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CANDESARTAN ZENT*28CPR 8MG

CANDESARTAN ZENT*28CPR 8MG

ZENTIVA ITALIA Srl
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AVVERTENZE
Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonistidel recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio diipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale. Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori,antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato: se considerato assolutamente necessario, cio' deveavvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Non usare contemporaneamente gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II in pazienti con nefropatia diabetica. Si possono prevedere alterazioni dellafunzionalita' renale nei pazienti suscettibili trattati con Candesartan Zentiva: quando si usa nei pazienti ipertesi con danno renale, si consiglia un monitoraggio periodico del potassio sierico e dei livellidi creatinina. Limitata esperienza nei pazienti con danno renale moltograve o allo stadio terminale. In questi pazienti, titolare con cautela il farmaco effettuando un attento monitoraggio della pressione arteriosa. La valutazione dei pazienti con insufficienza cardiaca deve includere valutazioni periodiche della funzionalita' renale, specialmentenei pazienti di eta' pari o superiore a 75 anni, e nei pazienti con funzionalita' renale alterata. Durante la titolazione della dose, si consiglia il monitoraggio della creatininemia e della potassiemia. Le sperimentazioni cliniche sull'insufficienza cardiaca non comprendevano pazienti con creatinina sierica > 265 mcmol/l. Candesartan cilexetil non e' stato studiato nei bambini con una velocita' di filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min/1,73 m^2. Il rischio di reazioni avverse,in particolare ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale, puo' aumentare quando Candesartan Zentiva viene assuntoin associazione a un ACE-inibitore. Anche la tripla associazione di un ACE-inibitore, un antagonista del recettore dei mineralcorticoidi ecandesartan non e' raccomandata. Effettuare l'uso di queste associazioni sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e dellapressione sanguigna. Non usare contemporaneamente gli ACE-inibitori egli antagonisti del recettore dell'angiotensina II in pazienti con nefropatia diabetica. Durante la dialisi, la pressione sanguigna puo' essere particolarmente sensibile al blocco del recettore AT1 a causa della riduzione del volume plasmatico e dell'attivazione del sistema renina-angiotensina- aldosterone. Pertanto, dosare attentamente il farmacoattraverso un accurato monitoraggio della pressione sanguigna nei pazienti in emodialisi. I farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, tra cui gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA), possono aumentare l'azotemia e la creatininemia in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale in presenza di rene unico. Evidenze cliniche limitate circal'uso di candesartan cilexetil in pazienti che hanno subito un trapianto renale. Durante il trattamento nei pazienti con insufficienza cardiaca puo' insorgere ipotensione. Questa puo' insorgere anche nei pazienti ipertesi con deplezione del volume intravascolare, ad esempio nei pazienti che assumono diuretici ad alto dosaggio. Cautela quando si inizia la terapia e tentare di correggere l'ipovolemia. Per bambini con possibile deplezione del volume intravascolare. Il trattamento con Candesartan Zentiva deve essere iniziato sotto stretto controllo medico esi deve considerare una dose iniziale inferiore. Anestesia e interventi chirurgici. Durante l'anestesia e gli interventi chirurgici, nei pazienti trattati con antagonisti dell'angiotensina II, puo' verificarsiipotensione dovuta al blocco del sistema renina-angiotensina. Molto raramente l'ipotensione puo' essere cosi' grave da giustificare l'impiego di liquidi per via endovenosa e/o sostanze vasopressorie. Stenosi della valvola aortica e mitralica (cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva) Come con altri vasodilatatori, occorre particolare cautela nei pazienti affetti da stenosi valvolare aortica o mitralica emodinamicamenterilevante o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Iperaldosteronismoprimario. I pazienti con iperaldosteronismo primario generalmente nonrispondono al trattamento con farmaci antipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto, l'uso di Candesartan Zentiva e' sconsigliabile in questa popolazione. Iperpotassiemia. L'uso concomitante di Candesartan Zentiva con diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri medicinali che possono aumentare i livelli di potassio (ad esempio, l'eparina, co-trimoxazolo