hai aggiunto

  in ordine

hai aggiunto

AZITROMICINA TEV*3CPR RIV500MG

AZITROMICINA TEV*3CPR RIV500MG

TEVA ITALIA Srl
minsan: 037555341
Vai alla descrizione prodotto

 Buona Disponibilità

AVVERTENZE
Reazioni allergiche. Come con l'eritromicina e altri macrolidi, sono state riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale), reazione al farmaco con eosinofilia e sintomisistemici (DRESS) e reazioni dermatologiche severe come la pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), la sindrome di Stevens Johnsone la necrolisi tossica epidermica (TEN). Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno causato sintomi ricorrenti e richiesto un periodopiu' lungo di osservazione e trattamento. Danno renale. Per i pazienti con danno renale da lieve a moderato non sono necessari aggiustamenti della dose (GFR 10-80 ml/min). Per i pazienti che presentano grave danno renale (GFR <10 ml/min) si raccomanda di prestare cautela poiche'in questi pazienti e' stato osservato un aumento del 33% nell'esposizione sistemica dell'azitromicina. Compromissione epatica. Poiche' il fegato e' la principale via di eliminazione dell'azitromicina, occorrecautela nell'uso di azitromicina in pazienti con gravi malattie epatiche. Con azitromicina, sono stati segnalati casi di epatite fulminantepotenzialmente in grado di portare a un'insufficienza epatica pericolosa per la vita. Alcuni pazienti potevano aver avuto epatite preesistente o aver preso altri medicinali epatotossici. In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, come il rapido sviluppo di astenia associata a ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, occorre effettuare immediatamente esami/test della funzionalita' epatica. Se e' emersa una disfunzione epatica la somministrazione diazitromicina deve essere interrotta. Alcaloidi dell'ergot e azitromicina. In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di alcuni antibiotici macrolidi ha precipitato crisi diergotismo. Non vi sono dati sulla possibilita' di un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilita' teoricadi ergotismo, azitromicina e derivati dell'ergotamina non devono essere somministrati contemporaneamente. Prolungamento dell'intervallo QTDurante il trattamento con altri macrolidi, inclusa azitromicina e' stato osservato prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT con conseguente rischio di sviluppare aritmia cardiaca e tachicardia ventricolare a torsione di punta. Pertanto, poiche' le seguenti situazioni possono portare ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (incluse torsioni di punta) che possono portare ad arrestocardiaco, l'azitromicina deve essere usata con cautela in pazienti concondizioni proaritmiche in corso (soprattutto donne e pazienti anziani) come i pazienti: con prolungamento dell'intervallo QT congenito o accertato. Attualmente in trattamento con altri principi attivi che notoriamente prolungano l'intervallo QT quali gli antiaritmici di classeIA (chinidina e procainamide) e di classe III (dofetilide, amiodaronee sotalolo), cisapride e terfenadina; farmaci antipsicotici come pimozide; antidepressivi come citalopram; e fluorochinoloni quali moxifloxacina e levofloxacina. Con disturbo degli elettroliti, in particolare nei casi di ipokaliemia e ipomagnesiemia. Con bradicardia clinicamenterilevante, aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca grave. Prima di prescrivere azitromicina e' necessario considerare quanto segue: azitromicina compresse rivestite con film non e' adatta al trattamento di infezioni gravi in cui e' necessario ottenere rapidamente un'elevata concentrazione di antibiotico nel sangue. Nelle aree con elevata incidenza di resistenza ad eritromicina A, e' particolarmente importante prendere in considerazione l'evoluzione dello schema di sensibilita' ad azitromicina e ad altri antibiotici. Polmonite. Come per altri macrolidi,in alcuni Paesi europei sono stati osservati per azitromicina alti tassi (>30%) di resistenza a Streptococcus pneumoniae. Questo deve essere tenuto in considerazione durante il trattamento di infezioni causateda Streptococcus pneumoniae. Infezioni dei tessuti molli. Lo Staphylococcus aureus, agente che prevalentemente causa infezioni ai tessuti molli, e' frequentemente resistente all'azitromicina. Pertanto un testdi sensibilita' e' considerato un prerequisito per il trattamento delle infezioni dei tessuti molli con azitromicina. Faringite/tonsillite.L'azitromicina non e' la sostanza d'elezione per il trattamento di faringite e tonsillite causata da Streptococcus pyogenes. Per questo disturbo e per la profilassi della febbre reumatica acuta il trattamento di prima scelta e' la penicillina. Sinusite. Spesso, azitromicina non e' la sostanza di prima scelta per il trattamento della sinusite. Otitemedia