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AVVERTENZE
Si raccomanda un monitoraggio accurato durante la somministrazione di dronedarone attraverso una periodica valutazione della funzionalita' cardiaca, epatica e polmonare (vedere sotto). Se la fibrillazione atriale si ripresenta si deve considerare la sospensione di dronedarone. Il trattamento con dronedarone deve essere interrotto, nel caso in cui il paziente sviluppasse una qualsiasi delle condizioni che possono condurre ad una delle controindicazioni citate nel paragrafo 4.3. E' necessario monitorare la co-somministrazione di farmaci come la digossina e gli anticoagulanti. Pazienti che sviluppano fibrillazione atriale permanente durante il trattamento Uno studio clinico nei pazienti con fibrillazione atriale permanente (durata della FA di almeno 6 mesi) e con fattori di rischio cardiovascolare e' stato interrotto prematuramente a causa di un eccesso di decessi correlati a cause cardiovascolari, ictus e insufficienza cardiaca nei pazienti che hanno ricevuto dronedarone (vedere paragrafo 5.1). Si raccomanda di eseguire l'ECG periodicamente, almeno ogni 6 mesi. Se i pazienti trattati con dronedarone sviluppano fibrillazione atriale permanente, il trattamento con Dronedarone Aristo deve essere interrotto. Pazienti con insufficienza cardiaca pregressa o in corso, o disfunzione ventricolare sistolica sinistra Dronedarone Aristo e' controindicato nei pazienti con condizioni emodinamicamente instabili, con insufficienza cardiaca pregressa o in corso, o disfunzione ventricolare sistolica sinistra (vedere paragrafo 4.3). I pazienti devono essere attentamente valutati per i sintomi di Insufficienza Cardiaca Congestizia. Sono stati segnalati spontaneamente episodi di insufficienza cardiaca di insorgenza nuova o peggiorata durante il trattamento con dronedarone. I pazienti devono essere avvertiti di consultare il medico se sviluppano o manifestano segni o sintomi di insufficienza cardiaca, come l'aumento di peso, edema dipendente, o un aumento della dispnea. Se si sviluppa insufficienza cardiaca, il trattamento con Dronedarone Aristo deve essere interrotto. I pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di disfunzione ventricolare sistolica sinistra durante il trattamento. Se si manifesta disfunzione ventricolare sistolica sinistra, il trattamento con Dronedarone Aristo deve essere interrotto. Pazienti con malattia coronarica E' necessaria cautela nei pazienti con malattia coronarica. Anziani E' necessaria cautela nei pazienti anziani >= 75 anni con molteplici co-morbilita' (Vedere paragrafi 4.2 e 5.1). Danno epatico: sono stati riportati casi di danno epatocellulare, inclusa l'insufficienza epatica acuta potenzialmente fatale, in pazienti trattati con dronedarone dopo la sua commercializzazione. I test di funzionalita' epatica devono essere effettuati prima dell'inizio del trattamento con dronedarone, dopo una settimana e dopo un mese dall'inizio del trattamento e poi ripetuti mensilmente per sei mesi, al nona ed al dodicesima mese e da allora in poi periodicamente. Se i livelli di alanina aminotransferasi (ALT) sono uguali o superiori a 3 volte il limite superiore di normalita' (ULN), i livelli di ALT devono essere rimisurati entro 48-72 ore. Se i livelli di ALT si confermano uguali o superiori a 3 volte l'ULN, il trattamento con dronedarone deve essere sospeso. Indagini appropriate ed un'attenta osservazione dei pazienti devono continuare fino alla normalizzazione dei livelli di ALT. I pazienti devono comunicare immediatamente al medico qualsiasi sintomo di potenziale danno epatico (come dolore addominale intenso di nuova insorgenza, anoressia, nausea, vomito, febbre, malessere, affaticamento, ittero, urine di colore scuro o prurito). Gestione dell'aumento della creatinina plasmatica Nei soggetti sani e nei pazienti e' stato osservato un aumento della creatinina plasmatica (aumento medio 10 mcmol/L) in seguito a somministrazione di 400 mg di dronedarone due volte al giorno. Nella maggior parte dei pazienti questo aumento si manifesta subito dopo l'inizio della terapia e raggiunge un plateau dopo 7 giorni. Si raccomanda di misurare i valori di