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AVVERTENZE
Il trattamento con flecainide per via orale deve essere effettuato direttamente in ospedale o sotto la supervisione di uno specialista per ipazienti con: tachicardia alternativo nodale AV; aritmie associate alla sindrome di Wolff-Parkinson-White e condizioni simili con vie accessorie; fibrillazione atriale parossistica nei pazienti con sintomi disabilitanti. Il trattamento per i pazienti con altre indicazioni deve essere iniziato in ospedale. Il trattamento per via endovenosa con flecainide deve essere iniziato in ospedale. E' stato dimostrato che la flecainide aumenta il rischio di mortalita' nei pazienti con infarto post-miocardico e aritmia ventricolare asintomatica. Flecainide puo' provocare effetti proaritmici, cioe' puo' provocare la comparsa di un tipopiu' grave di aritmia, aumentare la frequenza di una aritmia esistente o la gravita' dei sintomi. Flecainide non deve essere usata nei pazienti con malattia cardiaca strutturale o anormale funzione del ventricolo sinistro. Usare la flecainide con cautela nei pazieni con insorgenza acuta di fibrillazione atriale successiva ad intervento chirurgicosul cuore. E' raccomandato un monitoraggio ECG continuo in tutti i pazienti trattati con iniezione in bolo. Flecainide prolunga l'intervalloQT e allarga il complesso QRS del 12-20%. L'effetto sull'intervallo JT e' non significativo. La sindrome di Brugada potrebbe essere smascherata dalla terapia a base di flecainide. In caso di sviluppo di alterazioni ECG durante il trattamento con flecainide che possono indicare la sindrome di Brugada, si deve prendere in considerazione la sospensione del trattamento. Poiche' l'eliminazione della flecainide dal plasmapuo' essere marcatamente piu' lenta nei pazienti con significativa compromissione epatica, la flecainide non deve essere usata in questi pazienti a meno che i potenziali benefici superino i rischi. Si raccomanda un monitoraggio dei livelli plasmatici. Usare la flecainide con cautela nei pazienti con compromessa funzione renale ed effettuare monitoraggi terapeutici del farmaco. Il tasso di eliminazione della flecainide dal plasma puo' essere ridotto negli anziani. Cio' deve essere tenuto in considerazione quando si effettua l'aggiustamento della dose. Flecainide non e' raccomandata nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni,poiche' vi e' un'evidenza insufficiente del suo utilizzo in questo gruppo di pazienti. Disturbi elettrolitici (ad esempio ipo-e iperpotassiemia) devono essere corretti prima di usare flecainide. Grave bradicardia o ipotensione marcata devono essere corrette prima di usare flecainide. La flecainide e' nota per aumentare la soglia di ritmo endocardiale, ossia ridurre la sensibilita' del ritmo endocardiale. Questo effetto e' reversibile e piu' marcato sulla soglia di ritmo acuta che su quella cronica. La flecainide deve essere quindi usata con cautela in tutti i pazienti con pacemaker permanente o elettrodi provvisori e nondeve essere somministrata a pazienti con pacemaker a bassa soglia o non programmabili, fino a che non sia possibile ripristinare il ritmo. Generalmente, e' sufficiente raddoppiare l'ampiezza della pulsazione oil voltaggio per ristabilire la cattura, ma puo' essere difficile ottenere soglie ventricolari inferiori a 1 Volt in occasione dell'impiantoiniziale in presenza della flecainide. Si sono incontrate difficolta'nella defibrillazione di alcuni pazienti. Molti dei casi riportati avevano una malattia cardiaca preesistente con allargamento del muscolocardiaco, una storia di infarto del miocardio, una malattia cardiaca arteriosclerotica e un'insufficienza cardiaca. E' stata riferita un'accelerazione della velocita' ventricolare della fibrillazione atriale incaso di insuccesso terapeutico. La flecainide ha un effetto selettivoche aumenta il periodo refrattario del corso anterogrado e specialmente retrogrado. Questi effetti si riflettono nell'ECG con un prolungamento dell'intervallo QTc nella maggior parte dei pazienti; di conseguenza c'e' un piccolo effetto sull'intervallo JT. Tuttavia, sono stati riferiti prolungamenti dell'intervallo JT fino al 4%. Questo effetto e'comunque meno marcato rispetto a quello osservato con i farmaci antiaritmici di classe 1a. Prodotti lattiero-caseari (latte, latte artificiale ed eventualmente yogurt) possono ridurre l'assorbimento di flecainide in bambini e neonati. Flecainide non e' approvato per l'uso nei bambini di eta' inferiore ai 12 anni, ma la tossicita' di flecainide e' stata segnalata durante il trattamento con flecainide nei bambini che hanno ridotto la loro assunzione di latte, e nei neonati che sono passati dall'allattamento con latte in polvere a quello con destrosio.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiaritmici, classe IC, flecainide.
