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ALPRAZOLAM MY*OS GTT 20ML

ALPRAZOLAM MY*OS GTT 20ML

MYLAN SpA
minsan: 035856044
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AVVERTENZE
Una certa perdita dell'efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine puo' svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane. L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) puo' condurre allosviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischiodi dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso e' maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcol. La farmacodipendenza puo' verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senza fattori di rischio individuati. Vi e' un rischio maggiore di farmacodipendenza con l'uso combinato di differenti benzodiazepine indipendentemente dalle indicazioni dell'ansiolitico o ipnotico. Sono anche stati riportati casi di abuso. Una volta che la dipendenza fisica si e'sviluppata, la sospensione improvvisa del trattamento sara' accompagnata da sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilita'. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi:derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremita', ipersensibilita' alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche. All'interruzione del trattamento puo' presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono informa aggravata. Puo' essere accompagnata da altre reazioni, compresii cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiche' il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo e' maggiore dopola sospensione brusca del trattamento, effettuare una diminuzione graduale del dosaggio. La durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile a seconda delle indicazioni, ma non deve superare le 4 settimane per l'insonnia e le 8-12 settimane e nel caso dell'ansia, compreso un periodo di sospensione graduale. L'estensione della terapia oltre questo periodo non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Informare il paziente quando il trattamento e' iniziato che esso sara' di durata limitata e spiegare precisamente come diminuireil dosaggio progressivamente. Inoltre e' importante che il paziente sia informato della possibilita' di fenomeni di rimbalzo, minimizzandoquindi l'ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale. Vi sono indicazioni che, nel caso di benzodiazepine con breve durata di azione, si possono manifestare fenomeni da astinenza nell'intervallo tra le somministrazioni, soprattutto quando il dosaggio e' alto. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione e' importante avvisare il paziente che e' sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiche' possono presentarsi sintomi di astinenza. Interruzione del trattamento: ridurre il dosaggio gradualmente dal momento che l'interruzione brusca o troppo veloce puo' portare alla comparsa di sintomi da astinenza. Occasionalmente possono comparire episodi convulsivi da astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam. Questi sintomi, specialmente i piu' gravi, sono generalmente piu' comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi eccessive per prolungati periodi di tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche a seguito di brusca interruzione della somministrazione di dosaggi terapeutici di benzodiazepine.Pertanto evitare l'interruzione brusca e prescrivere una riduzione graduale del dosaggio. Durante la sospensione del farmaco in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte, si possono osservaresintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simulanoquelli tipici da astinenza. Le benzodiazepine possono indurre amnesiaanterograda. Cio' accade piu' spesso parecchie ore dopo l'ingestione del farmaco. Quando si usano benzodiazepine e' noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato e altre alterazioni del comportamento. Se cio' dovesse avvenire, l'uso del medicinale deve essere sospeso. Tali reazioni possono essere abbastanza gravi. Tali reazioni sono piu' frequenti nei bambini e negli anziani. Durante l'uso di benzodiazepine puo' essere smascherato uno stato depressivo preesistente. La sicurezza e l'efficacia dialprazolam non e' stata stabilita nei bambini e negli adolescenti aldi sotto dei 18 anni. Pertanto, l'uso di alprazolam non e' raccomandato. Si raccomanda il principio generale di utilizzare la piu' bassa dose efficace in pazienti anziani e/o debilitati per impedire lo sviluppodi atassia o sedazione. Egualmente, una dose piu' bassa e' suggeritaper i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Si raccomanda cautela nel trattamentodi pazienti con ridotta funzionalita' renale o insufficienza epaticada lieve a moderata, mentre nei pazienti con grave insufficienza epatica, le benzodiazepine non sono indicate in quanto possono precipitarel'encefalopatia. Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. In pazienti con depressione maggiore o ansia associata a depressione, le benzodiazepine e le sostanze benzodiazepino-simili non devono essere usate da sole per trattare la depressione in quanto possono precipitare o aumentare il rischio disuicidio. Pertanto, l'alprazolam deve essere usato con cautela e la prescrizione deve essere limitata nei pazienti con segni e sintomi di undisturbo depressivo o tendenze suicide. Non usare alprazolam in queipazienti nei quali la depressione e' caratterizzata da rallentamento psicomotorio; in pazienti affetti da depressione endogena, bipolare o con sintomi psicotici. L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesieffetti da interazione. L'alprazolam in pazienti gravemente depressio con tendenze suicide deve essere somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata. Dal momento che nel disturbo da attacchi di panico si osserva una concomitante patologia depressiva maggiore primaria e secondaria con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati, e' importante che la medesima precauzione sia presa quando alprazolam e' impiegato a dosi maggiori per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico analogamente all'uso di un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio.Questo prodotto contiene etanolo.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Ansiolitici.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, alle benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; alprazolam e' controindicato nei pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso; il prodotto puo' essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono unaterapia appropriata; le benzodiazepine sono inoltre controindicate inpazienti con miastenia grave, grave insufficienza respiratoria, sindrome da apnea notturna, insufficienza epatica grave; non somministrare ai bambini.