creatinina plasmatica prima e dopo 7 giorni dall'inizio della terapia con dronedarone. Se si osserva un aumento della creatinina, la creatinina sierica deve essere misurata nuovamente dopo altri 7 giorni. Se non si osserva un ulteriore aumento nella creatinina, questo valore deve essere utilizzato come nuovo valore di riferimento iniziale tenendo conto che tale aumento potrebbe essere atteso dopo somministrazione di dronedarone. Se la creatinina sierica continua ad aumentare allora si devono prendere in considerazione ulteriori indagini e l'interruzione del trattamento. Un incremento della creatinina sierica non deve portare necessariamente alla sospensione del trattamento con ACE inibitori o Antagonisti dei Recettori dell'Angiotensina II. Aumenti maggiori nei livelli di creatinina dopo l'inizio della terapia con dronedarone sono stati riportati dopo la sua commercializzazione. Alcuni casi riportano anche un aumento dell'azoto ureico nel sangue probabilmente a causa di ipoperfusione secondaria allo sviluppo di ICC (azotemia pre- renale). In tali casi dronedarone deve essere sospeso (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Si raccomanda di monitorare la funzionalita' renale periodicamente e di prendere in considerazione ulteriori indagini, se necessario. Squilibrio degli elettroliti: poiche' i medicinali antiaritmici possono essere inefficaci o aritmogeni nei pazienti affetti da ipopotassiemia, qualsiasi carenza di potassio o magnesio deve essere corretta prima dell'inizio e durante il trattamento con dronedarone. Allungamento del tratto QT: l'attivita' farmacologica del dronedarone puo' indurre un allungamento moderato del QTc calcolato con formula di Bazett (circa 10 millisecondi) correlato a ripolarizzazione prolungata. Queste variazioni sono legate all'effetto terapeutico di dronedarone e non ne riflettono la tossicita'. Si raccomanda, durante il trattamento, di effettuare un follow-up, che includa l'ECG (elettrocardiogramma). Il trattamento con dronedarone deve essere sospeso se l'intervallo QTc (formula di Bazett) e' >= 500 millisecondi (vedere paragrafo 4.3). Sulla base dell'esperienza clinica, dronedarone ha dimostrato un effetto proaritmico basso ed una riduzione della morte aritmica nello studio ATHENA (vedere paragrafo 5.1). Tuttavia, gli effetti proaritmici possono verificarsi in particolari situazioni come con l'uso concomitante di medicinali che favoriscono aritmia e/o alterazioni degli elettroliti (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Casi di pneumopatia interstiziale compresa la polmonite e la fibrosi polmonare sono stati riportati nell'esperienza post-marketing.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Terapia cardiaca, antiaritmico classe III.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, a qualsiasi aminoglicoside o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado, blocco di branca completo, blocco distale, disfunzione del nodo del seno, difetti di conduzione atriale, o malattia del nodo del seno (a meno che il medicinale non venga usato in combinazione con un pacemaker funzionante). Bradicardia <50 battiti al minuto (bpm). Fibrillazione atriale permanente con durata della FA >= 6 mesi (o durata non nota) e i tentativi di ripristino del ritmo sinusale non piu' considerati attuabili dal medico. Pazienti in condizioni emodinamiche instabili. Insufficienza cardiaca pregressa o in corso, o disfunzione ventricolare sistolica sinistra. Pazienti con tossicita' epatica e polmonare correlate al precedente impiego di amiodarone - Co-somministrazione di inibitori potenti del citocromo P 450 (CYP) 3A4 quali ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo, posaconazolo, telitromicina, claritromicina, nefazodone e ritonavir (vedere paragrafo 4.5). Medicinali in grado di indurre "torsioni di punta" quali fenotiazina, cisapride, bepridil,antidepressivi triciclici, terfenadina e alcuni macrolidi orali (come eritromicina), medicinali antiaritmici di classe I e III (vedere paragrafo 4.5). Intervallo QTc (formula di Bazett) >= 500 millisecondi. Compromissione epatica grave. Compromissione renale grave (CrCl <30 ml/min). Co-somministrazione di dabigatran.
