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AVVERTENZE
Coronaropatia stabile. Se durante il primo mese di trattamento con perindopril si manifesta un episodio di angina pectoris instabile (maggiore o no), deve essere effettuata un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio prima di continuare il trattamento. Ipotensione. GliACE-inibitori possono causare una rapida riduzione della pressione sanguigna. Raramente e' stata osservata ipotensione sintomatica in pazienti con ipertensione non complicata e tale evento e' piu' probabile chesi manifesti in pazienti ipovolemici, ad esempio in terapia diuretica, in regime dietetico a basso contenuto di sale, in dialisi, con diarrea o vomito, o in pazienti affetti da grave ipertensione renina-dipendente. E' stata osservata ipotensione sintomatica in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, associata o meno a insufficienza renale. Cio' e' piu' probabile che si verifichi in quei pazienti affetti dainsufficienza cardiaca di piu' grave entita', come dimostrato dall'usodi elevati dosaggi di diuretici dell'ansa, iponatriemia o compromissione della funzionalita' renale. L'inizio del trattamento e gli adattamenti posologici devono essere accuratamente controllati nei pazienti amaggior rischio di ipotensione sintomatica. Analoghe considerazioni devono essere fatte per i pazienti con cardiopatia ischemica o disturbicerebrovascolari, nei quali un'eccessiva caduta della pressione arteriosa puo' portare a un infarto miocardico o a un accidente cerebrovascolare. In caso di ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, deve ricevere un'infusione endovenosa diuna soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%). La comparsa di un'ipotensione transitoria non rappresenta una controindicazione alla somministrazione di ulteriori dosi, che generalmente puo' avvenire senza difficolta' dopo l'aumento della pressione arteriosa per espansione della volemia. In alcuni pazienti con insufficienza cardiaca congestizia e pressione sanguigna normale o bassa, l'uso del perindopril puo' causareun'ulteriore abbassamento della pressione sanguigna sistemica. Questoeffetto e' previsto e di solito non costituisce un motivo valido per interrompere il trattamento. Qualora l'ipotensione diventi sintomatica,potra' rendersi necessaria una riduzione della posologia o un'interruzione della somministrazione di questo farmaco. Stenosi della valvolaaortica e mitrale/cardiomiopatia ipertrofica. Come per gli altri ACE-inibitori, il farmaco deve essere somministrato con cautela in pazienticon stenosi della valvola mitrale e ostruzione del tratto d'efflussodel ventricolo sinistro, quali stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica. Compromissione della funzionalita' renale Nei casi di compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina < 60 ml/min), la posologia iniziale del perindopril deve essere adattata in funzione della clearance della creatinina del paziente e successivamentein funzione della risposta del paziente al trattamento. Per questi pazienti, il monitoraggio di routine dei valori di potassio e creatininarientra nella normale pratica medica. Nei pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, l'ipotensione conseguente all'inizio della terapia con ACE- inibitori puo' determinare un'ulteriore compromissione della funzione renale. In tale situazione, e' stata segnalata insufficienza renale acuta generalmente reversibile. In alcuni pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria in rene unicotrattati con ACE- inibitori, e' stato osservato un aumento dell'azotemia e della creatinina sierica, generalmente reversibile alla sospensione del trattamento. Cio' e' probabile che si verifichi soprattutto neipazienti con insufficienza renale. La contemporanea presenza di ipertensione renovascolare aumenta il rischio di ipotensione grave e di insufficienza renale. In questi pazienti, il trattamento deve essere iniziato sotto stretta