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MAORIS*28CPR 5MG+10MG

MAORIS*28CPR 5MG+10MG

NEOPHARMED GENTILI SpA
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AVVERTENZE
Effetti a carico della muscolatura scheletrica. Nei pazienti trattaticon rosuvastatina, a tutte le dosi ed in particolare alle dosi maggiori di 20 mg, sono stati riportati effetti a carico della muscolatura scheletrica, ad es. mialgia, miopatia e, raramente, rabdomiolisi. Casi di miopatia e rabdomiolisi sono stati riportati anche con la somministrazione di ezetimibe nella fase post- marketing. Sono stati riportati casi molto rari di rabdomiolisi con l'uso di ezetimibe in monoterapia econ l'aggiunta di ezetimibe ad altri agenti noti per aumentare il rischio di questa patologia. Se si sospetta un caso di miopatia in base asintomi muscolari o essa viene confermata dai livelli di creatinchinasi, l'ezetimibe, le statine e qualunque agente conosciuto per essere associato ad alti rischi di rabdomiolisi, deve essere interrotto immediatamente. I pazienti sono invitati a riportare prontamente qualunque dolore muscolare inspiegato, indolenzimento o debolezza. Dosaggio dellacreatinchinasi. Il dosaggio della creatinchinasi (CK) non deve esseremisurato dopo intensa attivita' fisica o in presenza di una possibilealtra causa di aumento della CK che possa confondere l'interpretazione del risultato. Se i livelli di CK sono significativamente elevati alvalore basale (> 5xULN, oltre 5 volte il limite superiore alla norma), deve essere effettuato un test di conferma entro 5-7 giorni. Qualoratale test confermasse un valore basale di CK > 5xULN il trattamento non deve essere iniziato. Prima del trattamento Come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, MAORIS deve essere prescritto con cautela in pazienti con fattori predisponenti alla miopatia/rabdomiolisi. Tali fattori includono: danno renale; ipotiroidismo; storia personale ofamiliare di malattie muscolari ereditarie; storia pregressa di tossicita' muscolare con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi o fibrati;abuso di alcool; eta' > 70 anni; casi in cui si puo' verificare un aumento dei livelli plasmatici; uso concomitante di fibrati. In questi pazienti il rischio correlato al trattamento deve essere considerato inrapporto al possibile beneficio ed e' raccomandato il monitoraggio clinico. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al baseline(> 5xULN), il trattamento non deve essere iniziato. Durante il trattamento. Si deve chiedere ai pazienti di comunicare immediatamente la comparsa di dolore muscolare, debolezza o crampi inspiegabili, in particolar modo se associati a malessere o febbre. In questi pazienti devonoessere misurati i livelli di CK. Il trattamento deve essere interrottoin caso di aumenti rilevanti di CK (> 5xULN) o se i sintomi muscolarisono gravi e causano disturbi quotidiani (anche se i livelli di CK sono <= 5xULN). Nei pazienti asintomatici non e' necessario il monitoraggio di routine dei livelli di CK. Ci sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata ( Immune-Mediated Necrotizing Myopathy, IMNM) durante o dopo il trattamento con statine, inclusala rosuvastatina. L'IMNM e' caratterizzata clinicamente da debolezza muscolare prossimale e da creatinchinasi sierica elevata, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con statine. La somministrazione contemporanea di rosuvastatina ed altri farmaci in un piccolo numero di pazienti trattati negli studi clinici, non ha evidenziato unaumento degli effetti a carico della muscolatura scheletrica. Tuttavia, nei pazienti sottoposti a terapia con altri inibitori della HMG-CoAreduttasi somministrati insieme a derivati dell'acido fibrico, compreso gemfibrozil, ciclosporina, acido nicotinico, antifungini azolici, inibitori delle proteasi e antibiotici macrolidi, si e' registrato un aumento dell'incidenza di miosite e di miopatia. Gemfibrozil aumenta ilrischio di miopatia quando viene somministrato in concomitanza con alcuni inibitori della HMG-CoA reduttasi. Pertanto, la combinazione del medicinale e gemfibrozil non e' raccomandata. Il beneficio, in terminidi ulteriori modifiche dei livelli lipidici, ottenibile con l'uso combinato del farmaco con fibrati o niacina deve essere attentamente valutato in relazione ai potenziali rischi che tali combinazioni comportano. Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti che manifestino una condizione acuta, grave che possa essere indicativa di miopatiao predisporre allo sviluppo di insufficienza renale secondaria a rabdomiolisi (per esempio sepsi, ipotensione, interventi chirurgici maggiori, traumi, gravi disturbi metabolici, endocrini ed elettrolitici o convulsioni non controllate). Effetti a carico del fegato. In studi clinici controllati in cui i pazienti venivano trattati con ezetimibe ed una statina, sono stati osservati aumenti consecutivi delle transaminasi (>= 3 volte il limite superiore della norma [ULN]). Si raccomanda dieseguire un test di funzionalita' epatica 3 mesi dopo l'inizio del trattamento con rosuvastatina. Il trattamento con la rosuvastatina deveessere interrotto o la dose ridotta se il livello delle transaminasi sieriche risulta essere 3 volte maggiore il normale limite superiore. Nei pazienti con ipercolesterolemia secondaria, causata da ipotiroidismo o sindrome nefrosica, la patologia primaria deve essere trattata prima di iniziare la terapia con il farmaco. Il medicinale non e' raccomandato nei pazienti con moderata o grave insufficienza epatica in quanto gli effetti dell'aumento dell'esposizione ad ezetimibe non sono noti. Effetti a carico del rene. In pazienti trattati con alte dosi di rosuvastatina, in particolare con 40 mg, e' stata osservata proteinuria,per lo piu' di origine tubulare, rilevata con un test a strisce reattive per le analisi delle urine e che nella maggior parte dei casi e' stata transitoria e intermittente. La proteinuria non e' risultata predittiva di danno renale acuto o progressivo. Acido fusidico. Il farmaconon deve essere somministrato insieme a formulazioni sistemiche a basedi acido fusidico o entro 7 giorni dall'interruzione del trattamentocon acido fusidico. Nei pazienti in cui l'uso di acido fusidico e' considerato essenziale, il trattamento con le statine deve essere sospesodurante la durata del trattamento con acido fusidico. Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (alcuni fatali) in pazienti che hanno ricevuto una combinazione di acido fusidico e statine. I pazienti devono essere avvisati di consultare immediatamente il medico in caso di sintomi di debolezza muscolare, dolore o sensibilita'. La terapia con statine puo' essere reintrodotta sette giorni dopo l'ultima dose di acido fusidico. In circostanze eccezionali, in cui e' necessario l'acido fusidico sistemico prolungato, ad esempio per il trattamento di infezioni gravi, la necessita' di co-somministrazione del medicinale e acido fusidico deve essere considerata solo caso per caso e sotto stretto controllo medico.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sostanze modificatrici dei lipidi; inibitori della HMG-CoA reduttasi in associazione con altre sostanze modificatrici dei lipidi.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolaredi conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Il farmaco e' controindicato: in pazienti con ipersensibilita' ai principi attivi rosuvastatina ed ezetimibe o ad uno qualsiasi degli eccipienti; in pazienti con malattia epatica in fase attiva, inclusi inspiegabili, persistenti aumenti dei livelli delle transaminasi sieriche e qualsiasi aumento delle transaminasi sieriche oltre 3 volte il limite superiore di normalita' (ULN); in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min); in pazienti con miopatia;in pazienti trattati contemporaneamente con ciclosporina; durante lagravidanza e l'allattamento e nelle donne in eta' fertile che non usano idonee misure contraccettive.
