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LISINOPRIL ZENTIVA*14CPR 20MG

LISINOPRIL ZENTIVA*14CPR 20MG

ZENTIVA ITALIA Srl
minsan: 037932023
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AVVERTENZE
Nei pazienti ipertesi in trattamento, piu' probabile ipotensione nel paziente con ridotta volemia. Con insufficienza cardiaca si e' osservata ipotensione sintomatica. Piu' probabile che si verifichi con forme piu' gravi d'insufficienza cardiaca. Con rischio aumentato d'ipotensione sintomatica, monitorare strettamente l'inizio e l'aggiustamento della dose. Lo stesso si applica con cardiopatia ischemica o cerebrovasculopatia: un'eccessiva caduta della pressione arteriosa puo' provocare un infarto miocardico o un evento cerebrovascolare. Se si verifica ipotensione, porre in posizione supina e fare un'infusione endovenosa di soluzione salina. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione ad ulteriori dosi, somministrabili senza difficolta', quando la pressione arteriosa aumenta dopo l'espansione della volemia. Con scompenso cardiaco e normali o bassi valori di pressione arteriosa, si puo' verificare un abbassamento della pressione arteriosa:effetto previsto, non interrompere la terapia. Se l'ipotensione diviene sintomatica, puo' richiedersi una riduzione del dosaggio o l'interruzione. Non iniziare con infarto acuto del miocardio a rischio di ulteriore grave deterioramento delle condizioni emodinamiche dopo un trattamento con un vasodilatatore. Durante i primi 3 giorni successivi all'infarto, ridurre la dose se la pressione arteriosa sistolica e' <= 120mmHg. Ridurre le dosi di mantenimento a 5 mg o, temporaneamente, a 2,5mg se la pressione arteriosa sistolica presenta valori <= 100 mmHg: se si verifica ipotensione, interrompere. Cautela con stenosi della valvola mitralica ed ostruzione dell'efflusso dal ventricolo sinistro. Con insufficienza renale, aggiustare il dosaggio iniziale secondo la clearance della creatinina e poi in funzione della risposta: controllarespesso il potassio e la creatinina. Con insufficienza cardiaca, l'ipotensione puo' portare ad un'ulteriore compromissione della funzionalita' renale: riportata insufficienza renale acuta, di solito reversibile.Con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale in monorene, trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, osservati aumenti dell'azotemia e della creatinina sierica di solito reversibili dopo interruzione, piu' probabile con insufficienza renale. La contemporanea presenza di ipertensione renovascolare comporta maggior rischio di ipotensione grave e insufficienza renale: iniziare sotto sorveglianza medica, a basse dosi ed accurata titolazione della dose. Alcuni pazienti ipertesi senza un'apparente patologia vascolare renale preesistente sviluppano aumenti dell'azotemia e della creatinina sierica, specie in co-somministrazione con un diuretico,piu' probabile con preesistente insufficienza renale: puo' essere necessario ridurre il dosaggio e/o sospendere il diuretico e/o LisinoprilZentiva. Nell' infarto acuto del miocardio, non iniziare con evidenzadi disfunzione renale e/o proteinuria > 500 mg/24h. Se si sviluppa disfunzione renale considerare l'interruzione del trattamento. In caso di angioedema, interrompere ed istituire un appropriato trattamento e monitoraggio. Anche nei casi in cui il gonfiore e' limitato alla linguarichiedere un'osservazione prolungata: il trattamento con antistaminici e corticosteroidi puo' non essere sufficiente. Nei pazienti con angioedema della lingua, la glottide o la laringe, e' probabile avere ostruzione delle vie aeree: somministrare subito una terapia di emergenza, sorvegliare fino a completa e prolungata risoluzione dei sintomi. Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina causano angioedema con maggior frequenza nei pazienti di etnia nera. Pazienti con una storia di angioedema non correlato a terapia con ACE-inibitori possono essere a rischio aumentato di angioedema. Aumentato rischio di angioedema in co- somministrazione con altri medicinali che possono causare angioedema. Con terapia concomitante con inibitori di mTOR si puo'essere esposti a un rischio maggiore di angioedema. Riportate reazionianafilattoidi con dialisi con membrane ad alto flusso: utilizzare tipi di membrane per dialisi diverse o classi diverse di agenti antipertensivi. Ricevuto il farmaco durante terapia desensibilizzante si sono sviluppate reazioni anafilattoidi, evitate quando gli ACE-inibitori erano stati temporaneamente sospesi, ma ricomparse dopo inavvertita risomministrazione. Interrompere se si sviluppano ittero o un marcato innalzamento degli enzimi epatici. Riportati neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia ed anemia. Neutropenia e l'agranulocitosi: reversibili dopo la fine del trattamento. Estrema cautela con collagenopatie con interessamento vasculitico, terapia immunosoppressiva, in trattamento con allopurinolo o procainamide, o con una combinazione di tali condizioni, specie se c'e' una preesistente compromissione della funzionalita'renale perche' si sviluppano infezioni gravi, che in alcuni casi nonhanno risposto ad una terapia antibiotica intensiva: controllare periodicamente la conta leucocitaria e segnalare infezione. L'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II oaliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale: pertanto non e' raccomandato il duplice blocco del RAAS. Se necessaria la terapia del duplice blocco farla solo sotto la supervisione di uno specialista e con monitoraggio dellafunzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Non usare gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Ilfarmaco puo' essere meno efficace nell'abbassare la pressione arteriosa nei pazienti neri ipertesi, forse a causa di una maggiore prevalenzadi condizioni di bassa renina. Riportata tosse non produttiva, persistente che si risolve con l'interruzione della terapia. Con interventidi chirurgia maggiore o durante anestesia con agenti che causano ipotensione, il farmaco puo' bloccare la formazione di angiotensina II secondaria alla liberazione compensatoria di renina. Se compare ipotensione ritenuta effetto di questo meccanismo, puo' essere corretta con espansione della volemia. Osservati anche innalzamenti del potassio sierico. Nei pazienti a rischio di iperpotassiemia monitorare regolarmente il potassio sierico. Nei diabetici in trattamento con farmaci antidiabetici orali o insulina, monitorare attentamente il controllo glicemicodurante il primo mese. Non raccomandata la combinazione di litio con il farmaco. Non iniziare gli ACE-inibitori in gravidanza; programmata una gravidanza passare a trattamenti antipertensivi alternativi con unaccertato profilo di sicurezza in gravidanza. Accertata una gravidanza, interrompere subito ed iniziare una terapia alternativa. Questo medicinale e' essenzialmente "senza sodio".
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ad ogni altro inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE). Storia di angioedema associato ad un precedente trattamentocon un ACE-inibitore. Angioedema ereditario o idiopatico. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. L'uso concomitante di Lisinopril Zentivacon medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1,73 m^2). L'uso concomitante con unaterapia di sacubitril/valsartan (vedere paragrafo 4.5). Non iniziareil farmaco fino a quando sacubitril/valsartan e' stato eliminato dall'organismo. Nel caso di un passaggio da Lisinopril Zentiva a sacubitril/valsartan, non iniziare il trattamento con sacubitril/valsartan finoa quando Lisinopril Zentiva e' stato eliminato dall'organismo.
DENOMINAZIONE
LISINOPRIL ZENTIVA COMPRESSE
ECCIPIENTI
5 mg compresse: mannitolo, calcio fosfato dibasico diidrato, amido dimais pregelatinizzato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato. 20 mgcompresse: mannitolo, calcio fosfato dibasico diidrato, amido di maispregelatinizzato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, ferro ossido rosso (E 172), ferro ossido nero (E 172), ferro ossido giallo (E 172).