supervisione medica a bassi dosaggi e con accuratoaggiustamento graduale del dosaggio. Poiche' un trattamento con diuretici puo' contribuire alla situazione di cui sopra, la somministrazionedi diuretici va interrotta ed e' necessario monitorare la funzione renale nel corso delle prime settimane di trattamento con Perindopril Teva Italia. In alcuni pazienti ipertesi, senza apparente malattia renovascolare pregressa, e' stato riscontrato un aumento generalmente lievee transitorio dell'azotemia e della creatinina sierica, soprattutto quando il perindopril e' stato somministrato in concomitanza a un diuretico. Cio' e' piu' probabile che si verifichi in pazienti con preesistente compromissione renale. Una riduzione del dosaggio e/o una sospensione del diuretico e/o di questo farmaco potrebbero rendersi necessarie. Pazienti in emodialisi. In pazienti dializzati con membrane ad altoflusso e trattati in concomitanza con un ACE-inibitore sono state segnalate reazioni anafilattoidi. In questi pazienti si deve considerarel'utilizzo di un tipo diverso di membrana per dialisi o di una diversaclasse di agenti antipertensivi. Trapianto renale. Non vi sono esperienze riguardo alla somministrazione di perindopril in pazienti che hanno subito un recente trapianto renale. Ipersensibilita'/Angioedema. Inpazienti trattati con ACE-inibitori, compreso il perindopril e' statoraramente segnalato angioedema al volto, alle estremita', alle labbra, alle membrane mucose, alla lingua, alla glottide e/o alla laringe. Cio' puo' verificarsi in qualunque momento durante la terapia. In questi casi, il perindopril deve essere immediatamente interrotto e deve essere avviato un monitoraggio adeguato, da continuare fino alla completa risoluzione dei sintomi. Nei casi in cui il gonfiore sia limitato alvolto e alle labbra, il disturbo si e' generalmente risolto senza trattamento, sebbene la somministrazione di antistaminici sia stata utilenell'alleviare i sintomi. L'angioedema associato a un edema laringeopuo' essere fatale. Laddove e' interessata la lingua, la glottide o lalaringe, con probabile verificarsi di ostruzione delle vie respiratorie, deve essere intrapresa immediatamente una terapia di emergenza. Questa terapia puo' comprendere la somministrazione di adrenalina e/o ilmantenimento di una via respiratoria pervia. Il paziente deve restaresotto stretta supervisione medica fino alla risoluzione completa e stabilizzata dei sintomi. I pazienti con un'anamnesi di angioedema non collegato a terapia con ACE-inibitori possono correre un rischio maggiore di angioedema durante la terapia con un ACE-inibitore. Nei pazientitrattati con ACE-inibitori e' stato segnalato raramente angioedema intestinale. Questi pazienti hanno presentato dolore addominale (con o senza nausea o vomito); in alcuni casi non si era verificato in precedenza angioedema del volto e i livelli della C1 esterasi erano normali.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
ACE-inibitori, semplici.
CONSERVAZIONE
Conservare il contenitore ben chiuso per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidita'. Questo prodotto medicinale non richiede alcunaparticolare temperatura di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, a uno qualsiasi degli eccipienti. Anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE-inibitori. Angioedema ereditario o idiopatico. Secondo e terzo trimestre digravidanza. L'uso concomitante del farmaco con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2).
DENOMINAZIONE
PERINDOPRIL TEVA ITALIA COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo: lattosio monoidrato, amido di mais, sodio idrogeno carbonato,amido (mais), pregelatinizzato, povidone K30, magnesio stearato. Filmdi rivestimento: Poli(vinil alcool) - parzialmente idrolizzato, titanio biossido (E171), macrogol 3350, talco, indigo carmine E132 (non per2,5mg), blu brillante FCF E133 (non per 2,5mg), ferro ossido giallo E172 (non per 2,5mg), giallo di chinolina E104 (non per 2,5mg).