acuta. Spesso, l'azitromicina non e' la sostanza di prima scelta per il trattamento dell'otite media acuta. Ferite da ustioni infette. L'azitromicina non e' indicata per il trattamento di ferite da ustioni infette. Malattie a trasmissione sessuale. In caso di malattie a trasmissione sessuale deve essere esclusa un'infezione concomitante da T. pallidum. Superinfezioni. E' necessario prestare attenzione a possibili sintomi di superinfezioni provocate da agenti causali non sensibili, per esempio funghi. Una superinfezione puo' rendere necessaria un'interruzione del trattamento con l'azitromicina e l'istituzione di misure adeguate. Disturbi neurologici o psichiatrici. L'azitromicina deveessere somministrata con cautela a pazienti affetti da disturbi neurologici o psichiatrici. Miastenia gravis. Nei pazienti trattati con azitromicina, sono state segnalate esacerbazioni dei sintomi di miasteniagravis e casi di nuova insorgenza di sindrome miastenica. Diarrea da Clostridium difficile. Con l'uso di quasi tutti gli antibatterici, inclusa l'azitromicina, e' stata segnalata diarrea da Clostridium difficile (CDAD) con diversi gradi di gravita', dalla diarrea lieve alla colite fatale. Il trattamento con gli antibatterici altera la normale floradel colon determinando un'eccessiva proliferazione di C. difficile. Il C. difficile produce le tossine A e B, che contribuiscono allo sviluppo di CDAD. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccessocausano un aumento dei tassi di morbilita' e mortalita', poiche' queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antimicrobica e possono richiedere una colectomia. Occorre prendere in considerazione laCDAD in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito dell'uso diantibiotici. E' inoltre necessaria un'attenta anamnesi, dal momento che casi di CDAD sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibatterici. Nel caso in cui la colite pseudomembranosa dovesse essere indotta dall'azitromicina, e' controindicato l'impiego di agenti antiperistaltici. Uso a lungo termine. Non vi e' esperienza sulla sicurezza e efficacia a lungo termine dell'azitromicina perle indicazioni menzionate.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antibatterici per uso sistemico; macrolidi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, all'eritromicina, a qualsiasi antibiotico macrolide o ketolide, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
DENOMINAZIONE
AZITROMICINA TEVA COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: calcio fosfato dibasico, ipromellosa, amido dimais, amido pregelatinizzato, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, sodio laurilsolfato. Rivestimento: ipromellosa, colorante lacca di indigotina (E 132) (solo 500 mg compresse), titanio diossido (E171), polisorbato 80, talco.
EFFETTI INDESIDERATI
In circa il 13% dei pazienti che hanno partecipato a studi clinici sono stati segnalati effetti indesiderati, piu' comunemente disturbi gastrointestinali. Il riassunto sottostante elenca le reazioni avverse identificate nel corso dell'esperienza negli studi clinici e nella sorveglianza post-marketing per sistemi e organi e frequenza. All'interno diciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. Infezioni ed infestazioni. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): candidosi, infezioni vaginali polmonite,infezione micotica, infezione batterica, faringite, gastroenterite, disturbi respiratori, rinite, candidosi orale; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): colite pseudomembranosa. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): leucopenia, neutropenia, eosinofilia; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): tromboci-topenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Noncomune (da >=1/1000 a <1/100): angioedema, ipersensibilita'; non nota(la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): anoressia. Disturbi psichiatrici.Non comune (da >=1/1000 a <1/100): nervosismo, insonnia; raro (da 1/10.000 a <1/1000): agitazione, depersonalizzazione; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): aggressivita', ansia, delirio, allucinazione. Patologie del sistema nervoso.Comune (da >=1/100 a <1/10): cefalea; Non comune (da >=1/1000 a <1/100): capogiri, sonnolenza, disgeusia, parestesia; non nota (la frequenzanon puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): sincope, convulsione, ipoestesia, iperattivita' psicomotoria, anosmia, ageusia,parosmia, miastenia grave. Patologie dell'occhio. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): disturbi della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): disturbi dell'udito, vertigini; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): compromissione dell'udito inclusa sordita' e/o tinnito. Patologie cardiache. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): palpitazioni; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei datidisponibili): torsioni di punta, aritmia compresa tachicardia ventricolare, elettrocardiogramma con qt prolungato. Patologie vascolari. Noncomune (da >=1/1000 a <1/100): vampate di calore; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): dispnea, epistassi. Patologie gastrointestinali.Molto comune (>=1/10): diarrea; comune (da >=1/100 a <1/10): vomito,dolori addominali, nausea; non comune (da >=1/1000 a <1/100): costipazione, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, secchezza delle fauci, eruttazione, ulcerazione della bocca, ipersecrezione salivare, feci molli; raro (da 1/10.000 a <1/1000): scolorimento dei denti; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): pancreatite, alterazione del colore della lingua. Patologie epatobiliari. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): epatite; raro (da 1/10.000 a <1/1000): funzionalita' epatica anormale, ittero colestatico; non nota (la frequenza non puo' essere definita sullabase dei dati disponibili): insufficienza epatica che raramente ha portato decesso, epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): eruzione cutanea, prurito, orticaria, dermatite, cute secca, iperidrosi; raro (da 1/10.000 a <1/1000): reazione di fotosensibilita', pustolosi esantematica acuta generalizzata (agep); molto raro (< 1/10.000): reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili):sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme, eruzione cutanea maculo papulare. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): osteoartrite, mialgia, mal di schiena, dolore al collo; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): artralgia. Patologie renali e urinarie. Non comune (da >=1/1000 a<1/100): disuria, dolore renale; non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili): insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): metrorragia, disturbo testicolare, vaginite. Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): edema, astenia, malessere, affaticamento, edema del volto, dolore al petto, piressia, dolore, edema periferico. Esami diagnostici. Comune (da >=1/100a <1/10): conta linfocitaria diminuita, conta eosinofila aumentata, bicarbonato ematico diminuito, basofili aumentati, monociti aumentati,neutrofili aumentati; non comune (da >=1/1000 a <1/100): aspartato amino transferasi aumentata, alanina aminotransferasi aumentata, bilirubina nel sangue aumentata, urea nel sangue aumentata, creatinina ematicaaumentata, potassio ematico anormale, fosfatasi alcalina ematica aumentata, cloruro aumentato, glucosio aumentato, piastrine aumentate, ematocrito diminuito, bicarbonato aumentato, sodio anormale. Traumatismo,avvelenamento e complicanze procedurali. Non comune (da >=1/1000 a <1/100): complicazione post-procedurale. Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile alla profilassi e al trattamento del mycobacterium avium complex e al trattamento sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato o a rilascio prolungato, sia per natura che per frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune (>= 1/100, <1/10): anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune (>= 1/100, <1/10): capogiri, cefalea, parestesia, disgeusia; non comune >=1/1.000, <1/100): ipoestesia. Patologie dell'occhio. Comune (>= 1/100, <1/10): compromissione della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune (>= 1/100, <1/10): sordita'; non comune >=1/1.000, <1/100): compromissionedell'udito, tinnito. Patologie cardiache. Non comune >=1/1.000, <1/100): palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Molto comune (>=1/10): diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disturbo intestinale, feci molli. Patologie epatobiliari. Non comune >=1/1.000, <1/100): epatite.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non esistono dati adeguati sull'uso di azitromicina nelledonne in gravidanza. In studi di tossicita' sulla riproduzione negli animali l'azitromicina ha mostrato di attraversare la placenta, ma nonsono stati osservati effetti teratogeni. La sicurezza di azitromicinanon e' stata confermata relativamente all'uso del principio attivo durante la gravidanza. Pertanto l'azitromicina deve essere usata durantela gravidanza solo se i benefici superano i rischi. Allattamento: e' stato segnalato che l'azitromicina viene escreta nel latte materno, manon vi sono studi adeguati e ben controllati in donne che allattano che abbiano caratterizzato la farmacocinetica dell'escrezione di azitromicina nel latte materno. Come per molte sostanze escrete nel latte materno, azitromicina non deve essere usato nel trattamento di una donnadurante l'allattamento a meno che il medico ritiene che i potenziali benefici giustifichino i potenziali rischi per il neonato. Fertilita':in studi sulla fertilita' condotti nei ratti, in seguito alla somministrazione di azitromicina e' stata osservata una riduzione nell'incidenza di gravidanze. La rilevanza di queste osservazioni nell'uomo non e'nota.
