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MATRIFEN*3CER TRANSD100MCG/ORA

MATRIFEN*3CER TRANSD100MCG/ORA

TAKEDA ITALIA SpA
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AVVERTENZE
I pazienti che hanno manifestato eventi avversi seri devono essere monitorati per almeno 24 ore dopo la rimozione del medicinale, o anche piu' a lungo se i sintomi clinici lo impongono, poiche' le concentrazioni sieriche di fentanil diminuiscono gradualmente e si riducono a circail 50% dopo 20-27 ore. I pazienti e le persone che si prendono cura di loro devono essere informati che il farmaco contiene un principio attivo in una quantita' che puo' essere fatale, soprattutto per un bambino. Pertanto, essi devono tenere tutti i cerotti fuori dalla vista e dalla portata dei bambini, sia prima che dopo l'uso. Pazienti naive e pazienti che non hanno tolleranza agli oppioidi. L'uso del medicinale in pazienti naive agli oppioidi e' stato associato con rari casi di depressione respiratoria significativa e/o morte quando viene utilizzatocome terapia oppioide iniziale, soprattutto in pazienti con dolore nononcologico. Esiste il rischio potenziale di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita anche se viene utilizzata la dose piu' bassa delfarmaco come terapia iniziale in pazienti naive agli oppioidi, soprattutto in pazienti anziani o con compromissione epatica o renale. La tendenza a sviluppare tolleranza ha un'ampia variabilita' interindividuale. Si raccomanda di utilizzare il medicinale in pazienti che hanno dimostrato tolleranza agli oppioidi. Depressione respiratoria. Con il medicinale, in alcuni pazienti, si puo' verificare una significativa depressione respiratoria; i pazienti devono essere tenuti sotto controlloper questi effetti. La depressione respiratoria puo' persistere anchedopo la rimozione del cerotto del farmaco. L'incidenza di depressionerespiratoria aumenta con l'aumentare della dose del medicinale. Sostanze ad azione depressiva del SNC possono aggravare la depressione respiratoria. Rischio dovuto all'uso concomitante di farmaci sedativi comebenzodiazepine o farmaci correlati. L'uso concomitante del medicinalee di farmaci sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati puo' causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi farmaci sedativideve essere riservata a quei pazienti per i quali non sono possibili opzioni terapeutiche alternative. Se viene presa la decisione di prescrivere il farmaco in concomitanza con farmaci sedativi, deve essere usata la dose piu' bassa efficace e la durata del trattamento deve esserela piu' breve possibile. I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A taleriguardo, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e chi li assiste affinche' siano a conoscenza di questi sintomi. Malattia polmonare cronica. Il medicinale puo' avere effetti indesiderati piu' severiin pazienti con malattie polmonari croniche, ostruttive o di altro tipo. In questi pazienti gli oppioidi possono ridurre il drive respiratorio e aumentare la resistenza delle vie aeree. Dipendenza e potenzialedi abuso. Nel caso di somministrazione ripetuta di oppioidi si possonosviluppare tolleranza, dipendenza fisica e dipendenza psicologica. Fentanil puo' essere oggetto di abuso in modo simile ad altri agonisti oppioidi. L'abuso o l'uso improprio intenzionale del farmaco possono provocare sovradosaggio e/o morte. I pazienti con una precedente storiadi tossicodipendenza/abuso di alcol sono piu' a rischio di svilupparedipendenza e abuso in seguito a trattamento con oppioidi. I pazienti con rischio aumentato di abuso di oppioidi possono essere comunque trattati in modo appropriato anche con formulazioni di oppioidi a rilasciomodificato; tali pazienti richiedono comunque un monitoraggio per segni e sintomi di uso improprio, abuso o dipendenza. Patologie del SNC inclusa ipertensione