hai aggiunto

  in ordine

hai aggiunto

BIMATOPROST TIM MY*COLL 1FL

BIMATOPROST TIM MY*COLL 1FL

MYLAN SpA
minsan: 045147030
Vai alla descrizione prodotto

Obbligo di ricetta

 Buona Disponibilità

AVVERTENZE
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, le sostanze attive (bimatoprost/timololo) presenti in Bimatoprost e Timololo Mylan possono essere assorbite a livello sistemico. Non e' stato osservato alcun incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta-adrenergica, il timololo, potrebbe verificarsi lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse di quelle che si verificano con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico e' inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Patologie cardiache: i pazienti con patologie cardiovascolari (per es. coronaropatie, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e in terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per segni di peggioramento delle patologie ed eventi avversi. A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Patologie vascolari: i pazienti con disturbi/disordini circolatori periferici gravi (cioe' forme gravi del fenomeno di Raynaud o della sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie: in seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state segnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici. Bimatoprost e Timololo Mylan deve essere usato con cautela, in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva lieve/moderata (BPCO) e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. Patologie endocrine: i medicinali che inducono un blocco beta-adrenergico devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile), dal momento che i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia acuta. I beta- bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo. Patologie corneali: i beta- bloccanti oftalmici potrebbero indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela. Altri agenti beta-bloccanti: l'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti sistemici noti dei beta-bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti gia' in trattamento con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L'uso di due agenti topici beta-bloccanti adrenergici non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Reazioni anafilattiche: durante il trattamento con i beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di gravi reazioni anafilattiche causate da allergeni di varia natura, possono essere piu' responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche. Distacco di coroide: il distacco di coroide e' stato riportato con la somministrazione di terapie inibenti la produzione dell'acqueo (es. timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione. Anestesia: le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta-agonisti, per esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo. Alterazioni epatiche: nei pazienti con anamnesi positiva di epatopatia lieve o con livelli basali anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina, il bimatoprost non ha causato reazioni avverse relative alla funzione epatica per oltre 24 mesi. Non si conoscono reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzione epatica. Alterazioni oculari: prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilita' di periorbitopatia associata ad analogo della prostaglandina (PAP) e aumento della pigmentazione marrone dell'iride poiche' tali reazioni sono state rilevate durante il trattamento con bimatoprost e con bimatoprost/timololo. Taluni di questi cambiamenti possono essere permanenti e possono causare compromissione del campo visivo e differenze di aspetto tra i due occhi quando e' solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento (vedere paragrafo 4.8). Casi di edema maculare, compreso edema maculare cistoide, sono stati riportati con Bimatoprost e Timololo Mylan. Bimatoprost e Timololo Mylan deve quindi essere impiegato con cautela nei pazienti afachici, nei pazienti pseudoafachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o nei pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare (ad esempio, intervento chirurgico intraoculare, occlusioni venose retiniche, malattia infiammatoria oculare e retinopatia diabetica). Bimatoprost e Timololo Mylan deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da infiammazione intraoculare attiva (ad esempio uveite) poiche' l'infiammazione potrebbe essere esacerbata. Cute: esiste la possibilita' che si verifichi crescita di peli nelle aree cutanee che vengono ripetutamente in contatto con Bimatoprost e Timololo Mylan. Pertanto, e' importante applicare Bimatoprost e Timololo Mylan secondo le istruzioni ed evitare che coli sulla guancia o su altre aree cutanee. Altre patologie: Bimatoprost/timololo non e' stato studiato in pazienti affetti da malattie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, ad angolo chiuso, glaucoma congenito o ad angolo stretto. In studi riguardanti la somministrazione di bimatoprost 0,3 mg/l in pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare, e' stato dimostrato che una piu' frequente esposizione dell'occhio a piu' di 1 dose giornaliera di bimatoprost potrebbe abbassare l'effetto di riduzione della PIO. I pazienti che utilizzano Bimatoprost e Timololo Mylan con altri analoghi delle prostaglandine devono essere sottoposti a monitoraggio delle variazioni della pressione intraoculare. Eccipienti con effetti noti: ogni ml di soluzione di questo medicinale contiene 0,05 mg di benzalconio cloruro. Il benzalconio cloruro puo' essere assorbito dalle lenti a contatto morbide e puo' cambiare il colore delle lenti a contatto. Il paziente deve rimuovere le lenti a contatto prima di usare Bimatoprost e Timololo Mylan e rimetterle 15 minuti dopo. Il benzalconio cloruro puo' anche causare irritazione agli occhi, specialmente se il paziente e' affetto da secchezza oculare o con cornea compromessa (strato trasparente della parte anteriore dell'occhio).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Oftalmologici; preparati antiglaucoma e miotici; sostanze beta-bloccanti.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; patologie delle vie aeree di tipo reattivo, comprese l'asma bronchiale in atto o pregressa e la broncopneumopatia cronica ostruttiva grave; bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado, non controllato da pace-maker. Insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno.