EFFETTI INDESIDERATI
Durante il trattamento con questo farmaco e con altri ACE-inibitori sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con leseguenti frequenze: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10),non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: diminuzione dell'emoglobina, diminuzione dell'ematocrito; molto raro: depressione midollare, anemia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia emolitica, linfoadenopatia, malattie autoimmuni. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto raro:ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici. Comune: capogiri, cefalea; non comune: alterazioni dell'umore, parestesia, vertigini, alterazioni del gusto, disturbi del sonno, allucinazioni; raro: confusione mentale, disturbi olfattivi; frequenza non nota: sintomi depressivi, sincope. Patologie cardiache e vascolari. Comune: effetti ortostatici (inclusa ipotensione); non comune: infarto miocardico o evento cerebrovascolare, probabilmente secondari ad una eccessivaipotensione nei pazienti ad alto rischio, palpitazioni, tachicardia. Fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.Comune: tosse; non comune: rinite; molto raro: broncospasmo, sinusite. Alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, vomito; non comune: nausea, dolore addominale ed indigestione; raro: secchezza del cavo orale; molto raro: pancreatite,angioedema intestinale, epatite epatocellulare o colestatica, ittero einsufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, prurito; raro: orticaria, alopecia, psoriasi, ipersensibilita'/edema angioneurotico: edema angioneurotico di viso, estremita', labbra, lingua, glottide, e/o laringe; molto raro: sudorazione, pemfigo, necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson,eritema multiforme, pseudolinfoma cutaneo. E' stato riportato un complesso di sintomi che puo' includere uno o piu' dei seguenti: possono verificarsi febbre, vasculite, mialgia, artralgia/ artrite, positivita'degli anticorpi antinucleo (ANA), aumento della velocita' di eritrosedimentazione (VES), eosinofilia e leucocitosi, rash, fotosensibilita' ealtre manifestazioni dermatologiche. Patologie renali ed urinarie. Comune: disfunzione renale; raro: uremia, insufficienza renale acuta; molto raro: oliguria/anuria. Patologie endocrine. Raro: sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza; raro:ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Non comune: fatica, astenia. Esami diagnostici. Noncomune: aumento dell'urea nel sangue, aumento della creatinina sierica, aumento degli enzimi epatici, iperpotassiemia; raro: aumento della bilirubina sierica, iponatriemia. Dati di sicurezza emersi dagli studiclinici suggeriscono che lisinopril e' generalmente ben tollerato neipazienti pediatrici ipertesi e che il profilo di sicurezza in questo gruppo di eta' e' comparabile con quanto visto negli adulti. Segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli ACE-inibitori e' controindicato duranteil secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. Le evidenze epidemiologiche relativamente al rischio teratogenico in seguito all'esposizioneagli ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non sonostate esaurienti; comunque non si puo' escludere un piccolo aumento del rischio. A meno che la terapia continuata con ACE-inibitori non siaconsiderata essenziale, le pazienti che stanno programmando una gravidanza devono passare a trattamenti antipertensivi alternativi che abbiano un accertato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con ACE-inibitori, durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza, notoriamente provoca fetotossicita' umana (diminuzione funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale(insufficienza renale, ipotensione, iperkalemia). Qualora fosse avvenuta un'esposizione agli ACE-inibitori dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda una valutazione ecografica della funzionalita' renale e del cranio. I bambini, le cui madri hanno assunto ACE-inibitori, devono essere attentamente osservate a causa dell'ipotensione. Dato chenon sono disponibili informazioni sull'uso di lisinopril durante l'allattamento, il farmaco non e' raccomandato e sono preferibili trattamenti alternativi con profili di sicurezza meglio stabiliti durante l'allattamento, specialmente durante l'allattamento di un neonato o di unbambino prematuro.
INDICAZIONI
Trattamento dell'ipertensione. Trattamento dello scompenso cardiaco sintomatico. Trattamento a breve termine (6 settimane) dei pazienti emodinamicamente stabili entro 24 ore da un infarto miocardico acuto. Trattamento delle complicanze renali nei pazienti ipertesi con diabete mellito di Tipo 2 e nefropatia incipiente.