intracranica. Il medicinale deve essere usato concautela nei pazienti che possono essere particolarmente sensibili aglieffetti endocranici della ritenzione di CO 2 , come quelli con segnidi aumento della pressione intracranica, alterazione della coscienza ocoma. Il medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da tumori cerebrali. Malattie cardiache. Fentanil puo' produrre bradicardia e deve pertanto essere somministrato con cautela ai pazienti con bradiaritmie. Ipotensione. Gli oppioidi possono causare ipotensione, soprattutto in pazienti con ipovolemia acuta. Ipotensione e/o ipovolemia sintomatica sottostanti devono essere corrette prima di iniziareil trattamento con cerotti transdermici di fentanil. Compromissione epatica. Poiche' fentanil viene metabolizzato a metaboliti inattivi nelfegato, la compromissione epatica puo' ritardarne l'eliminazione. Se pazienti con compromissione epatica ricevono il mecdicinale, questi devono essere tenuti sotto stretto controllo per i sintomi di tossicita'da fentanil e la dose del farmaco deve essere ridotta se necessario. Compromissione renale. Sebbene non ci si aspetti che la compromissionedella funzione renale influenzi l'eliminazione di fentanil in misura clinicamente rilevante, si consiglia cautela poiche' la farmacocineticadi fentanil non e' stata valutata in questa popolazione di pazienti.Se pazienti con compromissione renale ricevono il medciinale, questi devono essere tenuti sotto stretto controllo per i sintomi di tossicita' da fentanil e la dose deve essere ridotta se necessario. Ulteriori limitazioni vanno applicate ai pazienti naive agli oppioidi con compromissione renale. Febbre/esposizione a sorgenti esterne di calore. Le concentrazioni sieriche di fentanil possono aumentare se la temperaturacutanea aumenta. Pertanto, i pazienti con febbre devono essere monitorati per gli effetti indesiderati degli oppioidi e la dose del farmacodeve essere aggiustata se necessario. E' possibile che avvenga un aumento temperatura-dipendente del rilascio di fentanil dal sistema che puo' portare a sovradosaggio e morte. Tutti i pazienti devono evitare l'esposizione del sito di applicazione del medicinale a sorgenti di calore esterne dirette quali termofori, termocoperte, letti ad acqua riscaldati, lampade termiche o abbronzanti, esposizioni intensive al sole,borse di acqua calda, lunghi bagni in acqua calda, saune e idromassaggi termali caldi. Sindrome serotoninergica Si raccomanda cautela quandoil medicinale e' somministrato in concomitanza a medicinali che interessano i sistemi di trasmissione serotoninergica. Lo sviluppo di una sindrome serotoninergica potenzialmente pericolosa per la vita puo' verificarsi con l'uso concomitante di sostanze che agiscono sulla serotonina, come gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina(SSRI), gli Inibitori della Ricaptazione della Serotonina-Noradrenalina (SNRI) e alcuni medicinali che alterano il metabolismo della serotonina (compresi gli Inibitori delle Monoamino Ossidasi [IMAO]).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici, Oppioidi, Derivati della fenilpiperidina.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione speciale di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Dolore acuto o postoperatorio, poiche' non e' possibile aumentaregradualmente la dose durante un impiego a breve termine e potrebbe inoltre comportare un possibile rischio di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita. Severa depressione respiratoria.
DENOMINAZIONE
MATRIFEN CEROTTO TRANSDERMICO
ECCIPIENTI
Glicole dipropilenico, idrossipropilcellulosa, dimeticone silicone adesivo (amino-resistente), membrana di rilascio, etilenvinilacetato (EVA), pellicola di copertura, film in polietilene tereftalato (PET), pellicola protettiva asportabile, film in poliestere rivestito con fluoropolimero, inchiostro di stampa.
