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AVVERTENZE
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS). Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato. Se la terapiadel duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio' deveavvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Insufficienza renale: come con altri agenti che inibiscono il sistema renina-angiotensina- aldosterone, e' possibile prevedere modifiche della funzione renale in pazienti suscettibili trattati con questo farmaco. Trapianto renale: l'evidenza clinica in merito all'uso di questo medicinale in pazienti chehanno subito un trapianto renale e' limitata. Stenosi dell'arteria renale: medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, inclusi gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA), possono aumentare l'azotemia e la creatininemia sierica in pazienticon stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale in presenza di rene unico. Deplezione del volume intravascolare Inpazienti con deplezione di sodio e/o di volume intravascolare puo' verificarsi ipotensione sintomatica, come descritto per altri agenti cheagiscono sul sistema renina angiotensina-aldosterone. Pertanto, non e'raccomandato l'uso di questo farmaco fino a quando questa condizionenon sia stata corretta. Anestesia e interventi chirurgici: durante l'anestesia e gli interventi chirurgici, in pazienti trattati con antagonisti dell'Angiotensina II, puo' verificarsi ipotensione dovuta al blocco del sistema renina-angiotensina. Molto raramente l'ipotensione puo'essere cosi' grave da giustificare l'impiego di liquidi per via endovenosa e/o sostanze vasopressorie. Compromissione della funzione epatica: i tiazidici devono essere usati con cautela in pazienti con insufficienza epatica o epatopatia progressiva, poiche' minime alterazioni dell'equilibrio idro- elettrolitico possono causare coma epatico. Non cisono esperienze cliniche con questo farmaco in pazienti con insufficienza epatica. Stenosi della valvola aortica e mitralica (cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva) Come con altri vasodilatatori si raccomandaparticolare cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Iperaldosteronismo primario: i pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono a medicinali antipertensivi che agiscono tramite l'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Non si raccomanda quindi l'impiego di questo farmaco in questo gruppo di pazienti. Squilibrio elettrolitico: effettuare, ad intervalli appropriati, una determinazione periodica degli elettroliti sierici. I tiazidici, inclusoidroclorotiazide, possono causare squilibrio di fluidi o di elettroliti (ipercalcemia, ipopotassiemia, iposodiemia, ipomagnesiemia e alcalosi ipocloremica). I diuretici tiazidici possono diminuire l'escrezioneurinaria di calcio e possono causare aumenti intermittenti e lievi delle concentrazioni sieriche di calcio. Una rilevante ipercalcemia puo'essere la prova di un iperparatiroidismo nascosto. I tiazidici devonoessere sospesi prima di effettuare le prove di funzionalita' paratiroidea. Idroclorotiazide aumenta in maniera dose-dipendente l'escrezioneurinaria di potassio che puo' indurre ipopotassiemia. Questo effettodi idroclorotiazide sembra meno evidente quando associato a candesartan cilexetil. Il rischio di ipopotassiemia puo' aumentare nei pazienticon cirrosi epatica, con diuresi rapida, in pazienti con inadeguato apporto orale di elettroliti e in pazienti in terapia concomitante con corticosteroidi o ormone adrenocorticotropo (ACTH). Il trattamento concandesartan cilexetil puo' causare iperpotassiemia, soprattutto in presenza di insufficienza cardiaca e/o compromissione della funzionalita'renale. L'uso concomitante di questo medicinale e ACE inibitori, aliskiren, diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio, di sostituti del sale o altri farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio (ad es. eparina sodica, co-trimoxazolo noto anche come trimetoprim/sulfametoxazolo) puo' portare ad aumenti della potassiemia. I livelli di potassio devono essere controllati appropriatamente. E' stato dimostrato che i tiazidici aumentano l'escrezione urinaria di magnesio, che puo' indurre ipomagnesiemia. Effetti metabolici edendocrini: il trattamento con un diuretico tiazidico puo' ridurre latolleranza al glucosio. Puo' essere necessario l'aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici, inclusa l'insulina. Il diabete mellito latente puo' diventare manifesto durante la terapia con tiazidici. Aumenti nei livelli di colesterolo e dei trigliceridi sono stati associati alla terapia con diuretici tiazidici. Alle dosi contenute in questo farmaco sono stati riportati effetti minimi. I diuretici tiazidici aumentano l'uricemia e possono causare gotta in pazienti predisposti. Fotosensibilita': durante l'uso di diuretici tiazidici sono stati segnalati casi di reazioni di fotosensibilita'. Interrompere il trattamentoalla comparsa di una reazione di fotosensibilita'. Se la ri- somministrazione del trattamento e' essenziale, si raccomanda di proteggere learee esposte al sole o alle radiazioni UVA. Aspetti generali: in pazienti il cui tono vasale e la funzione renale dipendono in modo predominante dall'attivita' del sistema renina- angiotensina-aldosterone (ades. pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia o con nefropatia di base compresa la stenosi dell'arteria renale), il trattamentocon altri farmaci che agiscono su questo sistema, inclusi gli AIIRA, e' stato associato a ipotensione acuta, aumento dell'azotemia, oliguriao, raramente, insufficienza renale acuta. Come con qualsiasi agente antipertensivo, un'eccessiva diminuzione della pressione in pazienti con cardiopatia ischemica o malattia cerebrovascolare aterosclerotica potrebbe causare infarto del miocardio o ictus. Reazioni di ipersensibilita' a idroclorotiazide possono manifestarsi indipendentemente dal fatto che i pazienti abbiano o meno un'anamnesi di allergia o di asma bronchiale, ma sono piu' probabili in questi pazienti. Esacerbazione o attivazione del lupus eritematoso sistemico e' stata riportata con l'usodi diuretici tiazidici.