hai aggiunto

  in ordine

hai aggiunto

DIAZEPAM RATIO*OS GTT FL 20ML

DIAZEPAM RATIO*OS GTT FL 20ML

TEVA B.V.
minsan: 036381010
Vai alla descrizione prodotto

 Bassa disponibilità

AVVERTENZE
Questo medicinale contiene 11,9 vol% di etanolo (alcol), ad esempio fino a 188 mg per ogni dose da 10 mg (10 mg corrispondono a 50 gocce), equivalenti a circa 5 ml di birra e 2 ml di vino per dose. Puo' esseredannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne ingravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischiocome le persone affette da patologie epatiche o epilessia. Questo medicinale contiene 618 mg/ml di glicole propilenico (1 ml corrisponde a25 gocce). La co-somministrazione con qualsiasi substrato dell'alcol deidrogenasi, come etanolo, puo' indurre gravi effetti avversi nei bambini con meno di 5 anni di eta'. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per ml, cioe' e' essenzialmente "senza sodio". Per la reattivita' molto variabile agli psicofarmaci, la posologia di questo farmaco va fissata entro limiti prudenziali nei pazienti anzianio debilitati ed in quelli con modificazioni organiche cerebrali (specie arteriosclerotiche) o con insufficienza cardiorespiratoria. Uso concomitante di alcol e di farmaci con attivita' depressiva sul sistema nervoso centrale. L'uso concomitante di questo farmaco con alcol e/o confarmaci con attivita' depressiva sul sistema nervoso centrale deve essere evitato, poiche' potrebbe aumentare gli effetti clinici di questomedicinale, tra i quali possibile sedazione profonda e depressione respiratoria e/o cardiovascolare clinicamente rilevanti. Rischi derivanti dall'uso concomitante di oppioidi. L'uso concomitante di questo farmaco e oppioidi puo' causare sedazione, depressione respiratoria, comae morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi come le benzodiazepine, o derivati come questo medicinale, con oppioidi devono essere riservati ai pazienti per i quali nonsiano disponibili alternative terapeutiche. Qualora questo farmaco fosse prescritto in concomitanza con gli oppioidi, deve essere usata ladose efficace piu' bassa e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. I pazienti devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e chiunque siprenda cura di loro (se applicabile) al fine di renderli consapevoli di questi sintomi. Anamnesi di abuso di alcol e droga. Questo farmaco deve essere usato con estrema cautela in pazienti con storia di abuso di alcol o droga. In pazienti con dipendenza da farmaci con attivita' depressiva sul sistema nervoso centrale e in pazienti con dipendenza daalcol, questo farmaco deve essere evitato, eccetto in caso di necessita' di trattamento di crisi acute di astinenza. Tolleranza. Una certaperdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine puo' svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane. Dipendenza. L'uso di benzodiazepine puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica epsichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso e' maggiore in pazienti con unastoria di abuso di droga o alcol. Astinenza. Una volta che la dipendenza fisica si e' sviluppata, il termine brusco del trattamento sara' accompagnato dai sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilita'. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumoree al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche. Insonnia edansia da rimbalzo. All'interruzione del trattamento puo' presentarsiuna sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Puo' essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio. Durata del trattamento. La durata del trattamento dovrebbe essere la piu' breve possibile, a seconda dell'indicazione, ma non deve superare le quattro settimane per l'insonnia e le otto-dodici settimane nelcaso dell'ansia, compreso un periodo di sospensione graduale. L'estensione della terapia oltre questi periodi non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Puo' essere utile informare il paziente quando il trattamento e' iniziato che esso sara' di durata limitata e spiegare precisamente che il dosaggio deve essere diminuito progressivamente. Inoltre e' importante che il paziente sia informato della possibilita' di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l'ansiariguardo a tali sintomi, se dovessero accadere alla sospensione del medicinale. Ci sono elementi per prevedere che nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all'interno dell'intervallo di somministrazione tra unadose e l'altra, particolarmente per dosaggi elevati. Quando si usanobenzodiazepine con una lunga durata di azione e' importante avvisare il paziente che e' sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiche' possono presentarsi sintomi di astinenza. Amnesia. Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda anche se usate nel normale range di dosaggio; tuttavia, questo puo' manifestarsi in particolare quando somministrate a dosielevate. Cio' accade piu' spesso parecchie ore dopo l'ingestione delfarmaco e, quindi, per ridurre il rischio ci si dovrebbe accertare chei pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7 - 8 ore. Gli effetti amnesici possono essere associati ad alterazioni del comportamento. Reazioni psichiatriche e paradosse. Quando si usano benzodiazepine e' noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se cio' dovesse avvenire, l'uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono piu' frequenti nei bambini e negli anziani. Gruppi specifici di pazienti. Bambini. Le benzodiazepine non dovrebbero essere date ai bambini senza valutazione attenta dell'effettiva necessita' del trattamento; la duratadel trattamento deve essere la piu' breve possibile. La sicurezza e l'efficacia del diazepam nei bambini sotto i 6 mesi non sono state stabilite. Anziani. Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta. A causa degli effetti miorilassanti, vi e' un rischio di cadute e conseguentemente di fratture dell'anca negli anziani.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ansiolitici, derivati benzodiazepinici.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altre benzodiazepine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Miastenia gravis. Insufficienza respiratoria grave. Insufficienza epatica grave, acuta o cronica. Sindrome daapnea notturna. Primo trimestre di gravidanza e allattamento.
DENOMINAZIONE
DIAZEPAM RATIOPHARM ITALIA 5 MG/ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE
ECCIPIENTI
Etanolo 96 per cento, glicerolo, saccarina sodica, glicole propilenico, arancio essenza solubile, limone essenza solubile, eritrosina (E 127) e acqua depurata.
EFFETTI INDESIDERATI
Sonnolenza, anche durante il giorno, ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, stato confusionale, affaticamento, cefalea, capogiro, debolezza muscolare, atassia, visione doppia. Questi fenomeni si presentano principalmente all'inizio della terapia e solitamente scompaiono con le successive somministrazioni. Ad alti livelli di dosaggio nei pazienti anziani possono manifestarsi condizioni di confusione.Vi e' un maggior rischio di cadute e fratture associate nei pazienti anziani che usano benzodiazepine. Sono state segnalate occasionalmentealtre reazioni avverse che comprendono disturbi gastrointestinali, cambiamenti nella libido e reazioni a carico della cute. Amnesia. Amnesiaanterograda puo' avvenire anche ai dosaggi terapeutici, il rischio aumenta ai dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento. Depressione. Durante l'uso di benzodiazepine puo' essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Tali reazioni possono essere abbastanza gravi. Sono piu' probabili nei bambini e negli anziani. Dipendenza. L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) puo' condurre allo sviluppo didipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza. Puo' verificarsi dipendenza psichica. E' stato segnalato abuso di benzodiazepine. Esperienza successiva allacommercializzazione. Disturbi psichiatrici: e' noto che durante il trattamento con le benzodiazepine si possono verificare reazioni paradosse quali eccitazione, irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delirio, collera, insonnia, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamento anormale, e altri eventi avversi a livello comportamentale(con la comparsa di tali effetti, il trattamento deve essere sospeso;queste reazioni si verificano maggiormente nei bambini e negli anziani). Confusione, ottundimento delle emozioni, depressione, libido aumentata o