EFFETTI INDESIDERATI
La sicurezza del medicinale e' stata valutata in 1565 soggetti adultie 289 pediatrici che hanno preso parte a 11 studi clinici (1 in doppiocieco, controllato vs placebo; 7 in aperto, vs controllo attivo; 3 inaperto, non controllati) nel trattamento del dolore cronico oncologico o non oncologico. Tutti questi soggetti hanno ricevuto almeno 1 dosedel medicinale e hanno fornito dati di sicurezza. Sulla base dei datidi sicurezza aggregati di questi studi clinici, le reazioni avverse riportate piu' comunemente (incidenza >=10%) sono state: nausea (35,7%), vomito (23,2%), stipsi (23,1%), sonnolenza (15,0%), capogiri (13,1%)e cefalea (11,8%). Le reazioni avverse riportate con l'uso del farmaco negli studi clinici, incluse quelle elencate sopra, e quelle e nell'esperienza post-marketing sono elencate sotto. Le frequenze sono riportate in accordo alla seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000,<1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse sono presentate secondo la Classificazione per Sistemi e Organi e in ordine decrescente di gravita' all'interno di ciascuna categoria di frequenza. Reazioni avverse in pazienti adulti e pediatrici. Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilità; non noto: shock anafilattico, reazione anafilattica, reazione anafilattoide. Patologie endocrine. Non noto: carenza di androgeni. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia,depressione, ansia, stato confusionale, allucinazioni; non comune: agitazione, disorientamento, umore euforico; non noto: delirium. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, capogiro, cefalea; comune: tremore, parestesia; non comune: ipoestesia, convulsioni (incluse convulsioni cloniche e da grande male), amnesia; riduzione del livello di coscienza, perdita di coscienza. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata; raro: miosi. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia; non comune: bradicardia, cianosi. Patologie vascolari. Comune: ipertensione; non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; non comune: depressione respiratoria, distress respiratorio; raro: apnea, ipoventilazione; non noto: bradipnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito, stipsi; comune: diarrea, bocca secca, dolore addominale, dolore addominale superiore, dispepsia; non comune: ileo; raro: sub ileo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi, prurito, rash, eritema; non comune: eczema, dermatite allergica, patologia della pelle, dermatite, dermatite da contatto. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari; non comune: contrazioni muscolari. Patologie renali e urinarie. Comune:ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile, disfunzioni sessuali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento, edema periferico, astenia, malessere, sensazione difreddo. Non comune: reazioni al sito di applicazione, malattia simil-influenzale, sensazione di modificazioni della temperatura corporea,ipersensibilità nel sito di applicazione, sindrome da sospensione, piressia; raro: dermatite nel sito di applicazione, eczema nel sito di applicazione. Popolazione pediatrica. La sicurezza del medicinale e' stata valutata in 289 pazienti pediatrici (< 18 anni) che hanno partecipato a 3 studi clinici per la gestione del dolore cronico o continuo diorigine oncologica o non oncologica. Questi pazienti hanno assunto almeno una dose del medicinale e hanno fornito dati di sicurezza. Il profilo di sicurezza nei bambini e negli adolescenti trattati con il medicinale e' stato simile a quello osservato negli adulti. Non sono statiidentificati rischi nella popolazione pediatrica oltre a quelli attesi con l'uso di oppioidi per il sollievo dal dolore associato a gravi malattie e non sembra esserci alcun rischio specifico pediatrico associato all'uso del medicinale in bambini anche di solo 2 anni di eta' seutilizzato come indicato. Sulla base dei dati aggregati di sicurezza da questi 3 studi clinici nei pazienti pediatrici, le reazioni avverseriportate piu' comunemente (incidenza >=10%) sono state: vomito (33,9%), nausea (23,5%). cefalea (16,3%), stipsi (13,5%), diarrea (12,8%) eprurito (12,8%). Con l'uso prolungato del farmaco possono svilupparsitolleranza, dipendenza fisica e psicologica. Sintomi da astinenza da oppioidi (come nausea, vomito, diarrea, ansia e brividi) sono possibiliin alcuni pazienti in seguito alla conversione del precedente trattamento analgesico con oppioidi al medicinale o se la terapia viene interrotta all'improvviso. Sono stati riportati casi molto rari di neonaticon sindrome da sospensione neonatale nel caso di madri che hanno fatto uso cronico del farmaco durante la gravidanza. Casi di sindrome serotoninergica sono stati riportati quando fentanil e' stato somministrato in concomitanza a farmaci altamente serotoninergici. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avversesospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto disegnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Non ci sono dati adeguati sull'uso del farmaco nelle donnein gravidanza. Studi sugli animali hanno dimostrato una certa tossicita' riproduttiva. Non e' noto il rischio potenziale nell'uomo sebbenefentanil, quando utilizzato per via endovenosa come anestetico, abbiadimostrato di attraversare la barriera placentare in gravidanza. E' stata riportata sindrome da sospensione in neonati nati da madri in terapia cronica con il medicinale durante la gravidanza. Il farmaco non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario. L'uso del medicinale durante il parto non e' raccomandato poiche' non puo' essere utilizzato nel trattamento del dolore acuto o post-operatorio. Inoltre, poiche' fentanil passa attraverso la placenta, l'uso del medicinale durante il parto puo' provocare depressione respiratoria nel neonato. Allattamento. Fentanil viene escreto nellatte materno e puo' provocare sedazione/depressione respiratoria nelneonato allattato. L'allattamento con latte materno dovra' pertanto essere interrotto durante il trattamento con il farmaco e per almeno 72ore dopo la rimozione del cerotto. Fertilita'. Non ci sono dati clinici sugli effetti di fentanil sulla fertilita'. Alcuni studi nei ratti hanno evidenziato una riduzione della fertilita' e un aumento della mortalita' embrionale a dosi tossiche per le madri.