INTERAZIONI
Sacubitril/valsartan. L'uso concomitante di ACE inibitori con sacubitril/valsartan e' controindicato in quanto questo aumenta il rischio diangioedema. Antipertensivi. Quando Lisinopril Zentiva e' dato in associazione con altri antipertensivi (ad es. nitroglicerina e altri nitrati, o altri vasodilatatori), si puo' verificare un effetto ipotensivo additivo. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventiavversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso diun singolo agente attivo sul sistema RAA. Diuretici. L'effetto antipertensivo e' solitamente additivo quando un diuretico e' aggiunto allaterapia di un paziente in trattamento con Lisinopril Zentiva. Nei pazienti gia' in trattamento con diuretici, specie in quelli in cui la terapia diuretica e' stata istituita di recente, si puo' verificare occasionalmente un'eccessiva riduzione della pressione arteriosa quando viene aggiunto Lisinopril Zentiva. La possibilita' di ipotensione sintomatica con Lisinopril Zentiva puo' essere minimizzata interrompendo la somministrazione del diuretico prima di iniziare il trattamento con Lisinopril Zentiva. Integratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio Sebbene negli studi clinici, il potassio sierico sia rimasto solitamente entro i limiti della norma, in alcuni pazienti si e' verificata iperpotassiemia. I fattori di rischio di insorgenza dell'iperpotassiemia includono insufficienza renale, diabete mellito, e l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (es. spironolattone, triamterene o amiloride), integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio. L'uso diintegratori di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, o sostituti del sale contenenti potassio, particolarmente nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, puo' portare ad un aumento significativo del potassio sierico. Cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo)I pazienti che assumono cotrimossazolo concomitante (trimetoprim/sulfametossazolo) possono essere esposti a un maggiore rischio di iperpotassiemia. Se Lisinopril Zentiva e' somministrato con un diuretico disperdente potassio, l'ipopotassiemia indotta dal diuretico puo' essere migliorata. Litio. Durante la somministrazione concomitante di litio ed ACE-inibitori sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicita'. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio ed aumentarela gia' incrementata tossicita' da litio con gli ACE-inibitori. L'usodi Lisinopril Zentiva con il litio non e' raccomandato, ma se il trattamento in combinazione risulta necessario, deve essere effettuato unattento controllo dei livelli sierici di litio. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) incluso acido acetilsalicilico >= 3g/die. Quando gli ACE-inibitori sono somministrati simultaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (per es. acido acetilsalicilico ai regimi didosaggio antinfiammatori, inibitori delle COX-2 e FANS non selettivi),si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'usoconcomitante di ACE-inibitori e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di deterioramento della funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale acuta e un aumento del potassio sierico, specialmente nei pazienti con scarsa funzionalita' renale pre-esistente. Questi effetti sono generalmente reversibili. La combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere tenuto in considerazione un monitoraggio della funzionalita' renale dopo l'inizio della terapia concomitante, ed in seguito periodicamente. Oro. Sono state riportate reazioninitritoidi (sintomi di vasodilatazione inclusi vampate, nausea, capogiri e ipotensione, che possono essere molto gravi) piu' frequentementein pazienti in trattamento con ACE-inibitori in seguito a somministrazione di oro iniettabile (per esempio sodio aurotiomalato). Antidepressivi triciclici/Antipsicotoci/ Anestetici L'uso concomitante di alcunianestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici con gli ACE-inibitori puo' dar luogo ad un'ulteriore riduzione della pressione arteriosa. Simpaticomimetici. I simpaticomimetici possono ridurre gli effettiantipertensivi degli ACE-inibitori. Antidiabetici. Gli studi epidemiologici hanno suggerito che la concomitante somministrazione di ACE-inibitori e di medicinali antidiabetici (insuline e ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno sembra avvenire piu' probabilmente durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con funzionalita' renale compromessa. Attivatori del plasminogeno tissutale Il trattamento concomitante con attivatori del plasminogeno tissutale puo' aumentare il rischio di insorgenza di angioedema. Inibitori di mTOR (ad es., sirolimus, everolimus, temsirolimus) I pazienti che assumono una terapia con inibitori di mTOR possono essere esposti a un maggiore rischio di angioedema. Inibitori di neprilisina (NEP). Un aumentatorischio di angioedema e' stato rilevato con l'uso concomitante di ACEinibitori e NEP inibitori (come racecadotril). Acido acetilsalicilico, trombolitici, beta-bloccanti, nitrati. Lisinopril Zentiva puo' essere impiegato in concomitanza con acido acetilsalicilico, (alle dosi cardiologiche), trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati.
