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AVVERTENZE
Agranulocitosi. Questo farmaco puo' causare agranulocitosi. L'incidenza di agranulocitosi e il tasso di mortalita' tra i pazienti che sviluppano agranulocitosi sono diminuiti notevolmente dopo l'introduzione del monitoraggio della conta leucocitaria (WBC) e dei granulociti neutrofili (ANC). Le misure precauzionali indicate di seguito sono pertantoobbligatorie e dovranno essere eseguite in base alle raccomandazioni ufficiali. A causa dei rischi associati al trattamento con questo medicinale, l'uso deve essere limitato a pazienti in cui la terapia e' indicata e: a pazienti con quadro leucocitario normale (conta leucocitaria>= 3500/mm^3 (3,5x10^9 /l) e valore assoluto di granulociti neutrofili >= 2000/mm^3 (2,0x10^9 /l), e a pazienti in cui la conta leucocitaria e dei granulociti neutrofili puo' essere effettuata regolarmente ogni settimana durante le prime 18 settimane di trattamento e a intervalli di almeno 4 settimane nel periodo successivo. Il monitoraggio deve continuare durante tutto il trattamento e per 4 settimane dopo l'interruzione della somministrazione di questo farmaco. Prima di iniziare laterapia con questo medicinale i pazienti devono essere sottoposti a unesame ematologico e a una visita medica con anamnesi. I pazienti chehanno avuto precedenti disturbi cardiaci o nei quali si riscontrano anomalie cardiache durante la visita devono essere indirizzati verso unospecialista per ulteriori indagini che possono comprendere l'esecuzione di un elettrocardiogramma (ECG). Questi pazienti dovranno essere sottoposti al trattamento solo se i benefici attesi superano i rischi. Il medico che ha in cura il paziente deve prendere in considerazione l'eventualita' di effettuare un ECG prima di iniziare il trattamento. Almedico che prescrive il farmaco e' richiesto il pieno rispetto delleprecauzioni previste. Prima dell'inizio del trattamento, il medico deve assicurarsi, per quanto a lui noto, che il paziente non abbia sviluppato in precedenza reazioni avverse di tipo ematologico alla clozapinatali da richiedere l'interruzione del trattamento. Le prescrizioni non devono coprire periodi superiori all'intervallo che intercorre tra due conte leucocitarie. In caso di conta leucocitaria inferiore a 3000/mm^3 (3,0x109/l) o valore assoluto dei granulociti neutrofili inferiore a 1500/mm^3 (1,5x109/l) riscontrati in qualunque momento durante laterapia con questo farmaco, e' obbligatoria l'immediata interruzione del trattamento. I pazienti nei quali il trattamento con questo medicinale sia stato interrotto per una riduzione della conta leucocitaria odei granulociti neutrofili non devono essere nuovamente riesposti al trattamento. Ad ogni visita, si deve ricordare al paziente sottoposto atrattamento con quetso farmaco di mettersi immediatamente in contattocon il medico curante in caso di insorgenza di infezioni di qualsiasitipo. Si deve prestare particolare attenzione a sintomi simil-influenzali, come febbre o mal di gola, nonche' ad altri sintomi di infezione, in quanto possono indicare neutropenia. I pazienti e i loro "caregivers" (coloro che assistono abitualmente il paziente) devono essere alcorrente che, in caso di insorgenza di uno qualunque di tali sintomi,deve essere eseguita immediatamente una conta leucocitaria. Si consiglia al medico di tenere un registro dei risultati degli esami ematologici eseguiti dai propri pazienti e di adottare le misure necessarie perevitare che questi pazienti in futuro siano accidentalmente esposti nuovamente al farmaco. I pazienti con disfunzioni midollari in anamnesipossono essere sottoposti al trattamento solo se il beneficio e' superiore al rischio. Prima di iniziare la terapia con questo medicinale devono sottoporsi ad una accurata visita presso un ematologo. Si deve prestare particolare attenzione