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CISON*20CPR 25MG

CISON*20CPR 25MG

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AVVERTENZE
Il trattamento con Cison compresse puo' portare a un rischio piu' elevato di infezioni batteriche, virali, parassitarie, opportunistiche e micotiche a causa della immunosoppressione. La sintomatologia di una infezione esistente o in sviluppo puo' essere mascherata e la diagnosi puo' essere resa piu' difficile. Infezioni latenti, come tubercolosi o epatite B, possono essere riattivate. Una terapia con Cison deve essere effettuata solo con indicazioni rigorose e se del caso con terapia antinfettiva mirata aggiuntiva nelle seguenti patologie: infezioni virali acute (epatite B, herpes zoster, herpes simplex, varicella, cheratite erpetica); epatite cronica-attiva positiva a HBsAg; circa da 8 settimane prima a 2 settimane dopo vaccinazioni protettive con vaccini vivi; micosi sistemiche e parassitosi (per es. nematodi); in pazienti con strongiloidiasi sospetta o accertata (Strongyloides stercoralis) i glucocorticoidi possono portare ad attivazione e moltiplicazione di massa dei parassiti; poliomielite; linfoadenite dopo vaccinazione BCG; infezioni batteriche acute e croniche; in caso di tubercolosi nell'anamnesi utilizzazione solo con protezione tuberculostatica. Inoltre, una terapia con Cison deve essere effettuata sotto stretto controllo medico, se del caso con terapia specifica aggiuntiva, in caso di: ulcera gastrointestinale; osteoporosi; ipertensione difficilmente regolabile; diabete mellito difficilmente regolabile; malattie psichiatriche (anche in anamnesi) compresa suicidalita': si raccomanda sorveglianza neurologica o psichiatrica; glaucoma ad angolo chiuso o aperto; si raccomanda sorveglianza oftalmologica e terapia concomitante; ulcerazioni o ferite della cornea; si raccomanda sorveglianza oftalmologica e terapia concomitante. A causa del rischio di perforazione intestinale, Cison puo' essere utilizzato sotto stretto controllo medico corrispondente in caso di: colite ulcerosa grave con minaccia di perforazione eventualmente anche senza irritazione peritoneale; diverticolite; enteroanastomosi (immediatamente post-operative). I segni di irritazione peritoneale dopo perforazione gastrointestinale possono mancare in pazienti trattati con alte dosi di glucocorticoidi. Il rischio di disturbi a tendini, tendinite e rotture tendinee e' piu' elevato, se fluorochinoloni e glucocorticoidi vengono somministrati insieme. Durante l'uso di Cison nei diabetici si deve tenere in considerazione un fabbisogno eventualmente piu' elevato di insulina o antidiabetici orali. Durante il trattamento con Cison e' necessario un controllo regolare della pressione sanguigna nei pazienti con ipertensione difficilmente regolabile. I pazienti con grave insufficienza cardiaca devono essere sorvegliati con cura, siccome esiste il pericolo di peggioramento. Nel trattamento di una miastenia grave si puo' giungere inizialmente a un peggioramento dei sintomi, per cui la somministrazione di corticosteroidi deve avere luogo in ambito ospedaliero. In modo particolare con sintomatologia grave facio-faringea e diminuzione del volume di respirazione la terapia con Cison deve essere iniziata progressivamente. L'uso a lungo termine anche di basse dosi di prednisone porta a un aumento del rischio di infezioni anche da parte di microorganismi che altrimenti causano raramente infezioni (cosiddette infezioni opportunistiche). Fondamentalmente, le vaccinazioni con vaccini inattivati sono possibili. Si deve tuttavia prestare attenzione al fatto che la reazione immunitaria e quindi il successo della vaccinazione possono essere pregiudicate da elevate dosi di corticoidi. In una terapia a lungo termine con Cison sono indicati regolari controlli medici (compresi controllo oculistici a intervalli di tre mesi), con dosi comparativamente alte si deve prestare attenzione a un sufficiente apporto di potassio e a una restrizione del sodio e sorvegliare i livelli sierici di potassio. Se durante il trattamento con Cison si arriva a condizioni particolari di stress (malattie con febbre, incidente, operazione, parti, etc.) puo' diventare necessario un aumento temporaneo della dose. A causa del possibile pericolo in situazioni di stress, per il paziente in terapia a lungo termine si deve fornire una appropriata documentazione per i casi di bisogno. Si possono presentare gravi reazioni anafilattiche. A seconda della durata e della dose del trattamento si deve tenere in considerazione un'influenza negativa sul metabolismo del calcio, cosi' che si consiglia una profilassi dell'osteoporosi. Questo vale soprattutto in caso di fattori di rischio presenti contemporaneamente, come predisposizione familiare, eta' avanzata, dopo la menopausa, apporto insufficiente di proteine e calcio, forti fumatori, eccessivo consumo di alcool, carenza di attivita' fisica. La prevenzione consiste in sufficiente apporto di calcio e vitamina D e attivita' fisica. In caso di osteoporosi gia' esistente si deve considerare in aggiunta una terapia con medicinali. Al termine o se del caso alla interruzione della somministrazione a lungo termine di glucocorticoidi si deve pensare ai seguenti rischi: esacerbazione o recidiva della malattia di base, insufficienza acuta della corteccia surrenale (in particolare in condizioni di stress, per es. durante infezioni, dopo incidenti, con sforzo fisico eccessivo), sindrome da astinenza da cortisone. Particolari malattie virali (varicella, morbillo) possono avere un decorso particolarmente grave in pazienti trattati con glucocorticoidi.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Glucocorticoidi.
