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AVVERTENZE
Popolazione pediatrica. Bambini di due anni e piu' di eta', specialmente quelli in eta' compresa tra 2 e 7 anni e/o con peso <=20 kg, devonoessere trattati con cautela ed attentamente monitorati a causa dell'alta incidenza e della gravita' della sonnolenza. La sicurezza e l'efficacia del medicinale nei bambini e negli adolescenti di eta' compresatra 2 e 17 anni non sono state dimostrate. Negli studi clinici, alcunipazienti hanno riportato reazioni di allergia oculare (congiuntive allergica e blefarite allergica) dopo il trattamento con brimonidina/timololo. La congiuntivite allergica e' stata riscontrata nel 5,2% dei pazienti. Generalmente la comparsa della reazione si e' verificata tra il terzo ed il nono mese determinando un tasso complessivo di interruzione del 3,1% dei pazienti. La blefarite allergica non e' stata comunemente riportata (<1%). In caso di reazioni allergiche si deve interrompere l'uso di brimonidina/timololo. Sono state riportate reazioni ritardate di ipersensibilita' oculare a seguito di assunzione di soluzioneoftalmica di brimonidina tartrato 0,2%, con alcune di queste segnalazioni associate ad un aumento della PIO. Come altri agenti oftalmici peruso topico, brimonidina/timololo puo' essere assorbito a livello sistemico. Non e' stato osservato alcun incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta-adrenergica, il timololo, puo' verificarsi lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse di quelle che siverificano con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici peruso topico e' inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti allasomministrazione sistemica. Patologie cardiache. Sono state riportatereazioni cardiache incluse, raramente, morte associata ad insufficienza cardiaca dopo somministrazione di timololo. I pazienti con patologie cardiovascolari (per es. coronaropatie, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e in terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per i segni di peggioramento di queste patologie e dieventi avversi. A causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Come nel caso dei beta-bloccanti sistemici, se fosse necessario interrompere il trattamento nei pazienti coronaropatici, lo si deve fare gradualmente per evitare i disturbi del ritmo, l'infarto del miocardio o la morte improvvisa. Patologievascolari. I pazienti con disturbi/disordini circolatori periferici gravi (cioe' forme avanzate del fenomeno di Raynaud o della sindrome diRaynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie. In seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state segnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici. Brimonidina/timololo deve essere usato con cautela in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva lieve/moderata (BPCO) e solo se il potenziale beneficio supera il potenzialerischio. Ipoglicemia/diabete. I beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile, dal momento che i betabloccanti possonomascherare i segni e i sintomi di ipoglicemia acuta. Ipertiroidismo,I beta-bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo.Brimonidina/timololo deve essere usato con cautela nei pazienti con acidosi metabolica e feocromocitoma non trattato. Patologie corneali. Ibeta-bloccanti oftalmici possono indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela. Altriagenti beta-bloccanti. L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti del beta-blocco sistemico possono essere potenziati quandoil timololo viene somministrato a pazienti gia' in trattamento con unbeta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essereattentamente monitorata. L'uso di due agenti topici beta-bloccanti adrenergici non e' raccomandato. Reazioni anafilattiche. Durante il trattamento con beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopiao di grave reazione anafilattica causata da allergeni di varia naturapossono essere piu' responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente peril trattamento delle reazioni anafilattiche. Distacco della coroide. E' stato riportato il distacco della coroide con la somministrazione diterapie che riducono la produzione di umore acqueo (per esempio, timololo, acetazolamide) dopo procedure di chirurgia filtrante. Anestesiachirurgica. Le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta-agonisti, per esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente sta assumendo timololo. Il conservante presente nel medicinale, il benzalconiocloruro, puo' causare irritazione oculare. Le lenti a contatto devonoessere rimosse prima dell'instillazione e possono essere nuovamente applicate dopo almeno 15 minuti. E' noto che il benzalconio cloruro puo' opacizzare le lenti a contatto morbide. Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide. Brimonidina/timololo non e' stato studiato nei pazienti affetti da glaucoma ad angolo chiuso.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Oftamologici - preparati antiglaucoma e miotici - agenti beta-bloccanti - timololo, associazioni.
