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LEVETIRACETAM DOC*30CPR 1000MG

LEVETIRACETAM DOC*30CPR 1000MG

DOC GENERICI Srl
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AVVERTENZE
Interruzione del trattamento: in accordo con la pratica clinica corrente, se si deve interrompere il trattamento con LEVETIRACETAM DOC si raccomanda una sospensione graduale (ad es. negli adulti e negli adolescenti di peso superiore a 50 kg: diminuzione di 500 mg due volte al giorno ad intervalli di tempo compresi tra due e quattro settimane; negliinfanti di eta' superiore ai 6 mesi, nei bambini e negli adolescentidi peso inferiore a 50 kg: la diminuzione della dose non deve superarei 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane; negli infanti (dieta' inferiore ai 6 mesi): la diminuzione della dose non deve superarei 7 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane). Compromissione renale: la somministrazione di LEVETIRACETAM DOC in pazienti con compromissione renale puo' richiedere un aggiustamento posologico. In pazienticon funzionalita' epatica gravemente compromessa si raccomanda di valutare la funzionalita' renale prima di stabilire la posologia (vedereparagrafo 4.2). Lesione renale acuta: l'uso di levetiracetam e' statomolto raramente associato a lesione renale acuta, con un tempo d'insorgenza che varia da pochi giorni a diversi mesi. Suicidio: casi di suicidio, tentato suicidio, ideazione e comportamento suicida sono stati riportati in pazienti trattati con antiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicida. Il meccanismo ditale rischio non e' noto. Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicida, e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendonocura) devono essere avvisati che, nel caso in cui emergano segni di depressione e/o ideazione o comportamento suicida, e' necessario consultare un medico. Conta delle cellule ematiche: sono stati descritti raricasi di diminuita conta delle cellule ematiche (neutropenia, agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia e pancitopenia) in associazione con la somministrazione di levetiracetam, generalmente all'inizio del trattamento. Si consiglia emocromo completo in pazienti che presentano debolezza accentuata, piressia, infezioni ricorrenti o disturbi della coagulazione (paragrafo 4.8). Comportamenti anormali e aggressivi: Levetiracetam puo' causare sintomi psicotici e comportamenti anormali comprese irritabilita' e aggressivita'. I pazienti trattati con levetiracetam devono essere monitorati per lo sviluppo di segni psichiatrici cheindichino cambiamenti importanti di umore e/o personalita'. Se si notano tali comportamenti, si deve considerare la modifica o una sospensione graduale del trattamento. In caso di sospensione del trattamento,bisogna fare riferimento al paragrafo 4.2. Popolazione pediatrica: laformulazione in compresse non e' adatta per l'uso negli infanti e neibambini di eta' inferiore ai 6 anni. Dai dati disponibili nei bambininon si evince una influenza sulla crescita e sulla puberta'. Tuttavia,gli effetti a lungo termine sull'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la funzione endocrina, la puberta' e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti. La sicurezza e l'efficacia di levetiracetam non sono state valutate accuratamente negli infanti di eta' inferiore ad 1 anno con epilessia. Negli studi clinici, sono stati esposti alevetiracetam solo 35 infanti di eta' inferiore ad 1 anno con crisi ad esordio parziale, di cui solo 13 erano di eta' inferiore ai 6 mesi.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiepilettici, altri antiepilettici.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonicio ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
LEVETIRACETAM DOC COMPRESSE RIVESTITE CON FILM.
