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JANUVIA*28CPR RIV 50MG

JANUVIA*28CPR RIV 50MG

MERCK SHARP & DOHME BV
minsan: 037793080
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AVVERTENZE
Generalita'. Il medicinale non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Pancreatite acuta. L'uso degli inibitori della dipeptidil-peptidasi 4 (DPP-4) e' stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati sul sintomo caratteristico della pancreatite acuta: dolore addominale severo, persistente. La risoluzione della pancreatite e' stata osservata dopo l'interruzione della terapia consitagliptin (con o senza trattamento di supporto), ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o decesso. Qualora si sospetti la presenza di pancreatite, la terapia conil farmaco e con altri medicinali potenzialmente sospetti deve essereinterrotta; qualora sia confermata la diagnosi di pancreatite acuta, la terapia con Januvia non deve essere ripresa. Si deve usare cautela in pazienti con una storia di pancreatite. Ipoglicemia quando usato inassociazione con altri medicinali anti-iperglicemici. Negli studi clinici del medicinale in monoterapia e come parte di terapia di associazione con medicinali non noti per causare ipoglicemia (ad es., metformina e/o un agonista PPARgamma), l'incidenza di ipoglicemia riportata consitagliptin e' stata simile all'incidenza nei pazienti che assumevanoplacebo. Quando sitagliptin e' stato usato in associazione con insulina o con una sulfonilurea, e' stata osservata ipoglicemia. Pertanto, per ridurre il rischio di ipoglicemia, puo' essere presa in considerazione una dose piu' bassa di sulfonilurea o di insulina. Compromissionerenale. Sitagliptin e' escreto per via renale. Per ottenere concentrazioni plasmatiche di sitagliptin simili a quelle che si hanno nei pazienti con funzionalita' renale normale, sono raccomandati dosaggi piu' bassi nei pazienti con GFR < 45 mL/min, come pure nei pazienti con ESRDche necessitano di emodialisi o dialisi peritoneale. Quando si prendein considerazione l'uso di sitagliptin in associazione con un altro medicinale antidiabetico, devono essere controllate le modalita' di utilizzo nei pazienti con compromissione renale. Reazioni di ipersensibilita'. In pazienti trattati con sitagliptin, nelle segnalazioni successive alla immissione in commercio, sono state riportate gravi reazionidi ipersensibilita'. Queste reazioni includono anafilassi, angioedemae patologie esfoliative della cute, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson. L'insorgenza di queste reazioni si e' verificata entro i primi 3mesi dopo l'inizio del trattamento, con alcune segnalazioni di casi avvenuti dopo la prima dose. In caso di sospetta reazione di ipersensibilita', il trattamento con il medicinale deve essere interrotto. Altrepossibili cause dell'evento devono essere indagate e deve essere iniziato un trattamento alternativo per il diabete. Pemfigoide bolloso. Successivamente alla immissione in commercio, sono stati riportati casidi pemfigoide bolloso in pazienti che assumevano inibitori della DPP-4tra cui sitagliptin. Nel caso in cui si sospetti il pemfigoide bolloso, si deve interrompere la terapia con il medicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci usati nel diabete, inibitori della dipeptidil peptidasi 4 (DPP-4).