ai pazienti con conta leucocitaria bassa a causa di neutropenia etnica benigna, i quali potranno essere sottoposti a trattamento con questo farmaco solo con il consenso dell'ematologo. Monitoraggio della conta leucocitaria (WBC) e dei granulociti neutrofili (ANC). La conta leucocitaria e l'esame della formula leucocitaria devono essere eseguiti nei 10 giorni antecedenti l'inizio del trattamento con questo medicinale, per assicurarsi che solo i pazienti con conta leucocitaria e dei granulociti neutrofili normale (conta leucocitaria >= 3500/mm^3 (3,5x10^9 /l) e valore dei granulociti neutrofili>= 2000/mm^3 (2,0x10^9 /l)) ricevano questo farmaco. Dopo l'inizio del trattamento con questo medicinale una regolare conta leucocitaria edei granulociti neutrofili dovranno essere effettuate e monitorate settimanalmente durante le prime 18 settimane, e successivamente a intervalli di almeno 4 settimane. I controlli devono continuare per tutta ladurata del trattamento con questo farmaco e per 4 settimane dopo l'interruzione del trattamento o sino a completo recupero ematologico. Adogni visita, si deve ricordare al paziente sottoposto a trattamento con questo farmaco di mettersi immediatamente in contatto con il medicocurante in caso di insorgenza di infezioni di qualsiasi tipo, febbre,mal di gola o altri sintomi simil-influenzali. In caso di insorgenza di uno qualunque di tali segni o sintomi, deve essere eseguita immediatamente una conta leucocitaria e l'esame della formula leucocitaria. Bassa conta leucocitaria e dei granulociti neutrofili. Qualora, duranteil trattamento con questo medicinale, la conta leucocitaria dovesse scendere a valori compresi tra 3500/mm^3 (3,5x10^9 /l) e 3000/mm^3 (3,0x10^9 /l) o il valore assoluto dei granulociti neutrofili tra 2000/mm^3(2,0x10^9 /l) e 1500/mm^3 (1,5x10^9 /l), i controlli ematologici dovranno essere eseguiti almeno due volte a settimana fino a quando la conta leucocitaria e il valore assoluto dei granulociti neutrofili non sistabilizzino rispettivamente tra 3000-3500/mm^3 (3,0-3,5x10^9 /l) e 1500-2000/mm^3 (1,5-2,0x10^9 /l) o non raggiungano valori piu' alti. Incaso di conta leucocitaria inferiore a 3000/mm^3 (3,0x10^9 /l) o valore assoluto dei granulociti neutrofili inferiore a 1500/mm^3 (1,5x10^9/l), il trattamento con questo farmaco dovra' essere immediatamente sospeso. La conta leucocitaria e l'esame della formula leucocitaria dovranno quindi essere eseguiti giornalmente e si dovra' controllare attentamente l'insorgenza di sintomi simil- influenzali o di altri sintomiche possano suggerire un'infezione. Si raccomanda di confermare i risultati ematologici mediante due conte consecutive nei due giorni successivi; il trattamento con questo medicinale dovra' essere comunque interrotto dopo il primo controllo.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antipsicotici; diazepine, oxazepine e tiazepine.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti che non possono essere sottoposti a regolari esami ematologici. Precedente granulocitopenia/agranulocitosi tossica o idiosincratica (ad eccezione di granulocitopenia/agranulocitosi per precedente chemioterapia). Precedente agranulocitosi indotta da trattamento con questo farmaco. Questo medicinale non deve essere somministrato contemporaneamente a sostanze note per la capacita' potenziale di causare agranulocitosi; l'uso concomitante di antipsicotici a rilascio prolungatodeve essere evitato. Alterazione della funzione midollare. Epilessia non controllata. Psicosi alcolica e altre psicosi tossiche, intossicazione da farmaci, condizioni comatose. Collasso circolatorio e/o depressione del SNC di qualsiasi causa. Gravi malattie renali o cardiache (es. miocardite). Malattie epatiche in corso associate a nausea, anoressia o ittero; malattie epatiche progressive; insufficienza epatica. Ileoparalitico.
