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AVVERTENZE
La ciclosporina aumenta il rischio di insorgenza di linfomi e altre neoplasie maligne. L'aumento del rischio sembra essere correlato al grado e alla durata dell'immunosoppressione. Per questo motivo un regime di trattamento comprendente diversi immunosoppressori deve essere usatocon attenzione in quanto puo' portare a patologie linfoproliferativee neoplasie d'organo. Avvisare di evitare l'esposizione eccessiva al sole senza protezione. La ciclosporina predispone i pazienti allo sviluppo di diverse infezioni batteriche, micotiche, parassitarie e virali.E' stata osservata l'attivazione di infezioni latenti da poliomavirus. Queste condizioni devono essere prese in considerazione nella diagnosi differenziale di pazienti immunosoppressi con funzione renale in deterioramento o sintomi neurologici. Riportati esiti gravi e/o fatali.Impiegare strategie profilattiche e terapeutiche efficaci. Una complicazione frequente e potenzialmente grave puo' insorgere durante la terapia con ciclosporina. Alcuni pazienti possono sviluppare alterazioni strutturali del rene. E' richiesto un controllo frequente della funzionalita' renale secondo le linee guida locali per l'indicazione in questione. Puo' determinare aumenti dose-dipendenti, reversibili della bilirubinemia e degli enzimi epatici. Ci sono stati casi di epatotossicita' e danno epatico. Controllare accuratamente i parametri di valutazione della funzionalita' epatica. Nei pazienti anziani la funzionalita' renale deve essere monitorata con particolare attenzione. Quando la ciclosporina e' utilizzata nei pazienti trapiantati, il monitoraggio deilivelli ematici di ciclosporina e' una importante misura di sicurezza.E' necessario tenere presente che la concentrazione di ciclosporina nel sangue, nel plasma o nel siero e' soltanto uno dei molti fattori che contribuiscono allo stato clinico del paziente. E' necessario controllare regolarmente la pressione arteriosa. La ciclosporina induce un lieve aumento reversibile dei lipidi ematici. La ciclosporina aumenta il rischio di iperkaliemia. Particolare attenzione quando la ciclosporina viene somministrata contemporaneamente a medicinali risparmiatori di potassio o medicinali contenenti potassio. In questi casi si raccomanda un controllo dei livelli di potassio. La ciclosporina incrementa la clearance del magnesio. Cio' puo' determinare ipomagnesiemia sintomatica soprattutto nel periodo immediatamente successivo al trapianto. E' pertanto raccomandato un controllo dei livelli di magnesio sierico nel periodo immediatamente successivo al trapianto. Se necessario, devono essere somministrati degli integratori di magnesio. Attenzione neltrattamento di pazienti con iperuricemia. Le vaccinazioni possono essere meno efficaci. L'impiego di vaccini vivi attenuati deve essere evitato. Cautela quando la ciclosporina e' somministrata contemporaneamente a farmaci che aumentano o diminuiscono le concentrazioni plasmatichedi ciclosporina. Monitorare la tossicita' renale quando si inizia l'uso di ciclosporina con principi attivi che aumentano i livelli di ciclosporina o con sostanze che manifestano sinergia nefrotossica. Evitarel'uso concomitante di ciclosporina e tacrolimus. La ciclosporina aumenta l'esposizione agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Il dosaggiodelle statine deve essere ridotto e l'uso concomitante di alcune statine deve essere evitato. La terapia con le statine necessita di esseretemporaneamente sospesa o interrotta in pazienti con segni e sintomi di miopatia o in quelli con fattori di rischio predisponenti a un gravedanno renale secondario a rabdomiolisi. L'associazione simultanea diciclosporina e lercanidipina deve essere