anche conosciuto come trimetoprim/sulfametoxazolo) puo' determinare un aumento sierico della potassiemia nei pazienti ipertesi. Qualora necessario, eseguire un monitoraggio del potassio. Nei pazienti con insufficienza cardiaca trattaticon Candesartan Zentiva, puo' insorgere iperpotassiemia. Si consigliail monitoraggio periodico dei livelli sierici di potassio. L'associazione di un ACE-inibitore, un diuretico risparmiatore di potassio (ad esempio, lo spironolattone) e Candesartan Zentiva non e' consigliata edeve essere presa in considerazione soltanto dopo aver valutato con attenzione i potenziali rischi e benefici. Aspetti generali Nei pazientiil cui tono vascolare e la funzione renale dipendono in modo predominante dall'attivita' del sistema renina- angiotensina-aldosterone (ad esempio, pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia o con nefropatia in atto compresa la stenosi dell'arteria renale), il trattamento con altri farmaci che agiscono su questo sistema e' stato associato ad ipotensione acuta, azotemia, oliguria o, raramente, insufficienzarenale acuta. La possibilita' di simili effetti non puo' essere esclusa con l'uso degli AIIRA. Come con altri farmaci antipertensivi, l'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica o malattia cerebrovascolare ischemica puo' comportare l'insorgenza di infarto miocardico o ictus. L'effetto antipertensivo di candesartan puo' essere potenziato da altri medicinali con proprieta' antipertensive, prescritti a tale scopo o per altre indicazioni. Avvertenze sugli eccipienti. Il farmaco contiene lattosio monoidrato. I pazienti con problemi ereditari rari quali intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi, malassorbimento di glucosio- galattosio non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene meno di 1mmol di sodio (23 mg) per compressa, cie'e' e' essenzialmente "senza sodio".
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina, antagonisti dell'angiotensina II, semplici.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Grave compromissione epatica e/o colestasi. Bambini di eta' inferiore a 1 anno. L'uso concomitante di Candesartan Zentiva con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
DENOMINAZIONE
CANDESARTAN ZENTIVA COMPRESSE
ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato. Amido di mais. Idrossipropilcellulosa. Croscarmellosa sodica. Magnesio stearato. Trietile citrato.
EFFETTI INDESIDERATI
Trattamento dell'ipertensione. Negli studi clinici controllati, gli eventi avversi sono stati lievi e transitori. L'incidenza globale deglieventi avversi non ha mostrato correlazioni con la dose o l'età. La sospensione del trattamento dovuta ad eventi avversi è stata simile concandesartan cilexetil (3,1%) e placebo (3,2%). Da un'analisi complessiva dei dati sui pazienti ipertesi ottenuti da studi clinici, sono state definite con candesartan cilexetil le seguenti reazioni avverse basate sull'incidenza di eventi avversi con candesartan cilexetil almeno dell'1% più alta rispetto all'incidenza osservata con placebo. Secondoquesta definizione, le reazioni avverse segnalate più comunemente sonostate capogiri/vertigini, cefalea e infezione delle vie respiratorie.Di seguito le reazioni avverse registrate negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Le frequenze utilizzate sono: molto comune(>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione delle vie respiratorie.Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: iperpotassiemia, iponatremia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri/vertigini, cefalea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea; non nota: diarrea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalità epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: dolore alla schiena,artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Molto raro: ridottafunzionalità renale, inclusa insufficienza renale in pazienti predisposti. Analisi di laboratorio. In generale, non sono stati osservati effetti di candesartan cilexetil di importanza clinica sui parametri di laboratorio di routine. Come per gli altri inibitori del sistema renina-angiotensina- aldosterone, sono state registrate lievi riduzioni dell'emoglobina. Generalmente, non è necessario il monitoraggio di routinedei parametri di laboratorio per i pazienti che ricevono CandesartanZentiva. Tuttavia, nei pazienti con insufficienza renale, si consigliaun monitoraggio periodico dei livelli sierici di potassio e creatinina. Popolazione pediatrica. La sicurezza di candesartan cilexetil è stata monitorata in 255 bambini ed adolescenti ipertesi, di età compresatra 6 e < 18 anni, nel corso di uno studio di 4 settimane sull'efficacia clinica e uno studio in aperto di 1 anno. In quasi tutte le diverseclassi di sistemi e organi le frequenze degli eventi avversi nei bambini sono nell'intervallo comune / non comune. Mentre la natura e la gravità degli eventi avversi sono simili a quelli degli adulti, le frequenze di tutti gli eventi avversi sono più elevate nei bambini e negliadolescenti, in particolare. Mal di testa, capogiri e infezione del tratto respiratorio superiore, sono "molto comune" (cioè >= 1/10) nei bambini e comune (>= 1/ 100, <1 /10) negli adulti. Tosse è "molto comune" (cioè >= 1/10) nei bambini e molto raro (<1/10.000) negli adulti. Eruzione cutanea è "comune" (cioè ? 