hai aggiunto

  in ordine

hai aggiunto

EFFICIB*56CPR RIV 50MG+850MG

EFFICIB*56CPR RIV 50MG+850MG

ADDENDA PHARMA Srl
minsan: 038773038
Vai alla descrizione prodotto

 Buona Disponibilità

AVVERTENZE
Il medicinale non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1e non deve essere usato per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Pancreatite acuta: l'uso degli inibitori della DPP-4 e' stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati sul sintomo caratteristico della pancreatite acuta: dolore addominale intenso, persistente. La risoluzione della pancreatite e' stata osservata dopo l'interruzione della terapia con sitagliptin (con o senza trattamento di supporto), ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o decesso. Qualorasi sospetti la presenza di pancreatite, la terapia con il farmaco e con altri medicinali potenzialmente sospetti deve essere interrotta; qualora sia confermata la diagnosi di pancreatite acuta, la terapia con il medicinale non deve essere ripresa. Si deve usare cautela in pazienti con una storia di pancreatite. L'acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi. L'accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalita' renale e aumenta il rischio di acidosilattica. In caso di disidratazione, la somministrazione di metforminadeve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario. Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici eFANS) in pazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio diacidosi lattica sono l'eccessivo consumo di alcol, la compromissioneepatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonche' l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica.I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati inmerito al rischio di acidosi lattica. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattatoplasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato. Funzione renale La GFR deve essere valutata prima di iniziareil trattamento e, successivamente, a intervalli regolari. Il farmaco e' controindicato in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotto temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alteranola funzione renale. Ipoglicemia: i pazienti in trattamento con il medicinale in associazione con una sulfonilurea o con insulina possono essere a rischio di ipoglicemia. Pertanto, puo' essere necessaria una riduzione della dose della sulfonilurea o dell'insulina. Reazioni di ipersensibilita': nel corso dell'esperienza post-marketing sono state segnalate gravi reazioni di ipersensibilita' in pazienti trattati con sitagliptin. Queste reazioni comprendono anafilassi, angioedema, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson. La comparsa di queste reazioni si verifica nei 3 mesi successivi all'inizio della terapia con sitagliptin, in alcuni casi si e' verificata dopo la prima somministrazione. Nel caso in cui si sospetti una reazione di ipersensibilita', si deve interrompere la terapia con il prodotto, si devono valutare altre potenziali cause di questo evento, e si deve istituire un trattamento alternativo per il diabete. Pemfigoide bolloso: sono stati riportati casi post-marketing di pemfigoide bolloso in pazienti che assumevano inibitori della DPP-4 tra cui sitagliptin. Nel caso in cui si sospetti il pemfigoide bolloso, si deve interrompere la terapia con il farmaco. Interventi chirurgici: interrompere il farmaco al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia puo' essere ripresa non prima delle 48 ore successive all'intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto. Questo causa l'accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica. La somministrazione del farmaco deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non sianotrascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Variazione dello stato clinico di pazienti con diabete di tipo 2 precedentemente controllato Un paziente con diabete di tipo 2 precedentemente controllato con il farmaco che sviluppa alterazioni dei parametri di laboratorio o malattiaclinica (specialmente malattia vaga e scarsamente definita) deve essere prontamente valutato per verificare la presenza di chetoacidosi o acidosi lattica. Si devono valutare elettroliti e chetoni sierici, glicemia e, se indicato, pH del sangue, livelli ematici di lattato, piruvato, e metformina. Qualora si verifichi qualsiasi forma di acidosi, laterapia deve essere immediatamente interrotta e si devono mettere in atto altre appropriate misure correttive.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci usati nel diabete, associazioni di farmaci ipoglicemizzanti orali.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica); precoma diabetico; insufficienza renale severa (GFR< 30 mL/min); stati acuti che potenzialmente possono alterare la funzionalita' renale quali: disidratazione, infezione severa,shock, somministrazione endovascolare di agenti di contrasto iodati;malattia acuta o cronica che puo' causare ipossia tessutale quale: insufficienza cardiaca o respiratoria, infarto del miocardio recente, shock; compromissione epatica; intossicazione acuta da alcol, alcolismo;allattamento.