DENOMINAZIONE
ALPRAZOLAM MYLAN GENERICS ITALIA 750 MCG /1 ML GOCCE ORALI, SOLUZIONE
ECCIPIENTI
Glicole propilenico, etanolo, saccarina sodica, aroma amarena, acqua depurata.
EFFETTI INDESIDERATI
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate e riportate duranteil trattamento con alprazolam in base alla frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non noto. Patologie del sistema endocrino. Non comune: iperprolattinemia. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, nausea; non comune: vomito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Non comune: astenia, irritabilita'; non noto: edemaperiferico. Patologie epatobiliari. Non comune: funzione epatica anormale, itterizia; non noto: epatite. Esami diagnostici. Non comune: alterazioni del peso, aumento pressione intraoculare. Disturbi psichiatrici. Comune: confusione, depressione; non comune: allucinazioni, rabbia, comportamento aggressivo ed ostile, ansia, agitazione, alterazioni della libido, insonnia, pensieri anomali, nervosismo, eccitazione. Patologie del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione dell'appetito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: debolezza muscoloscheletrica. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sedazione, sonnolenza; comune: atassia, disturbidel coordinamento, perdita di memoria, linguaggio disarticolato, difficolta' nella concentrazione, vertigini, mal di testa, stordimento; noncomune: amnesia, distonia, tremore; non noto: manifestazioni autonome. Patologie del sistema riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione sessuale, irregolarita' del ciclo mestruale. Patologie renalied urinarie. Non comune: incontinenza, ritenzione urinaria. Patologiedella cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: dermatite; non noto: angioedema. L'uso del medicinale (anche in dosi terapeutiche) puo'portare allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocare sintomi di astinenza o di rimbalzo. Si puo' verificare uno stato di dipendenza psichica. Sono stati riportati casi di abuso di benzodiazepine. Gli eventuali effetti indesiderati di alprazolamvengono osservati generalmente all'inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi.Come con altre benzodiazepine si possono manifestare in rari casi reazioni paradosse, quali eccitazione. Associate all'impiego di ansiolitici benzodiazepinici, alprazolam compreso, sono state inoltre segnalatele seguenti reazioni avverse: anoressia, affaticamento. Amnesia: anche se per alprazolam ad oggi non sono pervenute segnalazioni in merito,le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda. Questa puo'avvenire anche ai dosaggi terapeutici ed il rischio aumenta ai dosaggipiu' alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento. Depressione: durante l'uso di benzodiazepine puo' essere smascherato uno stato depressivo preesistente. Reazioni psichiatriche e paradosse: le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilita', aggressivita', delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Tali reazioni possono essere abbastanza gravi: sono piu' probabili negli anziani. Dipendenza: l'uso dibenzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) puo' condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia puo' provocarefenomeni da rimbalzo o da astinenza. Puo' verificarsi dipendenza psichica. Sono stati riportati casi di abuso di benzodiazepine. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Una grande quantita' di dati sulla base di studi di coorte indicano che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non e'associata con un aumento del rischio di malformazione maggiore. Tuttavia, alcuni studi epidemiologici iniziali caso-controllo hanno trovatoun aumento del rischio di schisi orale. I dati indicano che il rischiodi avere un bambino con schisi orale dopo esposizione materna alle benzodiazepine, e' inferiore a 2/1000 in confronto con un tasso previstoper tali difetti di circa 1/1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e/o il terzo trimestre di gravidanza, ha evidenziato una diminuzione dei movimenti attivi fetali e una variabilita' del ritmo cardiaco fetale. Quandoil trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durantel'ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si puo' verificare la sindrome floppy infant come ipotonia assiale e problemi nella suzione che portano ad uno scarso aumento di peso. Se, per gravi motivi medici, il prodotto e' somministrato durante l'ultimo periodo della gravidanza o durante il travaglio alle dosi elevate, possono verificarsieffetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione respiratoria. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3settimane, secondo l'emivita del prodotto. A dosi elevate, possono comparire depressione respiratoria o apnea e ipotermia nel neonato. Inoltre, i sintomi di astinenza neonatale con ipereccitabilita', agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anchese non si osserva la sindrome floppy infant. La comparsa di sintomi daastinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento della sostanza. Tenendo conto di questi dati, l'uso di alprazolam durante la gravidanza puo' essere preso in considerazione, se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettate. Se il trattamentocon alprazolam e' necessario durante l'ultima parte della gravidanza,si devono evitare alti dosi e si devono monitorare nei neonati i sintomi di astinenza e/o la sindrome floppy infant. A causa di potenzialirischi di malformazioni congenite, gia' osservate con altre benzodiazepine, non somministrare il farmaco nel primo trimestre di gravidanza.Se il prodotto viene prescritto ad una donna in eta' fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziareuna gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguardala sospensione del medicinale. Inoltre, neonati, nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate dellagravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentareun certo rischio di sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo post-natale. Bassi livelli di alprazolam vengono escreti nel latte materno. Comunque alprazolam non e' raccomandato durante l'allattamento.