DENOMINAZIONE
DRONEDARONE ARISTO 400 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: ipromellosa, amido di mais, pregelatinizzato, crospovidone, lattosio monoidrato, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: ipromellosa (E464), macrogol (E1521), titanio diossido (E171).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: la valutazione dei fattori intrinseci quali sesso o eta' sull'incidenza di qualsiasi reazione avversa emersa durante il trattamento ha mostrato un interazione con il sesso (pazienti donne) per l'incidenza di qualsiasi reazione avversa e di reazioni avverse gravi. Negli studi clinici, l'interruzione precoce del trattamento dovuta a reazioni avverse si e' verificata nell'11,8% dei pazienti trattati con dronedarone e nel 7,7% del gruppo trattato con placebo. Le ragioni piu' comuni che hanno determinato un'interruzione della terapia con dronedarone sono state i disturbi gastrointestinali (3,2% dei pazienti trattati con dronedarone verso 1,8% del gruppo trattato con placebo). Le reazioni avverse piu' frequentemente osservate nei 5 studi effettuati con dronedarone alla dose di 400 mg due volte al giorno sono state: diarrea, nausea e vomito, stanchezza e astenia. Elenco delle reazioni avverse: il profilo di sicurezza di dronedarone, alla dose di 400 mg due volte al giorno, somministrato a pazienti con fibrillazione atriale (FA) o flutter atriale (FLA), si basa su 5 studi controllati verso placebo nei quali sono stati randomizzati un totale di 6.285 pazienti (3.282 pazienti trattati con dronedarone 400 mg due volte al giorno e 2.875 pazienti trattati con placebo). L'esposizione media negli studi e' stata di 13 mesi. Nello studio ATHENA, il follow-up massimo e' stato di 30 mesi. Alcune reazioni avverse sono state identificate durante la sorveglianza post-marketing. Le reazioni avverse sono classificate per sistemi e organi. Le frequenze sono cosi' definite: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>= 1/10.000, <1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche incluso angioedema. Patologie del sistema nervoso. Non comune: disgeusia; raro: ageusia. Patologie cardiache. Molto comune: insufficienza cardiaca congestizia (vedere sotto); comune: bradicardia (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Patologie vascolari. Raro: vasculiti, compresa vasculite leucocitoclastica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: pneumopatia interstiziale compresa polmonite e fibrosi polmonare (vedere sotto). Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, vomito, nausea, dolore addominale, dispepsia. Patologie epatobiliari. Comune: esiti anormali dei test di funzionalità epatica; raro: danno epatocellulare, inclusa insufficienza epatica acuta potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash cutanei (inclusi rash generalizzato, rash maculare, rash maculopapulare), prurito; non comune: eritema (inclusi eritema e rash eritematoso), eczema, fotosensibilizzazione, dermatiti allergiche, dermatiti. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza, astenia. Esami diagnostici. Molto comune: aumento della creatinina ematica*, allungamento del qtc^# (formula di bazett). * >=10% 5 giorni dopo l'inizio della terapia (vedere paragrafo 4.4) ^# > 450 ms. maschi > 470 ms. femmine (vedere paragrafo 4.4). Descrizione di reazioni avverse selezionate: in 5 studi controllati verso placebo, ICC e' stata riscontrata nel gruppo dronedarone con un'incidenza paragonabile al gruppo trattato con placebo (molto comune, 11,2% verso 10,9%). Questa percentuale deve essere considerata nel contesto della elevata incidenza di base di ICC in pazienti con FA. Casi di insufficienza cardiaca congestizia sono stati segnalati anche nell'esperienza post-marketing (frequenza non nota) (vedere paragrafo 4.4). In 5 studi controllati verso placebo, eventi polmonari si sono riscontrati nello 0,6% dei