evitata. Contiene macrogolglicerol idrossistearato che puo' causare disturbi gastrici e diarrea. Contiene etanolo. Se il paziente soffre di intolleranza al fruttosio, informi il medico prima di prendere questo medicinale, poiche' contienesorbitolo. Pazienti con qualsiasi tipo di neoplasia maligna non devonoassumere ciclosporina. Prima di iniziare il trattamento deve essere valutata accuratamente la funzionalita' renale al basale. La funzionalita' renale deve essere valutata frequentemente durante la terapia. Cautela nei pazienti con sindrome di Behcet con coinvolgimento neurologico. Pazienti con funzionalita' renale anomala al basale devono essere controllati molto attentamente. Deve essere presa in considerazione l'esecuzione di una biopsia renale per pazienti con lievi lesioni nefropatiche steroido-dipendenti in cui e' stata somministrata ciclosporina per piu' di 1 anno. In pazienti con sindrome nefrosica trattati con immunosoppressori sono stati riportati occasionalmente casi di neoplasiemaligne. E' necessario un monitoraggio piu' frequente nel caso si aumenti la dose di ciclosporina o si inizi un trattamento concomitante conun FANS o se ne incrementi il dosaggio. Si deve tenere presente la possibilita' di un aumento del rischio di insorgenza di malattie linfoproliferative. Si deve prestare particolare attenzione quando la ciclosporina viene somministrata in associazione con metotrexato a causa di effetti nefrotossiciti sinergici. I pazienti anziani devono essere trattati solo in caso di psoriasi invalidante e la funzionalita' renale deve essere accuratamente controllata. Nei pazienti con psoriasi trattati e' stata segnalata la comparsa di neoplasie maligne. Lesioni cutaneenon tipiche della psoriasi devono essere sottoposte a biopsia prima di iniziare il trattamento. I pazienti che presentano alterazioni cutanee neoplastiche o pre-neoplastiche maligne devono iniziare il trattamento con ciclosporina solo dopo un adeguato trattamento di tali lesioni. I pazienti trattati con ciclosporina non devono esporsi contemporaneamente a raggi ultravioletti B o fotochemioterapia con PUVA. Si raccomanda l'interruzione della terapia con ciclosporina se si sviluppa un'ipertensione non controllabile. I pazienti anziani devono essere trattati solo in caso di dermatite atopica invalidante. La linfoadenopatia osservata durante il trattamento con ciclosporina va controllata regolarmente. Se la linfoadenopatia persista si deve effettuare una biopsiacome misura precauzionale per accertare l'assenza di un linfoma. Si deve consentire la risoluzione di infezioni attive da herpes simplex prima di iniziare il trattamento con ciclosporina; queste infezioni non sono necessariamente motivo di interruzione del trattamento, a meno chenon siano gravi. Le infezioni cutanee da Staphylococcus aureus devonoessere controllate con agenti antibatterici idonei. Deve essere evitata la somministrazione orale di eritromicina, che ha il potenziale diaumentare la concentrazione ematica di ciclosporina. L'uso nei bambinidi eta' inferiore ai 16 anni in indicazioni diverse dal trapianto none' raccomandato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sostanze immunosoppressori, inibitore della calcineurina.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C. Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Associazione con prodotti contenenti Hypericum perforatum (erba diSan Giovanni). Associazione con medicinali che sono substrati per lapompa di efflusso multifarmaco, glicoproteina-P o per i peptidi di trasporto degli anioni organici (OATP) e per i quali le elevate concentrazioni plasmatiche sono associate ad eventi avversi gravi e/o minacciosi per la vita, ad es. bosentan, dabigatran etexilato e aliskiren.