diminuita. Sindrome da astinenza (ansia, reazione di panico, palpitazioni, iperidrosi, tremore, disturbi gastrointestinali, irritabilita', percezione sensoriale interrotta, spasmi muscolari, malessere, appetito ridotto, disturbo psicotico, vaneggiamento e attacchi epilettici). La probabilita' e gravita' dei sintomi di astinenza dipende dalladurata del trattamento, dosaggio e il grado di dipendenza. Patologiedel sistema nervoso: vigilanza ridotta, atassia, disartria, linguaggioindistinto, cefalea, tremori, capogiro, sonnolenza, amnesia anterograda. Puo' verificarsi con dosaggi terapeutici, il rischio aumenta a dosaggi piu' alti. Gli effetti amnesici possono essere associati ad un comportamento inappropriato. Patologie dell'occhio: diplopia, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigine. Patologiecardiache: insufficienza cardiaca incluso arresto cardiaco, bradicardia, depressione circolatoria. Patologie vascolari: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: depressione respiratoriainclusa insufficienza respiratoria. Patologie gastrointestinali: nausea, bocca secca o ipersalivazione, stipsi e altri disturbi gastrointestinali. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: appetito aumentato. Patologie epatobiliari: molto raramente ittero. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee quali dermatite allergica (prurito, eritema, eruzione cutanea). Patologie renali e urinarie: incontinenza, ritenzione urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivoe della mammella: ginecomastia, dismenorrea. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. Esami diagnostici: frequenza cardiaca irregolare, molto raramente livelli ditransaminasi aumentati, fosfatasi alcalina ematica aumentata. Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura: cadute e fratture. Il rischio di cadute e fratture e' aumentato in pazienti che assumono in concomitanza sedativi (incluse bevande alcoliche) e nei pazienti anziani. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazionedel medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Fertilita': se questo farmaco viene prescritto ad una donna in eta' fertile, questa deve essere avvertita di contattare il medico per la sospensione del trattamento nel caso si intenda iniziare una gravidanza osi sospetti di essere incinta. Gravidanza: non somministrare nel primo trimestre di gravidanza. Se, per gravi motivi medici, il prodotto e'somministrato durante l'ultimo periodo di gravidanza, o durante il travaglio alle dosi elevate, possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia ("Floppy Infant Syndrome") e moderata depressione respiratoria dovuti all'azione farmacologica del farmaco. Inoltre,neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenzafisica e possono presentare un certo rischio per sviluppare i sintomida astinenza nel periodo postnatale. Allattamento: poiche' le benzodiazepine sono escrete nel latte materno esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.
INDICAZIONI
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa. Insonnia. Le benzodiazepine sono indicatesoltanto quando il disturbo e' grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
INTERAZIONI
Interazioni farmacodinamiche. L'assunzione concomitante con alcol va evitata. L'effetto sedativo puo' essere aumentato quando il medicinalee' assunto congiuntamente ad alcol. Cio' influenza negativamente la capacita' di guidare veicoli o di usare macchinari. Associazione con i deprimenti del SNC: l'effetto depressivo centrale puo' essere accresciuto nei casi di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi. Tale uso concomitantepuo' aumentare gli effetti sedativi e causare la depressione delle funzioni respiratorie e cardiovascolari. Nel caso degli analgesici narcotici puo' avvenire aumento dell'euforia conducendo ad un aumento delladipendenza psichica. Composti che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P450) possono aumentare l'attivita' delle benzodiazepine. In grado inferiore, questo si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto per coniugazione. Oppioidi. L'uso concomitante di medicinali sedativi come benzodiazepine, o farmaci correlati, come questo farmaco con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo a livello del SNC. La dose e la durata dell'uso concomitantedevono essere limitati. Particolare cautela con l'uso concomitante. Teofillina. Un meccanismo proposto per la teofillina e' il legame competitivo della teofillina ai recettori dell'adenosina nel cervello. Questo determina una diminuzione dell'effetto del diazepam. Interazioni farmacocinetiche. Il diazepam e' principalmente metabolizzato nei metaboliti farmacologicamente attivi N-desmetildiazepam, temazepam e oxazepam. I substrati che modulano l'attivita' di CYP2C19 e CYP3A, isoenzimidel citocromo P450 che regolano il metabolismo ossidativo di diazepam,possono alterare potenzialmente la farmacocinetica di diazepam. Oxazepam e temazepam sono ulteriormente coniugati all'acido glucuronico. Farmaci quali cimetidina, ketoconazolo, fluvoxamina, fluoxetina ed omeprazolo, inibitori del CYP2C19 e CYP3A, possono portare ad un'azione sedativa aumentata e prolungata. Uso concomitante non raccomandato. Induttori. Rifamicine (rifampicina). La rifampicina e' un potente induttoredel CYP3A4 che aumenta il metabolismo epatico e la clearance del diazepam determinandone una riduzione dell'effetto. L'uso concomitante dirifampicina e diazepam dovrebbe essere evitato. Fenitoina. La fenitoina e' un noto induttore del CYP3A4 che aumenta il metabolismo epatico del diazepam determinandone una riduzione dell'effetto. Le concentrazioni di fenitoina dovrebbero essere monitorate piu' attentamente quandoil diazepam viene aggiunto o sospeso. Inibitori. Agenti antivirali. Gli agenti antivirali (ritonavir, delavirdina, efavirenz, indinavir, nelfinavir, saquinavir) possono inibire la via metabolica del CYP3A4 peril diazepam aumentando il rischio di sedazione e depressione respiratoria. Pertanto, l'uso concomitante dovrebbe essere evitato. Azoli. Gliazoli (fluconazolo, itraconazolo, ketoconazole, voriconazolo), in seguito all'inibizione della via metabolica del CYP3A4 e/o del CYP2C19, aumentano la concentrazione plasmatica delle benzodiazepine, determinando un aumento del rischio di effetti indesiderati e tossicita'. L'uso concomitante dovrebbe essere evitato o la dose di diazepam dovrebbe essere ridotta. Particolare cautela con l'uso concomitante. Induttori. Corticosteroidi. L'uso cronico di corticosteroidi puo' causare l'aumentodel metabolismo del diazepam per induzione dell'isoenzima CYP3A4 delcitocromo P450, o di enzimi responsabili della glucuronidazione, determinandone una riduzione dell'effetto. Inibitori. Cimetidina. La cimetidina inibisce il metabolismo epatico del diazepam, riducendone la clearance e prolungandone l'emivita, di conseguenza ne aumenta l'azione eil rischio di sonnolenza. Puo' essere necessaria una riduzione della dose di diazepam. Omeprazolo. L'omeprazolo inibisce la via metabolica del CYP2C19 per il diazepam. Prolunga l'emivita di eliminazione del diazepam e aumenta le concentrazioni plasmatiche del diazepam (AUC) e diconseguenza la sua azione. L'effetto potrebbe essere piu' evidente neimetabolizzatori rapidi del CYP2C19 che nei metabolizzatori lenti, conuna bassa clearance del diazepam. Puo' essere necessaria una riduzione della dose di diazepam. Isoniazide. L'isoniazide inibisce le vie metaboliche del CYP2C19 e del CYP3A4 per il diazepam aumentandone l'effetto. Itraconazolo. L'itraconazolo aumentala concentrazione plasmatica di diazepam in seguito all'inibizione della via metabolica del CYP3A4,determinando un possibile aumento del suo effetto. Disulfiram. Il ridotto metabolismo del diazepam conduce ad un prolungamento dell'emivitae ad un aumento della concentrazione plasmatica di diazepam. L'eliminazione dei metaboliti N-demetilati del diazepam e' rallentata e puo' dar luogo a effetti sedativi marcati pertanto si verifica un aumentato rischio di inibizione del SNC come ad esempio la sedazione. Contraccettivi orali. I contraccettivi orali inibiscono il metabolismo ossidativodel diazepam aumentandone l'effetto. Succo di pompelmo. Si ritiene che il succo di pompelmo inibisca il CYP3A4 e aumenti la concentrazioneplasmatica di diazepam determinando un aumento del suo effetto. Altro.Cisapride. La Cisapride accelera l'assorbimento del diazepam, somministrato per via orale, aumentandone temporaneamente gli effetti sedativi. Acido valproico. Il valproato spiazza il diazepam dai suoi siti dilegame con l'albumina plasmatica e ne inibisce il metabolismo aumentandone le concentrazioni sieriche.