pazienti nel gruppo dronedarone contro lo 0,8% dei pazienti trattati con placebo. Casi di pneumopatia interstiziale compresa polmonite e fibrosi polmonare sono stati riportati nell'esperienza post-marketing (frequenza non nota). Un certo numero di pazienti era stato precedentemente esposto ad amiodarone (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante. Essa permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in eta' fertile e Gravidanza: i dati relativi all'uso di dronedarone in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Dronedarone non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non usano misure contraccettive. Allattamento: non e' noto se dronedarone e i suoi metaboliti siano escreti nel latte. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di dronedarone e dei suoi metaboliti nel latte. Il rischio per neonati/lattanti non puo' essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con dronedarone tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': studi sull'animale non hanno mostrato alterazioni della fertilita' imputabili a dronedarone.
INDICAZIONI
Dronedarone Aristo e' indicato per il mantenimento del ritmo sinusale a seguito di cardioversione con esito soddisfacente in pazienti adulti clinicamente stabili con fibrillazione atriale (FA) parossistica o persistente. Dato il suo profilo di sicurezza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4), Dronedarone Aristo deve essere prescritto solo dopo che siano state valutate opzioni alternative di trattamento. Dronedarone Aristo non deve essere somministrato a pazienti con disfunzione ventricolare sistolica sinistra o a pazienti con insufficienza cardiaca pregressa o in corso.
INTERAZIONI
Dronedarone e' principalmente metabolizzato dal CYP 3A4 (vedere paragrafo 5.2). Pertanto, gli inibitori e gli induttori del CPY 3A4 possono interagire con dronedarone. Dronedarone e' un inibitore moderato del CYP 3A4, del CYP 2D6 ed un potente inibitore delle Pglicoproteine (P-gp). Pertanto, dronedarone puo' interagire con i medicinali che sono i substrati delle Pgp, del CYP 3A4 o del CYP 2D6. Dronedarone e/o i suoi metaboliti hanno anche dimostrato in vitro di inibire le proteine di trasporto appartenenti alle famiglie di Trasportatori Anionici Organici (OAT), dei Polipeptidi Trasportatori di Anioni Organici (OATP) e dei Trasportatori Cationici Organici (OCT). Dronedarone non possiede un effetto potenziale significativo sull'inibizione di substrati CYP 1A2, CYP 2C9, CYP 2C19, CYP 2C8 e CYP 2B6. Ci si puo' attendere inoltre un'interazione farmacodinamica potenziale con beta-bloccanti, calcio antagonisti e digitale. Medicinali in grado di indurre "torsioni di punta" I medicinali in grado di indurre "torsioni di punta" come le fenotiazine, cisapride, bepridil, antidepressivi triciclici, alcuni macrolidi orali (come eritromicina), terfenadina e farmaci antiaritmici di classe I o III sono controindicati per il potenziale rischio di sviluppare proaritmia (vedere paragrafo 4.3). Deve essere prestata cautela nella co-somministrazione di beta-bloccanti o digitale. Effetto di altri medicinali su Dronedarone Aristo. Inibitori potenti del CYP 3A4: dosi giornaliere ripetute di 200 mg di ketoconazolo hanno determinato un aumento di 17 volte dell'esposizione a dronedarone. Pertanto, l'uso concomitante di ketoconazolo e di altri potenti inibitori del CYP 3A4 come itraconazolo, voriconazolo, posaconazolo, ritonavir, telitromicina, claritromicina o nefazodone e' controindicato (vedere paragrafo 4.3). Inibitori moderati/deboli del CYP 3A4. Eritromicina: l'eritromicina, un macrolide orale, puo' indurre torsioni di punta e, come tale, e' controindicato (vedere paragrafo 4.3). Dosi ripetute di eritromicina (500 mg tre volte al giorno per 10 giorni) hanno determinato un aumento dell'esposizione a dronedarone allo steady state di 3,8 volte. Calcio antagonisti: i calcio antagonisti, diltiazem e verapamil, sono substrati e/o inibitori moderati del CYP 3A4. Inoltre, in considerazione della loro azione bradicardizzante, verapamil e diltiazem possono interagire con dronedarone dal punto di vista farmacodinamico. Dosi ripetute di diltiazem (240 mg due volte al giorno), verapamil (240 mg una volta al giorno) e nifedipina (20 mg due volte al giorno) hanno determinato un aumento dell'esposizione a dronedarone di 1,7 - 1,4 e 1,2 volte rispettivamente. Dronedarone (400 mg due volte al giorno) ha anche determinato l'aumento dell'esposizione ai calcio antagonisti (verapamil 1,4 volte e nisoldipina 1,5 volte). Negli studi clinici, il 13% dei pazienti hanno ricevuto calcio antagonisti in associazione con dronedarone. Non si e' osservato un aumento del rischio di ipotensione, bradicardia e insufficienza cardiaca. In generale, a causa delle interazioni farmacocinetiche e delle possibili interazioni farmacodinamiche, i calcio antagonisti con effetto depressivo sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare come verapamil e diltiazem devono essere usati con cautela quando sono somministrati in associazione con dronedarone. Questi medicinali devono essere somministrati inizialmente a basse dosi e l'incremento del dosaggio deve essere effettuato solo dopo valutazione mediante ECG. Si raccomanda di effettuare un ECG e di aggiustare il dosaggio del calcio antagonista, se necessario, nei pazienti gia' in corso di trattamento con calcio antagonisti al momento dell'inizio della terapia con dronedarone (vedere paragrafo 4.4). Altri inibitori deboli/moderati di CYP 3A4: anche altri inibitori moderati di CYP3A4 sono probabilmente in grado di aumentare l'esposizione a dronedarone. Induttori del CYP 3A4: Rifampicina (600 mg una volta al giorno) riduce dell'80% l'esposizione a dronedarone senza modificare in maniera sostanziale l'esposizione al suo metabolita attivo. Pertanto, la cosomministrazione di rifampicina e di altri potenti induttori del CYP 3A4 come fenobarbitale, carbamazepina, fenitoina o erba di S. Giovanni (iperico) non e' raccomandata poiche' essi riducono l'esposizione a dronedarone. MAO inibitori: in uno studio in vitro le MAO hanno contribuito al metabolismo del metabolita attivo di dronedarone. La rilevanza clinica di questa osservazione non e' nota (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Effetto di Dronedarone aristo su altri medicinali: interazioni con medicinali metabolizzati dal CYP 3A4. Statine: Dronedarone puo' aumentare l'esposizione delle statine che sono substrati del CYP 3A4 e/o della P-gp. Dronedarone (400 mg due volte al giorno) aumenta l'esposizione alla simvastatina e alla simvastatina acida di 4 volte e di 2 volte rispettivamente. Si suppone inoltre che dronedarone possa aumentare l'esposizione di lovastatina entro lo stesso range della simvastatina acida. E' stata osservata una debole interazione tra dronedarone e atorvastatina (che ha determinato un aumento dell'esposizione media a atorvastatina di 1,7 volte). E' stata osservata una debole interazione tra dronedarone e statine trasportate da OATP, come rovustatina (che ha provocato un aumento medio di 1,4 volte dell'esposizione a rovustatina). Gli studi clinici non hanno evidenziato problemi relativi alla sicurezza quando dronedarone veniva somministrato in associazione con le statine metabolizzate dal CYP 3A4. Tuttavia sono stati segnalati spontaneamente casi di rabdomiolisi quando dronedarone e' stato somministrato in combinazione con una statina (in particolare simvastatina) e, di conseguenza, l'uso concomitante di statine deve essere effettuato con cautela. Si devono prendere in considerazione dosi iniziali e dosi di mantenimento piu' basse in accordo alle raccomandazioni sugli stampati delle statine e si devono monitorare i pazienti per segni clinici di tossicita' muscolare (vedere paragrafo 