POSOLOGIA
Somministrare il farmaco per via orale in una dose singola giornaliera. Come per tutti i farmaci da assumere una volta al giorno, assumere il farmaco approssimativamente alla stessa ora ogni giorno. L'assorbimento delle compresse del farmaco non e' influenzato dal cibo. Individualizzare la dose secondo il profilo del paziente e della risposta pressoria. Ipertensione. Lisinopril puo' essere usato in monoterapia o in combinazione con altre classi di prodotti medicinali antiipertensivi. Dose iniziale. Nei pazienti con ipertensione la dose iniziale usuale raccomandata e' 10 mg. Nei pazienti con un sistema renina-angiotensina-aldosterone fortemente attivato puo' verificarsi un'eccessiva caduta della pressione arteriosa a seguito della dose iniziale. In questi pazienti e' raccomandata una dose iniziale di 2,5-5 mg e l'inizio del trattamento deve avvenire sotto controllo del medico. In presenza di insufficienza renale e' richiesta una dose iniziale piu' bassa. Dose di mantenimento. Il dosaggio efficace usuale di mantenimento e' 20 mg somministrati in una singola dose giornaliera. In genere se l'effetto terapeutico desiderato non puo' essere ottenuto nell'arco di 2-4 settimane ad un determinato livello di dose, la dose puo' essere ulteriormente aumentata. La massima dose impiegata negli studi clinici controllati a lungo termine e' stata di 80 mg/die. Pazienti in trattamento con diuretici. L'inizio della terapia con lisinopril puo' causare ipotensione sintomatica. Cio' e' piu' probabile nei pazienti al momento in trattamento con diuretici. Cautela, dato che questi pazienti possono essere volume e/o sodio depleti. Se possibile, sospendere il diuretico 2-3 giorni prima di iniziare la terapia. Nei pazienti ipertesi nei quali il diuretico non puo' essere sospeso, iniziare la terapia con una dose di 5mg. Monitorare la funzionalita' renale ed il potassio sierico. Aggiustare il successivo dosaggio del farmaco in base alla risposta pressoria. Se necessario, la terapia diuretica puo' essere ripresa. Aggiustamenti posologici nella compromissione renale. Basare il dosaggio nei pazienti con compromissione renale sulla clearance della creatinina come delineato di seguito. Con Clearance della creatinina uguale a < 10 ml/min, 2,5 mg/die. Con Clearance della creatinina uguale a 10 - 30 ml/min, 2,5 - 5 mg/die. Con Clearance della creatinina uguale a 31 - 80 ml/min, 5 - 10 mg/die. Il dosaggio puo' essere aumentato gradualmente finche' la pressione arteriosa non sia controllata o fino ad un massimo di40 mg/die. Uso in pazienti ipertesi pediatrici di eta' dai 6 ai 16 anni la dose iniziale raccomandata e' di 2,5 mg una volta al giorno in pazienti con peso da 20 a < 50 Kg, e di 5 mg al giorno in pazienti conpeso >= 50 Kg. Il dosaggio deve essere aggiustato individualmente sinoad un massimo di 20 mg una volta al giorno in pazienti di peso da 20a < 50 Kg e 40 mg in pazienti di peso >= 50 Kg. Non studiate nei pazienti pediatrici dosi superiori a 0,61 mg/Kg (o superiori a 40 mg) non.In bambini con funzione renale ridotta, cosniderare una dose inizialepiu' bassa o intervalli per aumentare la dose. Scompenso cardiaco. Neipazienti con scompenso cardiaco sintomatico, utilizzare il farmaco come terapia aggiuntiva ai diuretici e, ove appropriato, alla digitale oai beta-bloccanti. Il farmaco puo' essere iniziato con una dose iniziale di 2,5 mg una volta al giorno, che deve essere somministrata sottoosservazione medica per determinare l'effetto iniziale sulla pressione sanguigna. Aumentare