DENOMINAZIONE
CIQORIN CAPSULE MOLLI
ECCIPIENTI
Soluzione di riempimento della capsula: macrogolglicerolo idrossistearato, glicerolo monolinoleato, etere monoetilico di dietilenglicole, etanolo, anidro D,L-alfa-tocoferolo (10 mg). Costituenti della capsula:gelatina, glicerolo (85%), sorbitolo liquido (non-cristallizabile) (E420), glicina, titanio diossido (E171), paraffina liquida (25 e 50 mg).Costituenti della capsula: gelatina, glicerolo (85%), sorbitolo liquido (non-cristallizabile) (E420), glicina, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172), paraffina liquida (100 mg). Costituenti dellacapsula: gelatina, glicerolo (85%), sorbitolo liquido (non-cristallizabile) (E420), glicina, titanio diossido (E171), ferro ossido marrone(E172), paraffina liquida.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Le principali reazioni avverse osservate in studi clinici e associate alla somministrazione di ciclosporina comprendono disfunzione renale, tremore, irsutismo, ipertensione,diarrea, anoressia, nausea e vomito. Molti effetti indesiderati associati alla terapia con ciclosporina sono dose-dipendenti e rispondono alla riduzione della dose. Nelle diverse indicazioni il profilo complessivo degli effetti collaterali e' essenzialmente lo stesso; esistono tuttavia differenze di incidenza e gravita'. A causa delle dosi inizialipiu' elevate e della maggiore durata della terapia di mantenimento necessaria dopo il trapianto, gli effetti indesiderati sono piu' frequenti e comunemente piu' gravi in pazienti trapiantati che in pazienti trattati per altre indicazioni. Reazioni anafilattoidi sono state osservate dopo somministrazione endovenosa. Infezioni ed infestazioni. I pazienti in trattamento con terapie immunosoppressive, ciclosporina e regimi contenenti ciclosporina inclusi, sono ad aumentato rischio di infezioni (virali, batteriche, micotiche, parassitarie). Possono insorgereinfezioni di tipo generalizzato e di tipo localizzato. Le infezioni preesistenti possono anche aggravarsi e la riattivazione delle infezioni da poliomavirus puo' condurre a nefropatia associata a poliomaviruso a leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a virus JC. Sono stati riportati esiti gravi e/o fatali. Tumori benigni, maligni enon specificati (cisti e polipi compresi) I pazienti in trattamento con terapie immunosoppressive, ciclosporina e regimi contenenti ciclosporina inclusi, sono ad aumentato rischio di sviluppare linfomi o disordini linfoproliferativi e altri tumori, in particolare della pelle. Lafrequenza di tumori aumenta con l'intensita' e la durata della terapia. Alcuni tumori possono avere un esito fatale. Le reazioni avverse alfarmaco osservate in studi clinici sono elencate sulla base della classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. All'interno di ciascuna classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse al farmaco sono elencate sulla base della frequenza, riportando la piu' frequente per prima. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioniavverse al farmaco sono riportate in ordine decrescente di gravita'.Inoltre la corrispondente categoria di frequenza per ciascuna reazioneavversa al farmaco si basa sulla seguente convenzione (CIOMS III): molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000) molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse al farmaco osservate in studi clinici. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: leucopenia; non comune: anemia, trombocitopenia; raro: anemia emolitica microangiopatica, sindrome uremica emolitica; non nota: microangiopatia trombotica, porpora tromboticatrombocitopenica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione; moltocomune: iperlipidemia; comune: iperglicemia, anoressia, iperuricemia,iperkaliemia, ipomagnesemia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: tremore, cefalea; comune: convulsioni, parestesia; non comune: encefalopatia inclusa Sindrome da Encefalopatia Posteriore Reversibile (PRES), segni e sintomi quali convulsioni, confusione, disorientamento,iporeattivita' agli stimoli, agitazione, insonnia, disturbi della visione, cecita' corticale, coma, paresi e atassia cerebellare; raro: polineuropatia motoria; molto raro: edema del disco ottico, incluso papilloedema, con possibile disturbo visivo secondario ad ipertensione intracranica benigna; non nota: emicrania. Patologie vascolari. Molto comune: ipertensione; comune: vampate. Patologie gastrointestinali. Comune:nausea, vomito, disagio/dolore addominale, diarrea, iperplasia gengivale, ulcera peptica; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: funzionalita' epatica anormale; non nota: epatotossicita' e danno epatico incluse colestasi, ittero, epatite e infarto epatico con alcuniesiti fatali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: irsutismo; comune: acne, ipertricosi; non comune: eruzioni cutanee allergiche. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessutoconnettivo. Comune: crampi muscolari, mialgia; raro: debolezza muscolare, miopatia. Patologie renali e urinarie. Molto comune: disfunzionerenale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: disturbi mestruali, ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: piressia, stanchezza; noncomune: edema, aumento di peso. Altre reazioni avverse sulla base dell'esperienza post-marketing. Ci sono stati casi da studi clinici e segnalazioni spontanee di epatotossicita' e danno epatico inclusi colestasi, ittero, epatite ed infarto epatico in pazienti trattati con ciclosporina. La maggior parte delle segnalazioni includevano pazienti con co-morbidita' significative, condizioni sottostanti ed altri fattori confondenti comprese complicanze infettive e terapie concomitanti con potenziale epatotossico. In alcuni casi, principalmente nei pazienti trapiantati, sono stati segnalati esiti fatali. Nefrotossicita' acuta e cronica. I pazienti in trattamento con terapie a base di inibitori della calcineurina (CNI), inclusi ciclosporina e regimi contenenti ciclosporina, sono ad aumentato rischio di nefrotossicita' acuta o cronica. Ci sono state segnalazioni da studi clinici e dopo la commercializzazione associate all'uso di ciclosporina. Casi di nefrotossicita' acuta hanno riportato disturbi dell'omeostasi ionica, come iperkaliemia, ipomagnesemia e iperuricemia. I casi che segnalano modifiche morfologiche croniche comprendono ialinosi arteriolare, atrofia tubolare e fibrosi interstiziale. Popolazione pediatrica. Studi clinici hanno incluso bambini da 1 anno di eta' in poi che hanno ricevuto ciclosporina a dose standard con un profilo di sicurezza paragonabile a quello degli adulti.Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva nelratto e nel coniglio. L'esperienza con la ciclosporina in donne in gravidanza e' limitata. Le donne gravide sottoposte a trapianto in trattamento con terapie immunosoppressive, ciclosporina e regimi contenenticiclosporina compresi, sono a rischio di parto prematuro (<37 settimane). E' disponibile una casistica limitata di osservazioni su bambinidi eta' fino a 7 anni circa che sono stati esposti a ciclosporina nella fase di vita uterina. In questi bambini la funzione renale e la pressione sanguigna sono risultati nella norma. Non sono tuttavia stati condotti studi adeguati e controllati in donne in gravidanza e pertanto,la ciclosporina non deve essere utilizzata in gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre non giustifichi il potenziale rischio fetale. Anche il contenuto di etanolo delle formulazioni di ciclosporina deve essere tenuto in considerazione nelle donne in gravidanza.La ciclosporina passa nel latte materno. Anche il contenuto di etanolo delle formulazioni di ciclosporina deve essere tenuto in considerazione nelle donne che allattano. Le madri in trattamento con ciclosporina non devono allattare al seno per la potenzialita' della ciclosporinadi causare gravi reazioni avverse in neonati/bambini allattati al seno. Si deve decidere se astenersi dall'allattamento al seno o dall'usodel medicinale tenendo in considerazione l'importanza del medicinale per la madre. Vi sono dati limitati in merito all'effetto di ciclosporina sulla fertilita' umana.
INDICAZIONI
Indicazioni per il trapianto. Trapianto d'organo. Prevenzione del rigetto del trapianto d'organo solido. Trattamento del rigetto cellulare di trapianto in pazienti che hanno ricevuto precedentemente altre terapie immunosoppressive. Trapianto di midollo osseo. Prevenzione del rigetto del trapianto allogenico di midollo osseo e di cellule staminali.Profilassi o trattamento della malattia da trapianto verso ospite (graft-versus-host disease, GVHD). Indicazioni diverse dal trapianto. Uveite endogena. Trattamento dell'uveite posteriore o intermedia di origine non infettiva a rischio di grave perdita della funzione visiva, in pazienti nei quali le terapie convenzionali non sono risultate efficacio provocano effetti indesiderati inaccettabili. Trattamento dell'uveite di Behcet con ripetuti attacchi infiammatori a carico della retinanei pazienti senza manifestazioni neurologiche. Sindrome nefrosica. Sindrome nefrosica steroido-dipendente e steroido-resistente dovuta a glomerulopatie primarie quali nefropatia a lesioni minime, glomerulosclerosi focale e segmentaria o glomerulonefrite membranosa. Il farmaco puo' essere usato per indurre e mantenere la remissione della malattia.Puo' essere anche usato per mantenere la remissione indotta da corticosteroidi, consentendone la sospensione. Artrite reumatoide. Trattamento dell'artrite reumatoide severa in fase attiva. Psoriasi. Trattamentodella psoriasi grave in pazienti in cui la terapia convenzionale e' inappropriata o inefficace. Dermatite atopica. Il medicinale e' indicato nei pazienti con dermatite atopica grave quando e' richiesta una terapia sistemica.