4.4). Calcio antagonisti: l'interazione di dronedarone con i calcio antagonisti e' descritta sopra (vedere paragrafo 4.4). Immunosoppressori: Dronedarone potrebbe aumentare le concentrazioni plasmatiche di immunosoppressori (tacrolimus, sirolimus, everolimus e ciclosporina). Si raccomanda un monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e un aggiustamento appropriato del dosaggio in caso di co-somministrazione di dronedarone. Contraccettivi orali: non sono state osservate riduzioni dei livelli di etinilestradiolo e levonorgestrel nei soggetti sani in trattamento con dronedarone (800 mg due volte al giorno) in associazione con contraccettivi orali. Interazioni con medicinali metabolizzati dal CYP 2D6: beta bloccanti, antidepressivi. Beta-bloccanti il sotalolo deve essere interrotto prima di iniziare la terapia con dronedarone (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
POSOLOGIA
Il trattamento deve essere iniziato e monitorato solo sotto la supervisione di un medico specialista (vedere paragrafo 4.4). Il trattamento con Dronedarone Aristo puo' essere iniziato in ambiente ambulatoriale. Il trattamento con farmaci antiaritmici di classe I o III (quali flecainide, propafenone, chinidina, disopiramide, dofetilide, sotalolo, amiodarone) deve essere interrotto prima di iniziare il trattamento con Dronedarone Aristo. Ci sono informazioni limitate sulla tempistica ottimale per passare da amiodarone a Dronedarone Aristo. Si deve considerare che l'amiodarone puo' avere una lunga durata d'azione dopo la sua interruzione a causa della lunga emivita. Se e' previsto un passaggio, questo deve essere effettuato sotto la supervisione di un medico specialista (vedere paragrafi 4.3 e 5.1). Posologia: negli adulti, la dose raccomandata e' di 400 mg due volte al giorno. Si consiglia di assumere - una compressa durante la colazione e - una compressa durante la cena. Non deve essere assunto succo di pompelmo contemporaneamente a Dronedarone Aristo (vedere paragrafo 4.5). Se viene dimenticata una dose, il paziente deve prendere la dose successiva al normale orario programmato, e non deve assumere una dose doppia. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di dronedarone nei bambini sotto i 18 anni di eta' non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Anziani: l'efficacia e la sicurezza del medicinale sono risultate comparabili nei pazienti anziani che non hanno sofferto di altri disturbi cardiovascolari e nei pazienti piu' giovani. E' necessario prestare attenzione nei pazienti >= 75 anni quando sono presenti co-morbilita' (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Sebbene in uno studio di farmacocinetica condotto su soggetti sani l'esposizione plasmatica nei soggetti anziani di sesso femminile sia risultata piu' elevata, l'aggiustamento della dose non e' considerato necessario (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). Compromisione epatica: a causa della mancanza di dati,dronedarone e' controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti affetti da compromissione epatica lieve o moderata (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: Dronedarone e' controindicato in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina (CrCl) <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3). Non e' richiesto alcun aggiustamento della dose negli altri pazienti con compromissione renale (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Modo di somministrazione: uso orale. Si consiglia di deglutire la compressa intera con un bicchiere d'acqua durante il pasto. La compressa non puo' essere divisa in dosi uguali.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene sale di dronedarone cloridrato corrispondente a 400 mg di dronedarone. Eccipienti con effetto noto: ogni compressa contiene 108,92 mg di lattosio (come monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.