CONSERVAZIONE
Conservare il flacone nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non conservare a temperatura superiore a 25 gradiC.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Malattie da iperreattivita' delle vie aeree, inclusa asma bronchiale in atto o pregressa, broncopneumopatia cronica ostruttiva grave. Bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado non controllato con unpacemaker, insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno. Impiego nei neonati e nei bambini (di eta' inferiore ai 2 anni). Pazienti intrattamento con inibitori delle monoaminossidasi (MAO). Pazienti cheassumono antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica(es. antidepressivi triciclici e mianserina).
DENOMINAZIONE
BRIMOCOMB 2 MG/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE
ECCIPIENTI
Benzalconio cloruro, sodio fosfato monobasico monoidrato, sodio fosfato dibasico eptaidrato, acido cloridrico o sodio idrossido (per aggiustare il pH), acqua depurata.
EFFETTI INDESIDERATI
Sulla base di dati clinici a 12 mesi, le reazioni avverse al farmaco (ADR) segnalate con maggiore frequenza sono state iperemia congiuntivale (circa il 15% dei pazienti) e sensazione di bruciore all'occhio (circa l'11% dei pazienti). Nella maggior parte di questi casi gli effettisono stati di lieve entita', con percentuali di sospensione limitate,rispettivamente, al 3,4% e allo 0,5%. Durante gli studi clinici con brimonidina/timololo sono state segnalate le seguenti reazioni avverse.Patologie dell'occhio. Molto comune (>=1/10): iperemia congiuntivale,bruciore; comune (>=1/100, <1/10): sensazione di puntura nell'occhio,congiuntivite allergica, erosione corneale, cheratite puntata superficiale, prurito oculare, follicolosi congiuntivale, disturbi della vista, blefarite, epifora, secchezza oculare, secrezione oculare, dolore all'occhio, irritazione oculare, sensazione di corpo estraneo; non comune (>=1/1000, <1/100): riduzione dell'acuita' visiva, edema congiuntivale, congiuntivite follicolare, blefarite allergica, congiuntivite, mosche volanti, astenopia, fotofobia, ipertrofia papillare, dolore palpebrale, pallore congiuntivale, edema corneale, infiltrati corneali, distacco del vitreo. Disturbi psichiatrici. Comune (>=1/100, <1/10): depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune (>=1/100, <1/10): sonnolenza, cefalea; non comune (>=1/1000, <1/100): vertigini, sincope. Patologie cardiache. Non comune (>=1/1000, <1/100): insufficienza cardiaca congestizia, palpitazioni. Patologie vascolari. Comune (>=1/100, <1/10): ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.Non comune (>=1/1000, <1/100): rinite, secchezza nasale. Patologie gastrointestinali. Comune (>=1/100, <1/10): bocca secca; non comune >=1/1000, <1/100): alterazione del gusto, nausea, diarrea. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Comune (>=1/100, <1/10): edema palpebrale, prurito palpebrale, eritema palpebrale; non comune (>=1/1000, <1/100): dermatite allergica da contatto. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune (>=1/100, <1/10): astenia. A partire dalla commercializzazione di brimonidina/timololo, sono state segnalate le seguenti reazioni avverse. Patologie dell'occhio. Non nota: visione offuscata. Patologie cardiache. Non nota: aritmia, bradicardia, tachicardia Patologie vascolari Non nota: ipotensione.Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: eritema facciale. Altri eventi avversi sono stati osservati con uno dei componenti e possono quindi verificarsi anche con brimonidina/timololo: Brimonidina. Patologie dell'occhio: irite, iridociclite (uveite anteriore), miosi. Disturbi psichiatrici: insonnia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: sintomi a carico delle alte vie respiratorie, dispnea. Patologie gastrointestinali: sintomi gastrointestinali. Patologiesistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: reazioni allergiche di tipo sistemico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee incluso eritema, edema facciale, prurito, eruzione cutanea e vasodilatazione. Nei casi in cui la brimonidina sia stata utilizzata nell'ambito del trattamento medico del glaucoma congenito, nei neonati e nei bambini (di eta' inferiore ai 2 anni) trattati con brimonidina sono stati riportati sintomi di sovradosaggio da brimonidina, come perdita dello stato di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi, pallore, depressione respiratoria ed apnea. In bambini di due anni e piu' di eta', specialmente quelli in eta' compresa tra 2 e 7 anni e/o con peso <=20 kg e' stata riportata un'alta incidenza e gravita' della sonnolenza.Timololo. Come altri medicinali oftalmici per uso topico, brimonidina/timololo viene assorbito nella circolazione sistemica. L'assorbimentodel timololo puo' causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico e' inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Di seguito sono elencate altre reazioni avverse osservate con i beta-bloccanti oftalmici e che possono eventualmente manifestarsi anche con brimonidina/timololo. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche sistemiche inclusi angioedema, orticaria, eruzione cutanea, prurito, reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici: insonnia,incubi notturni, perdita di memoria, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso: accidente cerebrovascolare, ischemia cerebrale, peggioramento dei segni e dei sintomi della miastenia grave, parestesia. Patologie dell'occhio: cheratite, distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante, ridotta sensibilita' corneale, erosione corneale, ptosi, diplopia. Patologie cardiache: dolore toracico, edema, blocco atrioventricolare, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca Patologie vascolari: fenomeno di Raynaud, sensazione di freddo alle estremita'. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo (prevalentemente in pazienti con preesistente malattia broncospastica), dispnea,tosse. Patologie gastrointestinali: dispepsia, dolore addominale, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, eruzione psoriasiforme o esacerbazione della psoriasi, eruzione cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione sessuale, riduzione della libido. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. Reazioni avverse riportate per colliri contenenti fosfati: molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione corneale in associazione all'uso di gocce oculari contenenti fosfati, in pazienti la cui cornea era significativamente danneggiata. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopol'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Non ci sono dati adeguati sull'uso di brimonidina/timololoin donne in gravidanza. Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Brimonidina tartrato. Nonci sono dati adeguati sull'uso di brimonidina tartrato nelle donne ingravidanza. Studi negli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva ad alte dosi gia' tossiche per la madre. Non e' noto il potenziale rischio nell'essere umano. Timololo. Sudi negli animali hanno mostratotossicita' riproduttiva a dosi significativamente piu' elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica. Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, nel neonato sono statiosservati segni e sintomi del blocco dei recettori beta (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. In caso di somministrazione del medicinale in gravidanza fino al momento del parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Allattamento. Brimonidina tartrato. Non e' noto se la brimonidina sia escreta nel latte umano, ma e' escreta nel latte dei ratti. Timololo. I beta-bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, e' improbabile che nellatte materno siano presenti quantita' sufficienti a produrre sintomiclinici del beta-blocco nel neonato. Il farmaco non deve quindi essereusato nelle donne che allattano al seno.