EFFETTI INDESIDERATI
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante il trattamento con perindopril, classificati con le seguenti frequenze: molto comuni (>= 1/10); comuni (>= 1/100 < 1/10); non comuni (>= 1/1000 < 1/100); rari (>= 1/10.000 e < 1/1000); molto rari (< 1/10.000); non nota(la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Sono stati segnalati moltoraramente riduzione dell'emoglobina e dell'ematocrito, trombocitopenia, leucopenia/neutropenia, episodi di agranulocitosi o pancitopenia. Inpazienti affetti da deficit congenito di G-6PDH, sono stati segnalaticasi molto rari di anemia emolitica. Disturbi del metabolismo e dellanutrizione. Non nota: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comuni:disturbi dell'umore o del sonno. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea, capogiro, vertigine, parestesia; molto rari: confusione. Patologie dell'occhio. Comuni: alterazioni della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comuni: tinnito. Patologie cardiache. Moltorari: aritmia, angina pectoris e infarto miocardico probabilmente secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio. Patologievascolari. Comuni: ipotensione ed effetti correlati all'ipotensione;molto rari: ictus, probabilmente secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio; non nota: vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: tosse, dispnea; non comuni: broncospasmo; molto rari: polmonite eosinofila, rinite. Patologie gastrointestinali. Comuni: nausea, vomito, dolore addominale, disgeusia, dispepsia, diarrea, stipsi; non comuni: secchezza del cavo orale; molto rari: pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto rari: epatite citoliticao colestatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: eruzione cutanea, prurito; non comuni: angioedema del volto, delleestremita', delle labbra, delle membrane mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe, orticaria; rari: aggravamento della psoriasi; molto rari: eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Non comuni: insufficienza renale; molto rari: insufficienza renale acuta. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: impotenza. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: astenia; non comuni: sudorazione. Esami diagnostici. Si possono manifestare aumenti dell'azotemia edella creatinina plasmatica, iperpotassiemia reversibile alla sospensione del trattamento soprattutto in presenza di insufficienza renale,insufficienza cardiaca grave e ipertensione renovascolare. Raramente e' stato segnalato un aumento degli enzimi epatici e della bilirubina.Studi clinici Durante il periodo di randomizzazione dello studio EUROPA, sono stati raccolti solo gli eventi avversi seri. Pochi pazienti hanno segnalato eventi avversi seri: 16 dei 6122 pazienti (0,3%) trattati con perindopril e 12 dei 6107 pazienti (0,2%) trattati con placebo.Nei pazienti trattati con perindopril, e' stata osservata ipotensionein sei pazienti, angioedema in tre e arresto cardiaco improvviso in uno. Piu' pazienti hanno sospeso il trattamento per tosse, ipotensione oaltra intolleranza con perindopril rispetto ai trattati con placebo,rispettivamente il 6,0% (n = 366) contro il 2,1% (n = 129). Segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso di ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestredi gravidanza. L'uso di ACE-inibitori e' controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sulrischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilodi sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quandoviene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad ACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale,ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione adun ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda uncontrollo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso di perindopril durante l'allattamento, ilperindopril non e' raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri. A dosi elevate, il perindopril puo' ridurre la fertilita' dei ratti maschi. Gli effetti di perindopril sulla fertilita' umana non sono noti.
INDICAZIONI
Ipertensione. Trattamento dell'ipertensione. [Dosaggi da 2,5 mg e 5 mg]. Insufficienza cardiaca. Trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica. Coronaropatia stabile. Riduzione del rischio di eventi cardiaci in pazienti con anamnesi di infarto miocardico e/o rivascolarizzazione.
INTERAZIONI
