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AVVERTENZE
Deplezione del volume intravascolare. Nei pazienti con ipovolemia e/odeplezione di sodio causate da dosi elevate di diuretici, ridotto apporto sodico con la dieta, diarrea o vomito, puo' verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose. Tali condizioni devonoessere corrette prima di iniziare il trattamento con Olprezide. Altrecondizioni legate alla stimolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Nei pazienti il cui tono vascolare e la cui funzionalita'renale dipendano principalmente dall'attivita' del sistema renina- angiotensina-aldosterone (ad esempio, pazienti con insufficienza cardiacacongestizia di grado severo o affetti da malattie renali, inclusa lastenosi dell'arteria renale), il trattamento con medicinali che intervengano su questo sistema e' stato associato a ipotensione acuta, iperazotemia, oliguria o, in rari casi, insufficienza renale acuta. Ipertensione renovascolare. Nei pazienti con stenosi bilaterale dell'arteriarenale, o stenosi dell'arteria afferente al singolo rene funzionante,trattati con medicinali che intervengano sul sistema renina- angiotensina-aldosterone, esiste un rischio accentuato di ipotensione ed insufficienza renale di grado severo. Alterata funzionalita' renale e trapianto renale. Il farmaco non deve essere impiegato in pazienti con severa compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min). Non sono necessari aggiustamenti posologiciin pazienti con compromissione della funzionalita' renale da lieve a moderata (clearance della creatinina >= 30 ml/min e < 60 ml/min). Tuttavia, in questi pazienti Olprezide deve essere somministrato con cautela e si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici di potassio, creatinina ed acido urico. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale puo' verificarsi iperazotemia associata all'uso dei diuretici tiazidici. Se si evidenzia una progressiva compromissione renale, e' necessaria una attenta rivalutazione della terapia, prendendo in considerazione la sospensione del diuretico. Non esiste esperienza di somministrazione di Olprezide in pazienti sottoposti di recente a trapianto renale. Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS). Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskirenaumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione dellafunzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato. Se la terapia del duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio' deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devonoessere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.Alterata funzionalita' epatica. Non vi e' al momento esperienza con olmesartan medoxomil in pazienti con compromissione grave della funzionalita' epatica. Inoltre, lievi alterazioni del bilancio idro-elettrolitico durante la terapia con tiazidi possono indurre coma epatico in pazienti con alterata funzionalita' epatica o epatopatia progressiva. Pertanto, si deve esercitare cautela in pazienti con compromissione della funzionalita' epatica da lieve a moderata. L'impiego di questo farmaco e' controindicato in pazienti con compromissione epatica severa, colestasi o ostruzione biliare. Stenosi della valvola aortica e mitrale,miocardiopatia ipertrofica ostruttiva. Come con gli altri vasodilatatori, si raccomanda particolare cautela nei pazienti affetti da stenosidella valvola aortica o mitrale o da miocardiopatia ipertrofica ostruttiva. Aldosteronismo primario. I pazienti con aldosteronismo primarionon rispondono generalmente ai medicinali antipertensivi che agisconomediante l'inibizione del sistema renina- angiotensina. Pertanto, l'uso di Olprezide non e' raccomandato in questi pazienti. Effetti metabolici ed endocrini. La terapia con tiazidi puo' alterare la tolleranzaal glucosio. Nei pazienti diabetici possono essere richiesti aggiustamenti posologici dell'insulina o degli ipoglicemizzanti orali. Un diabete mellito latente puo' diventare manifesto durante la terapia con tiazidi. L'aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi e' un noto effetto indesiderato associato alla terapia con diuretici tiazidici. Inalcuni pazienti che ricevono la terapia tiazidica puo' verificarsi iperuricemia o gotta. Squilibrio elettrolitico. Come per tutti i pazienti in terapia con diuretici, vanno effettuate periodiche determinazionidegli elettroliti sierici ad intervalli appropriati. Le tiazidi, inclusa idroclorotiazide, possono causare squilibrio idrico o elettrolitico (incluse ipopotassiemia, iponatremia e alcalosi ipocloremica). Segnidi allarme di squilibrio idrico o elettrolitico sono secchezza dellamucosa orale, sete, debolezza, letargia, sopore, irrequietezza, doloreo crampi muscolari, stanchezza muscolare, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali come nausea o vomito. Il rischiodi ipopotassiemia e' maggiore in pazienti con cirrosi epatica, in pazienti con diuresi rapida, in pazienti che ricevano inadeguato apporto orale di elettroliti ed in pazienti che ricevano terapia concomitante con corticosteroidi o ACTH. Al contrario, a causa dell'antagonismo deirecettori dell'angiotensina II (AT-1) di olmesartan medoxomil contenuto in questo farmaco puo' intervenire iperpotassiemia, specialmente inpresenza di compromissione della funzionalita' renale e/o scompenso cardiaco e diabete mellito. Si raccomanda un adeguato controllo del potassio sierico nei pazienti a rischio. I diuretici risparmiatori di potassio, i supplementi di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio e gli altri prodotti medicinali che possono indurre incremento dei livelli sierici del potassio (come l'eparina) devono essere somministrati con cautela in concomitanza all'assunzione di questo farmaco. Non vi e' evidenza che olmesartan medoxomil riduca o prevenga l'iponatremia indotta da diuretici. Il deficit di cloruri e' generalmente lievee, di solito, non richiede trattamento.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antagonisti dell'angiotensina II associati a diuretici.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi, ad uno qualsiasi degli eccipientio ad altre sostanze sulfonamido-derivate (poiche' idroclorotiazide e'un medicinale sulfonamido-derivato). Compromissione della funzionalita' renale di grado severo (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min). Ipopotassiemia refrattaria, ipercalcemia, iponatremia e iperuricemia sintomatica. Compromissione epatica di grado severo, colestasie patologie biliari ostruttive. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. L'uso concomitante di Olprezide con medicinali contenenti aliskirene' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2).
DENOMINAZIONE
OLPREZIDE COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, iprolosa a bassa sostituzione, iprolosa, magnesio stearato. Rivestimento: talco, ipromellosa, titanio diossido (E 171), ferro (III), ossido giallo (E 172), ferro (III), ossido rosso (E 172).
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse piu' comunemente riportate in corso di trattamentocon Olprezide sono la cefalea (2,9%), i capogiri (1,9%) e la stanchezza (1,0%). L'idroclorotiazide puo' causare o aggravare una deplezionedi liquidi che puo' condurre a squilibrio elettrolitico. In studi clinici cui hanno partecipato 1155 pazienti che hanno ricevuto l'associazione olmesartan medoxomil/idroclorotiazide a dosaggi di 20/12,5 mg o 20/25 mg e 466 pazienti che hanno ricevuto placebo per periodi fino a 21mesi, la frequenza complessiva di reazioni avverse alla associazioneolmesartan medoxomil/idroclorotiazide e' stata simile a quella relativa al placebo. Anche le interruzioni del trattamento dovute a reazioniavverse sono state simili per olmesartan medoxomil/idroclorotiazide 20/12,5 mg - 20/25 mg (2%) e per placebo (3%). La frequenza di reazioniavverse nel gruppo olmesartan medoxomil/idroclorotiazide in totale rispetto al placebo non e' sembrata essere correlata all'eta' (<65 anni verso >=65 anni), al sesso o al gruppo etnico, benche' la frequenza dicapogiri sia stata lievemente superiore nei pazienti di eta' >= a 75 anni. Inoltre, la tollerabilita' di