CONSERVAZIONE
Nessuna particolare precauzione per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La flecainide e' controindicata nell'insufficienza cardiaca e in pazienti con storia di infarto del miocardio con ectopie ventricolari asintomatiche o tachicardia ventricolare asintomatica non sostenuta. Laflecainide e' controindicata in presenza di shock cardiogeno. Pazienti con fibrillazione atriale prolungata nei quali non e' stato effettuato nessun tentativo di conversione in ritmo sinusale, e pazienti con malattia cardiaca valvolare emodinamicamente significativa. Pazienti con funzione ventricolare ridotta o compromessa, shock cardiogeno, gravebradicardia (meno di 50 bpm), grave ipotensione. Uso in combinazionecon antiaritmici di classe I (bloccanti dei canali di calcio). Sindrome di Brugada nota. Fino a che non e' possibile ripristinare il ritmo,la flecainide non deve essere somministrata a pazienti con disfunzionedel nodo del seno, difetti della conduzione atriale, blocco atrioventricolare di secondo grado o superiore, blocco di branca o blocco distale. Pazienti con aritmie ventricolari asintomatiche o lievemente sintomatiche non devono ricevere la flecainide.
DENOMINAZIONE
FLECAINIDE SANDOZ 100 MG COMPRESSE
ECCIPIENTI
Croscarmellosa sodica (E 468), magnesio stearato (E 470b), smido di mais pregelatinizzato, amido di mais, cellulosa microcristallina (E460).
EFFETTI INDESIDERATI
Flecainide puo' indurre aritmia. Le aritmie preesistenti possono peggiorare o ne possono insorgere di nuove. Il rischio di effetti pro-aritmici e' piu' probabile in pazienti con cardiopatia strutturale e/o compromissione ventricolare sinistra significativa. Gli eventi avversi cardiovascolari piu' comuni sono stati blocco AV di secondo e terzo grado, bradicardia, insufficienza cardiaca, dolore toracico, infarto del miocardio, ipotensione, arresto sinusale, tachicardia (AT e VT) e palpitazioni. I piu' comuni eventi avversi sono capogiri e disturbi della vista, che compaiono in circa il 15% dei pazienti trattati. Questi eventi avversi sono solitamente transitori e scompaiono continuando il trattamento o riducendo la dose del farmaco. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1 000,<1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota.Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: diminuito numerodei globuli rossi, diminuita conta dei globuli bianchi e riduzione della conta piastrinica. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: aumento degli anticorpi anti-nucleo con o senza coinvolgimento infiammatorio sistemico. Disturbi psichiatrici. Raro: allucinazioni, depressione, stato confuzionale, ansia, amnesia, insonnia. Patologie del sistemanervoso. Molto comune: capogiri, solitamente transitori; raro: parestesia, atassia, ipoestesia, iperidrosi, sincope, tremore, vampate, sonnolenza, cefalea, neuropatia periferica, convulsioni, discinesia. Patologie dell'occhio. Molto comune: disturbi visivi, quali diplopia e visione offuscata; molto raro: depositi corneali. Patologie dell'orecchioe del labirinto. Raro: tinnito, vertigini. Patologie cardiache. Comune: proaritmia (piu' probabile