetiapina sono stati descritti sintomi di sospensione acuta, quali insonnia, nausea, cefalea, diarrea, vomito, vertigini e irritabilita'. E' consigliabile effettuare la sospensione in modo graduale, nell'arco di un periodo di tempo pari ad almeno una/due settimane. Non e' autorizzata per il trattamento dei pazienti con psicosi correlate alla demenza. Cautela nei pazienti a rischio di ictus. Disfagia e' stata segnalata con quetiapina. Cautela nei pazienti a rischio di polmonite per aspirazione. La stitichezza rappresenta un fattoredi rischio per occlusione intestinale. Stitichezza e ostruzione intestinale sono stati segnalati con quetiapina. Questo include le segnalazioni ad esito fatale in pazienti che sono a piu' alto rischio di ostruzione intestinale, compresi quelli che stanno assumendo contemporaneamente altri farmaci che diminuiscono la motilita' intestinale e/o non possono segnalare sintomi di costipazione. I pazienti con ostruzione intestinale/ileo devono essere sottoposti a un attento monitoraggio e acure urgenti. Casi di tromboembolismo venoso (TEV) sono stati riportati con farmaci antipsicotici. Tutti i possibili fattori di rischio perla tromboembolia venosa dovrebbero essere individuati prima e duranteil trattamento con quetiapina e adottate misure preventive. La pancreatite e' stata riportata negli studi clinici e durante l'esperienza post-marketing. Tra i report post-marketing, mentre non tutti i casi sonostati confusi da fattori di rischio, molti pazienti presentavano fattori che sono noti per essere associati a pancreatite, come aumento deitrigliceridi, calcoli biliari, e consumo di alcol. I dati relativi aquetiapina in combinazione con divalproex o litio negli episodi di mania da moderati a gravi sono limitati; la terapia combinata e' stata tuttavia ben tollerata. I dati hanno mostrato un effetto additivo alla terza settimana. Contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemiereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp-lattasi oda malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questomedicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antipsicotici.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La somministrazione concomitante di inibitori del citocromo P450-3A4, per esempio inibitori della proteasi dell'HIV, agenti antifunginiazolici, eritromicina, claritromicina e nefazodone, e' controindicata.
DENOMINAZIONE
QUETIAPINA SANDOZ 25 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo: calcio idrogeno fosfato diidrato, cellulosa microcristallina,lattosio monoidrato, magnesio stearato, povidone (K 29/32), silice colloidale idrata, sodio amido glicolato, tipo A. Rivestimento: ipromellosa, lattosio monoidrato, macrogol 4000, titanio diossido (E171), ferroossido rosso (E172), ferro ossido giallo (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse al farmaco (ADR) osservate piu' comunemente con quetiapina ( >= 10%) sono sonnolenza, vertigini, secchezza della bocca, mal di testa, sintomi da sospensione (interruzione), aumento dei livelli sierici di trigliceridi, innalzamento di colesterolo totale (principalmente colesterolo LDL), diminuzione del colesterolo HDL, aumento di peso, diminuzione dell'emoglobinae sintomi extrapiramidali. Elenco delle reazioni avverse. L'incidenzadi ADR associate alla terapia con quetiapina, e' riportata di seguito, secondo il formato raccomandato dal Council for International Organizations of Medical Sciences (CIOMS III Working Group; 1995). ADR associate alla terapia con quetiapina. Nella valutazione degli effetti indesiderati sono state usate le seguenti stime di frequenza: Molto comune(>=1/10) Comune (>=1/100, <1/10) Non comune (>=1/1000, <1/100) Raro (>=1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza nonpuo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse al farmaco (ADRs) in base alla classificazione per sistemi e organie alla frequenza. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: riduzione dei livelli di emoglobina; comune: leucopenia, riduzionedella conta dei neutrofili, aumento degli eosinofili. Non comune: trombocitopenia, anemia, riduzione della conta delle piastrine . Raro: agranulocitosi; non nota: neutropenia. Disturbi del sistema immunitario.Non comune: ipersensibilità (incluse reazioni allergiche cutanee); molto raro: reazione anafilattica. Patologie endocrine. Comune: iperprolattinemia, riduzioni del T4 totale, riduzioni del T4 libero, riduzionidel T3 totale, aumenti del TSH; non comune: riduzioni del T3 libero,ipotiroidismo; molto raro: secrezione inadeguata dell'ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumenti dei livelli sierici dei trigliceridi , aumenti del colesterolo totale (principalmente colesterolo LDL), riduzioni del colesterolo HDL, aumento di peso; comune: aumento dell'appetito, aumento del glucosio nelsangue fino a livelli iperglicemici; non comune: iponatriemia, diabete mellito; raro: sindrome Disturbi psichiatrici. Comune: sogni anomalie incubi, ideazione suicidaria e comportamento suicidario; raro: sonnambulismo e reazioni correlate come parlare nel sonno e disturbi alimentari correlati al sonno. Patologie del sistema nervoso. Molto comune:capogiri, sonnolenza, cefalea, sintomi extrapiramidali; Comune: disartria; non comune: convulsioni, sindrome delle gambe senza riposo, discinesia tardiva, sincope. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata. Patologie cardiache. Comune: tachicardia, palpitazioni; non comune: prolungamento del QT, bradicardia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ortostatica; raro: tromboembolismo venoso. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; non comune: rinite.Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza della bocca; comune: stipsi, dispepsia, vomito; non comune: disfagia; raro: pancreatite, ostruzione intestinale/Ileometabolica; molto raro: esacerbazione deldiabete pre-esistente. Patologie epatobiliari. Comune: aumenti dei livelli di alanino aminotransaminasi sieriche (ALT), innalzamento dei livelli delle gamma-GT; non comune: aumenti dei livelli di aspartato transaminasi sieriche (AST); raro: ittero, epatite. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, syndrome di Stevens- Johnson; non nota: necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Non comune: ritenzione urinaria. Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali. Non nota: sindrome da astinenza neonatale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzioni sessuali; raro: priapismo, galattorrea, gonfiore del seno, disturbi mestruali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: sintomi da sospensione (interruzione); comune: lieve astenia, edemaperiferico, irritabilità , piressia; raro: sindrome neurolettica maligna, ipotermia. Esami diagnostici. Raro: aumento della creatina fosfochinasi plasmatica. . Con l'uso degli antipsicotici sono stati riportati casi di prolungamento dell'intervallo QT, aritmia ventricolare, decesso improvviso e inspiegabile, arresto cardiaco e Torsades de Pointes, che sono considerati effetti di classe. Popolazione pediatrica Le stesse ADR descritte sopra per gli adulti devono essere tenute in considerazione per bambini e adolescenti. Nella tabella seguente (Tabella 2)sono riassunte le reazioni avverse che si manifestano con maggiore frequenza nei bambini e negli adolescenti (1017 anni) rispetto alla popolazione adulta o le ADR che non sono state identificate nella popolazione adulta. ADR associate alla terapia con quetiapina nei bambini e negli adolescenti che si verificano con una frequenza piu' alta rispettoagli adulti o non sono state identificate nella popolazione adulta. Nella valutazione delle reazioni avverse sono state usate le seguenti stime di frequenza: Molto comune: (>= 1/10) Comune : (>= 1/100, <1/10)Non comune : (>= 1/1,000, <1/100) Raro : (>= 1/10,000, <1/1.000) Moltoraro : (<1/10.000) Non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse al farmaco (ADRs) inbase alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Patologie endocrine. Molto comune: aumento dei livelli di prolattina. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento dell'appetito. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sintomi extrapiramidali; comune: sincope. Patologie vascolari. Molto comune: aumento della pressione arteriosa. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: rinite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: vomito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: irritabilità. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Primo trimestre della gravidanza. La moderata quantita' di dati pubblicati da gravidanze esposte (tra 300 -1000 esiti di gravidanza), comprendenti reports individuali e alcuni studi osservazionali non suggeriscono un aumento del rischio di malformazioni dovute al trattamento. Tuttavia, sulla base di tutti i dati disponibili, non puo' essere stabilita una conclusione definitiva. Studi su animali non hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Deve pertanto essere usata durante la gravidanzasolo se i benefici giustificano i potenziali rischi. Terzo trimestreI neonati esposti agli antipsicotici (incluso quetiapina) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali e/o da sospensione che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, distress respiratorio, o disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati devono essere attentamente monitorati. Sulla base di dati molto limitati da segnalazioni di escrezione di quetiapina nel latte materno umano, l'escrezione di quetiapina a dosi terapeutiche sembra essere inconsistente. Acausa della mancanza di dati affidabili, si deve prendere una decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia con quetiapina tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Gli effetti di quetiapina sulla fertilita' umana non sono stati valutati. Effetti correlati ai livelli di prolattina sono stati osservati nei ratti, anche se questi non sono direttamente rilevanti per gli esseri umani.