DENOMINAZIONE
EFFICIB 50 MG/850 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460), povidone K29/32 (E1201), sodio lauril solfato, sodio stearil fumarato. Rivestimento della compressa: polivinil alcol, macrogol 3350, talco (E553b), titanio diossido (E171), ferro ossido rosso (E172), ferro ossido nero (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Non sono stati effettuati studi clinici terapeutici con il farmaco compresse sebbene sia stata dimostrata la bioequivalenza del medicinale con sitagliptin e metformina somministrati in concomitanza. Sono statesegnalate reazioni avverse gravi comprese la pancreatite e reazioni diipersensibilita'. E' stata segnalata ipoglicemia in associazione consulfonilurea e insulina. >>Sitagliptin e metformina. Le frequenze sonodefinite come: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); noncomune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota. Frequenza delle reazioni avverse identificate negli studi clinici controllati con placebo di sitagliptin e metformina da sole e nell'esperienza post-marketing. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita' incluse le risposteanafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: sonnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea, stipsi, dolore addominale alto; comune: nausea, flatulenza, vomito;non nota: pancreatite acuta, pancreatite emorragica e necrotizzante fatale e non-fatale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito; non nota: angioedema, eruzione cutanea, orticaria,vasculite cutanea, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, pemfigoide bolloso. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: artralgia, mialgia, dolore alle estremita', mal di schiena, artropatia. Patologie renali e urinarie. Non nota: funzionalita' renale compromessa, insufficienza renale acuta. Alcune reazioni avverse sono state osservate con frequenza piu' alta negli studi sull'uso associato di sitagliptin e metformina conaltri medicinali anti-diabetici rispetto agli studi di sitagliptin emetformina da sole. Queste comprendono ipoglicemia (frequenza molto comune con sulfonilurea o insulina), stipsi (comune con sulfonilurea), edema periferico (comune con pioglitazone) e cefalea e secchezza dellabocca (non comune con insulina). La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non vi sono dati adeguati sull'uso di sitagliptin in donne in gravidanza. Studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva ad alte dosi di sitagliptin. I pochi dati disponibili suggeriscono che l'uso dimetformina in donne in gravidanza non si associa ad un aumento del rischio di malformazioni congenite. Gli studi su animali con metformina non evidenziano effetti dannosi su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, sviluppo natale o postnatale. Il farmaco non deve essere usato in gravidanza. Se una paziente desidera avere una gravidanza o se si verifica una gravidanza, la terapia deve essere interrotta e appena possibile si deve passare la paziente ad un trattamento con insulina. Nonsono stati eseguiti studi su animali in allattamento con i principi attivi associati di questo medicinale. Studi eseguiti con i singoli principi attivi hanno mostrato l'escrezione di sitagliptin e metformina nel latte di ratti che allattano. La metformina e' escreta nel latte umano in piccoli quantitativi. Non e' noto se sitagliptin venga escreto nel latte umano. Efficib non deve pertanto essere usato durante l'allattamento. Dati sugli animali non suggeriscono un effetto del trattamento con sitagliptin sulla fertilita' maschile o femminile. Mancano datisull'uomo.
INDICAZIONI
Per i pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2: il farmaco e' indicato in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare ilcontrollo glicemico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata di metformina da solao in quei pazienti gia' in trattamento con l'associazione di sitagliptin e metformina. Il medicinale e' indicato in associazione con una sulfonilurea (per es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alladieta e all'esercizio fisico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata di metformina e una sulfonilurea. Il prodotto e' indicato in triplice terapia di associazione con un agonista del recettore gamma attivato dal proliferatore del perossisoma (PPARgamma) (per es., un tiazolidinedione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata dimetformina e di un agonista PPARgamma. Il medicinale e' anche indicato come terapia aggiuntiva all'insulina (per es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico nei pazienti quando una dose stabile di insulina e metformina da sola non fornisce un adeguato controllo glicemico.
INTERAZIONI
