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MOUNJARO*10MG 1 KWIKPEN

MOUNJARO*10MG 1 KWIKPEN

ELI LILLY ITALIA SpA
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AVVERTENZE
Pancreatite acuta: tirzepatide non e' stato studiato in pazienti con una storia di pancreatite e deve essere usato con cautela in questi pazienti. Pancreatite acuta e' stata segnalata nei pazienti trattati contirzepatide. I pazienti devono essere informati dei sintomi della pancreatite acuta. Se si sospetta una pancreatite, la somministrazione ditirzepatide deve essere interrotta. Se viene confermata la diagnosi dipancreatite, la terapia con tirzepatide non deve essere ripresa. In assenza di altri segni e sintomi di pancreatite acuta, gli aumenti degli enzimi pancreatici da soli non sono predittivi di pancreatite acuta(vedere paragrafo 4.8). Ipoglicemia: i pazienti che ricevono tirzepatide in associazione con un insulino-secretagogo (ad esempio una sulfonilurea) o con insulina possono avere un rischio aumentato di ipoglicemia. Il rischio di ipoglicemia puo' essere ridotto riducendo la dose dell'insulino-secretagogo o dell'insulina (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Effetti gastrointestinali: tirzepatide e' stato associato a reazioni avverse gastrointestinali, che includono nausea, vomito e diarrea (vedere paragrafo 4.8). Queste reazioni avverse possono portare a disidratazione, che potrebbe portare a un deterioramento della funzione renale inclusa compromissione renale acuta. I pazienti trattati con tirzepatide devono essere informati del potenziale rischio di disidratazione, dovuta alle reazioni avverse gastrointestinali e devono prendere precauzioni per evitare perdita di liquidi e alterazioni degli elettroliti. Questo deve essere preso in considerazione in particolare negli anziani, che possono essere piu' suscettibili a tali complicazioni. Patologiagastrointestinale severa: tirzepatide non e' stato studiato in pazienti affetti da patologia gastrointestinale severa, inclusa gastroparesisevera, e deve essere usato con cautela in questi pazienti. Retinopatia diabetica: tirzepatide non e' stato studiato in pazienti con retinopatia diabetica non proliferativa che richiede una terapia acuta, retinopatia diabetica proliferativa o edema maculare diabetico e deve essere usato con cautela in questi pazienti, monitorandoli adeguatamente.Contenuto di sodio: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg)di sodio per dose, cioe' essenzialmente "senza sodio". Alcol benzilico: questo medicinale contiene 5,4 mg di alcol benzilico per ogni dose di 0,6 mL di Mounjaro KwikPen.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Medicinali usati nel diabete, ipoglicemizzanti, escluse le insuline.
CONSERVAZIONE
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Penna preriempita monodose; flaconcino monodose: conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Penna preriempita (KwikPen) multidose: per le condizioni di conservazione dopo il primo utilizzo, vedere paragrafo 6.3.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
MOUNJARO SOLUZIONE INIETTABILE (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio' permettera' la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse.)
ECCIPIENTI
Penna preriempita monodose; flaconcino monodose: idrogenofosfato disodico eptaidrato (E339), sodio cloruro, acido cloridrico concentrato (per aggiustare il pH), sodio idrossido (per aggiustare il pH), acqua perpreparazioni iniettabili. Penna preriempita (KwikPen) multidose: idrogenofosfato disodico eptaidrato (E339), alcol benzilico (E1519), glicerolo, fenolo, sodio cloruro, acido cloridrico concentrato (per aggiustare il pH), sodio idrossido (per aggiustare il pH), acqua per preparazioni iniettabili.