INDICAZIONI
L'azitromicina e' indicata per le seguenti infezioni batteriche indotte da microrganismi sensibili all'azitromicina: infezioni a carico delle vie respiratorie inferiori: bronchite acuta e polmonite acquisita incomunita' da lieve a moderata. Infezioni a carico delle vie respiratorie superiori: sinusite e faringite/tonsillite. Otite media acuta. Infezioni della cute e dei tessuti molli di gravita' da lieve a moderata,per esempio follicolite, cellulite, erisipela. Uretrite e cervicite da Chlamydia trachomatis non complicate. E' opportuno tenere in considerazione le indicazioni ufficiali relative all'uso appropriato degli agenti antibatterici. L'azitromicina non e' il medicinale di prima scelta per il trattamento empirico delle infezioni in aree in cui la prevalenza delle resistenze isolate e' del 10% o piu'.
INTERAZIONI
Antiacidi. Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non e' stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilita' dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. I pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. Azitromicina deve essere presa almeno un'ora prima o due ore dopo la somministrazione degli antiacidi. La co-somministrazione di azitromicina granuli a rilascio prolungato per sospensione orale con una dose singola di 20 ml di co-magaldrox (alluminio idrossido e magnesio idrossido) non ha influenzato la velocita' e l'entita' dell'assorbimentodi azitromicina. Cetirizina. In volontari sani, la cosomministrazioneper un periodo di 5 giorni di azitromicina con 20 mg di cetirizina allo stady state non ha comportato interazioni farmacocinetiche e nessuncambiamento significativo dell'intervallo QT. Digossina e colchicina(substrato della gp-P). E' stato riportato che l'assunzione di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con substrati della glicoproteina-P come la digossina e la colchicina, ha causato un aumento dei livelli sierici dei substrati della glicoproteina-P. Pertanto deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di un incremento dei livelli sierici di digossina, in caso di assunzione concomitante di azitromicina e substrati della glicoproteina P, come la digossina. Zidovudina. Dosi singole da 1000 mg e dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina hanno un effetto moderato sulla farmacocinetica o sull'escrezioneurinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia,la somministrazione dell'azitromicina aumentava la concentrazione della zidovudina fosforilata, il metabolita clinicamente attivo, nelle cellule mononucleari del sangue periferico. Il significato clinico di questa scoperta non e' chiaro, ma i pazienti potrebbero trarne beneficio.Didanosina (dideossinosina). Dosi giornaliere da 1200 mg di azitromicina somministrate in concomitanza con 400 mg/die di didanosina in 6 soggetti positivi all'HIV non sembrano aver avuto effetti sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo. Citocromo P450. L'azitromicina non interagisce in maniera significativa conil sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia soggettaalle interazioni farmacocinetiche del farmaco osservate con eritromicina e altri macrolidi. L'induzione o l'inattivazione del citocromo epatico P450 attraverso il complesso citocromo-metabolita non si verificacon azitromicina. Ergot. A causa della possibile insorgenza di crisidi ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina e' sconsigliato. Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra azitromicina e i farmaci seguenti che notoriamente sono soggetti a un significativo metabolismo mediato dal citocromo P450. Atorvastatina.La co-somministrazione di atorvastatina (10 mg al giorno) e di azitromicina (500 mg al giorno) non ha alterato la concentrazione plasmaticadi atorvastatina (sulla base del test di inibizione della HMG-CoA riduttasi). Tuttavia, sono stati riportati casi post-marketing di rabdomiolisi nei pazienti che assumono azitromicina con statine. Carbamazepina. In uno studio d'interazione farmacocinetica condotto su volontari sani, non sono stati osservati effetti significativi sui livelli plasmatici di carbamazepina o del suo metabolita attivo nei pazienti trattati contemporaneamente con azitromicina. Cimetidina. In uno studio di farmacocinetica sugli effetti di una dose singola di cimetidina, somministrata 2 ore prima di azitromicina, sulla farmacocinetica di azitromicina, non sono state osservate alterazioni della farmacocinetica di azitromicina. Anticoagulanti