INTERAZIONI
Dei diversi farmaci che interagiscono con la ciclosporina, vengono diseguito elencati quelli per cui sono state adeguatamente comprovate leinterazioni e che determinano conseguenze cliniche. E' noto che varifarmaci sono in grado di aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche o ematiche di ciclosporina, agendo per inibizione competitiva oinduzione degli enzimi coinvolti nel suo metabolismo, in particolareil CYP3A4. La ciclosporina e' anche un inibitore del CYP3A4, glicoproteina-P trasportatore di efflusso multifarmaco e proteine trasportatoridi anioni organici, e puo' aumentare i livelli plasmatici di farmaciconcomitanti che sono substrati dello stesso enzima e/o del trasportatore. Nei pazienti trapiantati si devono misurare frequentemente i livelli di ciclosporina e correggerne il dosaggio. Nei pazienti non sottoposti a trapianto, il rapporto tra livelli ematici ed effetti clinici e' meno consolidato. Qualora vengano somministrati in concomitanza a ciclosporina medicinali noti per aumentarne i livelli, potrebbero esserepiu' appropriati una frequente valutazione della funzione renale ed un attento monitoraggio degli effetti collaterali correlati alla ciclosporina rispetto alla determinazione dei livelli ematici. E' atteso chetutti gli induttori del CYP3A4 e/o della glicoproteina-P diminuiscanoi livelli di ciclosporina. I prodotti contenenti Hypericum perforatumnon devono essere usati in concomitanza con ciclosporina. Rifampicinainduce il metabolismo intestinale ed epatico della ciclosporina. Durante la somministrazione concomitante potrebbe essere necessario aumentare le dosi di ciclosporina di 3-5 volte. Octreotide diminuisce l'assorbimento orale della ciclosporina quindi puo' essere necessario un aumento del 50% della dose di ciclosporina o un passaggio alla somministrazione endovenosa. Tutti gli inibitori del CYP3A4 e/o della glicoproteina-P possono portare ad un aumento dei livelli di ciclosporina. Eritromicina puo' aumentare di 4-7 volte l'esposizione alla ciclosporina. E' stato riportato che laclaritromicina raddoppi l'esposizione alla ciclosporina. Azitromicina aumenta i livelli di ciclosporina di circa il20%. Ketoconazolo, fluconazolo, itraconazolo e voriconazolo possono aumentare di piu' del doppio l'esposizione alla ciclosporina. Verapamilaumenta le concentrazioni ematiche di ciclosporina di 2-3 volte. Amiodarone aumenta sensibilmente la concentrazione plasmatica della ciclosporina contemporaneamente ad un aumento della creatinina sierica. Questa interazione puo' verificarsi molto tempo dopo la sospensione dell'amiodarone a causa della sua emivita molto lunga. Diltiazem puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina fino al 50%. Imatinibpuo' aumentare l'esposizione alla ciclosporina e la C max di circa il20%. Deve essere posta attenzione nel somministrare ciclosporina in associazione con altri principi attivi con effetti nefrotossici sinergici. Durante l'uso concomitante di un farmaco che puo' manifestare sinergia nefrotossica, si deve effettuare un attento monitoraggio della funzione renale. Se si manifestasse una significativa alterazione dellafunzione renale, si deve ridurre il dosaggio del medicinale somministrato in concomitanza o valutare un trattamento alternativo. L'uso concomitante di ciclosporina e tacrolimus deve essere evitato a causa del rischio di nefrotossicita' e di interazione farmacocinetica tramite CYP3A4 e/o P-gp. La ciclosporina e' un inibitore del CYP3A4, della pompadi efflusso multifarmaco glicoproteina-P e delle proteine di trasportodi anioni organici. La somministrazione concomitante di ciclosporinae di farmaci che sono substrati di CYP3A4, P-gp e di OATP puo' aumentare i livelli plasmatici dei medicinali somministrati in concomitanza che sono substrati di questo enzima e/o trasportatore. Quando sono somministrate in concomitanza a ciclosporina, il dosaggio delle statine deve essere ridotto e l'uso concomitante di alcune statine deve essere evitato. La terapia con le statine deve essere temporaneamente sospesao interrotta nei pazienti con segni e sintomi di miopatia o in coloroche manifestano fattori di rischio predisponenti a un grave danno renale secondario a rabdomiolisi. Atorvastatina, 10-80 mg, range di aumento dell'esposizione alla statina quando somministrata con ciclosporina: 8-10 volte. Simvastatina, 10-80 mg, range