DENOMINAZIONE
MAORIS COMPRESSE
ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato; cellulosa microcristallina tipo 102; cellulosa microcristallina tipo 101; croscaramellosa sodica; crospovidone; povidone; sodio laurilsolfato; magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse segnalate conrosuvastatina sono generalmente lievi e transitorie. Durante gli studiclinici controllati, meno del 4% dei pazienti trattati con rosuvastatina ha interrotto lo studio a causa di reazioni avverse. In studi clinici di durata fino a 112 settimane, sono stati somministrati 10 mg diezetimibe come monoterapia a 2.396 pazienti, con una statina a 11.308pazienti o con fenofibrati a 185 pazienti. Le reazioni avverse sono state di solito lievi e transitorie. L'incidenza globale degli effetti indesiderati fra ezetimibe e placebo e' risultata simile. Allo stesso modo, il tasso di interruzioni dovute agli eventi avversi e' stato paragonabile fra ezetimibe e placebo. Secondo i dati disponibili 1.200 pazienti hanno assunto combinazioni di rosuvastatina ed ezetimibe in studi clinici. Come riportato nei dati pubblicati in letteratura, le reazioni avverse piu' frequenti correlate al trattamento con combinazioni di rosuvastatina ed ezetimibe in pazienti affetti da ipercolesterolemiasono l'incremento delle transaminasi epatiche, problemi gastrointestinali e il dolore muscolare. Queste sono reazioni avverse ben note deiprincipi attivi. Tuttavia non puo' essere esclusa l'interazione farmacodinamica, in termini di effetti indesiderati, tra la rosuvastatina el'ezetimibe. Le frequenze delle reazioni avverse sono classificate inbase alla seguente convenzione: comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei datidisponibili). Reazioni avverse sulla base dei dati provenienti da studi clinici e dall'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario.Raro: reazioni di ipersensibilità, incluso angioedema. Patologie endocrine. Comune: diabete mellito. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: diminuzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Non nota: depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa, vertigini; non comune: parestesia; molto raro: polineuropatia perdita di memoria; non nota: neuropatia periferica disturbi del sonno (compresi insonnia ed incubi). Patologie vascolari. Non comune: vampatedi calore ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse; non nota: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, nausea, dolore addominale, diarrea, flatulenza; non comune: dispepsia, malattia da reflusso gastroesofageo, nausea,secchezza delle fauci, gastrite; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: aumento delle transaminasi epatiche; molto raro: ittero, epatite; non nota: colelitiasi, colecistite. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, eruzione cutanea, orticaria; non nota: sindrome di stevens-johnson eritema multiforme. Patologiedel sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia; non comune: artralgia, spasmi muscolari, dolore al collo, mal dischiena, debolezza muscolare, dolore alle estremità; raro: miopatia (compresa miosite) rabdomiolisi; non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata disturbi tendinei, a volte complicati da rottura. Patologierenali e urinarie. Molto raro: ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia affaticamento; non comune: dolore toracico, dolore astenia, edema periferico. Esami diagnostici. Comune: incremento della alt e/o della ast; non comune: incremento della cpk ematica incremento della gamma-glutamiltransferasi test di funzionalità epatica anomala. Con alcune statine sono stati riportati i seguenti avversi effetti indesiderati: disfunzioni sessuali. Casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, specialmente con la terapia a lungo termine. Come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'incidenza di reazioni avverse da farmaco tende ad essere dose-dipendente. Effetti a carico del rene: in pazienti trattati con rosuvastatina e' stata riscontrata proteinuria, perlo piu' di origine tubulare, rilevata con un test a strisce reattiveper le analisi delle urine. Il passaggio delle proteine nelle urine daassenza di proteine o tracce a ++ ed oltre e' stato riscontrato in meno dell'1% dei pazienti talora durante il trattamento con 10 mg e 20 mg ed in circa il 3% dei pazienti trattati con 40 mg. Un minore aumentonel passaggio da assenza o tracce a + e' stato osservato