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AVVERTENZE
La terapia di combinazione deve essere prescritta dopo un'attenta considerazione del rischio beneficio a causa del potenziale aumento del rischio di eventi avversi (inclusa l'insufficienza cardiaca) e dopo la considerazione di opzioni terapeutiche alternative incluse le monoterapie. Cancro alla prostata e tumori di grado elevato. Lo studio REDUCE,uno studio di 4 anni, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha valutato gli effetti di dutasteride 0,5 mg algiorno in confronto al placebo in pazienti ad elevato rischio di cancro alla prostata (comprendente uomini di eta' compresa tra 50 e 75 anni con livelli di PSA tra 2,5 ng/mL e 10,0 ng/mL e con una biopsia negativa per il cancro alla prostata 6 mesi prima dell'arruolamento nellostudio). I risultati di questo studio hanno rilevato un'incidenza maggiore di cancro alla prostata con punteggio Gleason 8-10 negli uomini trattati con dutasteride (n=29, 0,9%) rispetto a quelli trattati con placebo (n=19, 0,6%). La relazione tra dutasteride e cancro alla prostata Gleason 8-10 non e' chiara. Pertanto, gli uomini che assumono il farmaco devono essere regolarmente valutati per il cancro alla prostata).Antigene specifico prostatico (PSA). La concentrazione sierica dell'antigene specifico prostatico (PSA) e' un importante componente per rilevare la presenza di un cancro alla prostata. Il farmaco determina unadiminuzione della concentrazione media dei livelli sierici di PSA dicirca il 50% dopo 6 mesi di trattamento. I pazienti in trattamento devono avere una nuova valutazione del PSA basale stabilita dopo 6 mesi di trattamento. In seguito si raccomanda di controllare i valori di PSAregolarmente. Qualsiasi aumento confermato rispetto al livello piu' basso di PSA durante il trattamento puo' segnalare la presenza di cancro alla prostata o la mancata compliance alla terapia con Avodart e deve essere attentamente valutato, anche se tali valori sono ancora all'interno dell'intervallo normale per gli uomini che non assumono un inibitore della 5-alfa reduttasi. Nell'interpretazione di un valore di PSAper un paziente che assume il farmaco, devono essere valutati per ilconfronto i valori di PSA precedenti. Il trattamento non interferiscecon l'uso del PSA come strumento per supportare la diagnosi di un cancro alla prostata dopo che un nuovo valore basale e' stato stabilito. Ilivelli sierici totali di PSA tornano al valore di base entro 6 mesidall'interruzione del trattamento. Il rapporto tra frazione libera e PSA totale rimane costante anche sotto l'effetto del farmaco. Se il medico sceglie di usare la percentuale libera di PSA per diagnosticare ilcancro alla prostata in uomini trattati con il farmaco, non e' necessario nessun aggiustamento dei valori. Nei pazienti deve essere eseguita un'esplorazione rettale come pure altre valutazioni per il cancro alla prostata prima di iniziare il trattamento e in seguito periodicamente. Eventi avversi cardiovascolari. In due studi clinici di 4 anni, l'incidenza di insufficienza cardiaca (un termine composito degli eventisegnalati, principalmente insufficienza cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia) e' stata lievemente superiore tra i soggetti trattati con la combinazione del farmaco e un alfa bloccante, soprattutto tamsulosina, rispetto a quella riscontrata tra i soggetti non trattati con l'associazione. Tuttavia, l'incidenza di insufficienza cardiaca in questi studi era piu' bassa in tutti i gruppi con trattamento attivo rispetto al gruppo trattato con placebo, e altri dati disponibili per dutasteride o alfa bloccanti non supportano una conclusione su un incremento di rischi cardiovascolari. Neoplasia alla mammella. Ci sono staterare segnalazioni di cancro alla mammella maschile riportate negli uomini trattati con dutasteride negli studi clinici e durante il periodosuccessivo alla commercializzazione. Tuttavia, gli studi epidemiologici non hanno mostrato alcun aumento del rischio di sviluppo di cancroalla mammella maschile con l'uso di inibitori della 5-alfa reduttasi.I medici devono istruire i loro pazienti a segnalare tempestivamente qualsiasi variazione del tessuto della mammella come noduli o secrezione del capezzolo. Capsule non integre. Dutasteride viene assorbita attraverso la pelle, pertanto donne, bambini ed adolescenti devono evitareil contatto con capsule non integre. In caso di contatto con capsulenon integre, l'area interessata deve essere immediatamente lavata conacqua e sapone. Compromissione epatica. Dutasteride non e' stata studiata in pazienti con malattia epatica. Si deve prestare attenzione nella somministrazione di dutasteride a pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitori della testosterone-5-alfa-reduttasi.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Controindicato in: donne, bambini ed adolescenti; pazienti con ipersensibilita' a dutasteride, ad altri inibitori della 5-alfa reduttasi, alla soia, alle arachidi o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti; pazienti con grave compromissione epatica.