nei pazienti con malattia cardiaca strutturale); non comune: i pazienti con flutter atriale possono sviluppareuna conduzione AV 1:1 con aumento della frequenza cardiaca; non nota:possono verificarsi aumenti dose- dipendente degli intervalli PR e QRS. Alterata soglia di stimolazione. Blocco atrioventricolare di secondogrado e blocco atrioventricolare di terzo grado, arresto cardiaco, bradicardia, insufficienza cardiaca/scompenso cardiaco congestizio, dolore toracico, ipotensione, infarto miocardico, palpitazioni, arresto sinusale e tachicardia (AT e VT) o fibrillazione ventricolare. Smascheramento di una pre- esistente sindrome di Brugada. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; raro: polmonite; frequenza non nota: fibrosi polmonare, malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, vomito, stipsi, dolore addominale, diminuzione dell'appetito, diarrea, dispepsia, flatulenza.Patologie epatobiliari. Raro: innalzamento degli enzimi epatici con osenza ittero; frequenza non nota: disfunzione epatica. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: dermatite allergica, inclusi rash, alopecia; raro: grave orticaria; molto raro: reazione di fotosensibilita'. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, affaticamento, piressia, edema. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non ci sono prove per la sicurezza del farmaco in gravidanza. In conigli bianchi della Nuova Zelanda, alte dosi di flecainide hanno causatoalcune anomalie fetali, ma questi effetti non sono stati osservati inconigli di tipo Dutch Belted o ratti. La rilevanza di questi risultatiper gli esseri umani non e' stata stabilita. I dati disponibili hannodimostrato che la flecainide attraversa la placenta e raggiunge il feto nei pazienti trattati con flecainide durante la gravidanza. Flecainide deve essere usata in gravidanza solo se i benefici superano i rischi. Flecainide e' escreta nel latte umano. Le concentrazioni plasmatiche ottenute in un lattante sono 5-10 volte inferiori alle concentrazioni terapeutiche del farmaco. Sebbene il rischio di effetti nocivi peril lattante sia molto limitato, flecainide deve essere usata durante l'allattamento solo se i benefici ottenuti superano i rischi.
INDICAZIONI
Trattamento di tachicardia AV nodale reciprocante; aritmie associate alla sindrome di Wolff-Parkinson-White e condizioni simili con altre vie anomale di conduzione, quando altri trattamenti si sono dimostrati inefficaci. Aritmia ventricolare parossistica grave sintomatica e pericolosa per la vita, che non abbia risposto ad altre forme di terapia. Anche in casi in cui altri trattamenti non sono stati tollerati. Aritmie atriali parossistiche (fibrillazione atriale, flutter atriale e tachicardia atriale) in pazienti con sintomi disabilitanti dopo la conversione, a condizione che ci sia la chiara necessita' di trattamento in base alla gravita' dei sintomi clinici, qualora altri trattamenti sianorisultati inefficaci. Si devono escludere una malattia cardiaca strutturale e/o una compromissione della funzione ventricolare sinistra a causa del maggior rischio di effetti pro-aritmici.