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: in 9 studi di fase 3 completati, 7702 pazienti sono stati esposti a tirzepatide da solo o in associazione con altri medicinali ipoglicemizzanti. Le reazioni avverse riportate piu' frequentemente sono state disturbi gastrointestinali, inclusi nausea (molto comune), diarrea (molto comune), stipsi (comune) e vomito(comune). In generale, queste reazioni sono state per lo piu' di gravita' lieve o moderata e si sono verificate piu' spesso durante l'aumento della dose e sono diminuite nel tempo. (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Elenco delle reazioni avverse. Le seguenti reazioni avverse riportate negli studi clinici sono elencate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e in ordine di incidenza decrescente: moltocomune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1 000,< 1/100); raro (>= 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000). All'interno di ciascun gruppo di incidenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di frequenza. Reazioni avverse. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni di ipersensibilita'; raro: reazione anafilattica ^#, angioedema ^#. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia ^1* quando usato con sulfonilurea o insulina; comune: ipoglicemia ^1* quando usato con metformina eSGLT2i, appetito ridotto ^1; non comune: ipoglicemia ^1* quando usatocon metformina, peso diminuito ^1. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro ^2; non comune: disgeusia. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ^2. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, diarrea; comune: dolore addominale, vomito, dispepsia, stipsi, distensioneaddominale, eruttazione, flatulenza, malattia da reflusso gastroesofageo; non comune: colelitiasi, colecistite, pancreatite acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: perdita di capelli ^2. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza ^+, reazioni in sede di iniezione; non comune:dolore in sede di iniezione. Esami diagnostici. Comune: frequenza cardiaca aumentata, lipasi aumentata, amilasi aumentata; non comune: calcitonina ematica aumentata. ^# Da segnalazioni post-marketing. *Ipoglicemia definita di seguito. ^+ Stanchezza include i termini stanchezza, astenia, malessere e letargia. ^1 Reazioni avverse che si applicano solo a pazienti con diabete mellito di tipo 2. ^2 Reazioni avverse che siapplicano principalmente a pazienti con sovrappeso o obesita', con osenza diabete mellito di tipo 2. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Reazioni di ipersensibilita': reazioni di ipersensibilita' sono state riportate con tirzepatide nel pool di studi clinici per il diabete mellito di tipo 2, controllati con placebo, a volte gravi (ad esempio orticaria ed eczema); reazioni di ipersensibilita' sono state riportate nel 3,2% dei pazienti trattati con tirzepatide rispetto all'1,7% dei pazienti trattati con placebo. Dopo la commercializzazione di tirzepatide sono stati riportati raramente casi di reazione anafilatticae angioedema. Reazioni di ipersensibilita', talvolta gravi (ad es. eruzione cutanea e dermatite), sono state riportate con tirzepatide nelpool di studi clinici controllati con placebo in pazienti con IMC >= 27 kg/m^2 con o senza diabete mellito di tipo 2; reazioni di ipersensibilita' sono state riportate nel 5,0% dei pazienti trattati con tirzepatide rispetto al 2,3% dei pazienti trattati con placebo. Ipoglicemia in pazienti con diabete mellito di tipo 2: ipoglicemia clinicamente significativa (glucosio ematico < 3,0 mmol/L (< 54 mg/dL) o ipoglicemia severa (che richiede l'assistenza di un'altra persona) si e' verificatanel 10 - 14% dei pazienti (da 0,14 a 0,16 eventi/paziente/anno) quando tirzepatide e' stato aggiunto a sulfonilurea e nel 14 - 19% dei pazienti (da 0,43 a 0,64 eventi/paziente/anno) quando tirzepatide e' stataaggiunta a insulina basale. Il tasso di ipoglicemia clinicamente significativa quando tirzepatide e' stata usata in monoterapia o quando e'stata aggiunta ad altri medicinali antidiabetici orali e' stato finoa 0,04 eventi/paziente anno (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). Negli studi clinici di fase 3, 10 (0,2%) pazienti hanno riportato 12 episodidi ipoglicemia severa. Di questi 10 pazienti, 5 (0,1%) erano trattatiin associazione con insulina glargine o sulfonilurea e hanno riportato1 episodio ciascuno. Reazioni avverse gastrointestinali: negli studidi fase 3 controllati