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: povidone (K30), croscarmellosa sodica, polietilenglicole, silice colloidale, anidra magnesio stearato. Rivestimentodella compressa: per le compresse da 500 mg; rivestimento Opadry II giallo 85F32004; alcool polivinilico parzialmente idrolizzato, titanio diossido (E171), polietilenglicole, talco, ferro ossido giallo (E172).Per le compresse da 1000 mg: rivestimento Opadry II bianco 85F18422; alcool polivinilico parzialmente idrolizzato, titanio diossido (E171),polietilenglicole talco.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: il profilo degli eventi avversi diseguito presentato si basa sull'analisi degli studi clinici controllati verso placebo aggregati, relativi a tutte le indicazioni studiate,per un totale di 3416 pazienti trattati con levetiracetam. Questi datisono integrati con l'uso di levetiracetam in corrispondenti studi diestensione in aperto, cosi' come dall'esperienza post-marketing. Le reazioni avverse piu' frequentemente riportate sono state rinofaringite,sonnolenza, cefalea, affaticamento e capogiro. Il profilo di sicurezza del levetiracetam e' generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di eta' (pazienti adulti e pediatrici) e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Le reazioni avverse segnalate nel corso di studi clinici (adulti, adolescenti, bambini ed infanti di eta'superiore ad 1 mese) e nell'esperienza post-marketing sono elencate nei seguenti dati in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. La frequenza e' cosi' definita: molto comune (>=1/10);comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10000, <1/1000) e molto raro (<1/10000). Infezioni ed infestazioni. Moltocomune: rinofaringite; raro: infezione. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia,neutropenia, agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Raro:reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia; non comune:perdita di peso, aumento di peso; raro: iponatriemia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, ostilità/aggressività, ansia, insonnia, nervosismo/irritabilità; non comune: tentato suicidio, idea suicida, disturbo psicotico, comportamento anormale, allucinazioni, collera, statoconfusionale, attacco di panico, labilità affettiva/sbalzi d'umore, agitazione; raro: suicidio riuscito, disturbo della personalità, pensiero anormale. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza,cefalea; comune: convulsione, disturbo dell'equilibrio, capogiro, letargia, tremore; non comune: amnesia, compromissione della memoria, coordinazione anormale/atassia, parestesia, alterazione dell'attenzione; raro: coreoatetosi, discinesia, ipercinesia. Patologie dell'occhio. Noncomune: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: test della funzionalità epatica anormali; raro: insufficienza epatica, epatite. Patologie renali e urinarie.Raro: lesione renale acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: alopecia, eczema, prurito; raro: necrolisi epidermica tossica, sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: debolezza muscolare, mialgia; raro: rabdomiolisi e creatinfosfochinasi ematica aumentata *. Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede di somministrazione. Comune: astenia/affaticamento.Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune:traumatismo. * La prevalenza e' significativamente piu' elevata nei pazienti giapponesi rispetto ai pazienti non giapponesi. Raramente dopola somministrazione di levetiracetam sono stati osservati casi di encefalopatia. Questi effetti indesiderati si sono verificati in genere all'inizio del trattamento (da pochi giorni a qualche mese) e sono risultati reversibili dopo l'interruzione del trattamento. Descrizione di reazioni avverse selezionate: il rischio di anoressia e' piu' elevato quando il topiramato e' co-somministrato con levetiracetam. In numerosicasi di alopecia, e' stata osservata guarigione dopo la sospensione del trattamento con levetiracetam. In alcuni dei casi di pancitopenia e' stata identificata soppressione del midollo osseo. Popolazione pediatrica In pazienti di eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, un totale di 190 pazienti e' stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo ed in studi di estensione in aperto. Sessanta (60)di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In pazienti di eta' compresa tra 4 e 16 anni, untotale di 645 pazienti e' stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo ed in studi di estensione in aperto. 233 di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllaticon placebo. In entrambi questi intervalli di eta' pediatrica, questidati sono integrati con l'esperienza post marketing relativa all'usodi levetiracetam. Il profilo di eventi avversi del levetiracetam e' generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di eta' e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Negli studi clinici controllati con placebo, i risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza di levetiracetamnegli adulti, ad eccezione delle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state piu' comuni nei bambini rispetto che negliadulti. Nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 4 e 16 anni, sono stati riportati piu' frequentemente che in altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo, vomito (molto comune, 11,2%), agitazione (comune, 3,4%), sbalzi d'umore (comune, 2,1%), labilita' affettiva (comune, 1,7%), aggressivita' (comune, 8,2%), comportamento anormale (comune, 5,6%) e letargia (comune, 3,9%). In infanti e bambini di eta' compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, sono state riportatepiu' frequentemente che in altri gruppi di eta' o nel profilo di sicurezza complessivo irritabilita' (molto comune, 11,7%) e coordinazioneanormale (comune, 3,3%). Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorita', in doppio cieco econtrollato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuro-psicologici di levetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di eta' con crisi ad esordio parziale. Levetiracetam si e' dimostrato non differente(non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai subtest "attenzione e memoria" della scala di Leiter-R ( Memory Screen Composite score ) nella popolazione per-protocol. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento validato ( CBCL - Achenbach Child Behavior Checklist ).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: dati post-marketing di diversi registri prospettici di gravidanza hanno documentato i risultati della esposizione a levetiracetam in monoterapia in piu' di 1000 donne durante il primo trimestre di gravidanza. Nel complesso, questi dati non suggeriscono un sostanzialeaumento del rischio di malformazioni congenite maggiori, sebbene un rischio teratogeno non possa essere completamente escluso. La terapia con piu' farmaci antiepilettici e' associata ad un piu' alto rischio dimalformazioni congenite rispetto alla monoterapia e pertanto la monoterapia deve essere presa in considerazione. Studi su animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Levetiracetamnon e' raccomandato, se non clinicamente necessario, durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non utilizzano metodi contraccettivi. Come per altri medicinali antiepilettici, le alterazioni fisiologiche associate con la gravidanza possono influenzare le concentrazioniplasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, e' stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione e' piu' pronunciata durante il terzo trimestre (fino al60% della concentrazione basale prima della gravidanza). Le donne ingravidanza trattate con levetiracetam devono essere accuratamente seguite dal punto di vista clinico. L'interruzione dei trattamenti antiepilettici puo' comportare una esacerbazione della malattia che puo' essere nociva per la madre e per il feto. Allattamento: Levetiracetam e' escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allattamento con latte materno non e' raccomandato. Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento, il rapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, tenendo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno. Fertilita': non e' stato rilevato alcun impatto sulla fertilita' negli studi sugli animali (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo e' sconosciuto.