1/ 100, <1 /10) nei bambini e "moltoraro" (< 1/10.000) negli adulti. Iperkaliemia, iponatremia e alterazione della funzionalità epatica sono non comune (>= 1/1.000, <1/ 100) nei bambini e molto raro (<1/10.000) negli adulti. Aritmia sinusale, rinofaringite, piressia sono "comune" (cioè >= 1/ 100, <1 /10) e il dolore orofaringeo è "molto comune" (cioè >= 1/10) nei bambini; ma nessunodi loro è stato segnalato negli adulti. Tuttavia questi sono malattieinfantili temporanee e diffuse. Il profilo generale di sicurezza di candesartan cilexetil nei pazienti pediatrici non differisce significativamente dal profilo di sicurezza negli adulti. Trattamento dell'insufficienza cardiaca. Il profilo di tollerabilità di candesrtan cilexetilosservato nei pazienti adulti con insufficienza cardiaca è risultatocorrispondente alla farmacologia del farmaco e alle condizioni di salute dei pazienti. Nel programma clinico CHARM, che metteva a confrontocandesartan cilexetil in dosi fino a 32 mg (n=3.803) con placebo (n=3.796), il 21,0% del gruppo in trattamento con candesartan cilexetil e il 16,1% del gruppo in trattamento con placebo hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi. Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono state iperpotassiemia, ipotensione e danno renale. Questi eventi erano più comuni nei pazienti di età superiore ai 70 anni,nei diabetici o nei soggetti che assumevano altri farmaci che incidevano sul sistema renina-angiotensina- aldosterone, in particolare un ACE-inibitore e/o lo spironolattone. La tabella seguente presenta le reazioni avverse registrate negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperpotassiemia; molto raro: iponatriemia. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: capogiri, cefalea. Patologie vascolari.Comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea:non nota: diarrea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento deglienzimi epatici, alterata funzionalità epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e deltessuto connettivo. Molto raro: dolore alla schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Comune: ridotta funzionalità renale,inclusa insufficienza renale in pazienti predisposti. Esami di laboratorio. L'iperpotassiemia e l'insufficienza renale sono comuni nei pazienti trattati con candesartan cilexetil per l'indicazione di insufficienza cardiaca. Si consiglia il monitoraggio periodico dei livelli sierici di creatinina e potassio. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso degli AIIRA non e' consigliato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli AIIRA e' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica riguardante il rischio di teratogenicita' in seguito all'esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non e' stata conclusiva, tuttavia non e' possibile escludere un lieve aumento del rischio. poiche' non sono disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con gli AIIRA, possono esistere rischi similari per questa classe di farmaci. Salvo che il proseguimento della terapia con AIIRA sia considerato fondamentale, le pazienti che hanno in programma una gravidanza devonopassare a trattamenti antipertensivi alternativi con un profilo di sicurezza accertato per l'uso in gravidanza. Una volta diagnosticata unagravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa.E' stato accertato che l'esposizione alla terapia con AIIRA durante ilsecondo e il terzo trimestre induce fetotossicita' umana (funzionalita' renale diminuita, oligoidramnios, ossificazione cranica ritardata)e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). In caso di esposizione ad AIIRA a partire dal secondo trimestredi gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto AIIRA devono essere tenuti sotto attenta osservazione per ipotensione. Poiche'non sono disponibili informazioni in merito all'uso di candesartan cilexetil durante l'allattamento al seno, Il farmaco non e' raccomandatoe sono da preferire trattamenti alternativi con profili di sicurezzameglio accertati, specialmente in caso di allattamento di neonati o bambini prematuri.