di aumento dell'esposizione alla statina quando somministrata con ciclosporina: 6-8 volte. Fluvastatina, 20-80 mg, range di aumento dell'esposizione alla statina quando somministrata con ciclosporina: 2-4 volte. Lovastatina, 20-40 mg, range di aumento dell'esposizione alla statina quando somministrata conciclosporina: 5-8 volte. Pravastatina, 20-80 mg, range di aumento dell'esposizione alla statina quando somministrata con ciclosporina: 5-10volte. Rosuvastatina, 5-40 mg, range di aumento dell'esposizione allastatina quando somministrata con ciclosporina: 5-10 volte. Pitavastatina, 1-4 mg, range di aumento dell'esposizione alla statina quando somministrata con ciclosporina: 4-6 volte. Cautela quando la ciclosporinae' somministrata in concomitanza a lercanidipina. A seguito della somministrazione concomitante di ciclosporina e aliskiren, un substrato della P-gp, la C max di aliskiren era aumentata di circa 2,5 volte e l'AUC di circa 5 volte. La somministrazione concomitante di ciclosporinae aliskiren non e' raccomandata. La contemporanea somministrazione didabigatran etexilato non e' raccomandata. La contemporanea somministrazione di nifedipina e ciclosporina puo' determinare un aumento dell'incidenza di iperplasia gengivale. Si e' osservato che la contemporaneasomministrazione di diclofenac e ciclosporina determina un notevole aumento della biodisponibilita' del diclofenac con la possibile conseguenza di una alterazione reversibile della funzione renale. La somministrazione concomitante di ciclosporina aumenta in modo significativo ilivelli ematici di everolimus e di sirolimus. Cautela nell'uso concomitante di farmaci risparmiatori di potassio o farmaci contenenti potassio poiche' potrebbero portare ad aumenti significativi del potassio sierico. La ciclosporina puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche direpaglinide e pertanto aumentare il rischio di ipoglicemia. La co-somministrazione di ciclosporina con bosentan non e' raccomandata. In pazienti oncologici con somministrazioni concomitanti di antracicline pervia endovenosa e dosi molto alte di ciclosporina si e' osservato un aumento significativo dell'esposizione alle antracicline. Durante il trattamento con ciclosporina, la vaccinazione puo' essere meno efficacee si deve evitare l'uso di vaccini vivi attenuati.
POSOLOGIA
Le dosi giornaliere di ciclosporina devono essere somministrate in duedosi refratte distribuite in parti uguali durante la giornata. Si raccomanda che ciclosporina sia somministrato secondo un programma regolare per quanto riguarda l'orario e in relazione ai pasti. Deve essere prescritto solo da o in stretta collaborazione con un medico esperto interapia immunosoppressiva e/o trapianto d'organo. Il trattamento conciclosporina deve iniziare entro 12 ore prima dell'intervento chirurgico con la somministrazione di una dose di 10-15 mg/kg somministrata in2 dosi refratte. Questa dose deve essere mantenuta come dose giornaliera per 1-2 settimane dopo l'intervento ed essere ridotta gradualmentesecondo i protocolli di immunosoppressione locali sulla base dei livelli ematici, fino al raggiungimento di una dose di mantenimento raccomandata di circa 2-6 mg/kg somministrata in 2 dosi refratte. Quando ciclosporina e' somministrato con altri immunosoppressori, possono essereimpiegate dosi piu' basse. La dose iniziale deve essere somministratail giorno precedente il trapianto. La dose raccomandata per via endovenosa e' 3-5 mg/kg/die. L'infusione e' mantenuta allo stesso livello di dose nel periodo immediatamente successivo al trapianto per una durata non superiore a 2 settimane, prima di passare alla terapia di mantenimento per via orale con ciclosporina alla dose giornaliera di circa12,5 mg/kg in 2 somministrazioni refratte. Il trattamento di mantenimento deve essere protratto per almeno 3 mesi prima di ridurre la dose gradualmente a zero entro 1 anno dopo il trapianto. In presenza di disturbi gastrointestinali possono essere necessarie dosi maggiori di ciclosporina o l'uso di ciclosporina per via endovenosa. In questi casi sideve somministrare una dose di carico iniziale di 10-12,5 mg/kg, seguita dalla somministrazione giornaliera per via orale della dose di mantenimento che e' risultata adeguata in precedenza. Basse dosi di ciclosporina devono essere impiegate per il trattamento di una lieve GVHD di tipo cronico. Quando