con placebo per il diabete mellito di tipo 2, idisturbi gastrointestinali sono aumentati in modo dose-dipendente contirzepatide 5 mg (37,1 %), 10 mg (39,6 %) e 15 mg (43,6%) rispetto alplacebo (20,4%). Con tirzepatide 5 mg, 10 mg e 15 mg, nausea si e' verificata nel 12,2%, 15,4% e 18,3% rispetto al 4,3% con placebo e diarrea nell'11,8%, 13,3% e 16,2% rispetto al 8,9% con placebo. Le reazioniavverse gastrointestinali sono state per lo piu' di entita' lieve (74%) o moderata (23,3%). L'incidenza di nausea, vomito e diarrea e' statamaggiore durante il periodo di aumento della dose ed e' diminuita neltempo. Piu' pazienti nei gruppi tirzepatide 5 mg (3,0%), 10 mg (5,4%)e 15 mg (6,6%) rispetto al gruppo placebo (0,4 %) hanno interrotto definitivamente la terapia a causa di un evento gastrointestinale. Neglistudi di fase 3, controllati con placebo, in pazienti con IMC>= 27 kg/m^2 con o senza diabete mellito di tipo 2, i disturbi gastrointestinali sono aumentati con tirzepatide 5 mg (51,3%), 10 mg (55,2 %) e 15 mg(55,6 %) rispetto al placebo (28,5 %). Nausea si e' verificata nel 22,1%, 28,8 % e 27,9% rispetto all'8,3% e diarrea nel 16,9%, 19,3% e 21,7% rispetto all'8,0%, rispettivamente, con tirzepatide 5 mg, 10 mg e 15 mg rispetto al placebo. Le reazioni avverse gastrointestinali sono state per lo piu' di entita' lieve (63%) o moderata (32,6%). L'incidenza di nausea, vomito e diarrea e' stata maggiore durante il periodo diaumento della dose ed e' diminuita nel tempo. Piu' pazienti nei gruppitirzepatide 5 mg (2,0%), 10 mg (4,5%) e 15 mg (4,3%) rispetto al gruppo placebo (0,5 %) hanno interrotto definitivamente la terapia a causadi un evento gastrointestinale. Eventi correlati alla colecisti: nelpool di studi di fase 3, controllati con placebo, in pazienti con IMC>= 27 kg/m^2 con o senza diabete mellito di tipo 2, l'incidenza complessiva di colecistite e colecistite acuta e' stata dello 0,5% e 0 % rispettivamente nei pazienti trattati con tirzepatide e placebo. Nel pooldi studi di fase 3, controllati con placebo, in pazienti con IMC >= 27 kg/m^2 con o senza diabete mellito di tipo 2, colecistite acuta e' stata riportata dall'1,6% dei pazienti trattati con tirzepatide e dall'1,0% dei pazienti trattati con placebo. Questi eventi acuti della colecisti sono stati positivamente associati alla riduzione del peso.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi all'uso di tirzepatide in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Tirzepatide non e' raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non usano misure contraccettive. Allattamento: non e'noto se tirzepatide sia escreto nel latte umano. Non puo' essere escluso un rischio per il neonato/lattante. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia contirzepatide tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamentoper il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita':l'effetto di tirzepatide sulla fertilita' nell'uomo non e' noto. Gli studi sugli animali con tirzepatide non hanno indicato effetti dannosidiretti sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Diabete mellito di tipo 2. Mounjaro e' indicato per il trattamento diadulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico: come monoterapia quando l'uso di metformina e' considerato inappropriato a causa di intolleranza o controindicazioni; in aggiunta ad altri medicinali per il trattamento del diabete. Per i risultati degli studi clinici rispetto alle associazioni, agli effetti sul controllo glicemico e alle popolazioni studiate, vedere i paragrafi 4.4, 4.5 e 5.1. Gestione del peso corporeo: Mounjaro e' indicato in aggiunta a una dieta povera di calorie ead un aumento dell'attivita' fisica per la gestione del peso corporeo, inclusi la riduzione del peso e il mantenimento del peso, in pazienti adulti con un indice di massa corporea (IMC) iniziale di >=30 kg/m^2(obesita'), o da >= 27 kg/m^2 a < 30 kg/m^2 (sovrappeso) in presenzadi almeno una co-morbidita' correlata al peso (ad esempio ipertensione, dislipidemia, apnea ostruttiva nel sonno, malattia cardiovascolare,prediabete o diabete mellito di tipo 2).