con la dosedi 20 mg. Nella maggior parte dei casi, la proteinuria diminuisce o scompare spontaneamente con il proseguire della terapia. Dall'analisi dei dati provenienti da studi clinici o dall'esperienza post-marketing non e' stato identificato alcun nesso di causalita' tra proteinuria e malattia renale acuta o progressiva. Ematuria e' stata osservata in pazienti trattati con rosuvastatina e i dati derivanti dagli studi clinici dimostrano che il numero di eventi e' basso. Effetti a carico dellamuscolatura scheletrica: nei pazienti trattati con rosuvastatina, a tutte le dosi ed in particolare alle dosi >20 mg, sono stati riportati effetti a carico della muscolatura scheletrica, es. mialgia, miopatia (inclusa miosite) e, raramente, rabdomiolisi con e senza insufficienzarenale acuta. Un aumento dose-correlato dei livelli di CK e' stato osservato in pazienti che assumevano rosuvastatina; nella maggior parte dei casi, si trattava di aumenti lievi, asintomatici e transitori. In caso di alti livelli di CK (> 5xULN), il trattamento deve essere sospeso. Effetti a carico del fegato: come con gli altri inibitori della HMG- CoA reduttasi, in un numero ridotto di pazienti in terapia con rosuvastatina e' stato osservato un aumento dose-correlato delle transaminasi; nella maggior parte dei casi si trattava di un aumento lieve, asintomatico e transitorio. La frequenza di rabdomiolisi, di eventi renaligravi e di eventi epatici gravi (che consistono prevalentemente nell'aumento delle transaminasi epatiche) e' piu' elevata con la dose da 40mg. Indagini diagnostiche In studi clinici controllati in monoterapia, l'incidenza degli aumenti delle transaminasi sieriche importanti dalpunto di vista clinico (ALT e/o AST >= 3 x ULN consecutivi) e' risultata simile fra ezetimibe (0,5%) e placebo (0,3%). Negli studi cliniciin somministrazione concomitante, l'incidenza e' risultata dell'1,3% per i pazienti trattati con ezetimibe in associazione con una statina edello 0,4% per i pazienti trattati con una statina da sola. Tali aumenti sono stati generalmente asintomatici, non associati a colestasi, esono rientrati ai valori basali dopo interruzione della terapia o contrattamento continuato.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Il medicinale e' controindicato durante la gravidanza e l'allattamento. Le donne in eta' fertile devono adottare idonee misure contraccettive. Gravidanza. Rosuvastatina. Dal momento che il colesterolo e gli altri derivati della biosintesi del colesterolo sono essenziali per lo sviluppo del feto, il rischio potenziale derivante dall'inibizione dell'HMG-CoA reduttasi supera i vantaggi del trattamento durante la gravidanza. Gli studi sull'animale hanno fornito evidenze limitate di tossicita' riproduttiva. Se una paziente in terapia con il medicinale risultain stato di gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente sospeso. Ezetimibe. Non sono disponibili dati clinici sull'uso di ezetimibe in gravidanza. Gli studi sugli animali sull'uso di ezetimibe in monoterapia non hanno mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi direttiod indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embriofetale, la nascita olo sviluppo postnatale. Allattamento. Rosuvastatina. Rosuvastatina e'escreta nel latte di ratto. Non ci sono dati disponibili sull'escrezione della rosuvastatina nel latte materno umano. Ezetimibe. Studi sui ratti hanno mostrato che l'ezetimibe viene escreto nel latte. Non e' noto se ezetimibe e' escreto nel latte materno. Fertilita'. Non sono disponibili dati derivanti da studi clinici sugli effetti dell'ezetimibesulla fertilita' umana. L'ezetimibe non ha mostrato effetti sulla fertilita' nei ratti maschio o femmina.
INDICAZIONI
Trattamento dell'ipercolesterolemia. Il medicinale e' indicato come aggiunta alla dieta per il trattamento dell'ipercolesterolemia primaria,e come terapia sostitutiva in pazienti adulti adeguatamente controllati con i singoli principi attivi somministrati contemporaneamente allostesso dosaggio come in una combinazione a dosaggio fisso, ma come prodotti separati. Il farmaco e' indicato per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari come terapia sostitutiva in pazienti con malattia coronarica (CHD) e storia di sindrome coronarica acuta (ACS), che sonoadeguatamente controllati con i singoli principi attivi somministraticontemporaneamente allo stesso dosaggio come in una combinazione a dosaggio fisso, ma come prodotti separati.