In pazienti con diabete di tipo 2 la somministrazione concomitante didosi multiple di sitagliptin (50 mg due volte al giorno) e metformina(1.000 mg due volte al giorno) non ha alterato in modo clinicamente rilevante la farmacocinetica di sitagliptin o metformina. Non sono statieffettuati con il farmaco studi farmacocinetici di interazione; tuttavia, tali studi sono stati condotti con i singoli principi attivi, sitagliptin e metformina. >>Uso concomitante non raccomandato. Alcol: l'intossicazione acuta da alcol e' associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica. Agenti di contrasto iodati: la somministrazione del medicinale deve essere interrotta prima o nel momento in cui vieneeffettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' nonsiano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Associazioni cherichiedono precauzioni per l'uso: alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettoredell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale. I medicinali cationici eliminati tramite secrezione tubulare renale (ad es., cimetidina), possono interagire con la metformina mediante un meccanismo competitivo con i sistemi di trasporto tubulare renalecomuni. Uno studio eseguito su sette volontari sani ha mostrato che la cimetidina, somministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno, ha aumentato l'esposizione sistemica della metformina (AUC) del 50 % ela C max plasmatica dell'81 %. Pertanto, quando vengono co-somministrati medicinali cationici, eliminati tramite secrezione tubulare renale,si devono prendere in considerazione uno stretto monitoraggio del controllo glicemico, un aggiustamento della dose nell'ambito della posologia raccomandata e alcune variazioni della terapia per il diabete. Glucocorticoidi (somministrati per via sistemica o locale), beta-2 agonisti, e diuretici hanno una intrinseca attivita' iperglicemica. Il paziente deve essere informato e devono essere effettuati monitoraggi dellaglicemia piu' frequenti, specialmente all'inizio del trattamento contali medicinali. Se necessario, la dose dei medicinali anti-iperglicemici deve essere aggiustata durante la terapia con l'altro farmaco e alla sua interruzione. Gli ACE-inibitori possono ridurre i livelli ematici di glucosio. Se necessario, la dose dei farmaci anti-iperglicemicideve essere aggiustata durante la terapia con l'altro farmaco e alla sua interruzione. Effetti di altri medicinali su sitagliptin: i dati invitro e clinici descritti di seguito suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali in somministrazione concomitante e' basso. Studi in vitro hanno indicato che l'enzimaprimario responsabile del limitato metabolismo di sitagliptin e' il CYP3A4 con un contributo del CYP2C8. In pazienti con funzionalita' renale normale, il metabolismo incluso quello effettuato dal CYP3A4, ha unruolo limitato nella clearance di sitagliptin. Il metabolismo potrebbe avere un ruolo piu' significativo per l'eliminazione di sitagliptinnel contesto di compromissione renale grave o di malattia renale allostadio terminale (ESRD). Per questa ragione e' possibile che potenti inibitori del CYP3A4 (es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, claritromicina) possano alterare la farmacocinetica di sitagliptin in pazienti con compromissione renale grave o ESRD. Gli effetti dei potenti inibitori del CYP3A4 in un quadro di compromissione renale non sono stati accertati in alcuno studio clinico. Studi di trasporto in vitro hanno mostrato che sitagliptin e' un substrato per la p- glicoproteina e per il trasportatore anionico organico 3 (OAT3). Il trasporto di sitagliptin mediato da OAT3 e' stato inibito in vitro dal probenecid, sebbene il rischio di interazioni clinicamente rilevanti venga considerato limitato. La somministrazione concomitante di inibitori di OAT3 non e'stata valutata in vivo. Ciclosporina: e' stato eseguito uno studio pervalutare l'effetto della ciclosporina, un potente inibitore della p-glicoproteina, sulla farmacocinetica di sitagliptin. La somministrazione concomitante di una singola dose orale di sitagliptin 100 mg e di una singola dose orale di ciclosporina 600 mg ha aumentato la AUC e la Cmax di sitagliptin di circa il 29 % e 68 %, rispettivamente. Queste variazioni della farmacocinetica di sitagliptin non sono state considerate clinicamente rilevanti. La clearance renale di sitagliptin non e'stata alterata in misura rilevante. Non sono pertanto attese interazioni rilevanti con altri inibitori della p-glicoproteina. >>Effetti di sitagliptin su altri medicinali. Digossina: sitagliptin ha avuto un effetto limitato sulle concentrazioni plasmatiche della digossina. Dopo la somministrazione di 0,25 mg di digossina in concomitanza con 100 mgal giorno di sitagliptin per 10 giorni, l'AUC plasmatico della digossina e' aumentato in media dell'11 %, e la C max plasmatica e' aumentatain media del 18 %. Non sono raccomandati aggiustamenti della dose didigossina. La tossicita' per digossina deve essere tuttavia monitoratanei pazienti a rischio di tossicita' per digossina quando sitagliptine digossina vengono somministrati in concomitanza. Dati in vitro suggeriscono che sitagliptin non inibisce e non induce gli isoenzimi del CYP450. Negli studi clinici sitagliptin non ha alterato significativamente la farmacocinetica di metformina, gliburide, simvastatina, rosiglitazone, warfarin, o contraccettivi orali, fornendo evidenza in vivo diuna bassa propensione a causare interazioni con i substrati di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, e con il trasportatore di cationi organici (OCT). Sitagliptin puo' essere un debole inibitore della p-glicoproteina in vivo.