DENOMINAZIONE
LEPONEX 100 MG COMPRESSE
ECCIPIENTI
Magnesio stearato, silice colloidale anidra, povidone (K 30), talco, amido di mais, lattosio monoidrato.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Il profilo degli effetti indesiderati della clozapina puo' essere dedotto in gran parte dalle sue proprieta' farmacologiche. Un'eccezione importante e' la propensione a causare agranulocitosi, a causa della quale l'uso del farmaco e' limitato alla schizofrenia resistente al trattamento e alle psicosi in corso diMalattia di Parkinson, dopo il fallimento di una gestione terapeuticaclassica. Sebbene il monitoraggio ematologico sia essenziale nella cura dei pazienti trattati con clozapina, il medico dovra' essere cosciente di altre reazioni avverse, rare ma serie, che possono essere diagnosticate a uno stadio precoce solo grazie a un'attenta osservazione e anamnesi del paziente, al fine di prevenire stati patologici ed esiti fatali. Le piu' gravi reazioni avverse segnalate con clozapina sono agranulocitosi, crisi convulsive, effetti cardiovascolari e febbre. Gli effetti indesiderati piu' comuni sono sonnolenza/sedazione, capogiri, tachicardia, stipsi e ipersalivazione. Dai risultati degli studi clinici emerge che una percentuale variabile di pazienti trattati con clozapina, (da 7,1 a 15,6%) ha interrotto il trattamento a causa di un evento avverso, includendo solo quelli che possono essere ragionevolmente attribuiti a clozapina. Gli eventi piu' comuni considerati responsabilidell'interruzione sono stati leucopenia, sonnolenza, capogiri (vertigini escluse) e disturbi psicotici. Patologie del sistema emolinfopoietico: La comparsa di granulocitopenia e agranulocitosi e' un rischio correlato al trattamento con questo farmaco. Sebbene tali reazioni sianoin genere reversibili alla sospensione del farmaco, l'agranulocitosipuo' in qualche caso portare a sepsi e risultare fatale. Poiche' al fine di prevenire lo svilupparsi di un'agranulocitosi fatale e' necessaria la sospensione immediata del trattamento, e' obbligatorio eseguireil controllo della conta leucocitaria. Di seguito e' illustrata l'incidenza di agranulocitosi stimata per ogni periodo di trattamento con questo medicinale. Incidenza stimata di agranulocitosi. Periodo di trattamento: settimane 0-18; incidenza di agranulocitosi per 100.000 persona-settimane di osservazione: 32,0. Periodo di trattamento: settimane 19-52; incidenza di agranulocitosi per 100.000 persona-settimane di osservazione: 2,3. Periodo di trattamento: settimane 53 e oltre; incidenza di agranulocitosi per 100.000 persona-settimane di osservazione: 1,8. L'incidenza cumulativa di agranulocitosi ricavata dall'esperienza riportata nei registri del clozaril patient monitoring service, regno unito (0 - 11,6 anni nel periodo dal 1989 al 2001) è pari allo 0,78%. Lamaggior parte dei casi (circa il 70%) si verifica entro le prime 18 settimane di trattamento. Disturbi del metabolismo e della nutrizione:raramente, durante il trattamento con clozapina sono state segnalate alterazioni della tolleranza al glucosio e/o sviluppo o esacerbazione di diabete mellito. Molto raramente, in pazienti senza alcun precedentedi iperglicemia trattati con questo farmaco, sono stati osservati casi di iperglicemia grave, che talvolta hanno portato a chetoacidosi/coma iperosmolare. Dopo la sospensione della terapia, i livelli di glucosio si sono normalizzati in quasi tutti i pazienti, e in alcuni casi l'iperglicemia è ricomparsa una volta ripristinato il trattamento. Sebbene la maggior parte dei pazienti presentasse fattori di rischio per ildiabete mellito non insulino-dipendente, l'iperglicemia è stata osservata anche in soggetti senza fattori di rischio noti. Patologie del sistema nervoso: le reazioni avverse molto comunemente osservate sono sonnolenza/sedazione e capogiri. Questo farmaco può causare alterazionielettroencefalografiche, tra cui la comparsa di complessi punta-onda;abbassa la soglia convulsiva in maniera dose-dipendente e può indurrespasmi mioclonici o convulsioni generalizzate. Questi sintomi si presentano in genere quando la dose viene aumentata rapidamente e in pazienti con epilessia preesistente. In tal caso, la dose deve essere ridotta e, se necessario, si deve iniziare un trattamento anticonvulsivante.Si deve evitare l'impiego di carbamazepina per il suo potenziale effetto mielosoppressivo, mentre per gli altri anticonvulsivanti deve essere considerata la possibilità di un'interazione farmacocinetica. Raramente, in pazienti trattati con questo farmaco, può