INDICAZIONI
LEVETIRACETAM DOC e' indicato come monoterapia nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti e adolescenti a partire dai 16 anni di eta' con epilessia di nuova diagnosi. LEVETIRACETAM DOC e' indicato quale terapia aggiuntiva: nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza secondaria generalizzazione in adulti, adolescenti, bambini ed infanti a partire da 1 mese di eta' con epilessia; nel trattamento delle crisi miocloniche in adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con EpilessiaMioclonica Giovanile; nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di eta' con Epilessia Generalizzata Idiopatica.
INTERAZIONI
Medicinali antiepilettici: i dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenza le concentrazioni sieriche degli antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam. Come negli adulti, nei pazienti pediatrici acui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiracetam, non c'e' evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali. Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche, in bambini ed adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni), ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20% piu' elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non e' richiesto un adattamento della dose. Probenecid Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostratodi inibire la clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa. E' prevedibile che altri medicinali escreti con secrezione tubulare attiva possano ridurre la clearance renale del metabolita. L'effettodi levetiracetam sul probenecid non e' stato studiato e l'effetto dilevetiracetam su altri medicinali secreti con meccanismo attivo, ad es. FANS, sulfamidici e metotrexato, e' sconosciuto. Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche: Levetiracetam 1000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non hainfluenzato la farmacocinetica di levetiracetam. Antiacidi: non sonodisponibili dati sull'influenza degli antiacidi sull'assorbimento di levetiracetam. Cibo e alcool: il grado di assorbimento di levetiracetamnon e' stato modificato dal cibo, ma la quota di assorbimento era lievemente ridotta. Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con alcool.
POSOLOGIA
Posologia; monoterapia per adulti ed adolescenti a partire dai 16 annidi eta': la dose iniziale raccomandata e' di 250 mg due volte al giorno che deve essere incrementata fino ad una dose terapeutica inizialedi 500 mg due volte al giorno dopo due settimane. La dose puo' essereulteriormente aumentata di 250 mg due volte al giorno ogni due settimane sulla base della risposta clinica. La dose massima e' di 1500 mg due volte al giorno. Terapia aggiuntiva per adulti ( >= 18 anni) ed adolescenti (da 12 a 17 anni) del peso di 50 kg o superiore La dose terapeutica iniziale e' di 500 mg due volte al giorno. Questa dose puo' essere iniziata dal primo giorno di trattamento. Sulla base della rispostaclinica e della tollerabilita', la dose giornaliera puo' essere aumentata fino ad un massimo di 1500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 500 mg due volte al giorno ogni due fino a quattro settimane. Popolazioni speciali; anziani (dai 65 anni in poi): si raccomanda un aggiustamentodella posologia nei pazienti anziani con ridotta funzionalita' renale(vedere "Compromissione renale" piu' sotto). Compromissione renale: ladose giornaliera deve essere personalizzata in base alla funzionalita' renale. Per i pazienti adulti, fare riferimento ai successivi dati emodificare la posologia come indicato. Per utilizzare questi dati e'necessario valutare la clearance della creatinina del paziente (CLcr)in ml/min. La CLcr in ml/min puo' essere calcolata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) utilizzando, per adulti ed adolescenti di peso superiore o uguale a 50 kg, la seguente formula. CLcr (ml/min) = [140-età (anni)] x peso (kg) (x 0,85 nelle