la ciclosporina e' utilizzata in indicazioni note diverse dal trapianto, devono essere rispettate le seguenti precauzioni di carattere generale. Prima di iniziare il trattamento deve essere determinato accuratamente il valore pre-trattamento della funzionalita' renale mediante almeno due determinazioni. La velocita' di filtrazione glomerulare stimata, calcolata mediante l'utilizzo della formulaMDRD, puo' essere utilizzata negli adulti per stimare la funzionalita' renale e deve essere utilizzata una formula appropriata per valutarela eGFR nei pazienti pediatrici. E' necessario valutare frequentemente la funzione renale. E' necessario il controllo regolare della pressione arteriosa. Prima di iniziare la terapia e' necessaria la determinazione della bilirubina e dei parametri che valutano la funzione epatica, durante il trattamento si raccomanda un attento monitoraggio. Determinazioni dei lipidi sierici, potassio, magnesio e acido urico sono consigliabili prima del trattamento e periodicamente durante il trattamento. Ad eccezione di pazienti con uveite endogena con rischio per la vista e di bambini con sindrome nefrosica, la dose totale giornaliera non deve mai superare 5 mg/kg. Per il trattamento di mantenimento si deve determinare su base individuale la minima dose efficace e ben tollerata. Per indurre la remissione si raccomanda di iniziare con 5 mg/kg/die per via orale suddivisi in 2 somministrazioni fino al raggiungimento della remissione dell'infiammazione attiva dell'uvea e del miglioramento dell'acuita' visiva. In pazienti con funzionalita' renale alterata, la dose iniziale non deve superare 2,5 mg/kg/die. E' necessario regolare le dosi su base individuale a seconda dell'efficacia e della sicurezza, ma senza superare 5 mg/kg/die negli adulti e 6 mg/kg/die neibambini. Per la terapia di mantenimento la dose deve essere titolata su base individuale alla minima dose efficace in accordo alla tollerabilita'. La ciclosporina puo' essere somministrata in associazione a basse dosi di corticosteroidi e/o antiinfiammatori non steroidei. La ciclosporina puo' essere somministrata anche in associazione a basse dosisettimanali di metotrexato in pazienti con risposta non soddisfacentealla monoterapia con metotrexato. Dosi iniziali di 5 mg/kg/die sono giustificate nei pazienti la cui condizione clinica richiede un rapido miglioramento. A causa della variabilita' di questa malattia, la terapia deve essere individualizzata. In casi molto gravi, e' piu' probabileche si verifichi un controllo rapido ed adeguato della malattia con una dose iniziale di 5 mg/kg/die. I dati disponibili indicano che dopoil passaggio da ciclosporina a ciclosporina microemulsionata alla stessa dose, le concentrazioni minime di ciclosporina nel sangue intero risultano paragonabili. Inoltre l'assorbimento della ciclosporina dallaformulazione di ciclosporina microemulsionata e' meno variabile e la correlazione tra le concentrazioni minime di ciclosporina e l'esposizione al farmaco e' maggiore rispetto alla formulazione di ciclosporina.In pazienti sottoposti a trapianto, la ciclosporina microemulsionata deve essere iniziata alla stessa dose giornaliera che era utilizzata inprecedenza con ciclosporina. La ciclosporina va incontro a una minimaeliminazione renale e la sua farmacocinetica non e' ampiamente influenzata dall'insufficienza renale. Si raccomanda di monitorare attentamente la funzionalita' renale. I pazienti con funzionalita' renale compromessa non devono assumere ciclosporina. La ciclosporina e' ampiamentemetabolizzata dal fegato. Puo' essere necessario ridurre il dosaggionei pazienti con grave compromissione epatica per mantenere i livelliematici entro l'intervallo target raccomandato. L'uso di ciclosporinanei bambini in indicazioni diverse dal trapianto non e' raccomandato ad eccezione della sindrome nefrosica. Nel paziente anziano la dose deve essere individuata con attenzione, iniziando di solito con il livello piu' basso dell'intervallo terapeutico, considerata la maggiore frequenza di una riduzione della funzionalita' epatica, renale o cardiaca,di patologie o terapie concomitanti e di un aumento della suscettibilita' per le infezioni. Uso orale. Le capsule di ciclosporina devono essere inghiottite intere.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula molle contiene 10 mg, 25 mg, 50 mg o 100 mg di ciclosporina.