hai aggiunto

  in ordine

hai aggiunto

ECBIRIO*COLL FL 0,3MG+5MG/ML

ECBIRIO*COLL FL 0,3MG+5MG/ML

SIFI SpA
minsan: 047020019
Vai alla descrizione prodotto

Obbligo di ricetta

 Buona Disponibilità

AVVERTENZE
Come per altri medicinali oftalmici per uso topico, i principi attivi (bimatoprost/timololo) contenuti in Ecbirio possono essere assorbiti a livello sistemico. Non e' stato osservato un incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi con bimatoprost/timololo (formulazione multidose). A causa della componente beta-adrenergica, il timololo, possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e di altra natura osservate con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse di tipo sistemico a seguito di somministrazione oculare topica e' piu' bassa rispetto a quella con somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Patologie cardiache: i pazienti con patologie cardiovascolari (ad es. coronaropatia, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e sottoposti a terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere presa in considerazione la terapia con altri principi attivi. I pazienti con patologie cardiovascolari devono essere monitorati per eventuali segni di peggioramento di tali patologie e di reazioni avverse. A causa dell'effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati solo con cautela nei pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Patologie vascolari: i pazienti con gravi disturbi/patologie della circolazione periferica (ad es. forme gravi di malattia di Raynaud o sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie: reazioni respiratorie, incluso il decesso dovuto a broncospasmo in pazienti asmatici, sono state segnalate in seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici. Ecbirio deve essere usato con cautela nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) lieve/moderata e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. Patologie endocrine: i medicinali bloccanti beta-adrenergici devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile, poiche' i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia acuta. I beta-bloccanti possono mascherare anche i segni di ipertiroidismo. Patologie corneali: i beta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza oculare. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela. Altri agenti beta-bloccanti: l'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti del beta-blocco sistemico possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti gia' in trattamento con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L'uso di due agenti bloccanti beta- adrenergici topici non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Reazioni anafilattiche: durante il trattamento con beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi di atopia o di gravi reazioni anafilattiche a svariati allergeni possono essere piu' reattivi al challenge ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose abituale di adrenalina utilizzata per il trattamento delle reazioni anafilattiche. Distacco della coroide: il distacco della coroide e' stato riportato con la somministrazione di terapia inibente la produzione di umore acqueo (ad es. timololo, acetazolamide) dopo procedure filtranti. Anestesia chirurgica: le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta-agonisti, ad es. dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente sta assumendo timololo. Alterazioni epatiche: nei pazienti con anamnesi di epatopatia lieve o di livelli anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina al basale, il bimatoprost in collirio non ha causato reazioni avverse sulla funzionalita' epatica nell'arco di 24 mesi. Non sono note reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzionalita' epatica. Alterazioni oculari: prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilita' che si verifichi allungamento delle ciglia e iperpigmentazione della cute perioculare, poiche' tali effetti sono stati osservati durante il trattamento con bimatoprost/timololo. Un aumento della pigmentazione bruna dell'iride e' stato inoltre osservato durante il trattamento con bimatoprost/timololo (formulazione multidose). L'aumento della pigmentazione dell'iride e' probabilmente permanente e puo' provocare differenze di aspetto tra gli occhi, qualora venga trattato un solo occhio. Dopo l'interruzione di bimatoprost/timololo la pigmentazione dell'iride puo' essere permanente. Dopo 12 mesi di trattamento con bimatoprost/timololo (formulazione multidose), l'incidenza