INTERAZIONI
Tirzepatide ritarda lo svuotamento gastrico e quindi ha il potenzialedi influenzare il tasso di assorbimento dei medicinali orali somministrati in concomitanza. Questo effetto, che determina una diminuzione della Cmax e un tmax ritardato, e' piu' pronunciato all'inizio del trattamento con tirzepatide. Sulla base dei risultati di uno studio con paracetamolo, che e' stato utilizzato come medicinale modello per valutare l'effetto di tirzepatide sullo svuotamento gastrico, non si prevedeche siano necessari aggiustamenti della dose per la maggior parte deimedicinali orali somministrati in concomitanza. Tuttavia, si raccomanda di monitorare i pazienti che assumono medicinali orali con un indiceterapeutico ristretto (ad esempio warfarin, digossina), specialmenteall'inizio del trattamento con tirzepatide e dopo l'aumento della dose. Il rischio di un effetto ritardato deve essere preso in considerazione anche per i medicinali orali per i quali e' importante una rapida insorgenza dell'effetto. Paracetamolo: dopo una dose singola di 5 mg ditirzepatide, la concentrazione plasmatica massima (Cmax) di paracetamolo e' stata ridotta del 50% e il tempo mediano (tmax) per raggiungerela Cmax e' stato ritardato di 1 ora. L'effetto di tirzepatide sull'assorbimento orale di paracetamolo dipende dalla dose e dal tempo. A basse dosi (0,5 e 1,5 mg), c'era solo un lieve cambiamento nell'esposizione al paracetamolo. Dopo quattro dosi settimanali consecutive di tirzepatide (5/5/8/10 mg), non e' stato osservato alcun effetto sulla Cmaxe tmax di paracetamolo. L'esposizione complessiva (AUC) non e' stata influenzata. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose di paracetamolo quando somministrato con tirzepatide. Contraccettivi orali: lasomministrazione di un contraccettivo orale combinato (0,035 mg di etinilestradiolo piu' 0,25 mg di norgestimato, un profarmaco della norelgestromina) in presenza di una singola dose di tirzepatide (5 mg) ha determinato una riduzione della Cmax e dell'area sotto la curva (AUC) del contraccettivo orale. La Cmax dell'etinilestradiolo e' stata ridottadel 59% e l'AUC del 20% con un ritardo del tmax di 4 ore. La Cmax della norelgestromina e' stata ridotta del 55% e l'AUC del 23% con un ritardo del tmax di 4,5 ore. La Cmax di norgestimato e' stata ridotta del66 % e l'AUC del 20 % con un ritardo del tmax di 2,5 ore. Questa riduzione dell'esposizione dopo una singola dose di tirzepatide non e' considerata clinicamente rilevante. Non e' richiesto alcun aggiustamentodella dose dei contraccettivi orali.
POSOLOGIA
Posologia: la dose iniziale di tirzepatide e' 2,5 mg una volta a settimana. Dopo 4 settimane, la dose deve essere aumentata a 5 mg una voltaa settimana. Se necessario, e' possibile aumentare la dose con incrementi di 2,5 mg dopo un minimo di 4 settimane con la dose in uso. Le dosi di mantenimento raccomandate sono 5 mg, 10 mg e 15 mg. La dose massima e' 15 mg una volta a settimana. Quando tirzepatide viene aggiuntoalla terapia esistente con metformina e/o inibitore del co- trasportatore di sodio-glucosio 2 (SGLT2i), puo' essere mantenuta la dose in usodi metformina e/o SGLT2i. Quando tirzepatide viene aggiunto alla terapia esistente con una sulfonilurea e/o insulina, si puo' considerare una riduzione della dose di sulfonilurea o insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. L'automonitoraggio della glicemia e' necessario per aggiustare la dose di sulfonilurea e insulina. Si raccomanda un approccio graduale per la riduzione dell'insulina. (vedere paragrafi 4.4 e4.8). Dosi dimenticate: se viene dimenticata una dose, deve essere somministrata il prima possibile entro 4 giorni dalla dose dimenticata.Se sono trascorsi piu' di 4 giorni, saltare la dose dimenticata e somministrare la dose successiva nel giorno regolarmente programmato. In ogni caso, i pazienti possono poi riprendere la loro regolare programmazione una volta a settimana. Modifica del giorno programmato per la somministrazione: il giorno di somministrazione settimanale puo' esseremodificato, se necessario, purche' l'intervallo tra le due somministrazioni sia di almeno 3 giorni. Popolazioni particolari. Anziani, genere, popolazione, etnia o peso corporeo: non e' necessario modificare ladose in base all'eta', al genere, alla popolazione, all'etnia o al peso corporeo (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). Sono disponibili solo dati molto limitati su pazienti di eta' >= 85 anni. Compromissione renale: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione renale, compresa la malattia renale allo stadio terminale (end stage renal disease, ESRD). L'esperienza con l'uso di tirzepatide in pazienti con compromissione renale severa e ESRD e' limitata. Prestare attenzione quando si trattano questi pazienti con tirzepatide (vedere paragrafo 5.2). Compromissione epatica: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione epatica. L'esperienza con l'uso di tirzepatide in pazienti con compromissione epaticasevera e' limitata. Prestare attenzione quando si trattano questi pazienti con tirzepatide (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica:la sicurezza e l'efficacia di tirzepatide nei bambini di eta' inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: Mounjaro deve essere iniettato per viasottocutanea nell'addome, nella coscia o nella parte superiore del braccio. La dose puo' essere somministrata in qualsiasi momento della giornata, indipendentemente dai pasti. I siti di iniezione devono essereruotati ad ogni dose. Se un paziente si inietta anche insulina, deve iniettarsi Mounjaro in un sito di iniezione diverso. I pazienti devonoessere avvisati di leggere attentamente le istruzioni per l'uso incluse nel foglio illustrativo prima di somministrare il medicinale. Flaconcino: i pazienti e le persone che si prendono cura di loro devono essere istruiti alla tecnica di iniezione sottocutanea prima di somministrare Mounjaro. Per ulteriori informazioni prima della somministrazione,vedere il paragrafo 6.6.