Olprezide ad alte dosi e' stata valutata in studi clinici condotti in 3709 pazienti che hanno ricevuto olmesartan medoxomil in associazione con idroclorotiazide alle dosi di 40 mg/12,5 mg e 40 mg/25 mg. Le reazioni avverse osservate con Olprezide negli studi clinici, negli studi di tollerabilita' post-autorizzazione e le segnalazioni spontanee sono riportate nella tabella sottostante, cosi' come le reazioni avverse indotte dai singoli componenti olmesartan medoxomil e idroclorotiazide basate sul profilo di tollerabilita' di queste sostanze. Per classificare la frequenza delle reazioni avverse e' stata impiegata la seguente terminologia: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 a <1/10); non comune (>=1/1.000 a <1/100); rara (>=1/10.000 a <1/1.000), molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere determinata sulla base dei dati disponibili). Infezionie infestazioni. Scialoadeniti: HCTZ rara. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Cancro cutaneo non melanoma(carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose): HCTZ non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Anemia aplastica: HCTZ rara. Depressione midollare: HCTZ rara. Anemia emolitica: HCTZ rara. Leucopenia: HCTZ rara. Neutropenia/ agranulocitosi: HCTZ rara. Trombocitopenia: olmesartan non comune; HCTZ rara. Disturbi del sistema immunitario. Reazioni anafilattiche: olmesartan non comune; HCTZ non comune. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Anoressia: HCTZ non comune.Glicosuria: HCTZ comune. Ipercalcemia: HCTZ comune. Ipercolesterolemia: olprezide non comune; HCTZ molto comune. Iperglicemia: HCTZ comune.Iperpotassemia: olmesartan rara. Ipertrigliceridemia: olprezide non comune; olmesartan comune; HCTZ molto comune. Iperuricemia: olprezide non comune; olmesartan comune; HCTZ molto comune. Ipocloremia: HCTZ comune. Alcalosi ipocloremica: HCTZ molto rara. Ipopotassemia: HCTZ comune. Ipomagnesemia: HCTZ comune. Iponatriemia: HCTZ comune. Iperamilasemia: HCTZ comune. Disturbi psichiatrici. Apatia: HCTZ rara. Depressione:HCTZ rara. Irrequietezza: HCTZ rara. Disturbi del sonno: HCTZ rara. Patologie del sistema nervoso. Stato confusionale: HCTZ comune. Convulsioni: HCTZ rara. Disturbi della coscienza (come perdita di coscienza):olprezide rara. Capogiri/sensazione di testa vuota: olprezide comune;olmesartan comune; HCTZ comune. Cefalea: olprezide comune; olmesartancomune; HCTZ rara. Perdita di appetito: HCTZ non comune. Parestesie:HCTZ rara. Capogiri posturali: olprezide non comune. Sonnolenza: olprezide non comune. Sincope: olprezide non comune. Patologie dell'occhio.Riduzione della lacrimazione: HCTZ rara. Offuscamento transitorio della vista: HCTZ rara. Peggioramento di miopia preesistente: HCTZ non comune. Miopatia acuta, glaucoma acuto ad angolo chiuso: HCTZ non nota.Xantopsia: HCTZ rara. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Vertigini: olprezide non comune; olmesartan non comune; HCTZ rara. Patologiecardiache. Angina pectoris: olmesartan non comune. Aritmie cardiache:HCTZ rara. Palpitazioni: olprezide non comune. Patologie vascolari. Embolia: HCTZ rara. Ipotensione: olprezide non comune; olmesartan rara.Angioite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea): HCTZ rara. Ipotensione ortostatica: olprezide non comune; HCTZ non comune. Trombosi:HCTZ rara. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Bronchite: olmesartan comune. Tosse: olprezide non comune; olmesartan comune.Dispnea: HCTZ rara. Polmonite interstiziale: HCTZ rara. Faringite: olmesartan comune. Edema polmonare: HCTZ rara. Distress respiratorio: HCTZ non comune. Rinite: olmesartan comune. Patologie gastrointestinali.Dolore addominale: olprezide non comune; olmesartan comune; HCTZ comune. Costipazione: HCTZ comune. Diarrea: olprezide non comune; olmesartan comune; HCTZ comune. Dispepsia: olprezide non comune; olmesartan comune. Irritazione gastrica: HCTZ comune. Gastroenterite: olmesartan comune. Meteorismo: HCTZ comune. Nausea: olprezide non comune; olmesartancomune; HCTZ comune. Pancreatite: HCTZ rara. Ileo paralitico: HCTZ molto rara. Vomito: olprezide non comune; olmesartan non comune; HCTZ comune. Enteropatia simil-sprue: olmesartan molto rara. Patologie epatobiliari. Colecistite acuta: HCTZ rara. Ittero (ittero colestatico intraepatico): HCTZ rara. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.Dermatite allergica: olmesartan non comune. Reazioni anafilattiche cutanee: HCTZ rara. Edema angioneurotico: olprezide rara; olmesartan rara. Reazioni cutanee simil-lupus eritematoso: HCTZ rara. Eczema: olprezide non comune. Eritema: HCTZ non comune. Esantema: olmesartan non comune. Reazioni di fotosensibilità: HCTZ non comune. Prurito: olmesartannon comune; HCTZ non comune. Porpora: HCTZ non comune. Rash: olprezidenon comune; olmesartan non comune; HCTZ non comune. Riesacerbazione di lupus eritematoso cutaneo: HCTZ rara. Necrolisi epidermica tossica:HCTZ rara.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. A causa degli effetti in gravidanza dei principi attivi diquesta associazione, l'uso di questo farmaco non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso del farmaco e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. Olmesartanmedoxomil L'uso degli antagonisti del recettore dell'angiotensina IInon e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e' controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione adACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un lieve aumentodel rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell'angiotensina II, un simile rischio puo' esistere anche per questa classe di medicinali.Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia consideratoessenziale il proseguimento della terapia con antagonisti del recettore dell'angiotensina II. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con antagonisti del recettore dell'angiotensina II deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. L'esposizione ad antagonisti del recettore dell'angiotensina II durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale,ipotensione, iperpotassiemia). Se dovesse verificarsi esposizione adantagonisti del recettore dell'angiotensina II dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto antagonisti del recettore dell'angiotensina II devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Idroclorotiazide. L'esperienzasull'uso di idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre, e' limitata. Gli studi condotti su animali sonoinsufficienti. L'idroclorotiazide attraversa la placenta. In base almeccanismo di azione farmacologico dell'idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza puo' compromettere la perfusione feto-placentare e causare effetti fetali e neonatali comeittero, disturbo dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia. L'idroclorotiazide non deve essere impiegata nell'edema gestazionale, nell'ipertensione gravidica o preeclampsia a causa del rischio di deplezione del volume plasmatico e ipoperfusione placentare, senza effetti favorevoli sul decorso della malattia. L'idroclorotiazide non deve essere impiegata per l'ipertensione essenziale in donne incinte eccetto quelle rare situazioni in cui nessun altro trattamento possa essere usato. Allattamento. Olmesartan medoxomil. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso di Olprezide durante l'allattamento, l'uso di Olprezide non e' raccomandato e si devono preferire terapie alternative con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento specialmente in caso di neonati o prematuri Idroclorotiazide L'idroclorotiazide e' escreta nel latte umano in piccole quantita'. Alti dosaggi di tiazidi, comportando intensa diuresi, possono inibire la produzionedi latte. L'uso del farmaco non e' raccomandato durante l'allattamento. Se si usa questo farmaco durante l'allattamento le dosi devono essere mantenute piu' basse possibile.
INDICAZIONI
Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. Olprezide, associazione fissa, e' indicato in pazienti adulti la cui pressione arteriosanon sia adeguatamente controllata da olmesartan medoxomil da solo.