CONSERVAZIONE
Conservare al di sotto di 30 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Non vi sono controindicazioni nel trattamento a breve termine nelle indicazioni vitali.
DENOMINAZIONE
CISON COMPRESSE
ECCIPIENTI
Cison 5 mg compresse contiene: lattosio monoidrato, sodio amido glicolato (tipo A), talco, silice colloidale idrata, magnesio stearato. Cison 20 mg compresse contiene: lattosio monoidrato, sodio amido glicolato (tipo A), talco, silice colloidale idrata, magnesio stearato. Cison 25 mg compresse contiene: lattosio monoidrato, sodio amido glicolato (tipo A), talco, silice colloidale idrata, magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Gli effetti indesiderati sono organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Terapia ormonale sostitutiva: basso rischio di effetti indesiderati se si rispettano i dosaggi raccomandati. Terapia farmacologica: possono presentarsi i seguenti effetti indesiderati, che dipendono molto dalla dose e dalla durata della terapia e la cui frequenza non e' nota: infezioni e infestazioni: mascheramento di infezioni, manifestazione, esacerbazione o riattivazione di infezioni virali, fungine, batteriche parassitarie e opportunistiche, attivazione di strongiloidiasi (paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico: moderata leucocitosi, linfopenia, eosinopenia, policitemia. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche (per es. esantema da farmaci), gravi reazioni anafilattiche come aritmie, broncospasmi, ipo- o ipertensione, collasso circolatorio, arresto cardiaco, indebolimento delle difese immunitarie. Patologie endocrine: soppressione surrenalica e induzione di una sindrome di Cushing (sintomi tipici: "faccia a luna piena", adiposi del tronco e stato pletorico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ritenzione di sodio con formazione di edema, aumentata escrezione di potassio (attenzione: disturbi del ritmo), aumento di peso, riduzione della tolleranza al glucosio, diabete mellito, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia. Aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici: depressione, irritabilita', euforia, aumento del desiderio, psicosi, manie, allucinazioni, labilita' emotiva, ansia, disturbi del sonno, tendenze suicide. Patologie del sistema nervoso: pseudotumor cerebri, manifestazioni di epilessia latente e aumento della predisposizione agli accessi in caso di epilessia manifesta. Patologie dell'occhio: cataratta, in particolare con annebbiamento sottocapsulare posteriore, glaucoma, peggioramento dei sintomi nell'ulcera corneale, vengono favorite le infezioni virali, micotiche e batteriche dell'occhio. Visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4). Patologie vascolari: ipertensione, aumento del rischio di arteriosclerosi e trombosi, vasculite (anche come sindrome da sospensione dopo terapia a lungo termine), aumentata fragilita' capillare. Patologie gastrointestinali: ulcera gastrointestinale, sanguinamento gastrointestinale, pancreatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: striae rubrae, atrofia della cute, teleangectasie, petecchie, ecchimosi, ipertricosi, acne da steroidi, dermatite rosacea-simile (periorale), variazioni della pigmentazione cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: atrofia e debolezza muscolare, miopatia, osteoporosi (dose-dipendente, possibile anche con utilizzazione per breve tempo), necrosi ossea asettica, disturbi ai tendini, tendinite, rotture tendinee e lipomatosi epidurale, inibizione della crescita nei bambini. In caso di riduzione troppo veloce della dose dopo un trattamento a lungo termine si possono verificare disturbi come dolori muscolari e articolari. Patologie renali ed urinarie: crisi renale sclerodermica. Tra le diverse sottopopolazioni, l'insorgenza di crisi renali sclerodermiche varia. Il rischio piu' elevato e' stato segnalato in pazienti con sclerosi sistemica diffusa; il rischio piu' basso e' stato segnalato in pazienti con sclerosi sistemica limitata (2%) e sclerosi sistemica ad esordio giovanile (1%). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disturbi della secrezione dell'ormone sessuale (a seguito di cio' comparsa di: amenorrea, irsutismo, impotenza). Patologie cardiache: bradicardia (a seguito di dosi elevate). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: ritardata guarigione delle ferite. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: durante la gravidanza il trattamento puo' avere luogo solo dopo valutazione accurata di rischi e benefici. In caso di terapia a lungo termine con glucocorticoidi durante la gravidanza non si possono escludere disturbi della crescita del feto. In esperimenti su animali il prednisone ha portato a formazione di palatoschisi (vedere 5.3). E' in discussione un aumento del rischio di formazione di fessure orali nei feti umani a causa della somministrazione di glucocorticoidi durante il primo trimestre di gravidanza. Se i glucocorticoidi vengono somministrati al termine della gravidanza, esiste, per il feto, il pericolo di una atrofia della corteccia surrenale, che rende necessario un trattamento sostitutivo del neonato con diminuzione progressiva. Allattamento: il prednisone viene escreto nel latte materno. Finora non stati riportati danni ai lattanti. Cio' nonostante, l'indicazione durante l'allattamento deve essere rigorosa. Se a causa della malattia sono necessari dosaggi piu' elevati, l'allattamento al seno deve essere interrotto.
INDICAZIONI
Cison 5 mg/ 20mg/ 25mg compresse viene utilizzato in adulti, bambini e adolescenti ed e' indicato per il trattamento di patologie che richiedono una terapia sistemica con glucocorticoidi, tra cui le seguenti in base al tipo e alla gravita' (schemi di dosaggio SD da a a d), vedere paragrafo 4.2. Dosaggio): terapia sostitutiva: insufficienza della corteccia surrenale di qualsiasi natura (per es. malattia di Addison, sindrome adrenogenitale, adrenalectomia, carenza di ACTH) dopo il periodo di crescita (i farmaci di prima scelta sono idrocortisone e cortisone); condizioni di stress dopo terapia di lunga durata con corticosteroidi. Reumatologia: fasi attive di vasculiti sistemiche; panarterite nodosa (SD: a, b) con serologia di epatite B positiva durata del trattamento limitata a due settimane; arterite gigantocellulare, polimialgia reumatica (SD: c); arterite temporale (SD: a) quando e' presente perdita acuta della vista si consiglia terapia d'urto iniziale endovenosa con glucocorticoidi ad alto dosaggio e terapia continua con controllo della VES; granulomatosi di Wegener: terapia di induzione (SD: a-b) in combinazione con metotrexato (decorso lieve senza compromissione renale) o secondo lo schema di Fauci (decorso grave con compromissione renale e/o polmonare), mantenimento della remissione: (SD: d, diminuendo la dose gradualmente fino alla sospensione) in combinazione con immunosoppressori; sindrome di Churg-Strauss: terapia iniziale (SD: a-b), con compromissione degli organi e decorso grave in combinazione con immunosoppressori, mantenimento della remissione: (SD: d); fasi attive di malattie reumatiche sistemiche (SD: a, b): lupus eritematoso sistemico; polimiosite/policondrite cronica atrofizzante; collagenosi miste; artrite reumatoide attiva (SD: da a a d) con gravi forme ad andamento progressivo, per es. forme con decorso distruttivo (SD: a) e/o manifestazioni extra-articolari (SD: b); altre artriti infiammatorie-reumatiche, in base alla gravita' della malattia e quando gli antiinfiammatori non-steroidei (FANS) non possono essere utilizzati: spondiloartriti (spondilite anchilosante con partecipazione di articolazioni periferiche (SD: b, c), artrite psoriasica (SD: c, d), artropatia enteropatica con elevata attivita' infiammatoria (SD: a); artriti reattive (SD: c); artrite nella sarcoidosi (SD: b inizialmente); cardite nella febbre reumatica, in casi gravi per 2-3 mesi (SD: a); artrite idiopatica giovanile con decorso sistemico grave (sindrome di Still) o con iridociclite non trattabile localmente (SD: a). Pneumologia: asma bronchiale (SD: da c ad a), si consiglia la somministrazione contemporanea di broncodilatatori; esacerbazione acuta di BPCO (SD: b), durata consigliata della terapia fino a 10 giorni; malattie polmonari interstiziali come alveolite acuta (SD: b), fibrosi polmonare (SD: b), bronchiolite obliterante; polmonite in organizzazione (BOOP) (SD: b diminuendo la dose gradualmente fino alla sospensione), se del caso in combinazione con immunosoppressori, polmonite cronica eosinofila (SD: b con dosi in diminuzione fino alla sospensione), per la terapia a lungo termine di forme croniche di sarcoidosi negli stadi II e III (con difficolta' respiratoria, tosse e peggioramento dei valori della funzionalita' polmonare) (SD: b); profilassi delle sindromi di dispnea in neonati prematuri (SD: b, due volte). Malattie delle vie respiratorie superiori: gravi decorsi di pollinosi e rinite allergica, dopo il fallimento di glucocorticoidi somministrati per via intranasale (SD: c); stenosi di laringe e trachea: edema di Quincke, laringite subglottica ostruttiva (pseudocroup) (SD: da b ad a). Dermatologia: patologie della cute e delle mucose che non possono essere trattate adeguatamente con glucocorticoidi topici a causa della gravita' e/o della estensione o del coinvolgimento sistemico, quali: patologie allergiche, pseudoallergiche e allergico-infettive: per es. orticaria acuta, reazioni anafilattoidi, esantemi indotti da farmaco, eritema multiforme essudativo, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), pustolosi acuta generalizzata, eritema nodoso, dermatosi neutrofila febbrile acuta (sindrome di Sweet), eczema allergico da contatto (SD: da b ad a); malattie eczematose: per es. eczema atopico, eczemi da contatto, eczema microbico (nummulare) (SD: da b ad a); malattie granulomatose: per es. sarcoidosi, cheilite granulomatosa (sindrome di Melkersson-Rosenthal monosintomatica) (SD: da b ad a); dermatosi bullose: per es. pemfigo volgare, pemfigoide bulloso, pemfigoide benigno della mucosa, dermatosi lineare da IgA (SD: da b ad a); vasculiti: per es. vasculite allergica, poliarterite nodosa (SD: da b ad a); malattie autoimmuni: per es. dermatomiosite, sclerodermia sistemica (fase indurativa), lupus eritematoso cronico discoide e subacuto cutaneo (SD: da b ad a); dermatosi gravidiche (vedere anche paragrafo 4.6): per es. herpes gestazionale, impetigine erpetiforme (SD: da d ad a); dermatosi eritemato-squamose: per es. psoriasi pustolosa, pitiriasi rubra pilare, gruppo delle parapsoriasi (SD: da c ad a); eritrodermie, anche nella sindrome di Se'zary (SD: da c ad a); altre patologie: per es. reazione di Jarisch-Herxheimer nel trattamento della sifilide con penicillina, emangioma cavernoso con crescita veloce, malattia di Behcet, pioderma gangrenoso, fascite eosinofila, lichen ruber esantematico, epidermolisi bollosa ereditaria (DS: da c ad a). Ematologia/oncologia: Anemia emolitica autoimmune (SD: da c ad a), porpora trombocitopenica idiopatica (malattia di Werlhof)) (DS: a), trombocitopenia intermittente acuta (SD: a); leucemia linfoblastica acuta, malattia di Hodgkin, linfoma non-Hodgkin, leucemia linfatica cronica, malattia di Waldenstrom, mieloma multiplo (SD: e); ipercalcemia con malattie maligne sottostanti (SD: da c ad a); profilassi e terapia di vomito indotto da citostatici (SD: da b ad a), utilizzazione nell'ambito di schemi antiemetici; terapia palliativa di malattie maligne.