POSOLOGIA
La dose della terapia anti-ipergligemica con il farmaco deve essere personalizzata sulla base del regime di trattamento corrente del paziente, dell'efficacia, e della tollerabilita' non superando la dose giornaliera massima raccomandata di sitagliptin 100 mg. >>Adulti con normalefunzione renale (GFR >= 90 mL/min). Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la dose massima tollerata di metforminain monoterapia: la dose usuale iniziale deve essere sitagliptin 50 mgdue volte al giorno (dose giornaliera totale di 100 mg) piu' metformina a dose invariata. Pazienti che passano da un regime di co-somministrazione di sitagliptin e metformina: la terapia con il farmaco deve essere iniziata mantenendo invariata la dose di sitagliptin e metformina. Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con unaduplice terapia di associazione con la dose massima tollerata di metformina ed una sulfonilurea: la dose deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dose giornaliera totale di 100 mg) ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta. Quando il medicinale e' usato inassociazione con una sulfonilurea, si puo' rendere necessaria una dosepiu' bassa della sulfonilurea per ridurre il rischio di ipoglicemia.Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con la dose massima tollerata di metformina e di un agonista PPARgamma: la dose deve essere sitagliptin 50 mgdue volte al giorno (dose giornaliera totale di 100 mg) ed una dose dimetformina simile a quella gia' assunta. Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con insulina e la dose massima tollerata di metformina: la dose deveessere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dose giornaliera totaledi 100 mg) ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta. Quando il farmaco e' usato in associazione con insulina, si puo' renderenecessaria una dose piu' bassa della insulina per ridurre il rischiodi ipoglicemia. Per dosi differenti di metformina, il prodotto e' disponibile in dosaggi di sitagliptin 50 mg e metformina cloridrato 850 mgo metformina cloridrato 1.000 mg. Tutti i pazienti devono continuarela loro dieta raccomandata con una adeguata distribuzione dell'assunzione di carboidrati durante la giornata. Compromissione renale: non e'richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione renale lieve (tasso di filtrazione glomerulare [GFR] >= 60 mL/min). La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all'anno. Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es. ogni 3-6 mesi. La dose massima giornaliera di metformina deve essere preferibilmente suddivisa in 2-3 dosi giornaliere. I fattori che possono aumentare il rischio diacidosi lattica devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina in pazienti con GFR <60 mL/min. Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato del prodotto, i singoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell'associazione a dose fissa. GFR 60-89 ml/min: con metformina la massima dose giornaliera e' 3.000 mg. Una riduzione della dose puo' essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale; con sitagliptin la dose massima giornaliera e' di 100 mg. GFR 50-59e 45-49 ml/min: con metformina la massima dose giornaliera e' 2.000 mg. La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima; con sitagliptin la dose massima giornaliera e' di 100 mg. GFR 30-44 ml/min:con metformina la massima dose giornaliera e' 1.000 mg. La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima; con sitagliptin la dosemassima giornaliera e' di 50 mg. GFR < 30 ml/min: metformina e' controindicata; con sitagliptin la dose massima giornaliera e' di 25 mg. Compromissione epatica: il medicinale non deve essere assunto da pazienti con compromissione epatica. Anziani: poiche' metformina e sitagliptin sono escreti dal rene, il farmaco deve essere usato con cautela conl'aumentare dell'eta'. E' necessario il monitoraggio della funzionalita' renale per prevenire l'acidosi lattica associata con l'uso di metformina, particolarmente nell'anziano. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini e adolescenti dalla nascitaa < 18 anni di eta' non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: il medicinale deve essere assunto duevolte al giorno ai pasti per ridurre le reazioni avverse gastrointestinali associate all'uso di metformina.
PRINCIPI ATTIVI
Sitagliptin e metformina cloridrato.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
    Servizio di spedizione non disponibile - Consegna evasa solo nell’area metropolitana di Cagliari

Form Contatti

inserisci i tuoi dati
inserisci la tua richiesta
compila captcha e informativa privacy