INDICAZIONI
E' indicato per: il trattamento dell'ipertensione primaria nell'adulto; il trattamento di pazienti adulti con insufficienza cardiaca e alterata funzione sistolica ventricolare sinistra (frazione di eiezione ventricolare sinistra <= 40%) quando gli ACE-inibitori non sono tolleratio come terapia aggiuntiva agli ACE-inibitori in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, nonostante la terapia ottimale, quando gliantagonisti del recettore dei mineralcorticoidi non sono tollerati; il trattamento dell'ipertensione in bambini e adolescenti di eta' compresa tra 6 e <18 anni.
INTERAZIONI
I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco delsistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II oaliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS. I farmaci che sono stati valutati negli studi clinici di farmacocinetica includono idroclorotiazide, warfarin, digossina, contraccettivi orali (etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide, nifedipina ed enalapril. Non sono state identificateinterazioni farmacocinetiche clinicamente significative con questi farmaci. L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri farmaci (ad esempio l'eparina) puo' aumentare i livelli di potassio. Qualora necessario, eseguire un monitoraggio del potassio. Sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni di litio nel siero e casi di tossicita' durante la somministrazione concomitante del litio con ACE inibitori. Un effetto simile puo' insorgere con gli AIIRA. L'uso di candesartan con il litio e' sconsigliato. Se la somministrazioneconcomitante e' necessaria, si raccomanda un attento monitoraggio deilivelli sierici di litio. La somministrazione contemporanea di AIIRA efarmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) [ad esempio, inibitori selettivi di COX-2, acido acetilsalicilico (> 3 g/giorno) e FANS non selettivi] puo' determinare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo.Come con gli ACE-inibitori, l'uso concomitate di AIIRA e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzionalita' renale, che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento deilivelli del potassio sierico, specialmente nei pazienti con preesistente compromessa funzionalita' renale. La somministrazione concomitantedeve essere effettuata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante e in seguito periodicamente. Popolazione pediatrica Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti.
POSOLOGIA
Dosaggio nell'ipertensione. La dose iniziale raccomandata e la dose abituale di mantenimento e' di 8 mg una volta al giorno. Il massimo effetto antipertensivo si ottiene entro 4 settimane. In alcuni pazienti lacui pressione non e' adeguatamente controllata, la dose puo' essere aumentata a 16 mg una volta al giorno, fino a un massimo di 32 mg una volta al giorno. La terapia deve essere aggiustata in base alla risposta pressoria. Il farmaco puo' anche essere somministrato insieme ad altri medicinali antipertensivi. L'aggiunta di idroclorotiazide ha mostrato un effetto antipertensivo addizionale con varie dosi di CandesartanZentiva. Anziani. Non e' richiesto alcun aggiustamento iniziale delladose nei pazienti anziani. Deplezione del volume intravascolare. Puo'essere presa in considerazione una dose iniziale di 4 mg per i pazienti a rischio di ipotensione, ad esempio i pazienti con possibile deplezione del volume. Danno renale. La dose iniziale e' di 4 mg nei pazienti con danno renale, inclusi i pazienti emodializzati. La dose deve essere titolata in base alla risposta. Vi e' un'esperienza limitata neipazienti con danno renale molto grave o allo stadio terminale (clearance della creatinina < 15 ml/min). Compromissione epatica. Nei pazienticon compromissione epatica da lieve a moderata, si consiglia una doseiniziale di 4 mg una volta al giorno. La dose puo' essere aggiustatain base alla risposta. Il farmaco e' controindicato nei pazienti con grave compromissione epatica e/o colestasi. Pazienti