di pigmentazione dell'iride e' stata dello 0,2%. Dopo 12 mesi di trattamento con collirio a base di solo bimatoprost, l'incidenza e' stata dell'1,5% e non e' aumentata dopo 3 anni di trattamento. Il cambiamento di pigmentazione e' dovuto all'aumento del contenuto di melanina nei melanociti, piuttosto che all'aumento del numero di melanociti. Gli effetti a lungo termine dell'aumento della pigmentazione dell'iride non sono noti. Le variazioni di colore dell'iride osservate con la somministrazione oculare di bimatoprost possono non essere rilevabili per diversi mesi o anni. I nevi e le macchie dell'iride non sembrano essere influenzati dal trattamento. In alcuni pazienti e' stata riportata la reversibilita' della pigmentazione dei tessuti periorbitali. Edema maculare, incluso edema maculare cistoide, e' stato segnalato con bimatoprost/timololo (formulazione multidose). Pertanto, Ecbirio deve essere usato con cautela nei pazienti afachici, nei pazienti pseudofachici con lacerazione della capsula posteriore del cristallino o nei pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare (ad es. intervento chirurgico intraoculare, occlusioni della vena retinica, malattia infiammatoria oculare e retinopatia diabetica). Ecbirio deve essere usato con cautela nei pazienti con infiammazione intraoculare attiva (ad es. uveite), poiche' l'infiammazione puo' essere esacerbata. Cute: esiste la possibilita' che si verifichi crescita di peli nelle aree in cui Ecbirio viene ripetutamente a contatto con la superficie cutanea. E' percio' importante applicare Ecbirio secondo le istruzioni ed evitare che coli sulla guancia o su altre zone cutanee. Altre patologie: bimatoprost/timololo non e' stato studiato in pazienti con patologie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, ad angolo chiuso, congenito o ad angolo stretto. Negli studi condotti con bimatoprost 0,3 mg/ml in pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare, e' stato dimostrato che una piu' frequente esposizione dell'occhio a piu' di 1 dose giornaliera di bimatoprost puo' abbassare l'effetto di riduzione della PIO.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci oftalmologici, agenti beta-bloccanti.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; malattia reattiva delle vie aeree, comprese asma bronchiale o anamnesi positiva per asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave; bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado, non controllati con pacemaker. Insufficienza cardiaca conclamata, shock cardiogeno.
DENOMINAZIONE
ECBIRIO 0,3 MG/ML + 5 MG/ML, COLLIRIO, SOLUZIONE
ECCIPIENTI
Fosfato disodico dodecaidrato, acido citrico monoidrato, sodio cloruro, sodio idrossido o acido cloridrico, diluito (per l'aggiustamento del pH), acqua depurata.
EFFETTI INDESIDERATI
Bimatoprost/timololo. Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse segnalate negli studi clinici condotti con bimatoprost/timololo monodose si sono limitate a quelle riportate in precedenza per bimatoprost/timololo (formulazione multidose) o per i singoli principi attivi bimatoprost o timololo. Nessuna nuova reazione avversa specifica per bimatoprost/timololo monodose e' stata osservata durante gli studi clinici. La maggior parte delle reazioni avverse segnalate con bimatoprost/timololo monodose sono state di tipo oculare, di lieve gravita' e nessuna e' stata grave. Sulla base di uno studio di 12 settimane con bimatoprost/timololo monodose somministrato una volta al giorno, la reazione avversa riportata piu' comunemente con bimatoprost/timololo monodose e' stata l'iperemia congiuntivale (prevalentemente da in traccia a lieve e ritenuta di natura non infiammatoria) in circa il 21% dei pazienti e ha portato all'interruzione del trattamento nell'1,4% dei pazienti. Elenco delle reazioni avverse: il seguente elenco riporta le reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici sia di bimatoprost/timololo in formulazione monodose sia di bimatoprost/timololo in formulazione multidose (all'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravita') o nel periodo post-marketing. La frequenza delle possibili reazioni avverse sotto elencate e' definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); rara >=1/10.000, 1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita', inclusi segni o sintomi di dermatite allergica, angioedema, allergia oculare. Disturbi psichiatrici. Non nota: insonnia ^2, incubo ^2. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri ^2; non nota: disgeusia ^2. Patologie dell'occhio. Molto comune: iperemia congiuntivale; comune: cheratite puntata, erosione della cornea ^2, sensazione di bruciore ^2, irritazione della congiuntiva ^1, prurito oculare, sensazione irritante nell'occhio ^2, sensazione di corpo estraneo, occhio secco, eritema della palpebra, dolore oculare, fotofobia, secrezione oculare ^2, disturbo visivo ^2, prurito della palpebra, peggioramento dell'acuita' visiva ^2, blefarite ^2, edema delle palpebre, irritazione oculare, lacrimazione aumentata, allungamento delle ciglia; non comune: irite ^2, edema congiuntivale ^2, dolore della palpebra ^2, sensibilita' oculare anormale ^1, astenopia, trichiasi ^2, iperpigmentazione dell'iride ^2, approfondimento del solco palpebrale, retrazione della palpebra ^2, cambiamento del colore delle ciglia (scurimento) ^1; non nota: edema maculare cistoide ^2, tumefazione degli occhi, visione offuscata ^2. Patologie cardiache. Non nota: bradicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: rinite ^2; non comune: dispnea; non nota: broncospasmo (prevalentemente in pazienti con malattia broncospastica preesistente) ^2, asma. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: pigmentazione palpebrale ^2, irsutismo ^2, iperpigmentazione cutanea (perioculare); non nota: alopecia ^2. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: affaticamento. ^1 Reazioni avverse osservate solo con bimatoprost/timololo in formulazione priva di conservanti. ^2 Reazioni avverse osservate solo con bimatoprost/timololo in formulazione con conservanti (benzalconio cloruro). Come per altri farmaci oftalmici per uso topico, bimatoprost/timololo viene assorbito nella circolazione sistemica. L'assorbimento del timololo puo' causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche in seguito a somministrazione oculare topica e' piu' bassa rispetto alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Ulteriori reazioni avverse osservate con uno dei due principi attivi (bimatoprost o timololo) e che possono potenzialmente verificarsi anche con bimatoprost/timololo sono elencate di seguito nell'elenco. Disturbi del sistema immunitario. Reazioni allergiche sistemiche, compresa anafilassi ^1. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Ipoglicemia ^1. Disturbi psichiatrici. Depressione ^1, perdita di memoria ^1, allucinazione*. Patologie del sistema nervoso. Sincope ^1, accidente cerebrovascolare ^1, aumento dei segni e dei sintomi di miastenia grave ^1, parestesia ^1, ischemia cerebrale ^1, capogiri ^2. Patologie dell'occhio. Ridotta sensibilita' corneale ^1, diplopia ^1, ptosi ^1, distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4) ^1, cheratite ^1, blefarospasmo ^2, emorragia retinica ^2, uveite ^2, secrezione oculare ^2, fastidio oculare ^2. Patologie cardiache. Blocco atrioventricolare ^1, arresto cardiaco ^1, aritmia ^1, insufficienza cardiaca ^1, insufficienza cardiaca congestizia ^1, dolore toracico ^1, palpitazioni ^1, edema ^1. Patologie vascolari. Ipotensione ^1, ipertensione ^2, fenomeno di Raynaud ^1, mani e piedi freddi ^1. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Esacerbazione dell'asma ^2, esacerbazione della BPCO ^2, tosse ^1. Patologie gastrointestinali. Nausea ^1,2, diarrea ^1, dispepsia ^1, bocca secca ^1, dolore addominale ^1, vomito ^1. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Eruzione cutanea psoriasiforme ^1 o esacerbazione della psoriasi ^1, eruzione cutanea ^1, colorazione anormale della pelle (perioculare) ^2. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Mialgia ^1. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Disfunzione sessuale ^1, riduzione della libido ^1. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Astenia ^1,2. Esami diagnostici. Esami di funzionalita' epatica anormali ^2. ^1 Reazioni avverse osservate con timololo in monoterapia. ^2 Reazioni avverse osservate con bimatoprost in monoterapia. * Reazioni avverse osservate con timololo. Reazioni avverse segnalate con i colliri contenenti fosfato: molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione della cornea associati all'uso di colliri contenenti fosfati in pazienti con cornea significativamente danneggiata. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, al sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non vi sono dati adeguati relativi all'uso dell'associazione fissa di bimatoprost/timololo in donne in gravidanza. Ecbirio non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Bimatoprost: non sono disponibili dati clinici adeguati relativi a gravidanze esposte al farmaco. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Timololo: gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno evidenziato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina quando i beta-bloccanti sono somministrati per via orale. Inoltre, segni e sintomi di beta-blocco (ad es. bradicardia, ipotensione, sofferenza respiratoria e ipoglicemia) sono stati osservati nel neonato quando i beta-bloccanti sono stati somministrati fino al parto. Se si somministra bimatoprost/timololo fino al parto, il neonato deve essere attentamente monitorato durante i primi giorni di vita. Gli studi sugli animali con timololo hanno mostrato una tossicita' riproduttiva a dosi significativamente superiori a quelle utilizzate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3). Allattamento. Timololo: i beta-bloccanti sono escreti nel latte materno. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di timololo nei colliri e' improbabile che nel latte materno siano presenti quantita' sufficienti a produrre nel neonato i sintomi clinici del beta-blocco. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Bimatoprost: non e' noto se il bimatoprost sia escreto nel latte materno umano; tuttavia, viene escreto nel latte delle femmine di ratto. Ecbirio non deve essere usato dalle donne che allattano con latte materno. Fertilita': non ci sono dati relativi agli effetti di Ecbirio sulla fertilita' umana.
INDICAZIONI
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono adeguatamente ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandine per uso topico.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi d'interazione specifici con l'associazione fissa di bimatoprost/timololo. Esiste la possibilita' di effetti additivi, con conseguenti ipotensione e/o bradicardia marcata, quando la soluzione di beta-bloccanti oftalmici e' somministrata in concomitanza con medicinali orali bloccanti dei canali del calcio, guanetidina, agenti bloccanti beta-adrenergici, parasimpaticomimetici, antiaritmici (incluso amiodarone) e glicosidi digitalici. Un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad es. riduzione della frequenza cardiaca, depressione) e' stato riportato durante il trattamento associato con inibitori del CYP2D6 (ad es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo. Occasionalmente e' stata riportata midriasi derivante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).
POSOLOGIA
Posologia. Posologia raccomandata negli adulti (inclusi gli anziani): la dose raccomandata e' una goccia di Ecbirio nell'occhio o negli occhi interessati una volta al giorno, somministrata alla mattina o alla sera. Il collirio deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora. I dati di letteratura esistenti per bimatoprost/timololo (formulazione multidose) suggeriscono che la somministrazione serale possa avere una maggiore efficacia rispetto a quella mattutina, nella riduzione della PIO. Tuttavia, nella scelta della somministrazione mattutina o serale si deve tenere in considerazione la probabilita' di compliance del paziente (vedere paragrafo 5.1). Se si dimentica una dose, il trattamento deve continuare con la dose successiva, come previsto. La dose non deve superare una goccia al giorno nell'occhio o negli occhi interessati. Compromissione renale ed epatica: Ecbirio non e' stato studiato in pazienti con compromissione epatica o renale. Pertanto, si deve usare cautela nel trattamento di tali pazienti. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Ecbirio nei bambini di eta' inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: solo per uso oftalmico. Praticando l'occlusione nasolacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti, l'assorbimento sistemico e' ridotto. Cio' puo' determinare una riduzione degli effetti sistemici indesiderati e un aumento dell'attivita' locale. Se si utilizza piu' di un medicinale oftalmico per uso topico, ciascuno di essi deve essere somministrato a distanza di almeno 5 minuti. Le pomate oftalmiche devono essere somministrate per ultime.
PRINCIPI ATTIVI
Un ml di soluzione contiene 0,3 mg di bimatoprost e 5 mg di timololo (come 6,83 mg di timololo maleato). Ogni flacone contiene 3 ml di soluzione. Eccipiente con effetti noti: fosfati. Ogni ml di soluzione contiene circa 1,4 mg di fosfati. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
    Servizio di spedizione non disponibile - Consegna evasa solo nell’area metropolitana di Cagliari

Form Contatti

inserisci i tuoi dati
inserisci la tua richiesta
compila captcha e informativa privacy