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CANDESARTAN ID MY*28CPR32+12,5

CANDESARTAN ID MY*28CPR32+12,5

MYLAN SpA
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AVVERTENZE
Danno renale. Come con altri agenti che inibiscono il sistema renina-angiotensina-aldosterone, e' possibile prevedere modifiche della funzione renale in pazienti suscettibili trattati con candesartan cilexetil/idroclorotiazide. Trapianto di rene. L'esperienza clinica riguardo l'uso di candesartan cilexetil/idroclorotiazide in pazienti che sono stati sottoposti a trapianto renale e' limitata. Stenosi dell'arteria renale. Medicinali che agiscono sul sistema renina- angiotensina-aldosterone, inclusi gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA), possono aumentare l'urea ematica e la creatinina sierica in pazienticon stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale in presenza di rene unico. Deplezione del volume intravascolare. In pazienti con deplezione del volume intravascolare e/o di sodio puo'verificarsi ipotensione sintomatica, come descritto per altri agenti che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto, l'uso di questo farmaco non e' raccomandato fino a quando questa condizione non sia stata corretta. Duplice blocco del sistema renina-angiotensina- aldosterone (RAAS). Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti dell'angiotensina II o aliskiren aumenta ilrischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco delRAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato.Se la terapia del duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio' deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista econ uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale,degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gliantagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Anestesia eintervento chirurgico. Durante l'anestesia e gli interventi chirurgici, in pazienti trattati con antagonisti del recettore dell'Angiotensina II, puo' verificarsi ipotensione dovuta al blocco del sistema renina-angiotensina. Molto raramente l'ipotensione puo' essere cosi' grave da giustificare l'impiego di liquidi per via endovenosa e/o sostanze vasopressorie. Compromissione epatica. I tiazidici devono essere usati con prudenza in pazienti con funzionalita' epatica ridotta o malattia epatica progressiva, poiche' minime alterazioni del bilancio idro- elettrolitico possono causare coma epatico. Non esiste esperienza clinicacon candesartan cilexetil/idroclorotiazide in pazienti con compromissione epatica. Stenosi delle valvole aortica e mitrale (cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva). Come con altri vasodilatatori, si raccomanda particolare cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Iperaldosteronismo primario. I pazienti affetti da iperaldosteronismo primariogeneralmente non rispondono a farmaci ipotensivi che agiscono tramiteinibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto, l'uso di candesartan cilexetil/idroclorotiazide non e' raccomandato in questa popolazione. Squilibrio elettrolitico. Si deve effettuare ad intervalli appropriati il controllo periodico degli elettroliti sierici. Itiazidici, incluso l'idroclorotiazide, possono provocare squilibrio idrico o elettrolitico (ipercalcemia, ipopotassiemia, iposodiemia, ipomagnesiemia e alcalosi ipocloremica). I diuretici tiazidici possono diminuire l'escrezione urinaria di calcio e provocare un incremento leggero e intermittente di calcio sierico. Un'ipercalcemia marcata puo' essere un segno di iperparatiroidismo latente. I tiazidici devono esseresospesi prima di eseguire i test per la funzionalita' paratiroidea. L'idroclorotiazide aumenta in maniera dose-dipendente l'escrezione urinaria di potassio che puo' indurre ipopotassiemia. Questo effetto dell'idroclorotiazide sembra meno evidente quando viene associato a candesartan cilexetil. Il rischio di ipopotassiemia puo' essere aumentato neipazienti con cirrosi epatica, nei pazienti con diuresi veloce, nei pazienti con assunzione inadeguata di elettroliti per via orale e nei pazienti in terapia concomitante con corticosteroidi od ormone adrenocorticotropo (ACTH). Il trattamento con candesartan cilexetil puo' causareiperpotassiemia, specialmente in presenza di insufficienza cardiaca e/o danno renale. L'uso concomitante di candesartan cilexetil/idroclorotiazide con ACE inibitori, aliskieren diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio, sostituti salini contenenti potassio o altri farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio (peres. eparina sodica, co-trimoxazolo anche noto come trimetoprim/sulfametoxazolo) puo' portare ad aumenti del potassio sierico. I livelli di potassio devono essere monitorati nel modo appropriato. I tiazidici hanno dimostrato