POSOLOGIA
Il trattamento deve essere iniziato con la dose efficace appropriata piu' bassa per ogni condizione. Ansia, tensione ed altre manifestazionisomatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa. Il trattamento dovrebbe essere il piu' breve possibile. Il paziente dovrebbe essere rivalutato regolarmente e la necessita' di un trattamento continuato dovrebbe essere valutata attentamente, particolarmente se il paziente e' senza sintomi. La durata complessiva del trattamento, generalmente, non dovrebbe superare le 8 - 12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. In determinati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, cio' nondovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.Insonnia. Il trattamento dovrebbe essere il piu' breve possibile. La durata del trattamento, generalmente, varia da pochi giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo disospensione graduale. In determinati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in caso affermativo,cio' non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente. Il trattamento dovrebbe essere iniziato con la dose consigliata piu' bassa. La dose massima non dovrebbe essere superata. Il paziente dovrebbe essere controllato regolarmente all'inizio del trattamentoper diminuire, se necessario, la dose o la frequenza dell'assunzioneper prevenire l'iperdosaggio dovuto all'accumulo. Dose media per pazienti adulti: da 2 mg (2 mg corrispondono a 10 gocce) due - tre volte algiorno a 5 mg (5 mg corrispondono a 25 gocce) una - due volte al giorno. Popolazioni speciali. Gli individui appartenenti ai seguenti gruppi di pazienti devono essere controllati regolarmente all'inizio del trattamento. Il monitoraggio durante il trattamento e' essenziale per minimizzare il dosaggio e/o la frequenza di somministrazione al fine diprevenire il sovradosaggio da accumulo, ad esempio nei bambini, negliadolescenti, negli anziani e nei pazienti con compromissione epatica.Pazienti anziani, pazienti con funzione epatica e/o renale alterata opazienti debilitati. 2 mg due volte al giorno (2 mg corrispondono a 10gocce). Pazienti anziani: la distribuzione, l'eliminazione e la clearance sono modificati nei pazienti anziani, con conseguente aumento dell'emivita. La dose dovrebbe pertanto essere ridotta rispetto alla dosenormalmente raccomandata. Questi pazienti devono essere controllati regolarmente all'inizio del trattamento per minimizzare il dosaggio e/ola frequenza di somministrazione al fine di prevenire il sovradosaggio da accumulo. Funzionalita' epatica ridotta: La dose deve essere ridotta negli individui con cirrosi e con funzionalita' epatica ridotta. Ipazienti con compromissione epatica grave non devono essere trattaticon diazepam in seguito al rischio di encefalopatia epatica. Trattamento ospedaliero degli stati di ansia: 10 - 20 mg tre volte al giorno. Popolazione pediatrica. Ansia. 2-12 anni: 1-2 mg, 3 volte al giorno. 12-18 anni: dose iniziale di 2 mg, 3 volte al giorno aumentando se necessario e se tollerato, fino ad un massimo di 10 mg 3 volte al giorno. Insonnia. 5-12 anni: 2-20 mg, dose iniziale di 1 mg con incrementi di 2-5 mg. >12 anni: 4-30 mg, dose iniziale di 2 mg con incrementi di 5-10mg, se necessario. Modo di somministrazione: le gocce di questo medicinale vanno diluite in acqua o altra bevanda. Ogni goccia (0,04 ml) diquesto farmaco contiene 0,2 mg di diazepam. Nel trattamento dell'insonnia il farmaco dovrebbe essere assunto appena prima di andare a letto. Modo d'impiego del flaconcino contagocce: per erogare la dose corretta di farmaco e' necessario tenere il flaconcino in posizione verticale con l'apertura rivolta verso il basso. Se il liquido non scende, e'bene agitare il flaconcino o capovolgerlo piu' volte e ripetere l'operazione di erogazione come sopra indicato.
PRINCIPI ATTIVI
1 ml (25 gocce) di soluzione contiene: diazepam 5 mg.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
    Servizio di spedizione non disponibile - Consegna evasa solo nell’area metropolitana di Cagliari

Form Contatti

inserisci i tuoi dati
inserisci la tua richiesta
compila captcha e informativa privacy