Diuretici. I pazienti in trattamento con diuretici e specialmente quelli con deplezione salina e/o della volemia, possono manifestare una riduzione eccessiva della pressione arteriosa dopo l'inizio di una terapia con un ACE-inibitore. La comparsa di effetti ipotensivi puo' esserediminuita sospendendo il diuretico, espandendo la volemia o aumentando l'assunzione di sale prima di iniziare una terapia con perindopril,a dosi basse e progressive. Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio Sebbene leconcentrazioni sieriche di potassio rimangano di solito entro i limiti normali, in alcuni pazienti in trattamento con perindopril puo' insorgere iperpotassiemia. I diuretici risparmiatori di potassio (ad esempio, spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono provocare aumenti significativi delle concentrazioni sieriche di potassio. Pertanto l'associazione di perindopril con i farmaci sopra citati non e' raccomandata. Se l'uso concomitante dei farmaci sopra citati e' ritenuto appropriato a causa di una ipopotassiemia accertata, essi devono essere impiegati con cautela e con frequenti controlli della potassiemia. Litio. Sono stati segnalati aumenti reversibili delle concentrazioni di litio nel siero e casi di tossicita' durante la somministrazione concomitante del litio con ACE-inibitori. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' del litio e potenziare la tossicita' gia' aumentata del litio con ACE-inibitori. La somministrazione di perindopril in corso di trattamento con litio non e' raccomandata, tuttavia, se ritenuta necessaria, deve essere eseguito un accurato monitoraggio dei livelli sierici di litio. Farmaci antinfiammatorinon steroidei (FANS) compresa aspirina >= 3 g/al giorno. Quando gli ACE-inibitori sono somministrati contemporaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (ad esempio, acido acetilsalicilico a regimi di dosaggio antinfiammatorio, inibitori della COX-2 e FANS non selettivi),puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di ACE-inibitori e FANS puo' portare a un maggiore rischiodi peggioramento della funzione renale, inclusa possibile insufficienza renale acuta, e un aumento del potassio sierico, specialmente in pazienti con preesistente funzionalita' renale compromessa. L'associazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani.I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso inconsiderazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio dellaterapia concomitante e da allora in poi periodicamente. Agenti antipertensivi e vasodilatatori. La somministrazione concomitante di questiagenti puo' aumentare l'effetto ipotensivo del perindopril. L'uso concomitante con nitroglicerina e altri nitrati o vasodilatatori puo' ulteriormente ridurre la pressione arteriosa. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato aduna maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienzarenale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistemaRAAS. Racecadotril. E' noto che gli ACE inibitori (ad es. perindopril) possono causare angioedema. Questo rischio puo' essere aumentato quando usati in concomitanza con racecadotril (un medicinale utilizzato per il trattamento della diarrea acuta). Inibitori di mTOR (ad es. sirolimus, everolimus, temsirolimus) I pazienti che assumono una terapia con inibitori di mTOR possono essere esposti a un maggiore rischio di angioedema. Cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo). I pazienti che assumono cotrimossazolo concomitante (trimetoprim/sulfametossazolo)possono essere esposti a un maggiore rischio di iperkaliemia. Agentiantidiabetici. Studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insulina,agenti ipoglicemizzanti orali) puo' provocare un maggiore effetto diriduzione del glucosio nel sangue con rischio di ipoglicemia. La comparsa di tale fenomeno sembra essere piu' probabile durante le prime settimane di trattamento associato e in pazienti con insufficienza renale. Antidepressivi triciclici/antipsicotici/anestetici La somministrazione concomitante di ACE-inibitori e taluni anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici puo' provocare un'ulteriore diminuzione della pressione arteriosa. Agenti simpaticomimetici. Gli agenti simpaticomimetici possono ridurre l'efficacia antipertensiva degli ACE-inibitori. Acido acetilsaliclico, trombolitici, beta-bloccanti, nitrati Il perindopril puo' essere somministrato contemporaneamente all'acido acetilsalicilico (se usato come trombolitico), trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati. Oro. Sono state segnalate raramente reazioni nitritoidi (isintomi includono arrossamento del viso, nausea, vomito e ipotensione) in pazienti in terapia con oro iniettabile (aurotiomalato di sodio)e terapia concomitante con ACE-inibitori, perindopril incluso.
POSOLOGIA