INDICAZIONI
Adulti. Il medicinale e' indicato nel trattamento del dolore cronico severo che richiede somministrazione continua a lungo termine di oppioidi. Bambini. Trattamento a lungo termine del dolore cronico severo neibambini di eta' superiore a 2 anni che sono gia' in trattamento con oppioidi.
INTERAZIONI
Interazioni farmacodinamiche. Medicinali ad azione centrale e alcol L'uso concomitante di altri medicinali depressivi del sistema nervoso centrale (comprendenti oppioidi, sedativi come benzodiazepine o farmacicorrelati, ipnotici, anestetici generali, fenotiazine, tranquillanti,antistaminici sedativi e bevande alcoliche) e di miorilassanti, puo' produrre ulteriori effetti depressivi sul CNS; si possono verificare ipotensione, sedazione profonda, ipoventilazione, depressione respiratoria, coma o morte. Pertanto l'uso di uno qualsiasi di questi medicinaliin concomitanza con il medicinale richiede una particolare attenzionee il monitoraggio del paziente. La dose e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati. Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO).L'uso del medicinale non e' raccomandato in pazienti che richiedono lasomministrazione contemporanea di IMAO. Sono state segnalate interazioni severe e imprevedibili con gli IMAO, comprendenti un potenziamentodegli effetti degli oppioidi o degli effetti serotoninergici. Pertanto il farmaco non deve essere utilizzato nei 14 giorni successivi all'interruzione della terapia con IMAO. Medicinali serotoninergici. La co-somministrazione di fentanil con medicinali serotoninergici, come un Inibitore Selettivo della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) o un Inibitore della Ricaptazione della Serotonina-Noradrenalina (SNRI) o un Inibitore delle Monoamino Ossidasi (IMAO) puo' aumentare il rischio disindrome serotoninergica, una condizione potenzialmente pericolosa perla vita. Uso concomitante di agonisti/antagonisti oppioidi misti L'uso concomitante di buprenorfina, nalbufina o pentazocina non e' raccomandato. Questi medicinali hanno elevata affinita' per i recettori oppioidi con un'attivita' intrinseca relativamente bassa, quindi antagonizzano in parte l'effetto analgesico di fentanil e possono indurre sintomi da astinenza in pazienti dipendenti dagli oppioidi. Interazioni farmacocinetiche. Inibitori del CYP3A4. Fentanil, principio attivo ad elevata clearance, viene rapidamente metabolizzato principalmente dal citocromo CYP3A4. L'uso concomitante del medicinale e di inibitori del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) puo' comportare un aumento della concentrazione plasmatica di fentanil, che potrebbe aumentare o prolungare sia glieffetti terapeutici che quelli indesiderati e potrebbe causare depressione respiratoria grave. Ci si aspetta che l'entita' dell'interazionecon gli inibitori potenti di CYP3A4 sia maggiore di quella con gli inibitori deboli o moderati. Sono stati segnalati casi di depressione respiratoria grave dopo la co-somministrazione di inibitori del CYP3A4 con fentanil transdermico, compreso un caso fatale dopo la co-somministrazione con un inibitore moderato del CYP3A4. L'uso concomitante di inibitori del CYP3A4 e il medicinale non e' raccomandato, a meno che ilpaziente sia monitorato attentamente. Esempi di principi attivi che possono aumentare le concentrazioni di fentanil sono: amiodarone, cimetidina, claritromicina, diltiazem, eritromicina, fluconazolo, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, ritonavir, verapamil e voriconazolo (l'elenco non e' completo). Dopo la co-somministrazione di inibitori deboli, moderati o potenti del CYP3A4 con fentanil e.v. a breve durata d'azione, la diminuzione della clearance di fentanil e' stata generalmente<=25%, tuttavia con ritonavir (inibitore potente di CYP3A4), la clearance media di fentanil e' diminuita in media del 67%. L'entita' dell'interazione degli inibitori di CYP3A4 con fentanil transdermico a lungadurata d'azione e' nota, ma puo' essere maggiore che con la somministrazione e.v. a breve durata d'azione. Induttori di CYP3A4. L'uso concomitante di fentanil transdermico con induttori del citocromo CYP3A4 puo' comportare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di fentanil e una diminuzione dell'effetto terapeutico. Si raccomanda cautelanell'uso