di razza nera. L'effetto antipertensivo di candesartan e' meno pronunciato nei pazientidi razza nera rispetto ai pazienti non di razza nera. Di conseguenza,nei pazienti di razza nera, rispetto ai pazienti non di razza nera, puo' rendersi necessario con maggiore frequenza l'incremento progressivodel dosaggio del farmaco e l'uso della terapia concomitante per il controllo della pressione arteriosa. Popolazione pediatrica .Bambini e adolescenti di eta' compresa tra 6 e <18 anni. La dose iniziale raccomandata e' di 4 mg una volta al giorno. Per i pazienti di peso <50 kg: in pazienti in cui la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata, la dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 8 mg una volta al giorno. Per i pazienti di peso >= 50 kg: in pazienti in cui la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata, la dose puo' essere aumentata a 8 mg una volta al giorno e poi a 16 mg una volta al giorno, se necessario. Dosi superiori a 32 mg non sono state studiate neipazienti pediatrici. Il massimo effetto antipertensivo si ottiene entro 4 settimane. Per i bambini con possibile deplezione del volume intravascolare (ad esempio, i pazienti trattati con diuretici, in particolare quelli con funzionalita' renale compromessa), il trattamento deve essere iniziato sotto stretto controllo medico e si deve considerare una dose iniziale inferiore alla dose iniziale usuale sopra indicata. Ilfarmaco non e' stato studiato nei bambini con tasso di filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min/1.73m^2. Pazienti pediatrici di razzanera. L'effetto antipertensivo di candesartan e' meno pronunciato neipazienti di razza nera rispetto ai pazienti non di razza nera. Bambinidi eta' compresa tra 1 e <6 anni. La sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' compresa tra 1 e <6 anni non sono state stabilite. Non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Il farmaco e' controindicato nei bambini di eta' inferiore a 1 anno. Posologia nell'insufficienza cardiaca. La dose iniziale raccomandata e' di 4mg una volta al giorno. L'incremento progressivo della dose a 32 mg una volta al giorno (la dose massima) o alla dose massima tollerata avviene raddoppiando la dose a intervalli di almeno 2 settimane. La valutazione dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca deve sempre comprendere la determinazione della funzionalita' renale, incluso il monitoraggio di creatininemia e potassiemia. Il farmaco puo' essere somministrato con altre terapie per l'insufficienza cardiaca, tra cui ACE-inibitori, betabloccanti, diuretici e digitalici o un'associazione di questi medicinali. Candesartan Zentiva puo' essere somministrato contemporaneamente a un ACE-inibitore in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, nonostante la terapia standard ottimale per l'insufficienzacardiaca quando gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi non sono tollerati. L'associazione di un ACE-inibitore, un diuretico risparmiatore di potassio e Candesartan Zentiva non e' raccomandata e deve essere presa in considerazione soltanto dopo aver valutato con attenzione i potenziali rischi e benefici. Popolazioni di pazienti speciali. Non e' necessario l'aggiustamento della dose iniziale per i pazienti anziani o i pazienti con deplezione del volume intravascolare, o insufficienza renale o insufficienza epatica da lieve a moderata. Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di Candesartan Zentiva neibambini e adolescenti di eta' compresa tra la nascita e i 18 anni di vita non sono state stabilite nel trattamento dell'insufficienza cardiaca. Non sono disponibili dati in questa popolazione. Modo di somministrazione Uso orale. Il farmaco deve essere assunto una volta al giornocon o senza cibo. La biodisponibilita' di candesartan non e' influenzata dal cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 4 o 8 o 16 o 32 mg di candesartan cilexetil.

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