INDICAZIONI
E' indicata nel trattamento di: trattamento della schizofrenia; trattamento del disturbo bipolare; per il trattamento degli episodi di maniada moderati a gravi nel disturbo bipolare; per il trattamento degli episodi depressivi maggiori associati a disturbo bipolare; per la prevenzione delle recidive di episodi maniacali o depressivi nei pazienti con disturbo bipolare che in precedenza hanno risposto al trattamento con quetiapina
INTERAZIONI
Considerati i suoi effetti primari sul sistema nervoso centrale, quetiapina deve essere usata con cautela in combinazione con altri medicinali ad azione centrale e con alcool. Il citocromo P450 (CYP) 3A4 e' l'enzima principalmente responsabile per il metabolismo di quetiapina mediato dal citocromo P450. In uno studio di interazione condotto su volontari sani, la somministrazione concomitante di quetiapina (al dosaggio di 25 mg) con ketoconazolo, un inibitore del CYP3A4, ha provocato unaumento da 5 a 8 volte nell'AUC di quetiapina. Sulla base di questo dato, l'uso concomitante di quetiapina con gli inibitori del CYP3A4 e'controindicato. Si raccomanda inoltre di non assumere succo di pompelmo durante la terapia con quetiapina. In una prova a dosi multiple attaa valutare la farmacocinetica di quetiapina somministrata prima e durante il trattamento con carbamazepina (un noto induttore degli enzimiepatici), la somministrazione concomitante di carbamazepina ha aumentato in modo significativo la clearance di quetiapina. Questo aumento della clearance ha ridotto l'esposizione sistemica di quetiapina (misurata come AUC) a una media del 13% dell'esposizione rilevata durante lasomministrazione della sola quetiapina, anche se in alcuni pazienti e'stato osservato un effetto maggiore. Come conseguenza di questa interazione, possono verificarsi concentrazioni plasmatiche piu' basse, chepotrebbero influenzare l'efficacia della terapia con quetiapina. La somministrazione concomitante di quetiapina e fenitoina (un altro induttore degli enzimi microsomiali) ha provocato un notevole aumento dellaclearance di quetiapina di circa il 450%. Nei pazienti che ricevono un induttore degli enzimi epatici, l'istituzione del trattamento con quetiapina deve avvenire solo se il medico ritiene che i benefici di quetiapina prevalgono sul rischio di rimuovere l'induttore degli enzimi epatici. E' importante che qualsiasi aggiustamento dell'induttore avvenga in modo graduale e, se necessario, che questo venga sostituito conun non-induttore (per esempio valproato di sodio). La farmacocineticadi quetiapina non e' stata alterata in modo significativo dalla somministrazione concomitante degli antidepressivi imipramina (un noto inibitore del CYP 2D6) o fluoxetina (un noto inibitore del CYP 3A4 e del CYP 2D6). La farmacocinetica di quetiapina non e' stata alterata in modosignificativo dalla somministrazione concomitante degli antipsicoticirisperidone o aloperidolo. L'uso concomitante di quetiapina e tioridazina ha provocato un aumento di circa il 70% nella clearance di quetiapina. La farmacocinetica di quetiapina non e' stata alterata in modo significativo dalla somministrazione concomitante di cimetidina. La farmacocinetica del litio non e' stata alterata in modo significativo dalla somministrazione concomitante di quetiapina. In uno studio di 6 settimane, randomizzato, tra litio e quetiapina a rilascio prolungato versus placebo e quetiapina a rilascio prolungato in pazienti adulti conmania grave, sono stati osservati una maggiore incidenza di eventi correlati extrapiramidali (in particolare tremore), sonnolenza e aumentodi peso nel gruppo in trattamento aggiuntivo con litio rispetto al gruppo in trattamento aggiuntivo con placebo. La farmacocinetica di sodiovalproato e di quetiapina non e' stata alterata in modo clinicamenterilevante dalla somministrazione concomitante. In uno studio retrospettivo su bambini e adolescenti che hanno ricevuto valproato, quetiapinao entrambi, e' stata riscontrata un'alta incidenza di leucopenia e neutropenia nel gruppo in terapia con l'associazione dei due farmaci rispetto ai gruppi in monoterapia. Non sono stati effettuati studi formali di interazione con medicinali cardiovascolari comunemente utilizzati. E' necessario prestare cautela quando quetiapina viene usata in concomitanza con prodotti medicinali noti per provocare squilibrio elettrolitico o per prolungare l'intervallo QT. Sono stati segnalati casi dirisultati falsi positivi nei test immunoenzimatici per metadone e antidepressivi triciclici in pazienti che avevano assunto quetiapina. Si raccomanda la conferma dei risultati dubbi di screening immunologico con una tecnica cromatografica appropriata.