INTERAZIONI
Antiaritmici di classe I: flecainide non deve essere somministrato inconcomitanza con altri antiaritmici di classe I. Antiaritmici di classe II: deve essere considerata la possibilita' di effetti inotropi negativi additivi antiaritmici di classe II, cioe' beta-bloccanti, con flecainide. Antiaritmici di classe III: se flecainide viene somministratoin presenza di amiodarone , la dose usuale di flecainide deve essereridotta del 50% e il paziente deve essere attentamente monitorato pergli effetti indesiderati. In queste circostanze e' fortemente raccomandato un monitoraggio dei livelli plasmatici. Antiaritmici di classe IV: se la flecainide viene usata in combinazione con bloccanti del canale del calcio, ad esempio verapamil, occorre prestare cautela. Possonoverificarsi eventi avversi pericolosi per la vita o persino letali dovuti alle interazioni che causano aumento delle concentrazioni plasmatiche. Flecainide e' metabolizzata dal CYP2D6 in larga misura, e l'uso concomitante di farmaci inibitori (es. antidepressivi, neurolettici, propranololo, ritonavir, alcuni antistaminici) o induttori (es. fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) di questo iso-enzima puo' rispettivamente aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di flecainide.Un aumento dei livelli plasmatici puo' derivare anche da insufficienza renale a causa di una riduzione della clearance della flecainide. Ipokaliemia, ma anche iperkaliemia o altri disturbi elettrolitici devonoessere corretti prima della somministrazione di flecainide. L'ipopotassiemia puo' derivare dall'uso concomitante di diuretici, corticosteroidi o lassativi. Antistaminici: aumento del rischio di aritmie ventricolari con mizolastina e terfenadina (evitare l'uso concomitante). Antivirali: le concentrazioni plasmatiche sono aumentate da ritonavir , lopinavir e indinavir (aumento del rischio di aritmie ventricolari) (evitare l'uso concomitante). Antidepressivi: fluoxetina, paroxetina e altri antidepressivi aumentano la concentrazione plasmatica di flecainide; aumento del rischio di aritmie con gli antidepressivi triciclici. Antiepilettici: dati limitati di pazienti sottoposti a trattamento con noti induttori enzimatici (fenitoina, fenobarbital, carbamazepina) indicano solo un aumento del 30% della velocita' di eliminazione della flecainide. Antipsicotici: clozapina, aumentato rischio di aritmie. Antimalarici: chinina aumenta le concentrazioni plasmatiche di flecainide.Antimicotici: terbinafina puo' aumentare le concentrazioni plasmatichedi flecainide per effetto della inibizione dell'attivita' del CYP2D6.Diuretici: effetto di classe dovuto all'ipokaliemia che provoca aumento della cardiotossicita'. Antistaminici H2 (per il trattamento delleulcere gastriche): l'antagonista anti-H2 cimetidina inibisce il metabolismo della flecainide. In soggetti sani trattati con cimetidina (1 gal giorno) per 1 settimana, l'AUC di flecainide e' aumentato di circail 30% e l'emivita e' aumentata di circa il 10%. Farmaci antifumo: laco-somministrazione di bupropione (metabolizzato dal CYP2D6) con flecainide deve essere condotta con cautela ed iniziata considerando la dose piu' bassa del farmaco concomitante. Se bupropione viene aggiunto altrattamento di un paziente che sta gia' assumendo flecainide, si deveconsiderare la necessita' di diminuire la dose del farmaco originale.Glicosidi cardiaci: la flecainide puo' aumentare i livelli plasmaticidi digossina di circa il 15%, cosa di improbabile significativita' clinica per i pazienti i cui livelli plasmatici sono compresi nell'intervallo terapeutico. Si raccomanda di misurare i livelli plasmatici di digossina, nei pazienti sottoposti a trattamento con digitale, non menodi sei ore dopo ogni somministrazione di digossina, prima o dopo la somministrazione della flecainide. Anticoagulanti: il trattamento con flecainide e' compatibile con l'uso di anticoagulanti orali.