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
DENOMINAZIONE
JANUVIA 50 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460), calcio fosfato dibasico anidro (E341), croscarmellosa sodica (E468), magnesio stearato (E470b), sodio stearil fumarato. Rivestimento della compressa: poli(vinil alcol), macrogol 3350, talco (E553b), titanio diossido (E171), ferro ossido rosso (E172), ferro ossido giallo (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Sono state segnalate reazioni avverse gravi comprese la pancreatite e le reazioni di ipersensibilita'. E' stata segnalata ipoglicemia in associazione con sulfonilurea (4,7%-13,8%) e insulina (9,6%). Le reazioni avverse sono elencate di seguitosecondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000);molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Frequenza delle reazioni avverseidentificate negli studi clinici controllati con placebo di sitagliptin in monoterapia e dall'esperienza successiva alla immissione in commercio. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia.Disturbi del sistema immunitario. Frequenza non nota: reazioni di ipersensibilità incluse le risposte anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Frequenza non nota: malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi; frequenza nonnota: vomito, pancreatite acuta, pancreatite emorragica e necrotizzante fatale e non-fatale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito; frequenza non nota: angioedema, eruzione cutanea, orticaria, vasculite cutanea, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di stevens-johnson, pemfigoide bolloso. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Frequenza non nota:artralgia, mialgia, dolore dorsale, artropatia. Patologie renali e urinarie. Frequenza non nota: funzionalità renale compromessa, insufficienza renale acuta. Descrizione di reazioni avverse selezionate. In aggiunta alle reazioni avverse correlate al farmaco sopra descritte, le reazioni avverse segnalate, indipendentemente dalla relazione causale con il medicinale, e che si sono verificate in almeno il 5% dei casi epiu' comunemente nei pazienti trattati con sitagliptin, comprendevanoanche infezione del tratto respiratorio superiore e rinofaringite. Ulteriori reazioni avverse segnalate indipendentemente dalla relazione causale con il medicinale che si sono piu' comunemente manifestate in pazienti trattati con sitagliptin (che non hanno raggiunto il livello del 5%, ma che si sono verificate con un'incidenza del > 0,5% piu' altacon sitagliptin rispetto a quella del gruppo di controllo) hanno incluso osteoartrite e dolore agli arti. Alcune reazioni avverse sono stateosservate piu' frequentemente negli studi sull'uso di sitagliptin associato con altri medicinali anti-diabetici rispetto agli studi di sitagliptin in monoterapia. Tra queste ipoglicemia (frequenza molto comunecon l'associazione di sulfonilurea e metformina), influenza (comune con insulina (con o senza metformina)), nausea e vomito (comune con metformina), flatulenza (comune con metformina o pioglitazone), stipsi (comune con l'associazione di sulfonilurea e metformina), edema periferico (comune con pioglitazone o con l'associazione di pioglitazone e metformina) sonnolenza e diarrea (non comune con metformina) e bocca secca (non comune con insulina (con o senza metformina)). Popolazione pediatrica Negli studi clinici con sitagliptin nei pazienti pediatrici dieta' compresa tra 10 e 17 anni con diabete mellito di tipo 2, il profilo delle reazioni avverse era paragonabile a quello osservato negli adulti. TECOS Studio sulla Sicurezza Cardiovascolare Lo studio TECOS (Studio per la Valutazione dei Risultati Cardiovascolari con Sitagliptin- Trial Evaluating Cardiovascular Outcomes with sitagliptin ) ha coinvolto 7.332 pazienti trattati con sitagliptin, 100 mg al giorno (o 50 mg al giorno se il valore basale di eGFR era >=30 e <50 mL/min/1,73 m^2) e 7.339 pazienti trattati con placebo nella popolazione iniziale datrattare (intention-to-treat). Entrambi i trattamenti sono stati aggiunti alla terapia solitamente utilizzata per il raggiungimento dei valori standard regionali per l'HbA 1c e per i fattori di rischio CV. L'incidenza globale di eventi avversi gravi nei pazienti trattati con sitagliptin e' stata simile a quella dei pazienti trattati con placebo. Nella popolazione iniziale da trattare (intention-to-treat), tra i pazienti che stavano usando insulina e/o una sulfonilurea al basale, l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 2,7% nei pazienti trattati con sitagliptin e del 2,5% nei pazienti trattati con placebo; tra i pazienti che non stavano usando insulina e/o una sulfonilurea al basale, l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 1,0% nei pazienti trattati con sitagliptin e dello 0,7% nei pazienti trattati con placebo. L'incidenza di diagnosi confermate di eventi di pancreatite e' stata dello 0,3% nei pazienti trattati con sitagliptin e dello 0,2% nei pazientitrattati con placebo. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Non vi sono dati adeguati sull'uso di sitagliptin in donnein gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva ad alte dosi. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. Acausa della mancanza di dati sull'uomo, il medicinale non deve essereusato durante la gravidanza. Allattamento. Non e' noto se sitagliptinvenga escreto nel latte umano. Studi sull'animale hanno mostrato l'escrezione di sitagliptin nel latte materno. aail farmaco non deve essere usato durante l'allattamento. Fertilita'. Dati sugli animali non suggeriscono che ci possa essere un effetto del trattamento con sitagliptin sulla fertilita' maschile e femminile. Mancano dati sull'uomo.