POSOLOGIA
Per ogni indicazione esistono diversi schemi posologici. E' pertanto necessario assicurarsi che i pazienti siano chiaramente informati sul dosaggio adatto alla loro condizione. Adulti. Per il trattamento dellaschizofrenia Per il trattamento della schizofrenia, deve essere somministrato due volte al giorno. La dose giornaliera complessiva per i primi quattro giorni di terapia e' 50 mg (primo giorno), 100 mg (secondogiorno), 200 mg (terzo giorno) e 300 mg (quarto giorno). Dal quarto giorno in avanti la dose deve essere titolata fino al range normalmenteefficace di 300-450 mg/die. A seconda della risposta clinica e della tollerabilita' del singolo paziente, la dose puo' essere aggiustata nell'ambito del range 150-750 mg/die. Per il trattamento degli episodi dimania da moderati a gravi nel disturbo bipolare Per il trattamento degli episodi di mania associati al disturbo bipolare, Quetiapina Sandozdeve essere somministrato 2 volte al giorno. La dose giornaliera complessiva per i primi quattro giorni di terapia e' 100 mg (primo giorno), 200 mg (secondo giorno), 300 mg (terzo giorno) e 400 mg (quarto giorno). A partire dal sesto giorno possono essere effettuati ulteriori aggiustamenti di dosaggio fino a 800 mg/die, con incrementi non superiori a 200 mg/die. La dose di quetiapina puo' essere aggiustata in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' del singolo pazienteentro un range di 200-800 mg/die. La dose efficace normale e' compresatra 400 e 800 mg/die. Per il trattamento degli episodi depressivi maggiori associati a disturbo bipolare il farmaco deve essere somministrata una volta al giorno, prima di coricarsi. La dose giornaliera complessiva per i primi quattro giorni di terapia e' 50 mg (primo giorno), 100 mg (secondo giorno), 200 mg (terzo giorno) e 300 mg (quarto giorno). La dose giornaliera raccomandata di quetiapina e' pari a 300 mg. Negli studi clinici, non e' stato osservato alcun beneficio ulteriore nelgruppo trattato con 600 mg rispetto a quello trattato con 300 mg. Singoli pazienti potrebbero beneficiare da un dosaggio di 600 mg. Dosaggisuperiori a 300 mg dovrebbero essere utilizzati dai medici esperti nel trattamento del disturbo bipolare. In alcuni pazienti che hanno problemi di intolleranza, gli studi clinici hanno indicato che la riduzione della dose a un minimo di 200 mg puo' essere presa in considerazione. Per la prevenzione delle recidive nel disturbo bipolare : Per la prevenzione delle recidive di episodi di mania, misti o depressivi nel disturbo bipolare, i pazienti che hanno risposto a quetiapina nel trattamento acuto del disturbo bipolare devono continuare la terapia allo stesso dosaggio. La dose puo' essere aggiustata in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' del singolo paziente, all'interno dell'intervallo da 300 a 800 mg al giorno somministrata due volte al giorno. E' importante che per la terapia di mantenimento sia utilizzata la dose efficace piu' bassa. Anziani. Come per gli altri antipsicotici,deve essere somministrata con cautela negli anziani, in particolare durante il periodo di dosaggio iniziale. Potrebbe essere necessario chel'incremento progressivo della dose debba avvenire piu' lentamente eche la dose terapeutica giornaliera debba essere piu' bassa rispetto ai pazienti piu' giovani, a seconda della risposta clinica e della tollerabilita' individuale. In confronto ai pazienti piu' giovani, negli anziani la clearance plasmatica media di quetiapina si e' ridotta dal 30% fino al 50%. L'efficacia e la sicurezza di quetiapina non sono state valutate nei pazienti oltre i 65 anni affetti da episodi depressiviassociati a disturbo bipolare. Pazienti con danno renale Nei pazienticon danno renale non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Pazienti con compromissione della funzionalita' epatica. La quetiapinae' ampiamente metabolizzata a livello epatico. Pertanto deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione epatica nota, particolarmente durante il periodo di dosaggio iniziale. I pazienti con compromissione epatica devono iniziare il trattamento con 25 mg/die. La dosedeve essere aumentata giornalmente con incrementi di 25-50 mg/die fino a raggiungere il dosaggio efficace, in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' di ogni singolo paziente. Popolazione pediatrica. La somministrazione non e' raccomandata nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni d'eta', a causa della mancanza di datia supporto dell'uso in questo gruppo d'eta'. Nota. Per dosi non realizzabili/praticabili con questi medicinali sono disponibili altri farmaci contenenti quetiapina con titolazioni maggiori. Modo di somministrazione. Puo' essere somministrata con o senza cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 25 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato).

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