INTERAZIONI
Controindicazioni. Ciclosporina: durante il trattamento concomitante con rosuvastatina e ciclosporina i valori di AUC di rosuvastatina sonostati, in media, 7 volte superiori a quelli osservati nei volontari sani. Il medicinale e' controindicato nei pazienti trattati contemporaneamente con ciclosporina. La somministrazione concomitante di rosuvastatina e di ciclosporina non ha avuto effetti sulla concentrazione plasmatica di ciclosporina. In uno studio su otto pazienti post-trapianto renale con clearance della creatinina >50 ml/min a dosaggi stabili di ciclosporina, la somministrazione di una dose singola di 10 mg di ezetimibe ha dato luogo ad un incremento di 3,4 volte (range 2,3 - 7,9 volte) della AUC media per l'ezetimibe totale rispetto ad una popolazionesana di controllo proveniente da un altro studio (n=17) trattata solocon ezetimibe. In uno studio differente, un paziente con trapianto renale con insufficienza renale grave in terapia con ciclosporina e con diversi altri medicinali, ha mostrato un'esposizione all'ezetimibe totale superiore di 12 volte a quella dei relativi controlli trattati conezetimibe da solo. In uno studio di crossover a due periodi su 12 individui sani la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8giorni con una dose singola di 100 mg di ciclosporina al settimo giorno ha dato luogo ad un aumento medio del 15% della AUC della ciclosporina (intervallo compreso tra una diminuzione del 10% ed un aumento del51%) rispetto ad una dose singola di 100 mg di ciclosporina assunta da sola. Non e' stato condotto uno studio controllato sull'effetto della somministrazione concomitante di ezetimibe sull'esposizione alla ciclosporina in pazienti con trapianto renale. Combinazioni non raccomandate. Inibitori delle proteasi: sebbene non sia noto l'esatto meccanismo dell'interazione, l'uso concomitante degli inibitori delle proteasipuo' aumentare fortemente l'esposizione a rosuvastatina. Per esempio,in uno studio di farmacocinetica, la somministrazione contemporanea nei volontari sani di 10 mg di rosuvastatina ed una combinazione di dueinibitori delle proteasi (300 mg di atazanavir/100 mg di ritonavir) e'stata associata con un aumento approssimativo rispettivamente di trevolte e sette volte dell'AUC e della C max di rosuvastatina allo steady-state. L'uso concomitante di rosuvastatina e alcune combinazioni diinibitori delle proteasi puo' essere preso in considerazione dopo un'attenta valutazione degli aggiustamenti della dose di rosuvastatina sulla base dell'aumento previsto dell'esposizione alla rosuvastatina. L'associazione non e' adatta per una terapia iniziale. L'inizio del trattamento o l'aggiustamento della dose, se necessario, deve essere effettuato solo con i monocomponenti e dopo aver impostato il dosaggio corretto e' possibile il passaggio alla combinazione a dose fissa del dosaggio appropriato. Inibitori delle proteine di trasporto: la rosuvastatina e' un substrato per alcune proteine di trasporto inclusi il trasportatore di assorbimento epatico OATP1B1 e il trasportatore di efflussoBCRP. La somministrazione concomitante di questo farmaco con medicinali che sono inibitori di queste proteine di trasporto puo' causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rosuvastatina e un aumentodel rischio di miopatia. Gemfibrozil e altri prodotti ipolipemizzanti:l'uso concomitante di rosuvastatina e gemfibrozil ha provocato un aumento di 2 volte della C max e AUC di rosuvastatina. Sulla base di datiottenuti da studi specifici di interazione, non sono attese interazioni farmacocinetiche rilevanti con fenofibrato, tuttavia possono verificarsi interazioni farmacodinamiche. Gemfibrozil, fenofibrato, altri fibrati e dosi ipolipemizzanti (uguali o superiori a 1g/die) di niacina(acido nicotinico) aumentano il rischio di miopatia quando somministrati in concomitanza con inibitori della HMG-CoA reduttasi, probabilmente perche' possono causare miopatia anche quando