INTERAZIONI
Potenziali interazioni con olmesartan medoxomil e idroclorotiazide. Uso concomitante non raccomandato. Litio. Aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e della sua tossicita' sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina e, raramente, con antagonisti del recettore dell'angiotensina II. Inoltre, la clearance renale dellitio e' ridotta dalle tiazidi e, di conseguenza, il rischio di tossicita' da litio puo' essere aumentato. Pertanto, l'uso del farmaco e dilitio in associazione non e' raccomandato. Nel caso si ritenga necessario l'uso concomitante, si raccomanda un attento controllo dei livelli sierici di litio. Uso concomitante che richiede cautela. Baclofene.Puo' verificarsi potenziamento dell'effetto antipertensivo. Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS). I FANS, ad esempio l'acido acetilsalicilico (>3 g/die), i COX-2 inibitori e i FANS non selettivi, possono ridurre l'effetto antipertensivo dei diuretici tiazidici e degli antagonisti del recettore dell'angiotensina II. In alcuni pazienti con compromissione della funzionalita' renale (ad esempio pazienti disidratati o anziani con funzionalita' renale compromessa), la somministrazione concomitante di antagonisti del recettore dell'angiotensina II e diinibitori della cicloossigenasi puo' determinare ulteriore deterioramento della funzionalita' renale, compresa la possibile insufficienza renale acuta, usualmente reversibile. Pertanto, tale associazione deveessere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e si deve prendere in considerazione il controllo della funzionalita' renale dopo l'inizio del trattamento concomitante e periodicamente nel corso di questo. Uso concomitante da valutare. A mifostina. Puo' verificarsi potenziamento dell'effetto antipertensivo. Altri medicinali antipertensivi. L'effetto ipotensivo causato da Olprezide puo' essere aumentato dall'impiego concomitante di altri medicinali antipertensivi. Alcool, barbiturici, stupefacenti o antidepressivi. Puo' verificarsi potenziamento dell'ipotensioneortostatica. Potenziali interazioni con olmesartan medoxomil. Uso concomitante non raccomandato. ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina- angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti delrecettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS. Medicinali che influenzano i livelli di potassio. Sulla base dell'esperienza dell'impiego di altri medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina, l'impiego concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, di integratori di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio o di altri medicinali in grado di determinare un aumento dei livelli del potassio sierico (ad esempio eparina, ACE-inibitori) puo' causare un aumento del potassio sierico. Qualora vengano prescritti medicinali in grado di agire sui livelli di potassio in associazione ad Olprezide, si consiglia il controllo dei livelli plasmatici di potassio.Colesevelam, sequestrante degli acidi biliari. La somministrazione concomitante del colesevelam cloridrato, sequestrante degli acidi biliari, riduce l'esposizione sistemica, la concentrazione massima plasmaticae il T1/2 di olmesartan. La somministrazione di olmesartan medoxomilalmeno 4 ore prima del colesevelam cloridrato riduce l'effetto di questa interazione farmacologica. Deve essere presa in considerazione la somministrazione di olmesartan medoxomil almeno 4 ore prima della dosedi colesevelam cloridrato. Informazioni aggiuntive. Dopo il trattamento con antiacidi (alluminio magnesio idrossido) e' stata osservata unamodesta riduzione della biodisponibilita' di olmesartan. Olmesartan medoxomil non ha effetti significativi sulla farmacocinetica o sulla farmacodinamica del warfarin o sulla farmacocinetica della digossina. Lasomministrazione concomitante di olmesartan medoxomil e pravastatina non determina effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica delle due sostanze in soggetti sani. Olmesartan non possiede effetti inibitori clinicamente rilevanti sugli enzimi del citocromo P450 umano 1A1/2, 2A6, 2C8/9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 in vitro, mentre gli effetti di induzione sul citocromo P450 del ratto sono minimi o assenti. Non sono da attendersi interazioni clinicamente rilevanti tra olmesartan e medicinali metabolizzati dai succitati enzimi del