DENOMINAZIONE
AVODART 0,5 MG CAPSULE MOLLI
ECCIPIENTI
Nucleo della capsula: mono e digliceridi dell'acido caprilico/capricobutilidrossitoluene (E321). Rivestimento della capsula: gelatina glicerolo, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172), trigliceridi a catena media, lecitina (puo' contenere olio di soia).
EFFETTI INDESIDERATI
In monoterapia. Circa il 19% dei 2167 pazienti trattati con dutasteride durante gli studi clinici della durata di 2 anni, di fase III, controllati con placebo hanno manifestato reazioni avverse durante il primoanno di trattamento. La maggioranza degli eventi sono stati da lievia moderati e si sono manifestati a carico del sistema riproduttivo. Non si e' evidenziato alcun cambiamento nel profilo degli eventi avversinell'estensione degli studi in aperto di ulteriori 2 anni. La seguente tabella mostra le reazioni avverse rilevate dagli studi clinici controllati e dall'esperienza post-marketing. Gli eventi avversi riportatidagli studi clinici sono eventi giudicati dallo sperimentatore come correlati al farmaco (con un'incidenza maggiore o uguale all'1%) segnalati con un'incidenza maggiore nei pazienti trattati con dutasteride rispetto a quelli trattati con placebo durante il primo anno di trattamento. Gli eventi avversi provenienti dall'esperienza post-marketing sono stati identificati dalle segnalazioni spontanee post-marketing; pertanto l'incidenza reale non e' nota: molto comune (>= 1/10); comune (>=1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1000, < 1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000); molto raro (< 1/10.000); non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie dell'apparato riproduttivo edella mammella: impotenza, libido alterata (diminuita), disturbi dell'eiaculazione, disturbi mammari. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche che includono eruzione cutanea, prurito, orticaria, edema localizzato e angioedema. Disturbi psichiatrici: depressione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia (soprattutto perdita di peli dal corpo), ipertricosi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: dolore e gonfiore testicolare. In combinazione con l'alfa bloccante tamsulosina. I dati provenienti dallo studio CombAT a 4 anni che confrontava dutasteride 0,5 mg (n=1623) e tamsulosina 0,4 mg (n=1611) una volta al giorno da sole e in combinazione (n=1610) hanno dimostrato che l'incidenza degli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, durante il primo, il secondo, il terzo e il quarto anno di trattamento, e' stata rispettivamente del 22%, 6%, 4% e 2% con la terapia di combinazione dutasteride/tamsulosina, del 15%, 6%, 3% e 2% con dutasteride in monoterapia e 13%, 5%, 2% e 2% con tamsulosina in monoterapia. La maggior incidenza di eventiavversi nel gruppo in terapia di combinazione nel primo anno di trattamento era dovuta ad una maggior incidenza di disturbi a livello riproduttivo, specificamente disturbi dell'eiaculazione, osservati in questogruppo. I seguenti eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco sono stati segnalati con un'incidenza maggiore o uguale all'1% durante il primo anno di trattamento nello studio CombAT. Patologie del sistema nervoso: capogiri. Patologie cardiache: insufficienza cardiaca (termine composito). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: impotenza, libido alterata (diminuita), disturbi dell'eiaculazione, disturbi mammari. Altri dati. Lo studio REDUCE ha rivelato una maggiore incidenza di cancro alla prostata di punteggio Gleason 8-10 in uomini trattati con dutasteride rispetto al placebo. None' stato stabilito se l'effetto di dutasteride nel ridurre il volume della prostata o fattori correlati allo studio, abbiano influenzato i risultati di questo studio. Quanto segue e' stato segnalato negli studiclinici e nell'impiego post-marketing: cancro della mammella maschile. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Controindicato nelle donne. Come altri inibitori della 5-alfa reduttasi, dutasteride inibisce la conversione del testosterone a diidrotestosterone e puo', se somministrata ad una gestante, inibire lo sviluppo dei genitali esterni nel caso di un feto di sesso maschile. Nel liquidoseminale di soggetti che assumevano 0,5 mg al giorno sono state trovate piccole quantita' di dutasteride. Non e' noto se un feto di sesso maschile possa subire effetti negativi nel caso che la madre sia esposta al liquido seminale di un paziente in trattamento con dutasteride (il rischio e' maggiore durante le prime 16 settimane di gravidanza). Come con tutti gli inibitori della 5-alfa reduttasi, quando la "partner"del paziente e' in gravidanza o puo' diventarlo, si raccomanda che ilpaziente eviti l'esposizione della propria "partner" al liquido seminale tramite l'uso di un profilattico. Non e' noto se dutasteridevengaescreta nel latte umano. E' stato riportato che dutasteride interferisce sulle caratteristiche del seme (riduzione nella conta spermatica, nel volume del seme e nella motilita' spermatica) nei soggetti sani. Non si puo' escludere la possibilita' di una riduzione della fertilita'maschile.