orali di tipo cumarinico. In uno studio sulle interazioni farmacocinetiche, azitromicina non ha alterato l'effettoanticoagulante di una dose singola di 15 mg di warfarin somministrataa volontari sani. Nel periodo successivo all'immissione in commercio,vi sono state segnalazioni di anticoagulazione potenziata dopo la co-somministrazione di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Sebbene non sia stato stabilito alcun nesso causale, occorre prendere in considerazione la frequenza di monitoraggio del tempo di protrombina quando si usa azitromicina in pazienti che ricevono anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Ciclosporina. In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani che hanno ricevuto azitromicina orale 500 mg/die per 3 giorni e poi una dose orale singola di 10 mg/kg diciclosporina, la C max e AUC 0-5 di ciclosporina derivanti sono risultate significativamente elevate. Di conseguenza, occorre usare cautelaprima di considerare la somministrazione concomitante di questi farmaci. Se il trattamento in combinazione e' necessario, e' opportuno monitorare attentamente i livelli della ciclosporina e conseguentemente adattare la dose. Efavirenz. La co-somministrazione giornaliera di una dose singola di 600 mg di azitromicina e di 400 mg di efavirenz per 7 giorni non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa. Fluconazolo. La co-somministrazione di una dose singola di 1200 mg di azitromicina non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di 800 mg di fluconazolo. L'esposizione totale e l'emivita di azitromicina sono rimaste inalterate dalla co-somministrazionedi fluconazolo, tuttavia e' stata osservata una diminuzione clinicamente non significativa della C max (18%) di azitromicina. Indinavir. Laco-somministrazione di una dose singola di 1.200 mg di azitromicina non ha avuto alcun effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica di indinavir somministrato a una dose di 800 mg tre volte al giorno per 5 giorni. Metilprednisolone. In uno studio sulle interazionifarmacocinetiche condotto su volontari sani, azitromicina non ha avutoalcun effetto significativo sulla farmacocinetica di metilprednisolone. Midazolam. In volontari sani, la co-somministrazione di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha provocato alterazioni clinicamente significative della farmacocinetica e della farmacodinamica di una dosesingola di 15 mg di midazolam. Nelfinavir. La co-somministrazione di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volteal giorno) ha comportato concentrazioni di azitromicina aumentate. Non sono stati osservati effetti avversi clinicamente significativi e non sono necessari adeguamenti della dose. Rifabutina.
POSOLOGIA
Posologia. La durata del trattamento per ciascuna delle patologie infettive e' indicata di seguito. Popolazione pediatrica di peso corporeosuperiore a 45 kg, adulti: la dose totale di azitromicina e' 1500 mg,distribuiti nell'arco di 3 giorni (500 mg una volta al giorno). In alternativa, la dose puo' essere distribuita nell'arco di 5 giorni (500 mg in dose singola il primo giorno e successivamente 250 mg una volta al giorno). Per uretrite e cervicite da Chlamydia trachomatis non complicate la dose e' 1000 mg in dose orale singola. Per la sinusite, il trattamento e' destinato agli adulti e adolescenti con piu' di 16 anni.Popolazione pediatrica di peso corporeo inferiore a 45 kg: le compresse sono controindicate per questi pazienti. Possono essere usate altreforme farmaceutiche di azitromicina, per esempio le sospensioni. Anziani: negli anziani e' raccomandato lo stesso dosaggio dei pazienti adulti. Poiche' i pazienti anziani possono essere pazienti con condizioniproaritmiche in corso, si raccomanda particolare cautela a causa del rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta. Pazienti con compromissione renale: per i pazienti con danno renale da lieve a moderato non sono necessari aggiustamenti della dose (GFR 10-80 ml/min).Pazienti con compromissione epatica: per pazienti che presentano insufficienza epatica da lieve a moderata non sono necessari aggiustamentidella dose (Child-Pugh di Classe A o B). Modo di somministrazione: azitromicina compresse rivestite con film deve essere somministrata comedose singola giornaliera. Le compresse possono essere assunte indipendentemente dai pasti.
PRINCIPI ATTIVI
Compresse da 250 mg: ciascuna compressa contiene 250 mg di azitromicina come diidrato. Compresse da 500 mg: ciascuna compressa contiene 500mg di azitromicina come diidrato.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
    Servizio di spedizione non disponibile - Consegna evasa solo nell’area metropolitana di Cagliari

Form Contatti

inserisci i tuoi dati
inserisci la tua richiesta
compila captcha e informativa privacy