INDICAZIONI
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti con glaucomacronico ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono sufficientemente ai beta-bloccanti per uso topico.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi di interazione con la combinazione fissa di brimonidina e timololo. Sebbene non siano stati condotti studi specifici relativi alle interazioni con brimonidina/timololo, bisogna tuttavia tenere presente la possibilita' di effetti additivi o di potenziamento quando somministrata in associazione a sostanze che deprimonoil SNC (alcol, barbiturici, oppiacei, sedativi o anestetici). La somministrazione contemporanea di soluzioni oftalmiche di beta-bloccanti ebloccanti orali dei canali del calcio, agenti bloccanti beta-adrenergici, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici o guanetidina puo' comportare effetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata. Inoltre, sono stati segnalati casimolto rari (<1 su 10.000) di ipotensione in seguito alla somministrazione di brimonidina. Percio' si consiglia cautela nell'impiego del farmaco insieme agli antipertensivi sistemici. Occasionalmente e' stata riportata midriasi risultante dall'uso concomitante di betabloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina). I beta-bloccanti possono aumentare l'effetto ipoglicemizzante degli antidiabetici. I beta-bloccanti possono mascherare segni e sintomi di ipoglicemia. Durante l'assunzione deibeta-bloccanti puo' essere potenziata la reazione ipertensiva causatadalla sospensione improvvisa della clonidina. Durante il trattamento contemporaneo con inibitori di CYP2D6 (es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo e' stato riportato il potenziamento del blocco sistemico dei recettori beta (es. riduzione della frequenza cardiaca, depressione). L'uso di un beta-bloccante in concomitanza con farmaci anestetici puo' attenuare la tachicardia compensativa ed aumentare il rischio di ipotensione; pertanto, l'anestesista deve essere informato se ilpaziente e' in trattamento con il medicinale. Si raccomanda cautela incaso di trattamento con il farmaco insieme a mezzi di contrasto a base di iodio o con lidocaina somministrata per via endovenosa. La cimetidina, l'idralazina e l'alcol possono aumentare le concentrazioni plasmatiche del timololo. Non sono disponibili dati sul livello di catecolamine in circolazione dopo somministrazione di brimonidina/timololo. Siraccomanda tuttavia cautela nei pazienti che assumono farmaci che possono alterare il metabolismo e la captazione delle amine circolanti es. clorpromazina, metilfenidato, reserpina. Si raccomanda inoltre di fare attenzione in caso di inizio (o variazione di dosaggio) di un trattamento concomitante con farmaci sistemici (indipendentemente dalla forma farmaceutica) che possono interagire con gli agonisti alfa-adrenergici o interferire con la loro attivita', ovvero gli agonisti o gli antagonisti dei recettori adrenergici (es. isoprenalina, prazosin). Anchese non sono stati condotti studi specifici sulle interazioni farmacologiche di brimonidina/timololo, va tenuto conto della possibilita' teorica di un effetto additivo di riduzione della PIO con prostamidi, prostaglandine, inibitori dell'anidrasi carbonica e pilocarpina. La somministrazione di brimonidina e' controindicata in pazienti gia' in terapia con inibitori delle monoaminoossidasi (MAO) e in pazienti in terapia con antidepressivi che hanno un effetto sulla trasmissione noradrenergica (es. antidepressivi triciclici e mianserina). I pazienti che sono stati in terapia con gli inibitori delle MAO debbono aspettare 14 giorni dopo l'interruzione prima di cominciare il trattamento con il medicinale.
POSOLOGIA
Per evitare la contaminazione dell'occhio o del collirio, la punta delcontagocce non deve venire a contatto con alcuna superficie. Posologia. Dose raccomandata negli adulti (inclusi pazienti anziani). La doseraccomandata e' una goccia del farmaco nell'occhio/negli occhi da trattare, due volte al giorno, circa ogni 12 ore. Se fosse necessario l'impiego di piu' di un prodotto oftalmico topico, i medicinali devono essere somministrati ad un intervallo di almeno 5 minuti l'uno dall'altro. Modo di somministrazione. Come per tutti i colliri, per ridurre il possibile assorbimento sistemico, si raccomanda di comprimere il saccolacrimale al canto mediale (occlusione del puntino lacrimale) o di chiudere le palpebre per due minuti. Cio' deve essere effettuato immediatamente dopo l'instillazione di ogni goccia di collirio. Cio' puo' comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumentodell'attivita' locale. Uso in caso di compromissione renale ed epatica. L'associazione brimonidina e timololo non e' stata studiata nei pazienti con compromissione epatica o renale. E' quindi necessario procedere con cautela nel trattamento di questi pazienti. Popolazione pediatrica. Il medicinale e' controindicato nei neonati e nei bambini (di eta' inferiore a 2 anni). La sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 2 e 17 anni non sono state stabilite e, quindi, l'uso in questi soggetti non e' raccomandato.
PRINCIPI ATTIVI
1 ml di soluzione contiene: 2,0 mg di brimonidina tartrato, equivalente a 1,3 mg di brimonidina 5,0 mg di timololo, come 6,8 mg di timololomaleato.