DENOMINAZIONE
BIMATOPROST E TIMOLOLO MYLAN 0,3 MG/ML + 5 MG/ML COLLIRIO
ECCIPIENTI
Benzalconio cloruro, sodio cloruro, fosfato di sodio bibasico eptaidrato, acido citrico monoidrato, acido cloridrico o idrossido di sodio (per aggiustare il pH), acqua depurata.
EFFETTI INDESIDERATI
Medicinale. Bimatoprost e Timololo Mylan. Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse segnalate negli studi clinici che utilizzavano bimatoprost/timololo sono state limitate a quelle riportate in precedenza per le singole sostanze attive bimatoprost e timololo. Nessuna nuova reazione avversa specifica per Bimatoprost e Timololo Mylan e' stata osservata durante gli studi clinici. La maggior parte delle reazioni avverse riportate negli studi clinici che utilizzavano bimatoprost/timololo ha riguardato gli occhi, e' stata lieve e nessuna grave. In base ai dati clinici a 12 mesi, la reazione avversa piu' comunemente riportata e' stata l'iperemia congiuntivale (prevalentemente da traccia a lieve e ritenuta di natura non infiammatoria) nel 26% circa dei pazienti e ha portato alla sospensione del trattamento nell'1,5% dei pazienti. Elenco delle reazioni avverse: l'elenco presenta le reazioni avverse che sono state segnalate durante gli studi clinici con bimatoprost/timololo (multi-dose e dose singola) (all'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita') o nel periodo post-marketing. La frequenza delle possibili reazioni avverse elencate qui di seguito e' definita mediante la seguente convenzione: Molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita' inclusi segni o sintomi di dermatite allergica, angioedema, allergia oculare. Disturbi psichiatrici. Non nota: insonnia^2, incubi^2. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non nota: disgeusia^2, capogiri. Patologie dell'occhio. Molto comune: iperemia congiuntivale periorbitopatia associata ad analogo della prostaglandina; comune: cheratite puntata, erosione corneale^2, sensazione di bruciore^2, irritazione della congiuntiva1 prurito oculare, sensazione di puntura nell'occhio^2, sensazione di corpo estraneo, occhio secco, eritema della palpebra, dolore all'occhio, fotofobia, secrezione oculare^2, disturbi visivi^2, prurito palpebrale, peggioramento dell'acutezza visiva^2, blefarite^2, edema della palpebra, irritazione dell'occhio, aumento della lacrimazione, crescita delle ciglia; non comune: Irite^2, edema congiuntivale^2, dolore palpebrale^2, sensazione anormale nell'occhio^1, astenopia, trichiasi^2, iperpigmentazione dell'iride^2, retrazione della palpebra^2, alterazione del colore delle ciglia (scurimento)^1; non nota: edema maculare cistoide^2, tumefazione degli occhi^2, visione offuscata^2, fastidio oculare. Patologie cardiache. Non nota: bradicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipertensione. Patologie respiratorie,toraciche e mediastiniche. Comune: rinite^1; non comune: Dispnea; non nota: broncospasmo (prevalentemente in pazienti con broncospasmo preesistente)^2, asma. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: pigmentazione delle palpebre^2, irsutismo^2, iperpigmentazione della cute (perioculare); non nota: alopecia, alterazione del colore della cute (perioculare). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: stanchezza. ^1 Reazioni avverse osservate solo con la formulazione monodose di bimatoprost/timololo. ^2 Reazioni avverse osservate solo con la formulazione multidose di bimatoprost/timololo. Come altri medicinali oftalmici per uso topico, Bimatoprost e Timololo Mylan viene assorbito nella circolazione sistemica. L'assorbimento del timololo puo' causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico e' inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Altre reazioni avverse che sono state osservate con una delle sostanze attive (bimatoprost o timololo) e potrebbero quindi verificarsi anche con bimatoprost/timololo sono elencate qui di seguito. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche sistemiche inclusa anafilassi^1. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia^1. Disturbi psichiatrici: depressione^1, perdita di memoria^1, allucinazioni^1. Patologie del sistema nervoso: sincope^1, accidente cerebrovascolare^1, Aumento dei segni e dei sintomi della miastenia grave^1, parestesia^1, ischemia cerebrale^1. Patologie dell'occhio: ridotta sensibilita' corneale^1, diplopia^1, ptosi^1,distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4)^1, cheratite^1, blefarospasmo^2, emorragia retinica^2, uveite^2. Patologie cardiache: blocco atrioventricolare^1, arresto cardiaco^1,aritmia^1, insufficienza cardiaca^1, insufficienza cardiaca congestizia^1, dolore toracico^1, palpitazioni^1, edema^1. Patologie vascolari: ipotensione^1, fenomeno di raynaud^1, mani e piedi freddi^1. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: esacerbazione dell'asma^2, esacerbazione bpco^1, tosse^1. Patologie gastrointestinali: nausea^1,2, diarrea^1, dispepsia^1, secchezza della bocca^1, dolore addominale^1, vomito^1. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema psoriasiforme^1 o esacerbazione dellapsoriasi^1, rash cutaneo^1. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: mialgia^1. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione sessuale^1, riduzione della libido^1. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia^1,2. Esami diagnostici: anomalie negli esami di funzionalita' epatica^2. ^1 Reazioni avverse osservate con timololo in monoterapia. ^2 Reazioni avverse osservate con bimatoprost in monoterapia. Reazioni avverse segnalate con colliri contenenti fosfato: molto raramente, in pazienti con cornea danneggiata in modo significativo, sono stati riportati casi di calcificazione corneale associata all'utilizzo di colliri contenenti fosfato. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Periorbitopatia associata ad analogo della prostaglandina (PAP): gli analoghi delle prostaglandine incluso bimatoprost/timololo, possono indurre cambiamenti lipodistrofici periorbitali che possono causare infossamento del solco palpebrale, ptosi, enoftalmo, retrazione palpebrale, involuzione della dermatocalasi ed esposizione della sclera inferiore (scleral show). I cambiamenti sono solitamente di grado lieve, possono verificarsi gia' dopo un mese dall'inizio del trattamento con bimatoprost/timololo e possono causare compromissione del campo visivo anche senza che il paziente se ne accorga. La PAP e' inoltre associata a iperpigmentazione o alterazione del colore della pelle perioculare e a ipertricosi.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non esistono dati adeguati sull'uso dell'associazione fissa di bimatoprost/timololo in donne in gravidanza. Bimatoprost e Timololo Mylan non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Bimatoprost: non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte al medicinale. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Timololo: gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, nel neonato, sono stati osservati segni e sintomi di beta-blocco (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. Se si somministra Bimatoprost e Timololo Mylan fino al parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Gli studi condotti sugli animali trattati con timololo hanno mostrato tossicita' riproduttiva a dosi significativamente piu' elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3). Allattamento. Timololo: i beta-bloccanti vengono escreti nel latte materno. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, e' improbabile che nel latte materno siano presenti quantita' sufficienti a produrre sintomi clinici dell'azione beta-bloccante nel neonato. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Bimatoprost: non e' noto se il bimatoprost sia escreto nel latte umano, ma viene escreto nel latte dei ratti. Bimatoprost e Timololo Mylan non deve quindi essere utilizzato nelle donne che allattano. Fertilita': non esistono dati relativi agli effetti di Bimatoprost e Timololo Mylan sulla fertilita' nell'uomo.
INDICAZIONI
Riduzione della pressione intraoculare (IOP) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono adeguatamente ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandine per uso topico.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi di interazione specifici con l'associazione fissa di bimatoprost/timololo. Esiste la possibilita' di ottenere effetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione di beta-bloccanti oftalmici e' somministrata in modo concomitante a preparati orali di calcio-antagonisti, guanetidina, agenti bloccanti beta-adrenergici, parasimpaticomimetici, antiaritmici (incluso amiodarone) e glicosidi digitalici. E' stato osservato un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad esempio, riduzione della frequenza cardiaca, depressione) durante il trattamento combinato con inibitori di CYP2D6 (es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo. Occasionalmente e' stata riportata midriasi risultante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).
POSOLOGIA
Posologia. Dosaggio raccomandato negli adulti (compresi gli anziani): la dose raccomandata e' una goccia di Bimatoprost e Timololo Mylan nell'occhio o negli occhi affetti, una volta al giorno, al mattino o alla sera. Deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora. I dati di letteratura disponibili su bimatoprost/timololo suggeriscono che la somministrazione serale possa essere piu' efficace rispetto alla somministrazione mattutina nella riduzione della PIO. Tuttavia, e' necessario prendere in considerazione la compliance del paziente nel decidere per la somministrazione mattutina o serale (vedere paragrafo 5.1). Se viene dimenticata una dose, il trattamento deve essere continuato con la dose successiva, secondo lo schema. Il dosaggio non deve superare quello di una goccia al giorno nell'occhio o negli occhi affetti. Insufficienza renale ed epatica: Bimatoprost/timololo non e' stato studiato in pazienti con insufficienza epatica o renale, per cui e' necessario procedere con cautela nel trattamento di pazienti affetti da tali patologie. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di bimatoprost/timololo nei bambini di eta' compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: qualora fosse necessario l'impiego di piu' di un medicinale oftalmico per uso topico, instillare ciascun medicinale con un intervallo di almeno 5 minuti l'uno dall'altro. Quando si utilizza un'occlusione nasolacrimale o se si chiudono le palpebre per 2 minuti, l'assorbimento sistemico e' ridotto. Cio' potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attivita' locale.
PRINCIPI ATTIVI
Un ml di soluzione contiene 0,3 mg di bimatoprost e 5 mg di timololo (come 6,8 mg di timololo maleato). Eccipienti con effetti noti: ogni ml di soluzione contiene 0,05 mg di benzalconio cloruro e 0,95 mg di fosfati. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
    Servizio di spedizione non disponibile - Consegna evasa solo nell’area metropolitana di Cagliari

Form Contatti

inserisci i tuoi dati
inserisci la tua richiesta
compila captcha e informativa privacy