INDICAZIONI
Per pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2, il medicinale e' indicato per migliorare il controllo glicemico in monoterapia: in pazienti non adeguatamente controllati solamente con dieta ed esercizio fisico e per i quali la metformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza; in duplice terapia orale in associazione con: metformina, quando dieta ed esercizio fisico piu' metformina da sola non forniscono un adeguato controllo della glicemia; una sulfonilurea, quandodieta ed esercizio fisico piu' la dose massima tollerata di una sulfonilurea da sola non forniscono un adeguato controllo della glicemia equando la metformina non e' appropriata per controindicazioni o intolleranza; un agonista del recettore gamma attivato dal proliferatore delperossisoma (PPARgamma) (per es., un tiazolidinedione), quando e' appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quando dieta ed esercizio fisico piu' l'agonista PPARgamma da solo, non forniscono un adeguato controllo della glicemia; in triplice terapia orale in associazione con:una sulfonilurea e metformina, quando dieta ed esercizio fisico piu' la duplice terapia con questi medicinali, non forniscono un adeguato controllo della glicemia; un agonista PPARgamma e metformina, quando e'appropriato l'uso di un agonista PPARgamma e quando dieta ed eserciziofisico piu' la duplice terapia con questi medicinali non forniscono un adeguato controllo della glicemia. Il medicinale e' anche indicato come terapia aggiuntiva all'insulina (con o senza metformina), quando dieta ed esercizio fisico piu' una dose stabile di insulina non forniscono un adeguato controllo della glicemia.
INTERAZIONI
Effetti di altri medicinali su sitagliptin. I dati clinici descritti di seguito suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente significative con medicinali in somministrazione concomitante e' limitato.Studi in vitro indicano che, per il limitato metabolismo di sitagliptin, il principale enzima responsabile e' il CYP3A4, con un contributodel CYP2C8. In pazienti con funzionalita' renale normale, il metabolismo, incluso quello del CYP3A4, ha un ruolo limitato nella clearance disitagliptin. Per l'eliminazione di sitagliptin, il metabolismo puo' avere un ruolo piu' significativo in caso di compromissione renale severa o di malattia renale allo stadio terminale (ESRD). Per questa ragione in pazienti con compromissione renale severa o ESRD e' possibile che potenti inibitori del CYP3A4 (es., chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, claritromicina) possano alterare la farmacocinetica di sitagliptin. Gli effetti dei potenti inibitori del CYP3A4 in un quadro di compromissione renale non sono stati accertati in uno studio clinico. Studi di trasporto in vitro hanno mostrato che sitagliptin e' un substratoper la glicoproteina-P e per il trasportatore anionico organico 3 (OAT3). In vitro, il trasporto di sitagliptin mediato da OAT3 e' stato inibito dal probenecid sebbene il rischio di interazioni clinicamente rilevanti venga considerato limitato. La somministrazione concomitante di OAT3 inibitori non e' stata valutata in vivo. Metformina: in pazienti con diabete di tipo 2, la somministrazione concomitante di dosaggi multipli di metformina 1.000 mg con sitagliptin 50 mg 2 volte al giornonon ha alterato significativamente la farmacocinetica di sitagliptin.Ciclosporina : e' stato eseguito uno studio per valutare l'effetto della ciclosporina, un potente inibitore della glicoproteina-P, sulla farmacocinetica di sitagliptin. La somministrazione concomitante di unasingola dose orale di sitagliptin 100 mg e di una singola dose orale di ciclosporina 600 mg ha aumentato la AUC e la C max di sitagliptin, rispettivamente di circa il 29% e 68%. Queste variazioni della farmacocinetica di sitagliptin non sono state considerate clinicamente rilevanti. La clearance renale di sitagliptin non e' stata alterata in misurarilevante. Non sono attese pertanto interazioni rilevanti con altri inibitori della glicoproteina-P. Effetti di