di aumentare l'escrezione urinaria di magnesio, che puo'determinare ipomagnesiemia. Effetti metabolici ed endocrini. Il trattamento con un diuretico tiazidico puo' ridurre la tolleranza al glucosio. Puo' essere richiesto l'aggiustamento del dosaggio dei medicinaliantidiabetici, inclusa l'insulina. Un diabete mellito latente puo' diventare manifesto durante la terapia con tiazidici. Aumenti nei livellidi colesterolo e trigliceridi sono stati associati alla terapia diuretica a base di tiazidici. Alle dosi contenute in questo medicinale (32mg/12,5 mg, 32 mg/25 mg) sono stati riportati solo effetti minimi. Idiuretici tiazidici aumentano la concentrazione sierica di acido uricoe possono causare gotta in pazienti predisposti. Fotosensibilita'. Casi di reazioni da fotosensibilizzazione sono stati segnalati con l'usodi diuretici tiazidici. Nel caso si manifesti una reazione di fotosensibilita' si raccomanda di interrompere il trattamento. Qualora sia necessario riprendere il trattamento, si raccomanda di proteggere le parti del corpo esposte alla luce del sole o ai raggi UVA artificiali. ASPETTI GENERALI. In pazienti il cui tono vascolare e la funzione renaledipendono in modo predominante dall'attivita' del sistema renina-angiotensina-aldosterone (per es. pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia o con malattia renale di base, compresa la stenosi dell'arteria renale), il trattamento con altri medicinali che agiscono su questo sistema, compresi gli AIIRA, e' stato associato ad ipotensione acuta, azotemia, oliguria o, raramente, ad insufficienza renale acuta.Come con altri agenti antipertensivi, l'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica o malattia cerebrovascolare aterosclerotica puo' comportare l'insorgenza di infartomiocardico o di ictus.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antagonisti dell'angiotensina II e diuretici.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Blister: Conservare nella confezione originale. Flacone: Tenere il contenitore ermeticamente chiuso. Non rimuovere l'essiccante contenuto nel flacone.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ai medicinali derivati dalle sulfonamidi. L'idroclorotiazide e' unmedicinale derivato dalle sulfonamidi. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Grave danno renale (clearance della creatinina <30 ml/min/1,73 m^2BSA). Grave compromissione epatica e/o colestasi. Ipopotassiemia e ipercalcemia refrattarie. Gotta. L'uso concomitante di questo farmaco e prodotti contenenti aliskiren e' controindicato in pazienti condiabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2.
DENOMINAZIONE
CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE MYLAN COMPRESSE
ECCIPIENTI
Candesartan e Idroclorotiazide Mylan 32 mg/12,5 mg compresse contiene:[Per 32 mg/12,5 mg] lattosio monoidrato, carmellosa calcica, glicerilmonostearato, Idrossipropilcellulosa, ferro ossido giallo (E 172), amido di mais, magnesio stearato. Candesartan e Idroclorotiazide Mylan 32 mg/25 mg compresse contiene: [Per 32 mg/25 mg] lattosio monoidrato,carmellosa calcica, gliceril monostearato, idrossipropilcellulosa, ferro ossido giallo (E 172), ferro ossido rosso (E172), amido di mais, magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Negli studi clinici controllati con candesartan cilexetil/idroclorotiazide le reazioni avverse sono state lievi e transitorie. La sospensione del trattamento dovuta ad eventi avversi e' stata simile con candesartan cilexetil/idroclorotiazide (2,3-3.3%) e placebo (2.7-4.3%). Neglistudi clinici con candesartan cilexetil/idroclorotiazide le reazioniavverse sono state limitate agli eventi gia' osservati precedentementecon candesartan cilexetil e/o idroclorotiazide. La tabella sottostante presenta le reazioni avverse con candesartan cilexetil da studi clinici e dall'esperienza post-marketing. Da un'analisi complessiva dei dati ottenuti da studi clinici su pazienti ipertesi, le reazioni avversecon candesartan cilexetil sono state definite sulla base dell'incidenza di eventi avversi con candesartan cilexetil almeno dell'1% piu' alta rispetto all'incidenza osservata con placebo: Le frequenze usate nelle tabelle in tutto il paragrafo 4.8 sono: molto comune (>= 1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puo'essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione delle vie respiratorie. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: Leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: Iperpotassiemia, iposodiema. Patologie del sistema nervoso. Comune: Capogiri/vertigini, cefalea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto raro: Nausea; Nonnota: Diarrea. Patologie epatobiliari. Molto raro: Aumento degli enzimi epatici, funzione epatica anormale o epatite. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Molto raro: Angioedema, eruzione cutanea,orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: Dolore dorsale, artralgia, mialgia. Patologie renali ed urinarie. Molto raro: Danno renale inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili.Di seguito le reazioni avverse con idroclorotiazide in monoterapia generalmente alla dose di 25 mg o superiore. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: Leucopenia, neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica, depressione midollare, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: Reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperglicemia, iperuricemia, squilibrio elettrolitico (inclusa iposodiemia e ipopotassiemia). Disturbi psichiatrici. Raro: Disturbi delsonno, depressione, irrequietezza. Patologie del sistema nervoso. Comune: Sensazione di testa leggera, vertigini; Raro: parestesia. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata transitoria; Non nota: Miopia acuta, glaucoma acuto ad angolo chiuso. Patologie cardiache. Raro: Aritmie cardiache. Patologie vascolari. Non comune: Ipotensione posturale;Raro: angioite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: Distress respiratorio(inclusi polmonite ed edema polmonare). Patologie gastrointestinali.Non comune: Anoressia, perdita dell'appetito, irritazione gastrica, diarrea, stipsi; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: ittero(ittero colestatico intraepatico). Patologie della cute e del tessutosottocutaneo. Non comune: Eruzione cutanea, orticaria, reazioni di fotosensibilità; raro: Necrolisi epidermale tossica; Non nota: Lupus eritematoso sistemico Lupus eritematoso cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: spasmi muscolari. Patologie renali ed urinarie. Comune: glicosuria; raro: disfunzione renale e nefrite interstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Comune: debolezza; raro: febbre. Esamidiagnostici. Comune: aumento dei livelli di colesterolo e dei trigliceridi; raro: aumenti dell'azoto ureico e della creatinina sierica. Segnalazione di reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioniavverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazioneavversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Antagonisti dei recettori dell'angiotensina II (AIIRA). L'uso degli AIIRAs non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli AIIRAs e' controindicato durante il secondo ed ilterzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischiodi teratogenicita' in seguito all'esposizione ad ACE-inibitori duranteil primo trimestre di gravidanza ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con gli AIIRA, simili rischi possono esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antiipertensivo alternativo, con comprovatoprofilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quandoviene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare unaterapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce fetotossicita' nell'uomo(ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). Nel caso in cui si sia verificata un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonatile cui madri hanno assunto AIIRA devono essere attentamente monitorati per ipotensione. Idroclorotiazide. Esiste una limitata esperienza sull'uso di idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente nel corso del primo trimestre. Gli studi sugli animali sono insufficienti. L'idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al meccanismo d'azione farmacologico dell'idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo eil terzo trimestre potrebbe compromettere la perfusione feto-placentare e causare effetti sul feto e sul neonato, quali ittero, disordini dell'equilibrio degli elettroliti e trombocitopenia. L' idroclorotiazide non deve essere utilizzata per trattare l'edema gestazionale, l'ipertensione gestazionale o la pre-eclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare, senza alcun effetto benefico sul decorso della malattia. L'idroclorotiazide non deve essere usata per trattare l'ipertensione essenziale in donne gravide, salvo nelle rare situazioni in cui nessun altro trattamento possa essere usato. Allattamento. Antagonisti dei recettori dell'angiotensinaII (AIIRA). Poiche' non sono disponibili informazioni riguardo l'uso di candesartan cilexetil durante l'allattamento, non se ne raccomanda l'uso ed e' preferibile sono preferibili trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza, soprattutto se si stanno allattando neonati o prematuri. Idroclorotiazide : L'idroclorotiazide e' escreta nellatte materno umano in piccole quantita'. I tiazidici, causando intensa diuresi ad alte dosi, possono inibire la produzione di latte. L'usodell'idroclorotiazide durante l'allattamento al seno non e' raccomandato.