la dose del farmaco: con incrementi non superiori ai 10 mg; ad intervalli non inferiori alle due settimane; alla dosemassima tollerata dal paziente, fino ad un massimo di 35 mg una voltaal giorno. Basare l'aggiustamento della dose sulla risposta clinica dei singoli pazienti. Nei pazienti a rischio elevato di ipotensione sintomatica, es. pazienti con deplezione salina con o senza iponatriemia,pazienti con ipovolemia o pazienti trattati con alte dosi di diuretici, queste condizioni devono essere corrette, se possibile, prima dellaterapia. Monitorare la funzionalita' renale e il potassio sierico. Posologia nell'infarto miocardico acuto. I pazienti devono ricevere, nelmodo appropriato, i trattamenti standard raccomandati come trombolitici, aspirina e beta-bloccanti. Il gliceril trinitrato per via endovenosa o per via transdermica puo' essere impiegato insieme al farmaco. Dose iniziale (primi 3 giorni dopo l'infarto). Il trattamento puo' essere iniziato entro 24 ore dall'insorgenza dei sintomi. Non iniziare se la pressione arteriosa sistolica e' minore di 100 mmHg. La prima dose e' di 5 mg per via orale, seguita da 5 mg dopo 24 ore, 10 mg dopo 48 ore e poi 10 mg una volta al giorno. Somministrare una dose ridotta di 2,5 mg per via orale ai pazienti con pressione arteriosa sistolica bassa all'inizio del trattamento o durante i primi 3 giorni successivi all'infarto. In caso d'insufficienza renale, aggiustare il dosaggio iniziale sulla base della clearance della creatinina. Dose di mantenimento.La dose di mantenimento e' di 10 mg una volta al giorno. Se si verifica ipotensione puo' essere somministrata una dose di mantenimento giornaliera di 5 mg con riduzione temporanea a 2,5 mg, se necessario. Interrompere il farmaco se si verifica un'ipotensione prolungata. Continuare il trattamento per 6 settimane e poi riesaminare il paziente. Se sisviluppano sintomi di scompenso cardiaco, continuare la terapia. Complicanze renali del diabete mellito. Nei pazienti ipertesi affetti da diabete mellito di Tipo 2 e nefropatia incipiente, la dose di lisinopril e' 10 mg una volta al giorno che puo' essere incrementata, se necessario, fino a 20 mg una volta al giorno per raggiungere una pressione arteriosa diastolica in posizione seduta inferiore a 90 mmHg. Nei casid'insufficienza renale, aggiustare il dosaggio iniziale sulla base della clearance della creatinina del paziente. Popolazione pediatrica. L'esperienza di sicurezza ed efficacia nei bambini ipertesi di eta' > a6 anni e' limitata, ma non c'e' nessuna esperienza relativa alle altreindicazioni. Il farmaco non e' raccomandato nei bambini in altre indicazioni che non sia l'ipertensione. Il farmaco non e' raccomandato inbambini di eta' inferiore a 6 anni, o in bambini con insufficienza renale grave. Pazienti anziani. Negli studi clinici, non ci sono variazioni correlate all'eta' per quanto riguarda l'efficacia o il profilo disicurezza del farmaco. Tuttavia, quando l'eta' avanzata e' associata ad una diminuzione della funzionalita' renale, utilizzare le indicazioni riportate sopra per determinare la dose iniziale. In seguito, aggiustare il dosaggio secondo la risposta pressoria. Uso nei pazienti con trapianto di rene. Non vi e' esperienza circa la somministrazione del farmaco nei pazienti sottoposti a recente trapianto di rene. Il trattamento non e' pertanto raccomandato.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene: lisinopril 5 o 20 mg compresse.

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