INTERAZIONI
Studi di interazioni sono stati condotti su adulti. Altre interazioni sono state registrate in base all'esperienza clinica. Glicosidi cardiaci: l'effetto dei glicosidi puo' essere aumentato dalla carenza di potassio. Diuretici/lassativi: l'eliminazione di potassio viene aumentata. Antidiabetici: l'effetto ipoglicemizzanti viene diminuito. Derivati cumarinici (anticoagulanti orali): l'effetto degli anticoagulanti puo' essere diminuito o aumentato. Un adeguamento della dose dell'anticoagulante puo' essere necessario in caso di somministrazione contemporanea. Antinfiammatori non steroidei (FANS), salicilati e indometacina: e' aumentato il pericolo di ulcerazioni gastrointestinali. Rilassanti muscolari non depolarizzati: il rilassamento muscolare puo' risultare prolungato. Atropina, altri anticolinergici: possibile aumento della pressione interna dell'occhio in caso di somministrazione contemporanea. Praziquantel: associazione con i corticosteroidi e' possibile una diminuzione della concentrazione ematica di praziquantel. Clorochina, idrossiclorochina, meflochina: rischio aumentato di comparsa di miopatie, cardiomiopatie. Somatotropina: l'effetto della somatotropina puo' essere diminuito. Protirelina: l'aumento di TSH con la somministrazione di protirelina puo' essere diminuito. Estrogeni (per es. inibitori dell'ovulazione): l'emivita dei glucocorticoidi puo' essere prolungata. Per questo l'effetto dei corticoidi puo' essere aumentato. Antiacidi: possibile diminuito assorbimento di prednisone in caso di assunzione contemporanea di idrossido di magnesio o di alluminio. L'assunzione dei due farmaci deve quindi avvenire con un intervallo di tempo (2 ore). Sostanze che attivano CYP3A4, come rifampicina, fenitoina, barbiturato, carbamazepina e primidone possono diminuire l'effetto dei corticoidi. Efedrina: l'efficacia dei glucocorticoidi puo' essere diminuita a causa dell'aumento del metabolismo. Si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi i medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici. L'associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso e' necessario monitorare i pazienti per verificare l'assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi. Sostanze immunosoppressive: aumentata predisposizione a infezioni e possibile peggioramento o manifestazione di infezioni latenti. Inoltre, per ciclosporina: i valori ematici di ciclosporina vengono aumentato. C'e' un pericolo aumentato di convulsioni cerebrali. ACE-inibitori: rischio aumentato di comparsa di variazioni del quadro ematologico. I fluorochinoloni possono aumentare il rischio di disturbi ai tendini. Influenza su prove diagnostiche: le reazioni della pelle ai test allergici possono essere represse.
POSOLOGIA
Posologia: il dosaggio dipende dal tipo e dalla gravita' della patologia e dalla risposta individuale di ciascun paziente. In generale vengono utilizzate dosi iniziali relativamente alte, che devono essere chiaramente piu' elevate nei decorsi acuti gravi rispetto alle patologie croniche. A seconda dei sintomi clinici e alla risposta si puo' ridurre con velocita' differente alla piu' bassa dose di mantenimento possibile (in generale fra 5 e 15 mg di prednisone al giorno). In modo particolare nelle patologie croniche e' spesso necessario un trattamento a lungo termine con basse dosi di mantenimento. Nella misura in cui non vi e' una prescrizione differente, valgono le seguenti raccomandazioni di dosaggio: terapia sostitutiva (dopo il periodo della crescita): 5-7,5 mg di prednisone/die, in due dosi separate (mattina e mezzogiorno, in caso di sindrome adrenogenitale mattina e sera). Nella sindrome adrenogenitale, la dose serale ha lo scopo di diminuire l'aumento notturno di ACTH in modo da contrastare un'iperplasia della corteccia surrenale. Se necessario, somministrare anche un mineralcorticoide (fludrocortisone). In caso di particolari sforzi a livello fisico (per es. trauma, operazione), infezioni che sopravvengono, etc., puo' essere necessario aumentare la dose di 2-3 volte, in caso di sforzi estremi (per es.parto) fino a 10 volte. Condizioni di stress a seguito di terapia a lungo termine con glucocorticoidi: somministrare tempestivamente fino a 50 mg di prednisone/die. La diminuzione della dose deve avvenire in piu' giorni. Terapia farmacologica: gli elenchi seguenti indicano una panoramica sulle