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antagonisti dell'angiotensina II e diuretici.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gardi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti o ai principi attivi sulfonamide derivati. L'idroclorotiazide e' unprincipio attivo sulfonamide-derivato. Secondo e terzo trimestre di gravidanza. Grave compromissione renale (clearance della creatinina <30ml/min/1.73 m^2 BSA). Grave compromissione della funzionalita' epaticae/o colestasi. Ipopotassiemia ed ipercalcemia refrattarie. Gotta. L'uso concomitante di questo farmaco con medicinali contenenti aliskirene' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare VFG < 60 ml/min/1.73m^2).
DENOMINAZIONE
CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EG 8 MG/12,5 MG 16 MG/12,5 MG COMPRESSE
ECCIPIENTI
Lattosio monoidrato, amido di mais, idrossipropilcellulosa, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, trietil citrato.
EFFETTI INDESIDERATI
Negli studi clinici controllati con candesartan cilexetil/idroclorotiazide le reazioni avverse sono state lievi e transitorie. La sospensione del trattamento dovuta ad eventi avversi e' stata simile con candesartan cilexetil/idroclorotiazide (2.3-3.3%) e placebo (2.7-4.3%). Neglistudi clinici con candesartan cilexetil/idroclorotiazide, le reazioniavverse sono state limitate agli eventi gia' osservati precedentemente con candesartan cilexetil e/o idroclorotiazide. Di seguito vengono presentate le reazioni avverse riportate con candesartan cilexetil in studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Da un'analisi complessiva dei dati ottenuti da studi clinici su pazienti ipertesi, sono stateriportate con candesartan cilexetil le seguenti reazioni avverse basate sull'incidenza di eventi avversi con candesartan cilexetil almeno dell'1% piu' alta rispetto all'incidenza osservata con placebo. Le frequenze usate sono: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), noncomune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sula basedei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie respiratorie. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismoe della nutrizione. Molto raro: iperpotassiemia, iposodiemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri/vertigini, cefalea. Patologierespiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologiegastrointestinali. Molto raro: nausea; non nota: diarrea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalita' epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, eruzioni cutanee, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Moltoraro: mal di schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Molto raro: ridotta funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili. La tabella sottostante presenta le reazioni avverse riportate con idroclorotiazide in monoterapia generalmentealla dose di 25 mg o superiore. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non nota: cancro cutaneo non melanoma (carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose). Patologie delsistema emolinfopoietico. Raro: leucopenia, neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica, depressione del midollo osseo, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperglicemia, iperuricemia, squilibrio elettrolitico (inclusa iponatriemia eipopotassiemia). Disturbi psichiatrici. Raro: disturbi del sonno, depressione, irrequietezza. Patologie del sistema nervoso. Comune: lievesenso di stordimento, vertigini; raro: parestesia. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata transitoria; non nota: miopia acuta, glaucoma acuto ad angolo chiuso. Patologie cardiache. Raro: aritmie cardiache. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione posturale; raro: angioite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: difficolta' respiratoria (inclusa polmonite ed edema polmonare). Patologie gastrointestinali. Non comune: anoressia, perdita di appetito, irritazione gastrica, diarrea, stipsi; raro: pancreatite; non nota: diarrea. Patologie epatobiliari. Raro: ittero (ittero colestatico intraepatico). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, orticaria, reazioni di fotosensibilita'; raro: necrolisi epidermica tossica; non nota: lupus eritematoso sistemico lupus eritematoso cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: spasmo muscolare. Patologie renali e urinarie. Comune: glicosuria; raro: disfunzione renale enefrite interstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: debolezza; raro: febbre. Esami diagnostici. Comune: aumento di colesterolo e trigliceridi; raro: aumentidi azotemia e creatinina sierica. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Cancro cutaneo non melanoma: sulla base dei dati disponibiliprovenienti da studi epidemiologici, e' stata osservata un'associazione tra HCTZ e NMSC, correlata alla dose cumulativa assunta. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapportobeneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistemanazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazioneavversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Antagonisti dei recettori dell'angiotensina II (AIIRA): l'uso di AIIRA durante il primo trimestre di gravidanza non e' raccomandato. L'uso degli AIIRA e' controindicato durante il secondo e il terzotrimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavianon puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA), un simile rischio puo' esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti chestanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamentoantipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con antagonisti del recettore dell'angiotensina II deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essereiniziata una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione ad antagonisti del recettore dell'angiotensina II durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia). Se dovesse verificarsi esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestredi gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRAdevono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione.Idroclorotiazide: i dati sull'uso di idroclorotiazide durante la gravidanza e soprattutto durante il primo trimestre sono limitati. Gli studi sugli animali sono insufficienti. L'idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al meccanismo d'azione farmacologico dell'idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza puo' compromettere la perfusione feto-placentare e puo' causare effetti sul feto e sul neonato quali ittero, disturbi del bilancio elettrolitico e trombocitopenia. L'idroclorotiazide non deve essere usato perl'edema gestazionale, ipertensione gestazionale o preeclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e ipoperfusione placentare, senza un effetto benefico nel corso della malattia. L'idroclorotiazide non deve essere usato per l'ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza ad eccezione di rare situazioni dove nessun trattamento puo' essere preso in considerazione. Allattamento. Antagonisti dei recettori dell'angiotensina II (AIIRA): poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso di questo farmaco durante l'allattamento, l'uso di questo medicinale non e' raccomandato e si devono preferire terapiealternative con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri. Idroclorotiazide: l'idroclorotiazide e' escreta nel latte materno in piccole quantita'. I tiazidici in dosi elevate che provocano una diuresi intensa possono inibire la produzione di latte. L'uso di questo farmaco durante l'allattamento non e' raccomandato.
INDICAZIONI
Questo farmaco e' indicato per: il trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti adulti la cui pressione non possa essere controllatain modo ottimale con la monoterapia con candesartan cilexetil o idroclorotiazide.
INTERAZIONI
I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco delsistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II oaliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS. I composti che sono stati sperimentati negli studi di farmacocinetica sull'uomo includono warfarin, digossina, contraccettivi orali (come etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide e nifedipina. Non sono state identificate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in questi studi. L'effetto potassiodepletore di idroclorotiazide potrebbe essere potenziato da altri farmaci associati a perdita di potassio e ipopotassiemia (ad es. altri diuretici kaliuretici, lassativi, amfotericina, carbenoxolone, penicillina sodica G, derivati dell'acido salicilico, steroidi, ACTH). L'uso concomitante di questo farmaco e diuretici risparmiatori di potassio, disupplementi di potassio, di sostituti del sale o altri farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio (ad es. eparina sodica,co-trimoxazolo noto anche come trimetoprim/sulfametoxazolo) puo' portare ad aumenti della potassiemia. I livelli di potassio devono essere controllati appropriatamente. Ipopotassiemia e ipomagnesiemia indotte da diuretici predispongono a potenziali effetti cardiotossici dei glicosidi digitalici e degli antiaritmici. Si raccomanda di controllare periodicamente i livelli di potassiemia quando questo medicinale viene somministrato contemporaneamente a tali farmaci come pure con i seguentifarmaci che possono indurre torsioni di punta: antiaritmici di classeIa (ad es. chinidina, idrochinidina, disopiramide). Antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide). Alcuniantipsicotici (es. tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride,pimozide, aloperidolo, droperidolo). Altri (ad es. bepridil, cisapride, difemanile, eritromicina ev, alofantrina, ketanserina, mizolastina,pentamidina, sparfloxacina, terfenadina, vincamina ev). Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e reazioni tossiche sonostati riportati durante la somministrazione concomitante di litio conACE-inibitori o idroclorotiazide. Un effetto simile puo' verificarsianche con gli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II. Non e' raccomandato l'uso di candesartan ed idroclorotiazide con il litio. Nelcaso l'uso della combinazione risultasse necessario, e' raccomandatoun attento monitoraggio dei livelli sierici del litio. L'uso concomitante di antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (come gli inibitori selettivi della COX-2, l'acido acetilsalicilico (> 3 g/die) ed i FANS non selettivi) puo' causare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. Come congli ACE-inibitori, l'uso concomitante di AIIRA e FANS puo' portare adun aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento del potassio sierico, specialmente in pazienti con scarsa funzionalita' renale pre-esistente. La combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati edeve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante e da allora in poi periodicamente. L'effetto diuretico, natriuretico e antipertensivo di idroclorotiazide e' attenuato dai farmaci anti-infiammatori non steroidei. L'assorbimento di idroclorotiazide e' ridotto da colestipolo e colestiramina. L'effetto dei rilassanti muscolo-scheletrici non depolarizzanti (ad es. tubocurarina) puo' essere potenziato da idroclorotiazide. I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli sierici di calcio a causadi diminuita escrezione. Se si devono prescrivere supplementi di calcio o vitamina D, i livelli sierici di calcio devono essere monitorati ed il dosaggio adeguato di conseguenza. L'effetto iperglicemico dei beta-bloccanti e del diazossido puo' essere aumentato dai tiazidici. Agenti anticolinergici (ad es. atropina, biperidene) possono aumentare labiodisponibilita' dei diuretici tiazidici riducendo la motilita' gastrointestinale e la velocita' di svuotamento dello stomaco. I tiazidicipossono aumentare il rischio di eventi avversi causati da amantadina.I tiazidici possono ridurre l'escrezione renale dei farmaci citotossici (ad es. ciclofosfamide, metotrexato) e potenziare i loro effetti mielosoppressivi. L'ipotensione posturale puo' aggravarsi con l'assunzione simultanea di alcool, barbiturici o anestetici. Il trattamento con un diuretico tiazidico puo' ridurre la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario l'aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici,inclusa l'insulina. La metformina deve essere utilizzata con cautelaa causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile insufficienza renale funzionale correlata alla idroclorotiazide. Idroclorotiazide puo' causare una diminuzione della risposta arteriosa alle ammine pressorie (ad es. adrenalina), ma non abbastanza da abolirne l'effetto pressorio. Idroclorotiazide puo' aumentare il rischio di insufficienza renale acuta specialmente con alte dosi di mezzi di contrasto iodati. Il trattamento concomitante con ciclosporina puo' aumentare il rischio di iperuricemia e di complicazioni di tipo gottoso. Il trattamento concomitante con baclofene, amifostina, antidepressivi triciclici oneurolettici puo' portare ad un potenziamento dell'effetto antipertensivo e puo' indurre ipotensione.
POSOLOGIA
Posologia. La dose raccomandata di questo farmaco equivale a una compressa una volta al giorno. E' raccomandata la titolazione della dose con i singoli componenti (candesartan cilexetil e idroclorotiazide). Seopportuno da un punto di vista clinico, si puo' considerare di passaredirettamente dal trattamento in monoterapia a quello con questo medicinale. E' raccomandata una titolazione della dose di candesartan cilexetil quando si cambia dalla monoterapia con idroclorotiazide. Questo farmaco puo' essere somministrato in pazienti la cui pressione arteriosa non viene controllata in modo ottimale con candesartan cilexetil o idroclorotiazide in monoterapia o con questo medicinale a dosaggio piu'basso. Il massimo effetto antipertensivo si ottiene di norma entro 4settimane dall'inizio del trattamento. Popolazioni speciali. Anziani:non e' richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani.Pazienti con deplezione del volume intravascolare: nei pazienti a rischio di ipotensione, quali i pazienti con possibile deplezione del volume, si raccomanda un incremento progressivo della dose di candesartancilexetil (in questi pazienti puo' essere presa in considerazione unadose iniziale di 4 mg). Pazienti con compromissione renale: in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina 30-80 ml/min/1.73 m^2 di superficie corporea (BSA)) e' raccomandato un incremento progressivo della dose. Questo farmaco e' controindicato in pazienti con insufficienza renale grave (Clearance della creatinina < 30 ml/min/1,73 m^2 di superficie corporea). Pazienti con compromissione epatica: e' raccomandato l'incremento progressivo della dosedi candesartan cilexetil nei pazienti con malattia epatica cronica dalieve a moderata. Questo farmaco e' controindicato in pazienti con insufficienza epatica grave e/o colestasi. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di questo medicinale nei bambini di eta' compresatra la nascita e i 18 anni non sono state stabilite. Non vi sono datidisponibili. Modo di somministrazione: uso orale. Questo farmaco puo'essere preso con o senza cibo. La biodisponibilita' del candesartan non viene influenzata dal cibo. Non sono emerse interazioni clinicamente rilevanti tra idroclorotiazide e cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa di questo farmaco da 8 mg/12,5 mg, 16 mg/12,5 mg contiene: 8 mg, 16 mg di candesartan cilexetil e 12,5 mg di idroclorotiazide.