INDICAZIONI
Trattamento dei sintomi da moderati a gravi dell'iperplasia prostaticabenigna (IPB). Riduzione del rischio di ritenzione urinaria acuta e dell'intervento chirurgico in pazienti con sintomi da moderati a gravidell'iperplasia prostatica benigna.
INTERAZIONI
Effetti degli altri farmaci sulla farmacocinetica di dutasteride. Usoconcomitante di inibitori del CYP3A4 e/o inibitori della glicoproteinaP. Dutasteride e' eliminata principalmente tramite metabolismo. Studiin vitro indicano che questo metabolismo e' catalizzato da CYP3A4 e CYP3A5. Non sono stati effettuati studi formali di interazione con potenti inibitori del CYP3A4. Tuttavia, nel corso di uno studio di farmacocinetica, in un piccolo numero di pazienti trattati contemporaneamentecon verapamil o diltiazem (moderati inibitori del CYP3A4 ed inibitoridella glicoproteina P) le concentrazioni sieriche di dutasteride risultavano mediamente aumentate da 1,6 a 1,8 volte in confronto agli altri pazienti. L'associazione a lungo termine di dutasteride con farmaciche sono potenti inibitori dell'enzima CYP3A4 (es. ritonavir, indinavir, nefazodone, itraconazolo, chetoconazolo somministrati oralmente) puo' aumentare le concentrazioni sieriche di dutasteride. Non e' probabile che si verifichi una ulteriore inibizione della 5-alfa reduttasi inseguito all'aumentata esposizione a dutasteride. Tuttavia una riduzione nella frequenza di dosaggio di dutasteride puo' essere presa in considerazione se si osservano effetti collaterali. Si deve considerare che in caso di inibizione enzimatica, la lunga emivita puo' essere ulteriormente prolungata e possono essere necessari piu' di 6 mesi di terapia concomitante prima di raggiungere un nuovo stato stazionario. La farmacocinetica di dutasteride non e' influenzata dalla somministrazione di 12 g di colestiramina un'ora dopo la somministrazione di una singola dose di 5 mg di dutasteride. Effetti di dutasteride sulla farmacocinetica di altri farmaci. Dutasteride non ha effetti sulla farmacocinetica di warfarin o di digossina. Cio' indica che dutasteride non inibisce/induce il CYP2C9 o il trasportatore glicoproteina P. Studi di interazione in vitro indicano che dutasteride non inibisce gli enzimi CYP1A2, CYP2D6, CYP2C9, CYP2C19 o CYP3A4. Durante un piccolo studio (N=24)della durata di 2 settimane su maschi volontari sani, dutasteride (0,5 mg al giorno) non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di tamsulosina o di terazosina. Non ci sono state nemmeno indicazioni di interazioni farmacodinamiche in questo studio.
POSOLOGIA
Puo' essere somministrato da solo o in combinazione con l'alfa bloccante tamsulosina (0,4 mg). Adulti (inclusi gli anziani). La dose raccomandata e' una capsula (0,5 mg) al giorno per via orale. Le capsule devono essere deglutite intere e non devono essere masticate o aperte poiche' il contatto con il contenuto della capsula puo' provocare un'irritazione della mucosa orofaringea. Le capsule possono essere assunte cono senza cibo. Sebbene sia possibile osservare un precoce miglioramento, possono essere richiesti fino a 6 mesi prima di ottenere una risposta al trattamento. Non e' richiesto aggiustamento della dose negli anziani. Compromissione renale. L'effetto della compromissione renale sulla farmacocinetica di dutasteride non e' stato studiato. Non e' previsto aggiustamento della dose in pazienti con compromissione renale. Compromissione epatica. L'effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di dutasteride non e' stato studiato pertanto si deve usare attenzione nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L'uso di dutasteride e' controindicato nei pazienti con grave compromissione epatica.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula contiene 0,5 mg di dutasteride.