linee guida generali di dosaggio con rimando alla letteratura specializzata attuale. Adulti. Dosaggio: alto; dose in mg/die: 80 - 100 (250); dose in mg/kg di peso corporeo/die: 1,0 - 3,0. Dosaggio: medio; dose in mg/die: 40 - 80; dose in mg/kg di peso corporeo/die: 0,5 - 1,0. Dosaggio: basso; dose in mg/die: 10 - 40; dose in mg/kg di peso corporeo/die: 0,25 - 0,5. Dosaggio: molto basso; dose in mg/die: 1,5 - 7,5 (10); dose in mg/kg di peso corporeo/die: ./. Chemioterapia in combinazione, vedere schema di dosaggio "e" (ds: e). In generale, l'intera dose giornaliera viene assunta al mattino fra le 6,00 e le 8,00 (terapia circadiana). Dosi giornaliere elevate possono però anche essere suddivise in 2-4 somministrazioni, dosi giornaliere medie in 2-3. Bambini. Dosaggio: dosaggio alto; dose in mg/kg di peso corporeo/die: 2 - 3. Dosaggio: dosaggio medio; dose in mg/kg di peso corporeo/die: 1- 2. Dosaggio: dose di mantenimento; dose in mg/kg di peso corporeo/die: 0,25. Nei bambini (nell'età della crescita) la terapia dovrebbe avere luogo in modo il più possibile alternato o intermittente. In casi particolari (per es.spasmi infantili) si può deviare da questa raccomandazione. Riduzione della dose: una volta raggiunto l'effetto clinico desiderato e a seconda della malattia di base si inizia la riduzione della dose. In caso di distribuzione della dose giornaliera in più dosi singole, si riduce dapprima la dose serale, poi la eventuale dose di mezzogiorno. La dose viene dapprima ridotta con diminuzioni maggiori, a partire da circa 30 mg/die icon diminuzioni piccoli inferiori. In base alla situazione clinica si decide relativamente alla riduzione progressiva della dose fino alla interruzione del trattamento o alla necessità di una dose di mantenimento. In base alla malattia, per la riduzione della dose possono servire i seguenti decrementi orientativi. Oltre 30 mg/die riduzione di 10 mg ogni 2-5 giorni. Da 30 a 15 mg/die riduzione di 5 mg ogni settimane. Da 15 a 10 mg/die riduzione di 2,5 mg ogni 1-2 settimane. Da 10 a 6 mg/die riduzione di 1 mg ogni 2-4 settimane. Sotto 6 mg/die riduzione di 0,5 mg ogni 4-8 settimane. Le dosi alte e molto alte, che vengono somministrate per pochi giorni, possono essere interrotte, a seconda della malattia sottostante e della risposta clinica, senza diminuzione progressiva. Schema di dosaggio "e" (SD: e): la terapia con prednisone nell'ambito della chemioterapia di combinazione in oncologia deve orientarsi ai protocolli attualmente validi. A questo proposito, la somministrazione di prednisone avviene in una dose singola senza che sia necessaria una riduzione progressiva al termine della terapia. Con rimando alla letteratura specializzata, si indicano qui come esempio i dosaggi di prednisone di protocolli chemioterapici stabiliti: linfomi non-Hodgkin: schema CHOP, prednisone 100 mg/m^2, giorno 1-5; schema COP, prednisone 100 mg/m^2, giorno 1-5; leucemia linfatica cronica: schema Knospe, prednisone 75/50/25 mg, giorno 1-3; morbo di Hodgkin: schema COPP-ABVD, prednisone 40 mg/m^2, giorno 1-14; mieloma multiplo: schema Alexanian, prednisone 2 mg/kg i peso corporeo, giorno 1-4. Modo di somministrazione: le compresse vengono assunte ai pasti o dopo i pasti, principalmente dopo colazione, senza masticarle e con sufficienti liquidi. Nella terapia farmacologica con Cison si puo' considerare se e' possibile una posologia alternativa del farmaco. A seconda della malattia di base da trattare, non appena si raggiunge un risultato soddisfacente del trattamento si riduce la dose alla dose di mantenimento se necessario o si termina la somministrazione, se del caso controllando l' asse ipotalamo ipofisi surrene. In caso di ipotiroidismo o di cirrosi epatica possono essere sufficienti dosi comparativamente inferiori o puo' essere necessaria una riduzione della dose. Per i diversi dosaggi e' disponibile Cison in compresse da 5 mg, 20 mg e 25 mg. Le compresse possono essere divise in dosi uguali.
PRINCIPI ATTIVI
Principio attivo: prednisone Cison 5 mg compresse: 1 compressa contiene 5 mg di prednisone. Cison 20 mg compresse: una compressa contiene 20 mg di prednisone. Cison 25 mg compresse: una compressa contiene 25 mg di prednisone. Altri eccipienti: contiene lattosio. Vedere paragrafo 4.4. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

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