vengono somministratida soli. Nei pazienti che assumono fenofibrato ed ezetimibe il medicodeve tenere in considerazione il possibile rischio di colelitiasi e dimalattie della colecisti. Se si sospetta la colelitiasi in un paziente trattato con ezetimibe e fenofibrato, sono indicati esami della colecisti ed il trattamento deve essere interrotto. La somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil ha aumentato moderatamente leconcentrazioni totali di ezetimibe (circa 1,5 e 1,7 volte rispettivamente). La somministrazione concomitante di ezetimibe con altri fibratinon e' stata studiata. I fibrati possono aumentare l'escrezione di colesterolo nella bile che porta alla colelitiasi. In studi sull'animale,l'ezetimibe ha talvolta aumentato il colesterolo nella bile della colecisti ma non in tutte le specie. Un rischio di litogenesi associato all'uso terapeutico di ezetimibe non puo' essere escluso. Acido Fusidico: il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, puo' essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico sistemico estatine. Il meccanismo di questa interazione (farmacodinamico o farmacocinetico, o entrambi) e' ancora sconosciuto. Sono stati riportati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni fatali) nei pazienti trattati con questa associazione. Se il trattamento con acido fusidico sistemico e' necessario, il trattamento con rosuvastatina deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Altre interazioni. Antiacidi: la somministrazione contemporanea di rosuvastatina e di unasospensione di antiacidi contenente alluminio e idrossido di magnesioha provocato una diminuzione della concentrazione plasmatica di rosuvastatina di circa il 50%. Questo effetto risultava attenuato quando gliantiacidi venivano somministrati due ore dopo rosuvastatina. La rilevanza clinica di tale interazione non e' stata studiata. La somministrazione concomitante di antiacidi ha diminuito il tasso di assorbimentodi ezetimibe ma non ha avuto effetto sulla biodisponibilita' di ezetimibe. Tale diminuzione di assorbimento non e' considerata significativadal punto di vista clinico. Eritromicina: l'uso concomitante di rosuvastatina e di eritromicina ha causato una diminuzione dell'AUC0-t di rosuvastatina del 20% e una diminuzione della C max del 30%. Tale interazione puo' essere causata dall'aumento della motilita' intestinale provocata dall'eritromicina. Enzimi del citocromo P450: i risultati degli studi condotti in vitro e in vivo dimostrano che rosuvastatina non e' ne' un inibitore ne' un induttore degli isoenzimi del citocromo P450. Inoltre, la rosuvastatina non e' un buon substrato per questi isoenzimi. Pertanto, non sono attese interazioni tra farmaci derivanti dal metabolismo mediato dal citocromo P450.
POSOLOGIA
Posologia. Il medicinale e' indicato in pazienti adulti la cui ipercolesterolemia e' adeguatamente controllata con preparazioni monocomponenti somministrate separatamente alla stessa dose della combinazione raccomandata. Il paziente deve essere sottoposto ad una dieta ipolipidicaappropriata, che deve essere mantenuta anche durante il trattamento con il medicinale. Il farmaco non e' adatto per la terapia iniziale. L'inizio del trattamento o l'aggiustamento della dose, se necessario, deve essere effettuato solo con i monocomponenti e dopo aver impostato il dosaggio corretto e' possibile il passaggio alla combinazione a dosefissa del dosaggio appropriato. Un aggiustamento della dose puo' essere effettuato dopo 4 settimane di terapia, laddove necessario. La dosegiornaliera raccomandata e' di una compressa al giorno assunta con osenza cibo. Il medicinale non e' indicato per quei pazienti che richiedono un dosaggio di 40 mg di rosuvastatina. Il farmaco deve essere assunto almeno 2 ore prima o almeno 4 ore dopo la somministrazione di unsequestrante di acidi biliari. Popolazione pediatrica. La sicurezza el'efficacia di MAORIS nei soggetti di eta' inferiore a 18 anni non e'stata ancora stabilita; ma non puo' essere formulata alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Anziani. Nei pazienti con eta' superiore a 70 anni, la dose iniziale raccomandata di rosuvastatina e' di 5 mg. L'inizio del trattamento o l'aggiustamento della dose, se necessario, deve essere effettuato solo con i monocomponenti e dopo aver impostato il dosaggio corretto e' possibile il passaggio alla combinazione adose fissa del dosaggio appropriato. Dosaggio in pazienti con insufficienza renale. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione renale lieve o moderata. Nei pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina < 60 ml/min) la dose iniziale raccomandata di rosuvastatina e' di 5 mg. La combinazione a dosaggio fisso non e' adatta per una terapia iniziale. I preparati monocomponenti devono essere utilizzati per iniziare il trattamentoo per modificare la dose. L'uso del medicinale in pazienti con dannorenale grave e' controindicato a tutte le dosi. Dosaggio in pazienti con compromissione della funzionalita' epatica. Non e' richiesto alcunaggiustamento di dosaggio nei pazienti con lieve insufficienza epatica(punteggio Child-Pugh da 5 a 6). Il trattamento con il farmaco non e'raccomandato nei pazienti con insufficienza epatica moderata (punteggio Child-Pugh da 7 a 9) o grave (punteggio Child-Pugh superiore a 9).Il medicinale e' controindicato nei pazienti con malattia epatica in fase attiva. Etnia. Un'aumentata esposizione sistemica di rosuvastatinae' stata osservata nei soggetti asiatici. In questi pazienti la doseiniziale raccomandata di rosuvastatina e' di 5 mg. L'associazione a dosaggio fisso non e' adatta per una terapia iniziale. I preparati monocomponenti devono essere utilizzati per iniziare il trattamento o per modificare la dose. Polimorfismi genetici. E' noto che specifici tipi di polimorfismi genetici possono portare ad un aumento dell'esposizionealla rosuvastatina. Per quei pazienti che hanno questi specifici tipidi polimorfismi, e' raccomandata una dose giornaliera piu' bassa delmedicinale. Dosaggio nei pazienti con fattori predisponenti alla miopatia La dose iniziale raccomandata per i pazienti con fattori predisponenti alla miopatia e' di 5 mg di rosuvastatina. La combinazione a dosaggio fisso non e' adatta per una terapia iniziale. I preparati monocomponenti devono essere utilizzati per iniziare il trattamento o per modificare la dose. Terapia concomitante. La rosuvastatina e' un substrato per diverse proteine di trasporto (ad es. OATP1B1 e BCRP). Il rischio di miopatia (inclusa la rabdomiolisi) e' maggiore quando il medicinale viene somministrato in concomitanza con determinati medicinali, chepossono aumentare la concentrazione plasmatica di rosuvastatina a causa delle interazioni con queste proteine di trasporto (ad es. ciclosporina e certi inibitori delle proteasi che includono combinazioni di ritonavir con atazanavir, lopinavir, e/o tipranavir). Quando possibile,devono essere presi in considerazione medicinali alternativi, e, se necessario, la temporanea interruzione della terapia con il farmaco. Insituazioni in cui la co-somministrazione di questi medicinali con il medicinale e' inevitabile, il beneficio e il rischio del trattamento concomitante e gli adeguamenti del dosaggio di rosuvastatina devono essere considerati con attenzione. Modo di somministrazione. Per uso orale. Il medicinale deve essere assunto una volta al giorno, alla stessa ora, a stomaco vuoto o pieno. La compressa deve essere inghiottita intera con un bicchiere d'acqua.
PRINCIPI ATTIVI
5 mg/10 mg compresse. Ogni compressa contiene 5 mg di rosuvastatina (come sale di calcio) e 10 mg di ezetimibe. 10 mg/10 mg compresse. Ognicompressa contiene 10 mg di rosuvastatina (come sale di calcio) e 10 mg di ezetimibe. 20 mg/10 mg compresse. Ogni compressa contiene 20 mg di rosuvastatina (come sale di calcio) e 10 mg di ezetimibe.

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