sitagliptin su altri medicinali. Digossina. Sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulle concentrazioni plasmatiche della digossina. Dopo la somministrazione di 0,25mg di digossina in concomitanza con 100 mg al giorno di sitagliptin per 10 giorni, l'AUC plasmatico della digossina e' aumentato in media dell'11%, e la C max plasmatica e' aumentata in media del 18%. Non sonoraccomandati adattamenti della dose di digossina. Tuttavia, nei pazienti a rischio di tossicita' per digossina, questa deve essere monitorata, quando sitagliptin e digossina vengono somministrati in concomitanza. Dati in vitro suggeriscono che sitagliptin non inibisce e non induce gli isoenzimi del CYP450. Negli studi clinici sitagliptin non ha alterato significativamente la farmacocinetica di metformina, gliburide,simvastatina, rosiglitazone, warfarin, o contraccettivi orali, fornendo in vivo evidenza di una bassa propensione a causare interazioni coni substrati di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, e con il trasportatore di cationi organici (OCT). In vivo , sitagliptin puo' essere un debole inibitore della glicoproteina-P.
POSOLOGIA
Posologia. La dose e' di 100 mg di sitagliptin una volta al giorno. Quando e' usato in associazione con metformina e/o un agonista PPARgamma, la dose di metformina e/o dell'agonista PPARgamma deve essere mantenuta e il medicinale deve essere somministrato in concomitanza. Quandoil farmaco e' usato in associazione con una sulfonilurea o con insulina, puo' essere presa in considerazione una dose piu' bassa della sulfonilurea o dell'insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. Se viene dimenticata una dose di Januvia, questa deve essere assunta appena il paziente se ne ricorda. Non si deve assumere una dose doppia nello stesso giorno. Popolazioni speciali. Compromissione renale. Quando si prende in considerazione l'uso di sitagliptin in associazione con un altro medicinale antidiabetico, devono essere controllate le modalita' di utilizzo nei pazienti con compromissione renale. Per i pazienti concompromissione renale lieve (tasso di filtrazione glomerulare [GFR] da>= 60 a < 90 mL/min), non e' richiesto adattamento della dose. Per ipazienti con compromissione renale moderata (GFR da >= 45 a < 60 mL/min), non e' richiesto adattamento della dose. Per i pazienti con compromissione renale moderata (GFR da >= 30 a < 45 mL/min), la dose del medicinale e' di 50 mg una volta al giorno. Per i pazienti con compromissione renale severa (GFR da >= 15 a < 30 mL/min) o con malattia renaleallo stadio terminale (ESRD) (GFR < 15 mL/min), inclusi quelli che necessitano di emodialisi o dialisi peritoneale, la dose del farmaco e' di 25 mg una volta al giorno. Il trattamento puo' essere somministratoindipendentemente dalla tempistica di effettuazione della dialisi. Poiche', in base alla funzionalita' renale, c'e' un adattamento del dosaggio, prima di iniziare la terapia con il medicinale e successivamentein modo periodico e' raccomandata la valutazione della funzionalita' renale. Compromissione epatica. Per i pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata, non e' necessario un adattamento della dose. Il farmaco non e' stato studiato in pazienti con compromissione epaticasevera e si deve agire con cautela. Tuttavia, poiche' sitagliptin viene eliminato principalmente per via renale, non ci si aspetta che la compromissione epatica severa influenzi la farmacocinetica di sitagliptin. Anziani. Non e' necessario alcun adattamento della dose in base all'eta'. Popolazione pediatrica. Sitagliptin non deve essere usato neibambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 10 e 17 anni a causadi un'efficacia insufficiente. Sitagliptin non e' stato studiato nei pazienti pediatrici di eta' inferiore a 10 anni. Modo di somministrazione. Il medicinale puo' essere assunto indipendentemente dai pasti.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene sitagliptin fosfato monoidrato, equivalente asitagliptin 50 mg.

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