POSOLOGIA
L'inizio della terapia con flecainide acetato e le modifiche delle dosi devono essere fatte sotto la supervisione di un medico ed accompagnate da monitoraggio dell'ECG e dei livelli plasmatici. L'ospedalizzazione puo' essere necessaria durante tali procedure in alcuni pazienti, specialmente in quelli sofferenti di aritmie cardiache pericolose per la vita. Tali decisioni devono essere prese da uno specialista. Nei pazienti con cardiopatia organica sottostante e specialmente in quelli con storia di infarto miocardico, il trattamento con la flecainide deveessere iniziato solo se altri agenti aritmici, ad eccezione di quellidi classe IC (in particolare amiodarone), si sono rivelati inefficacio non sono stati tollerati e quando il trattamento non farmacologico (intervento chirurgico, ablazione, impianto di defibrillatore) non e' indicato. Si richiede uno stretto monitoraggio medico dell'ECG e dei livelli plasmatici nel corso del trattamento. Adulti e adolescenti (13-17 anni). Aritmia sopraventricolare: la dose iniziale raccomandata e' di 50 mg due volte al giorno e la condizione della maggior parte dei pazienti resta sotto controllo a questa dose. Se necessario, la dose puo' essere aumentata ad un massimo giornaliero di 300 mg. Aritmia ventricolare: la dose iniziale raccomandata e' di 100 mg due volte al giorno. La dose massima giornaliera e' di 400 mg e viene solitamente riservata ai pazienti di grossa corporatura o laddove sia richiesto un rapidocontrollo dell'aritmia. Dopo 3-5 giorni si raccomanda di adeguare progressivamente la dose al livello minimo necessario per mantenere il controllo dell'aritmia. E' possibile ridurre la dose nel trattamento a lungo termine. Anziani: nei pazienti anziani la dose massima iniziale deve essere di 100 mg/die (o 50 mg due volte al giorno) in quanto la velocita' di eliminazione della flecainide dal plasma puo' essere ridotta negli anziani. Questo deve essere tenuto in considerazione quando sieffettua un aggiustamento della dose. La dose per i pazienti anzianinon deve superare 300 mg/die (o 150 mg due volte al giorno). Popolazione pediatrica: l'uso della flecainide acetato non e' raccomandato neibambini di eta' inferiore a 12 anni, a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia del farmaco. Livelli plasmatici: in base alla soppressione di CPV, sembra che siano necessari livelli plasmatici di 200-1000 ng/ml per ottenere il massimo effetto terapeutico. I livelli plasmatici al di sopra di 700-1000 ng/ml sono associati a maggior probabilita' di eventi avversi. Pazienti con danno renale: nei pazienti con significativo danno renale (clearance della creatinina 35 ml/min/1,73 m^2 o meno) la dose iniziale massima deve essere pari a 100 mg/die (o 50 mg due volte al giorno). Se usato in questi pazienti, si raccomanda fortemente di monitorare di frequente i livelli plasmatici.A seconda dell'effetto e della tollerabilita', la dose puo' essere poiaumentata con cautela. Dopo 6-7 giorni la dose puo' essere aggiustata, in base all'effetto e alla tollerabilita'. Alcuni pazienti con insufficienza renale grave possono avere una clearance della flecainide molto lenta e quindi un'emivita prolungata (60-70 ore). Pazienti con compromissione epatica: nei pazienti con compromissione epatica, il paziente deve essere attentamente monitorato e la dose non deve superare i 100 mg al giorno (o 50 mg due volte al giorno). I pazienti con un pacemaker permanente in situ devono essere trattati con cautela e la dose non deve superare i 100 mg due volte al giorno. Uno stretto monitoraggio e' richiesto nei pazienti che ricevono contemporaneamente cimetidinao amiodarone. In alcuni pazienti la dose puo' dover essere ridotta enon deve superare i 100 mg due volte al giorno. I pazienti devono essere monitorati nel corso delle fasi iniziali della terapia e nel corsodella terapia di mantenimento. Il monitoraggio dei livelli plasmaticied un controllo ECG sono raccomandati a intervalli regolari (controlloECG una volta al mese e ECG su lungo periodo ogni 3 mesi) durante laterapia. Nelle prime fasi della terapia e quando la dose viene aumentata, eseguire un ECG ogni 2-4 giorni. Quando la flecainide viene somministrata a pazienti con limitazioni di dosaggio, effettuare frequenti controlli ECG (oltre al regolare monitoraggio plasmatico della flecainide). Effettuare gli aggiustamenti della dose a intervalli di 6-8 giorni. In questi pazienti, deve essere effettuato un ECG nella seconda e nella terza settimana per controllare la dose individuale. Modo di somministrazione: per uso orale. Al fine di evitare la possibilita' che ilcibo influisca sull'assorbimento del farmaco, assumere la flecainidea stomaco vuoto o un'ora prima dei pasti.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa contiene flecainide acetato 100 mg.