verificarsi delirium. Molto raramente sono stati segnalati casi di discinesia tardiva inpazienti in trattamento con questo farmaco e a cui erano stati somministrati altri antipsicotici. In pazienti in cui si era verificata discinesia tardiva con altri antipsicotici si è osservato un miglioramentocon questo farmaco. Patologie cardiache: possono verificarsi tachicardia e ipotensione posturale, con o senza sincope, soprattutto durante le prime settimane di trattamento. La prevalenza e la gravità dell'ipotensione dipendono dalla velocità e dall'entità dell'incremento posologico. Sono stati segnalati casi di collasso circolatorio in seguito a grave ipotensione, in particolare associati a una titolazione aggressiva, con possibili conseguenze serie di arresto cardiaco o polmonare. Inuna minoranza di pazienti trattati con questo farmaco sono state osservate alterazioni elettrocardiografiche simili a quelle segnalate conaltri antipsicotici (compresi la depressione del segmento s-t e lo schiacciamento o inversione delle onde t) che si sono normalizzate dopo la sospensione del trattamento. Il significato clinico di tali alterazioni non è chiaro. Tuttavia, tali anomalie sono state osservate in pazienti affetti da miocardite, che deve pertanto essere tenuta in considerazione. Sono stati segnalati casi isolati di aritmia cardiaca, pericardite/versamento pericardico e miocardite, alcuni dei quali con esitifatali. La maggior parte dei casi di miocardite si è verificata entroi primi 2 mesi dall'inizio della terapia con questo farmaco. Le cardiomiopatie in genere si sono verificate a trattamento avanzato. In alcuni casi le miocarditi (nel 14% circa) e le pericarditi/versamento pericardico sono state accompagnate da eosinofilia; non è noto tuttavia sel'eosinofilia sia un fattore predittivo affidabile di cardite. I segnie i sintomi di miocardite o cardiomiopatia comprendono tachicardia persistente a riposo, palpitazioni, aritmie, dolori al torace e altri segni e sintomi di insufficienza cardiaca (es. Sensazione inspiegabile di affaticamento, dispnea, tachipnea) o sintomi simili a quelli di infarto miocardico. Altri sintomi che possono essere presenti sono quellisimil-influenzali. È noto che tra i pazienti psichiatrici, in trattamento o non con farmaci antipsicotici, possono verificarsi morti improvvise senza spiegazione. Tali morti sono state osservate molto raramentetra i pazienti trattati con questo farmaco.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: ci sono solo limitati dati clinici riferiti a donne gravide esposte al trattamento con clozapina. Gli studi condotti su animalinon indicano effetti dannosi diretti o indiretti sul decorso della gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppopostnatale. Si raccomanda cautela nel somministrare il farmaco in gravidanza. I neonati esposti agli antipsicotici (incluso questo farmaco)durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati devonoessere attentamente monitorati. Allattamento: studi su animali indicano che la clozapina e' escreta nel latte materno e ha un effetto sui lattanti; le madri sottoposte a trattamento con questo medicinale non devono quindi allattare. Fertilita': i pochi dati disponibili sugli effetti di clozapina sulla fertilita' nell'uomo non sono conclusivi. Neimaschi e nelle femmine di ratto clozapina non ha influenzato la fertilita' quando somministrata a dosi fino a 40 mg/kg, che corrisponde a una dose nell'uomo di 6,4 mg/kg o a circa un terzo della dose massima consentita per l'uomo adulto. Donne in eta' fertile: il passaggio da altri antipsicotici a questo farmaco puo' determinare la ripresa di un ciclo mestruale normale. Si raccomanda pertanto l'uso di adeguate misurecontraccettive per tutte le donne in eta' fertile.
INDICAZIONI
Schizofrenia resistente al trattamento: il trattamento con questo farmaco e' indicato per pazienti schizofrenici resistenti al trattamento eper i pazienti schizofrenici che presentano reazioni avverse gravi ditipo neurologico non trattabili con gli altri farmaci antipsicotici,compresi gli antipsicotici atipici. La resistenza al trattamento vienedefinita come mancanza di miglioramento clinico soddisfacente nonostante l'uso di dosi appropriate di almeno due differenti farmaci antipsicotici, incluso un atipico, prescritti per un periodo di tempo adeguato. Psicosi in corso di malattia di Parkinson: il trattamento con questo medicinale e' indicato inoltre nei disturbi psicotici in corso di malattia di Parkinson, dopo il fallimento di una gestione terapeutica classica.