concomitante di induttori di CYP3A4 e il medicinale. La dosedel farmaco puo' richiedere un aumento oppure puo' essere necessariopassare a un altro medicinale analgesico. In previsione dell'interruzione di un trattamento concomitante con un induttore di CYP3A4 e' necessario diminuire la dose di fentanil e monitorare attentamente il paziente. Gli effetti dell'induttore diminuiscono gradualmente e cio' puo'comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fentanil, lequali possono aumentare o prolungare sia gli effetti terapeutici siagli effetti indesiderati, e potrebbero causare una grave depressione respiratoria. L'attento monitoraggio deve continuare fino al raggiungimento di effetti stabili del farmaco. Esempi di principi attivi che possono diminuire le concentrazioni plasmatiche di fentanil sono: carbamazepina, fenobarbital, fenitoina e rifampicina (l'elenco non e' completo). Popolazione pediatrica. Sono stati effettuati studi d'interazionesolo negli adulti.
POSOLOGIA
Posologia. La dose del medicinale deve essere personalizzata in base alle condizioni del paziente e deve essere valutata a intervalli regolari dopo l'applicazione. Deve essere utilizzata la dose minima efficace. I cerotti sono progettati per rilasciare circa 12, 25, 50, 75 e 100mcg/h di fentanil nella circolazione sistemica, che rappresentano rispettivamente circa 0,3, 0,6, 1,2, 1,8 e 2,4 mg al giorno. Scelta del dosaggio iniziale La dose appropriata iniziale del farmaco deve basarsisull'uso corrente di oppioidi da parte del paziente. Si raccomanda diutilizzare il medicinale in pazienti che hanno dimostrato tolleranza agli oppioidi. Altri fattori da considerare sono le condizioni generalie mediche del paziente, inclusi il peso, l'eta' e il grado di debilitazione nonche' il grado di tolleranza agli oppioidi. Adulti. Pazienticon tolleranza agli oppioidi. Per convertire i pazienti con tolleranzaagli oppioidi dal trattamento con oppioidi per via orale o parenterale al trattamento con il farmaco fare riferimento ai dati di conversione di potenza equianalgesica sottostante. La dose potra' essere successivamente aumentata o diminuita gradualmente, se necessario, con variazioni di 12 o 25 mcg/h in modo da raggiungere la dose minima appropriata del medicinale a seconda della risposta e delle esigenze analgesichesupplementari. Pazienti naive agli oppioidi. Generalmente la via di somministrazione transdermica non e' raccomandata in pazienti naive agli oppioidi. Devono essere considerate vie alternative di somministrazione (orale, parenterale). Per prevenire il sovradosaggio si raccomandache i pazienti naive ricevano basse dosi di oppioidi a rilascio immediato (ad es. morfina, idromorfone, ossicodone, tramadolo e codeina) che devono essere aumentate gradualmente fino a raggiungere una dose analgesica equivalente al medicinale con un rilascio di 12 mcg/h o 25 mcg/h. A questo punto i pazienti possono passare al farmaco. In circostanze in cui e' impossibile cominciare con oppioidi orali e il medicinalee' l'unica opzione di trattamento appropriata per un paziente naive agli oppioidi, la dose iniziale deve essere quella piu' bassa (cioe' 12mcg/h). In tali circostanze il paziente deve essere attentamente monitorato. Nei pazienti naive agli oppioidi, la possibilita' di ipoventilazione grave o pericolosa per la vita esiste anche se per iniziare laterapia viene utilizzata la dose piu' bassa del farmaco. Conversione della potenza equianalgesica. Nei pazienti che stanno assumendo analgesici oppioidi, la dose iniziale del medicinale deve essere basata sulladose giornaliera dell'oppioide precedente. Per calcolare la dose iniziale appropriata del farmaco, seguire i passaggi riportati di seguito.Calcolare la dose delle 24 ore (mg/die) dell'oppioide attualmente utilizzato. Convertire questa quantita' nella dose equianalgesica di morfina orale delle 24 ore utilizzando i fattori di moltiplicazione per lavia di somministrazione appropriata. Per ricavare la dose del medicinale corrispondente alla dose equianalgesica calcolata di morfina per le 24 ore, usare i dati di conversione della dose come segue. Dati di conversione - fattori di moltiplicazione per convertire la dose giornaliera degli oppioidi precedenti alla dose equianalgesica di morfina orale per le 24 ore (mg/die di oppioide precedente x fattore di moltiplicazione = dose equianalgesica di morfina orale per le 24 ore). Oppioideprecedente: morfina. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 1. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 3. Oppioide precedente: buprenorfina. Via di somministrazione: sublinguale; fattore moltiplicativo: 75. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 100. Oppioide precedente: codeina. Via disomministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 0,15. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 0,23. Oppioide precedente: diamorfina. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 0,5. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo:6. Oppioide precedente: fentanil. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: -. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 300. Oppioide precedente: idromorfone. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 4. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 20. Oppioide precedente: ketobemidone. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 1. Via disomministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 3. Oppioide precedente: levorfanolo. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 7,5. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 15. Oppioide precedente: metadone. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 1,5. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 3. Oppioide precedente: ossicodone. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 1.5. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: -. Oppioide precedente: ossimorfone. Via di somministrazione: rettale; fattore moltiplicativo: 3.Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 30. Oppioide precedente: petidina. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: -. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 0,4. Oppioide precedente: tapentadolo. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 0,4. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: -. Oppioide precedente: tramadolo. Via di somministrazione: orale; fattore moltiplicativo: 0,25. Via di somministrazione: parenterale; fattore moltiplicativo: 0,3. Le dosi orali sono quelle raccomandate quando si passa dalla via parenterale alla viaorale. Dose iniziale raccomandata di matrifen in base alla dose giornaliera orale di morfina (per i pazienti con necessità di rotazione dell'oppioide o per i pazienti clinicamente meno stabili il rapporto di conversione da morfina orale a fentanil transdermico è circa pari a 150:1). Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): <90; dose del medicinale(mcg/h): 12. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 90-134; dose del medicinale(mcg/h): 25. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 135-224; dose delmedicinale(mcg/h): 50. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 225-314; dose del medicinale(mcg/h): 75. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 315-404; dose del medicinale(mcg/h): 100. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 405-494; dose del medicinale(mcg/h): 125. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 495-584; dose del medicinale(mcg/h): 150. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 585-674; dose del medicinale(mcg/h): 175. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 675-764; dose del medicinale(mcg/h):200. Morfina orale nelle 24 ore (mg/die): 765-854; dose del medicinale(mcg/h): 225.
PRINCIPI ATTIVI
12 microgrammi/ora: ogni cerotto transdermico contiene 1,38 mg di fentanil in un cerotto di 4,2 cm^2 e rilascia 12 microgrammi/ora di fentanil. 25 microgrammi/ora: ogni cerotto transdermico contiene 2,75 mg difentanil in un cerotto di 8,4 cm^2 e rilascia 25 microgrammi/ora di fentanil. 50 microgrammi/ora: ogni cerotto transdermico contiene 5,50 mgdi fentanil in un cerotto di 16,8 cm^2 e rilascia 50 microgrammi/oradi fentanil. 75 microgrammi/ora: ogni cerotto transdermico contiene 8,25 mg di fentanil in un cerotto di 25,2 cm^2 e rilascia 75 microgrammi/ora di fentanil. 100 microgrammi/ora: ogni cerotto transdermico contiene 11,0 mg di fentanil in un cerotto di 33,6 cm^2 e rilascia 100 microgrammi/ora di fentanil.

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