INDICAZIONI
Candesartan Cilexetil/Idroclorotiazide e' indicato per: il trattamentodell'ipertensione essenziale in pazienti adulti la cui pressione arteriosa non viene controllata in modo ottimale da candesartan cilexetilo idroclorotiazide in monoterapia.
INTERAZIONI
I composti che sono stati sperimentati negli studi di farmacocineticaclinica includono warfarin, digossina, contraccettivi orali (ad es. etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide e nifedipina. In questistudi non sono state identificate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti. L'effetto potassio-depletore dell'idroclorotiazide potrebbe essere potenziato da altri farmaci associati a perdita di potassio ed ipopotassiemia (per es.: altri diuretici kaliuretici, lassativi, amfotericina, carbenoxolone, penicillina sodica G, derivati dell'acido salicilico, steroidi, ACTH). L'uso concomitante di candesartan cilexetil/idroclorotiazide e diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio o sostituti salini contenenti potassio o altri medicinali che possono innalzare i livelli sierici di potassio (per es. eparina sodica, co-trimoxazolo anche noto come trimetoprim/sulfametoxazolo)puo' portare ad aumenti della potassiemia. Il monitoraggio della potassiemia deve essere effettuato in maniera appropriata. Ipopotassiemiae ipomagnesiemia indotte da diuretici predispongono ai potenziali effetti cardiotossici dei glicosidi digitalici e degli antiaritmici. Si raccomanda un controllo periodico dei livelli di potassio sierico quandocandesartan cilexetil/idroclorotiazide viene somministrato con tali farmaci e con i seguenti medicinali che possono indurre torsioni di punta: farmaci antiaritmici di classe Ia (ad es. chinidina, idrochinidina, disopiramide); farmaci antiaritmici di classe III (ad es amiodarone,sotalolo, dofetilide, ibutilide); alcuni antipsicotici (per es. tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina,sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo); altri (per es. bepridil, cisapride, difemanile, eritromicina e.v., alofantrina, ketanserina, mizolastina, pentamidina, sparfloxacina, terfenadina, vincamina e.v.). Sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicita' durante lasomministrazione concomitante di litio ed inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) o idroclorotiazide. Un effetto simile e' stato riportato anche con gli AIIRA. Non e' raccomandato l'uso dicandesartan ed idroclorotiazide con il litio. In caso di reale necessita' della combinazione, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio. Quando gli AIIRA vengono somministrati contemporaneamente a medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS) (ad es. inibitori selettivi della COX-2, acido acetilsalicilico (>3 g/die) e FANS non selettivi) puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antiipertensivo. Come con gli ACE-inibitori, l'uso concomitante di antagonisti dei recettori dell'Angiotensina II e FANS puo' determinare un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, includendo unapossibile insufficienza renale acuta, ed un aumento del potassio sierico, soprattutto nei pazienti con precedente scarsa funzionalita' renale. L'associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto nelle persone anziane. I pazienti devono essere adeguatamente idratatie si deve prendere in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante ed in seguito periodicamente. L'effetto diuretico, natriuretico ed antipertensivo dell'idroclorotiazide e' attenuato dai farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS). I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice bloccodel sistema renina-angiotensina-aldosterone- (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensinaII o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita'renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di unsingolo agente attivo sul sistema RAAS. L'assorbimento di idroclorotiazide e' ridotto da colestipolo o colestiramina. L'effetto dei rilassanti muscolo-scheletrici non depolarizzanti (per es. tubocurarina) puo'essere potenziato dall'idroclorotiazide. I diuretici tiazidici possonoaumentare i livelli sierici di calcio a causa della ridotta escrezione. Se devono essere prescritti supplementi di calcio o vitamina D, i livelli sierici di calcio devono essere monitorati ed il dosaggio adeguato di conseguenza. L'effetto