INTERAZIONI
Controindicazioni per l'uso concomitante di questo medicinale con altri farmaci. Sostanze note perche' potenzialmente in grado di ridurre lafunzione del midollo osseo non devono essere utilizzate contemporaneamente a questo farmaco. Questo medicinale non deve essere somministrato in concomitanza con farmaci antipsicotici depot a lunga durata d'azione (che hanno un potenziale effetto mielosoppressivo), in quanto nonpossono essere rimossi rapidamente dall'organismo se necessario, per esempio in caso di neutropenia. Si raccomanda di non assumere alcool inconcomitanza con questo farmaco, poiche' si puo' potenziare l'effettosedativo. Precauzioni (incluso l'aggiustamento delle dosi). Questo medicinale puo' aumentare gli effetti centrali dei farmaci depressori del SNC, quali narcotici, antistaminici e benzodiazepine. Si deve prestare particolare attenzione quando si inizia la terapia con questo farmaco in pazienti gia' in trattamento con benzodiazepine o altre sostanzepsicotrope, poiche' possono andare incontro a un maggior rischio di collasso circolatorio che, in rari casi, puo' essere grave e portare adarresto cardiaco e/o respiratorio. Non e' chiaro se il collasso circolatorio o respiratorio possa essere prevenuto con un aggiustamento delle dosi. A causa della possibilita' di effetti additivi, e' necessarioporre cautela nella somministrazione concomitante di sostanze con effetti anticolinergici, ipotensivi o che deprimono il respiro. A causa delle sue proprieta' anti-alfa-adrenergiche, questo medicinale puo' ridurre l'effetto di aumento della pressione sanguigna caratteristico della norepinefrina o di altri agenti con attivita' predominante alfa-adrenergica, e invertire (effetto paradosso) l'effetto pressorio dell'epinefrina. La somministrazione concomitante di sostanze che inibiscono l'attivita' di alcuni isoenzimi del citocromo P450 puo' aumentare i livelli di clozapina; per evitare eventuali effetti indesiderati puo' essere necessario ridurre le dosi di clozapina. Questo e' piu' importanteper gli inibitori di CYP 1A2 come la caffeina, la perazina e l'inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina, fluvoxamina. Altriinibitori della ricaptazione della serotonina, come la fluoxetina, laparoxetina e, in grado minore la sertralina, inibiscono il CYP 2D6 e di conseguenza e' meno probabile che si verifichino interazioni farmacocinetiche maggiori con la clozapina. Similmente le interazioni farmacocinetiche con gli inibitori di CYP 3A4, quali gli antimicotici azolici, la cimetidina, l'eritromicina e gli inibitori delle proteasi, sono meno probabili, sebbene siano pervenute alcune segnalazioni. I contraccettivi ormonali (inclusi le combinazioni di estrogeni e progesterone oprogesterone da solo) sono inibitori di CYP 1A2, CYP 3A4 e CYP 2C19.Pertanto l'inizio o l'interruzione del trattamento con contraccettiviormonali puo' richiedere un aggiustamento della dose di clozapina in base alle esigenze cliniche individuali. Poiche' le concentrazioni plasmatiche della clozapina sono aumentate dall'assunzione di caffeina e diminuiscono di quasi il 50% dopo un periodo di 5 giorni senza assunzione di caffeina, se si verifica un cambiamento nelle abitudini di assunzione di tale sostanza e' necessario modificare la dose di clozapina.In caso di improvvisa interruzione dell'assunzione di nicotina, le concentrazioni plasmatiche di clozapina possono subire un incremento, portando a un maggior rischio di effetti indesiderati. Sono stati riportati casi di interazione tra citalopram e clozapina, che possono determinare un aumento del rischio di eventi avversi associati alla clozapina. La natura di questa interazione non e' stata completamente chiarita.La somministrazione concomitante di sostanze che inducono gli enzimidel citocromo P450 puo' portare a una diminuzione dei livelli plasmatici di clozapina, con conseguente riduzione dell'efficacia. Le sostanzeinduttrici dell'attivita' degli enzimi del citocromo P450 e per le quali sono state segnalate interazioni con la clozapina comprendono, peresempio, la carbamazepina (da non usare in concomitanza a clozapina,visto il potenziale effetto mielosoppressivo), la fenitoina e la rifampicina. Gli induttori di CYP 1A2 conosciuti, come per esempio l'omeprazolo, possono portare a una diminuzione dei livelli di clozapina. Si deve tener conto della possibile diminuzione di efficacia della clozapina quando questa viene