donne) / 72 x creatinina sierica (mg/dl). Inoltre, la CLcr è corretta per l'area della superficie corporea (BSA) come segue. CLcr (ml/min/1,73 m²) = CLcr (ml/min) x 1,73/ BSA del soggetto (m²). Aggiustamento posologico per pazienti adulti e adolescenti di peso superiore a 50 kg con funzionalita' renale alterata: gruppo clearance della creatinina dose e numero di somministrazioni (ml/min/1,73m^2. Normale > 80 da 500 a 1500 mg due volte al di'. Lieve 50-79 da 500 a 1000 mg due volte al di'. Moderato 30-49 da 250 a 750 mg due volte al di'. Grave < 30 da 250 a 500 mg due volteal di'. Pazienti con malattia renale allo stadio finale (ESRD) sottoposti a dialisi^(1): da 500 a 1000 mg una volta al di' ^(2). ^(1) Una dose di carico pari a 750 mg e' raccomandata nel primo giorno di trattamento con levetiracetam. ^(2) Dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg. Per i bambini con ridotta funzionalita' renale, la dose di levetiracetam deve essere adattata sulla base della funzionalita' renale dal momento che la clearance del levetiracetam e' correlata alla funzionalita' renale. Questa raccomandazionesi basa su uno studio eseguito con pazienti adulti con ridotta funzionalita' renale. Nei giovani adolescenti, nei bambini e negli infanti,la CLcr, in ml/min/1,73 m^2, puo' essere stimata dalla determinazionedella creatinina sierica (in mg/dl) utilizzando la seguente formula (formula di Schwartz):CLcr (ml/min/1,73 m²) = Altezza (cm) x ks/ Creatinina sierica (mg/dl). ks= 0,45 negli infanti a termine di eta' fino a 1anno; ks= 0,55 nei bambini di eta' inferiore a 13 anni e nelle femmine adolescenti; ks= 0,7 nei maschi adolescenti. Aggiustamento posologico per infanti, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg con funzionalita' renale alterata. Normale. > 80: infanti da 1 mese a meno di 6 mesi; da 7 a 21 mg/kg (da 0,07 a 0,21 ml/kg) due volte al giorno;infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50kg; da 10 a 30 mg/kg (da 0,10 a 0,30 ml/kg) due volte al giorno. Lieve. 50-79: infanti da 1 mese a meno di 6 mesi; da 7 a 14 mg/kg (da 0,07a 0,14 ml/kg) due volte al giorno; infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg; da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) due volte al giorno. Moderato. 30-49: infanti da 1 mese a meno di 6 mesi; da 3,5 a 10,5 mg/kg (da 0,035 a 0,105 ml/kg) due volte algiorno; infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg; da 5 a 15 mg/kg (da 0,05 a 0,15 ml/kg) due volte al giorno. Grave. < 30: infanti da 1 mese a meno di 6 mesi; da 3,5 a 7 mg/kg (da 0,035 a 0,07 ml/kg) due volte al giorno; infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg; da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg) due volte al giorno. Pazienti con malattia renale allo stadio finale (esrd) sottoposti a dialisi. Infanti da 1 mese a menodi 6 mesi; da 7 a 14 mg/kg (da 0,07 a 0,14 ml/kg) una volta al giorno(2) (4); infanti da 6 a 23 mesi, bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg; da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) una volta al giorno (3) (5). ^(1) Per dosi inferiori a 250 mg e per pazienti incapaci di deglutire compresse deve essere usata la soluzione orale. ^(2) Si raccomanda una dose di carico di 10,5 mg/kg (0,105 ml/kg) il primo giorno di trattamento con levetiracetam. ^(3) Si raccomanda una dose di carico di 15 mg/kg (0,15 ml/kg) il primo giorno di trattamento con levetiracetam. ^(4) Dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da3,5 a 7 mg/kg (da 0,035 a 0,07 ml/kg). ^(5) Dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg).
PRINCIPI ATTIVI
LEVETIRACETAM DOC 500 mg compresse rivestite con film. Ogni compressarivestita con film contiene 500 mg di levetiracetam. LEVETIRACETAM DOC1000 mg compresse rivestite con film. Ogni compressa rivestita con film contiene 1000 mg di levetiracetam. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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