iperglicemico dei beta-bloccanti e del diazossido puo' essere incrementato dai tiazidi. Gli agenti anticolinergici (es. atropina, biperiden) possono aumentare la biodisponibilita'dei diuretici di tipo tiazidico riducendo la motilita' gastrointestinale e la velocita' di svuotamento dello stomaco. I tiazidici possono aumentare il rischio di effetti avversi causati dall'amantadina. I tiazidici possono ridurre l'escrezione renale dei medicinali citotossici (ad es. ciclofosfamide, metotressato) e potenziare i loro effetti mielosoppressivi. L'ipotensione posturale puo' aggravarsi con l'assunzione simultanea di alcool, barbiturici o anestetici. Il trattamento con un diuretico tiazidico puo' ridurre la tolleranza al glucosio. Puo' essererichiesto un adeguamento posologico dei farmaci antidiabetici, inclusa l'insulina. La metformina deve essere usata con cautela a causa delrischio di acidosi lattica indotta dalla possibile insufficienza renale secondaria all'uso dell'idroclorotiazide. L'idroclorotiazide puo' causare una diminuzione della risposta arteriosa alle ammine pressorie (ad es. adrenalina), ma non tale da abolirne l'effetto pressorio. L'idroclorotiazide puo' aumentare il rischio di insufficienza renale acuta,specialmente con alte dosi di mezzi di contrasto iodati. Il trattamento concomitante con ciclosporina puo' aumentare il rischio di iperuricemia e di complicazioni di tipo gottoso. Il trattamento concomitante con baclofene, amifostina, antidepressivi triciclici o neurolettici puo' portare ad un potenziamento dell'effetto antiipertensivo ed indurreipotensione.
POSOLOGIA
La dose raccomandata di Candesartan e Idroclorotiazide Mylan 32 mg/12.5 mg e' di 1 compressa una volta al giorno. [Per 32 mg/12,5 mg] La dose raccomandata di Candesartan e Idroclorotiazide Mylan 32 mg/25 mg e'di 1 compressa una volta al giorno. [Per 32 mg/25 mg] Si raccomanda latitolazione dei singoli componenti (candesartan cilexetil e idroclorotiazide). Quando appropriato sotto il profilo clinico si consideri ilpassaggio diretto dalla monoterapia alla terapia con candesartan cilexetil/idroclorotiazide. E' raccomandata una titolazione della dose di candesartan cilexetil quando si passa dalla monoterapia con idroclorotiazide. Il farmaco puo' essere somministrato a pazienti la cui pressione arteriosa non e' controllata in modo ottimale dalla monoterapia concandesartan cilexetil o idroclorotiazide o con candesartan cilexetil /idroclorotiazide a dosaggi inferiori. Il massimo effetto antipertensivo si ottiene di solito entro 4 settimane dall'inizio del trattamento.Popolazioni speciali. Anziani. Non e' necessario alcun aggiustamento posologico negli anziani. Pazienti con deplezione del volume intravascolare. Nei pazienti a rischio di ipotensione, quali i pazienti con possibile deplezione del volume, si raccomanda una titolazione della dosedi candesartan cilexetil (in questi pazienti puo' essere presa in considerazione una dose iniziale di candesartan cilexetil di 4 mg). Pazienti con danno renale. Nei pazienti con danno renale da lieve a moderato(clearance della creatinina 30-80 ml/min/1,73 m^2 di superficie corporea (BSA)) si raccomanda una titolazione della dose. Candesartan cilexetil/idroclorotiazide e' controindicato in pazienti con grave danno renale (clearance della creatinina < 30 ml/min/1,73 m^2di superficie corporea (BSA). Pazienti con compromissione epatica. Si raccomanda la titolazione della dose di candesartan cilexetil nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Candesartan cilexetil/idroclorotiazide e' controindicato nei pazienti con grave compromissione epatica e/o con colestasi. Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia di candesartan cilexetil/idroclorotiazide nei bambini appena nati e fino ai 18 anni di eta' non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione. Uso orale. Il farmaco puo' essere assunto con o senza cibo. La biodisponibilita' del candesartan non vieneinfluenzata dal cibo. Non c'e' alcuna interazione clinicamente significativa tra l'idroclorotiazide e il cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa di Candesartan e Idroclorotiazide Mylan 32 mg/12,5 mg contiene 32 mg di candesartan cilexetil e 12,5 mg di idroclorotiazide.Ogni compressa di Candesartan e Idroclorotiazide Mylan 32 mg/25 mg contiene 32 mg di candesartan cilexetil e 25 mg di idroclorotiazide.

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