usata in combinazione con tali sostanze. Altreinterazioni. La somministrazione concomitante di litio o di altre sostanze attive sul SNC puo' aumentare il rischio di comparsa di sindromeneurolettica maligna (SNM). Ci sono state segnalazioni di casi rari, ma seri, di convulsioni, anche in pazienti non epilettici, e casi isolati di delirium, in pazienti trattati contemporaneamente con questo farmaco e acido valproico. Tali effetti sono probabilmente dovuti a interazioni farmacodinamiche, il cui meccanismo non e' ancora stato determinato. Occorre inoltre prestare particolare attenzione ai pazienti trattati contemporaneamente con altre sostanze capaci di inibire o indurregli isoenzimi del citocromo P450. Per quanto riguarda gli antidepressivi triciclici, le fenotiazine e i farmaci antiaritmici di tipo 1 C, noti per legarsi al citocromo P450 2D6, fino a questo momento non sonostate osservate interazioni clinicamente significative. Come con altriantipsicotici, si deve prestare particolare attenzione quando clozapina e' prescritta con medicinali noti per aumentare l'intervallo QTc oche causano uno squilibrio elettrolitico. Un elenco delle interazioniritenute piu' importanti tra questo farmaco e altri medicinali e' riportato di seguito. La lista non e' esaustiva. Interazioni piu' frequenti tra questo medicinale e altri medicinali. Farmaci con effetto mielosoppressivo, quali carbamazepina, cloramfenicolo, sulfonamidi (es. Cotrimossazolo), analgesici pirazolonici (es. Fenilbutazone), penicillamine, farmaci citotossici e antipsicotici depot parenterali a lunga durata d'azione. Interazioni: interagiscono e aumentano il rischio e/o la gravità di depressione del midollo osseo; commenti: leponex non deve essere usato in concomitanza con altri farmaci con capacità nota di determinare depressione del midollo osseo. Benzodiazepine. Interazioni: l'uso concomitante può aumentare il rischio che si verifichi collasso circolatorio, che può portare ad arresto cardiaco e/o respiratorio; commenti: sebbene tali episodi si verifichino raramente, si deve prestarecautela quando si usano questi farmaci contemporaneamente.
POSOLOGIA
Posologia. Il dosaggio deve essere determinato individualmente. Per ogni paziente deve essere usata la dose minima efficace. Per dosi non ottenibili con questo dosaggio, sono disponibili anche altri dosaggi diquesto medicinale. Una cauta titolazione e un frazionamento del dosaggio sono necessari per minimizzare i rischi di ipotensione, crisi convulsive e sedazione. L'inizio del trattamento con questo farmaco deve essere limitato a pazienti con conta leucocitaria >=3500/mm^3 (3,5x10^9/l) e valore assoluto di granulociti neutrofili >= 2000/mm^3 (2,0x10^9/l) del range di normalita'. La dose deve essere modificata in pazienti che assumono contemporaneamente farmaci che interagiscono da un punto di vista farmacodinamico e farmacocinetico con questo medicinale, come le benzodiazepine o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. Passaggio da una precedente terapia antipsicotica a questo farmaco. In generale si raccomanda di non somministrare questo medicinale in associazione con altri antipsicotici. Qualora sia necessario iniziare la terapia con questo farmaco in un paziente gia' in trattamento con un antipsicotico orale, si raccomanda di sospendere prima quest'ultimo riducendone gradualmente il dosaggio. Si raccomandano i seguenti dosaggi. Pazienti schizofrenici resistenti al trattamento. Terapia iniziale. Il primo giorno una dose da 12,5 mg una o due volte al giorno, il secondo giorno 25 mg una o due volte al giorno. Se ben tollerata, la dose giornaliera puo' essere aumentata gradualmente di 25-50 mg fino a raggiungere un livello di 300 mg/die entro 2-3 settimane. Successivamente, se necessario, la dose giornaliera potra' essere ulteriormente incrementata di 50-100 mg ogni 3-4 giorni o, preferibilmente, aintervalli settimanali. Intervallo terapeutico. Nella maggior parte dei pazienti, l'effetto antipsicotico puo' essere ottenuto con 200-450mg/die in dosi frazionate. La dose giornaliera complessiva puo' esseresuddivisa irregolarmente, con la dose maggiore somministrata alla sera. Dose massima. Per ottenere il massimo beneficio terapeutico, alcunipazienti possono richiedere dosi superiori; in tal caso, sono ammessicauti incrementi (non oltre i 100 mg) fino a una dose massima di 900mg/die. Tuttavia bisogna tenere in considerazione che la possibilita'di