La dose deve essere personalizzata in base al profilo del paziente e alla risposta pressoria. Ipertensione. Il farmaco puo' essere usato inmonoterapia o in associazione con altre classi di antipertensivi. La dose iniziale raccomandata e' di 5 mg da assumere una volta al giorno,al mattino. Nei pazienti con sistema renina-angiotensina-aldosterone fortemente attivato (in particolare, ipertensione renovascolare, deplezione salina e/o della volemia, scompenso cardiaco o ipertensione grave), puo' verificarsi una diminuzione eccessiva della pressione arteriosa in seguito all'assunzione della dose iniziale. In questi pazienti siraccomanda di iniziare il trattamento alla posologia di 2,5 mg e sotto stretto controllo medico. Dopo un mese di trattamento, la dose puo'essere aumentata a 10 mg una volta al giorno. Si puo' avere ipotensione sintomatica in seguito all'inizio della terapia con perindopril; cio' e' piu' probabile che si verifichi in pazienti che sono al momento trattati con diuretici. Pertanto, si raccomanda cautela, dato che questi pazienti possono presentare deplezione salina e/o della volemia. Sepossibile, il diuretico deve essere interrotto 2 o 3 giorni prima di iniziare il trattamento con questo farmaco. Nei pazienti ipertesi nei quali l'assunzione del diuretico non puo' essere sospesa, il trattamento con questo farmaco deve essere iniziato con una dose di 2,5 mg. Devono essere monitorati la funzionalita' renale e il potassio sierico. Ladose seguente di questo farmaco deve essere adattata in funzione della risposta pressoria. Se richiesto, il trattamento diuretico puo' essere reintrodotto. Nelle persone anziane, il trattamento deve essere iniziato alla dose di 2,5 mg che, se necessario, puo' essere progressivamente aumentata a 5 mg dopo un mese di trattamento e quindi, se necessario, a 10 mg in base alla funzionalita' renale. [Dosaggi da 2,5 mg e 5mg]. Insufficienza cardiaca sintomatica. Si raccomanda che il trattamento con il perindopril, generalmente in associazione a un diuretico non risparmiatore di potassio e/o digossina e/o un betabloccante, sia introdotto sotto stretto controllo medico alla dose iniziale raccomandata di 2,5 mg assunti al mattino. La dose puo' essere aumentata dopo due settimane, se tollerata, a 5 mg una volta al giorno. Gli aggiustamenti posologici devono avvenire in base alla risposta clinica individuale del paziente. Nell'insufficienza cardiaca grave e in altri pazienticonsiderati a rischio elevato (pazienti con funzionalita' renale compromessa e che presentano una tendenza all'alterazione degli elettroliti, pazienti trattati contemporaneamente con diuretici e/o con vasodilatatori), il trattamento deve essere iniziato sotto attento controllo medico. Nei pazienti a rischio elevato di ipotensione sintomatica, ad esempio pazienti con deplezione salina con o senza iponatriemia, pazienti ipovolemici o pazienti in trattamento con dosi massive di diuretici,si deve procedere, ove possibile, a una correzione di tali fattori prima di iniziare la terapia con questo farmaco. La pressione arteriosa,la funzione renale e le concentrazioni sieriche di potassio devono essere controllate attentamente, sia prima che durante il trattamento con questo farmaco. Coronaropatia stabile. Il trattamento con questo farmaco deve essere iniziato alla dose di 5 mg una volta al giorno per due settimane, da aumentare fino a 10 mg una volta al giorno, in base alla funzionalita' renale e a condizione che la dose da 5 mg sia ben tollerata. Popolazioni speciali. Le persone anziane devono iniziare il trattamento con 2,5 mg una volta al giorno per una settimana, da aumentare a 5 mg una volta al giorno nella settimana successiva, prima di aumentare la dose fino a 10 mg una volta al giorno, in base alla funzionalita' renale. Il dosaggio deve essere aumentato solo se la dose inferiore precedente e' stata ben tollerata. Compromissione della funzionalita' renale. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' renalela posologia deve essere adattata in base alla clearance della creatinina. Aggiustamento della posologia nella compromissione della funzionalita' renale. ClCr >= 60 ml/min: 5 mg al giorno. 30 < ClCr < 60 ml/min: 2,5 mg al giorno. 15 < ClCr < 30 ml/min: 2,5 mg a giorni alterni. Pazienti emodializzati. ClCr < 15 ml/min: 2,5 mg il giorno della dialisi. La clearance di dialisi del perindoprilato e' di 70 ml/min. Nei pazienti in emodialisi, la dose deve essere somministrata dopo la dialisi. Compromissione della funzionalita' epatica Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con compromissione della funzionalita'epatica. Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia del perindopril nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite: non e' possibile formulare raccomandazioni sulla posologia. Metodo di somministrazione. Si raccomanda di somministrare il farmaco una volta al giorno al mattino, prima del pasto.
PRINCIPI ATTIVI
2,5 mg: una compressa rivestita con film contiene 1,704 mg di perindopril corrispondenti a 2,5 mg di perindopril tosilato convertito in situin perindopril sodio. 5 mg: una compressa rivestita con film contiene3,408 mg di perindopril corrispondenti a 5 mg di perindopril tosilatoconvertito in situ in perindopril sodio. 10 mg: una compressa rivestita con film contiene 6,816 mg di perindopril corrispondenti a 10 mg diperindopril tosilato convertito in situ in perindopril sodio.