citocromo P450. Potenziali interazioni con idroclorotiazide: Uso concomitante non raccomandato.Medicinali che influenzano i livelli di potassio. L'effetto di deplezione potassica dell'idroclorotiazide puo' essere potenziato dalla somministrazione concomitante di altri medicinali associati a perdita di potassio e ipopotassiemia (ad esempio altri diuretici che determinano potassiuria, lassativi, corticosteroidi, ACTH, amfotericina, carbenoxolone, penicillina G sodica o derivati dell'acido salicilico). Pertanto,tale uso concomitante non e' raccomandato. Uso concomitante che richiede cautela. Sali di calcio. I diuretici tiazidici possono aumentare ilivelli sierici di calcio per diminuzione della loro escrezione. Se devono essere prescritti supplementi di calcio, i livelli sierici di calcio devono essere controllati e la posologia del calcio aggiustata diconseguenza. Colestiramina e resine di colestipolo L'assorbimento diidroclorotiazide viene compromesso in presenza di resine a scambio anionico. Glicosidi della digitale. L'ipopotassiemia o l'ipomagnesemia indotta da tiazidici possono favorire la comparsa di aritmie cardiache indotte da digitale. Medicinali che risentono delle alterazioni della potassemia.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti. Il farmaco e' indicato in quei pazienti in cui la pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata dalla monoterapiacon olmesartan medoxomil alla dose di 20 mg e non deve essere impiegato come terapia iniziale. Il farmaco e' somministrato una volta al giorno, a digiuno o a stomaco pieno. Quando clinicamente appropriato, puo' essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia con olmesartan medoxomil 20 mg all'associazione fissa, considerando che l'effetto antipertensivo di olmesartan medoxomil e' massimo in circa 8 settimane dall'inizio della terapia. Si raccomanda un aggiustamento della dose delle singole componenti. L'associazione di olmesartan medoxomil 20mg e idroclorotiazide 12,5 mg puo' essere somministrata in quei pazienti in cui la pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata dalla monoterapia ottimale con olmesartan medoxomil 20 mg. L'associazionedi olmesartan medoxomil 20 mg e idroclorotiazide 25 mg puo' essere somministrata in quei pazienti in cui la pressione arteriosa non sia adeguatamente controllata dalla terapia con l'associazione di olmesartanmedoxomil 20 mg e idroclorotiazide 12,5 mg. Anziani (65 anni o piu').Negli anziani e' raccomandata la stessa posologia dell'associazione utilizzata negli adulti. Alterata funzionalita' renale. Quando si somministra Olprezide in pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina compresa tra 30 e 60 ml/min) si suggerisce di controllare periodicamente la funzionalita' renale. Il farmacoe' controindicato in pazienti con compromissione della funzionalita'renale di grado severo (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min). Alterata funzionalita' epatica. Il farmaco deve essere usato concautela nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Nei pazienti con compromissione epatica moderata, la dose iniziale raccomandata di olmesartan medoxomil e' di 10 mg una volta al giorno e ladose massima non deve superare i 20 mg una volta al giorno. Nei pazienti con compromissione epatica che assumono diuretici e/o altri medicinali antipertensivi si consiglia un attento monitoraggio della pressione arteriosa e della funzionalita' renale. Non vi e' esperienza dell'uso di olmesartan medoxomil in pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica. Olprezide non deve essere utilizzato in pazienticon grave compromissione della funzionalita' epatica, colestasi e ostruzione biliare. Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia diquesto farmaco nei bambini e adolescenti sotto i 18 anni di eta' nonsono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione. La compressa deve essere deglutita con una sufficiente quantita' di liquido (per esempio un bicchiere d'acqua). La compressa non deve essere masticata e deve essere assunta ogni giorno alla stessa ora.
PRINCIPI ATTIVI
Olprezide 20 mg/12,5 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di olmesartan medoxomil e 12,5 mg diidroclorotiazide. Olprezide 20 mg/25 mg compresse rivestite con film:ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di olmesartan medoxomil e 25 mg di idroclorotiazide.