effetti indesiderati (in particolare di convulsioni) aumenta a dosisuperiori a 450 mg/die. Dose di mantenimento. Dopo aver raggiunto ilmassimo beneficio terapeutico, molti pazienti possono essere efficacemente controllati con dosi inferiori. Si raccomanda pertanto una cautariduzione della dose sino alla dose minima efficace. Il trattamento deve essere mantenuto per almeno 6 mesi. Se la dose giornaliera non supera i 200 mg, si puo' fare ricorso a una singola somministrazione serale. Interruzione della terapia. In caso di sospensione programmata della terapia con questo farmaco, si raccomanda di ridurre gradualmente ladose nell'arco di 1-2 settimane. Qualora sia necessario interromperebruscamente il trattamento, il paziente dovra' essere seguito con attenzione per il rischio che si verifichino reazioni dovute all'interruzione della terapia. Ripresa della terapia. In caso di interruzione della terapia per piu' di 2 giorni, il trattamento dovra' essere ripristinato somministrando il primo giorno 12,5 mg una o due volte al giorno.Se questa dose e' ben tollerata, e' possibile raggiungere la posologiaottimale in tempi piu' brevi rispetto al primo trattamento. Tuttavia,in quei pazienti che hanno avuto precedenti episodi di arresto cardiaco o respiratorio con la dose iniziale ma che in seguito hanno potutocomunque raggiungere con successo la posologia ottimale, la nuova titolazione deve essere condotta con estrema cautela. Disturbi psicotici in corso di malattia di Parkinson, in caso di fallimento della terapiastandard. Terapia iniziale. La dose iniziale non deve superare i 12,5mg/die, somministrati alla sera. La dose puo' essere poi aumentata conincrementi di 12,5 mg, con al massimo 2 incrementi a settimana fino alla dose massima di 50 mg, dose che non puo' essere raggiunta prima della fine della seconda settimana di trattamento. E' preferibile somministrare la dose giornaliera totale come singola dose serale. Intervallo terapeutico. La dose media efficace e' generalmente compresa tra 25e 37,5 mg/die. Se la dose di 50 mg somministrata per almeno una settimana non fornisce un risultato terapeutico soddisfacente, si puo' tentare un cauto aumento del dosaggio con incrementi settimanali di 12,5 mg. Dose massima. La dose di 50 mg/die potra' essere superata solo in casi eccezionali, senza tuttavia mai superare i 100 mg/die. L'aumento della dose deve essere limitato o rimandato qualora si verificassero ipotensione ortostatica, effetto sedativo eccessivo o confusione mentale.La pressione sanguigna deve essere controllata durante le prime settimane di trattamento. Dose di mantenimento. Dopo che la completa remissione dei sintomi psicotici e' stata raggiunta e mantenuta per almeno 2settimane, se le condizioni motorie lo richiedono e' possibile aumentare la somministrazione dei farmaci anti-Parkinson. Se questo provocauna ricomparsa dei sintomi psicotici, si puo' tentare ancora un aumento del dosaggio di questo farmaco con incrementi di 12,5 mg a settimanafino ad un massimo di 100 mg/die, somministrati in una o due dosi giornaliere (vedere sopra). Interruzione della terapia. Si raccomanda unariduzione graduale della dose di 12,5 mg per volta nell'arco di almeno una settimana (preferibilmente due). Il trattamento deve essere immediatamente interrotto in caso di neutropenia o agranulocitosi. In questo caso e' essenziale un attento monitoraggio psichiatrico del paziente, per il rischio di ricomparsa improvvisa dei sintomi psicotici. Popolazioni speciali. Compromissione della funzionalita' epatica. I pazienti con compromissione della funzionalita' epatica devono assumere questo medicinale con cautela e l'assunzione deve essere accompagnata dalcontrollo regolare dei valori di funzionalita' epatica. Popolazione pediatrica. Non sono stati condotti studi pediatrici. La sicurezza e l'efficacia di questo farmaco in bambini o adolescenti al di sotto dei 16anni non sono state ancora stabilite. Il farmaco non deve pertanto essere usato in questa popolazione di pazienti sino a quando non sarannodisponibili nuovi dati. Pazienti di eta' uguale o superiore a 60 anni. Si raccomanda di iniziare il trattamento alla dose minima consigliata (il primo giorno 12,5 mg una volta al giorno), e di limitare i successivi incrementi a 25 mg/die. Modo di somministrazione: questo medicinale e' somministrato oralmente.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 100 mg di clozapina.