PRINCIPI ATTIVI
Penna preriempita, monodose. Mounjaro 2,5 mg soluzione iniettabile inpenna preriempita: ogni penna preriempita contiene 2,5 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (5 mg/mL). Mounjaro 5 mg soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 5 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (10 m/mL). Mounjaro 7,5 mg soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 7,5 mgdi tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (15 mg/mL). Mounjaro 10 mg soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene10 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (20 mg/mL). Mounjaro 12,5mg soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempitacontiene 12,5 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (25 mg/mL). Mounjaro 15 mg soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni penna preriempita contiene 15 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (30 mg/mL). Flaconcino, monodose. Mounjaro 2,5 mg soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcino contiene 2,5 mg di tirzepatide in 0,5 mL disoluzione (5 mg/mL). Mounjaro 5 mg soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcino contiene 5 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione(10 mg/mL). Mounjaro 7,5 mg soluzione iniettabile in flaconcino: ogniflaconcino contiene 7,5 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (15 mg/mL). Mounjaro 10 mg soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcino contiene 10 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (20 mg/mL).Mounjaro 12,5 mg soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcinocontiene 12,5 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (25 mg/mL). Mounjaro 15 mg soluzione iniettabile in flaconcino: ogni flaconcino contiene 15 mg di tirzepatide in 0,5 mL di soluzione (30 mg/mL). Penna preriempita (KwikPen), multidose. Mounjaro 2,5 mg/dose KwikPen soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni dose contiene 2,5 mg di tirzepatide in 0,6 mL di soluzione. Ogni penna preriempita multidose contiene10 mg di tirzepatide in 2,4 mL (4,17 mg/mL). Ogni penna rilascia 4 dosi da 2,5 mg. Mounjaro 5 mg/dose KwikPen soluzione iniettabile in pennapreriempita: ogni dose contiene 5 mg di tirzepatide in 0,6 mL di soluzione. Ogni penna preriempita multidose contiene 20 mg di tirzepatidein 2,4 mL (8,33 mg/mL). Ogni penna rilascia 4 dosi da 5 mg. Mounjaro 7,5 mg/dose KwikPen soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni dose contiene 7,5 mg di tirzepatide in 0,6 mL di soluzione. Ogni penna preriempita multidose contiene 30 mg di tirzepatide in 2,4 mL (12,5 mg/mL). Ogni penna rilascia 4 dosi da 7,5 mg. Mounjaro 10 mg/dose KwikPensoluzione iniettabile in penna preriempita: ogni dose contiene 10 mgdi tirzepatide in 0,6 mL di soluzione. Ogni penna preriempita multidose contiene 40 mg di tirzepatide in 2,4 mL (16,7 mg/mL). Ogni penna rilascia 4 dosi da 10 mg. Mounjaro 12,5 mg/dose KwikPen soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni dose contiene 12,5 mg di tirzepatide in 0,6 mL di soluzione. Ogni penna preriempita multidose contiene 50 mgdi tirzepatide in 2,4 mL (20,8 mg/mL). Ogni penna rilascia 4 dosi da12.5 mg. Mounjaro 15 mg/dose KwikPen soluzione iniettabile in penna preriempita: ogni dose contiene 15 mg di tirzepatide in 0,6 mL di soluzione. Ogni penna preriempita multidose contiene 60 mg di tirzepatide in2,4 mL (25 mg/mL). Ogni penna rilascia 4 dosi da 15 mg. Per l'elencocompleto degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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