INDICAZIONI
Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa; attacchi di panico con o senza agorafobia;le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo e' grave,disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.
INTERAZIONI
Le benzodiazepine producono un effetto additivo quando co-somministrate con alcol o altri deprimenti del SNC. L'assunzione concomitante conalcol non e' raccomandata. L'effetto sedativo puo' essere aumentato quando il medicinale e' assunto congiuntamente ad alcol. Cio' influenzanegativamente la capacita' di guidare o di usare macchinari. Deve essere prestata particolare attenzione con farmaci deprimenti la funzionerespiratoria come gli oppioidi (analgesici, antitussivi e trattamentisostitutivi), in particolare nelle persone anziane. Alprazolam deve essere usato con cautela in combinazione con altri deprimenti del SNC. Si puo' verificare l'aumento dell'effetto depressivo centrale nel casodi uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, alcuni agenti antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici, oppioidi, anticonvulsivanti e antistaminici-H1 sedativi. Nel caso di analgesici narcotici puo' avvenire aumento dell'euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica. Possonoverificarsi interazioni farmacocinetiche quando alprazolam viene somministrato insieme a farmaci che inibiscono l'enzima epatico CYP3A4, che aumentano i livelli plasmatici di alprazolam. La co-somministrazionedi alprazolam con forti inibitori del CYP3A4 come antifungini azolici(ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo), gli inibitori della proteasi o di alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina,telitromicina) deve essere effettuata con cautela e deve essere presain considerazione una riduzione sostanziale della dose. Composti cheinibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P 450) possono aumentare l'attivita' delle benzodiazepine. In grado inferiore,questo si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto per coniugazione. Le concentrazioni plasmatiche allo steady-state di imipramina e desipramina aumentano rispettivamente del 31% e del20% a seguito di somministrazione concomitante di alprazolam in dosifino a 4 mg/die. Sono state descritte interazioni cinetiche tra le benzodiazepine ed altri farmaci. Per esempio, la clearance dell'alprazolam e di alcune altre benzodiazepine puo' essere diminuita dalla somministrazione concomitante di cimetidina o antibiotici macrolidi. Il significato clinico di questi effetti non e' stato definito.
POSOLOGIA
Il dosaggio ottimale di alprazolam va individualizzato a seconda dellagravita' dei sintomi e della risposta soggettiva del paziente. Le indicazioni posologiche riportate coprono le esigenze della maggior partedei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio piu' elevato le dosi vanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti collaterali. In questi casi e' consigliabile aumentare prima la dose serale diquella diurna tranne nei pazienti affetti da agorafobia e/o disturboda attacchi di panico. In tal caso si veda il paragrafo dedicato. In generale, i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici osedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici. Siconsiglia di usare sempre la dose piu' bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia. In caso di effetti collaterali gia' conla somministrazione iniziale si consiglia di diminuire il dosaggio. Il trattamento deve essere il piu' breve possibile. I pazienti devono essere rivalutati regolarmente e la necessita' di un trattamento continuato deve essere valutata attentamente particolarmente se il pazientee' senza sintomi. La dose massima non deve essere superata. La dosa serale del farmaco deve essere assunta prima di andare a letto. 10 goccecorrispondono a 250 mcg di alprazolam, 20 gocce a 500 mcg. Ansia: ladose iniziale varia da 0,25 a 0.50 mg 3 volte al di'. Questo dosaggioverra' aumentato secondo le esigenze del paziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise per una durata non superiore a 8-12 settimane compreso un periodo di sospensione graduale. Indeterminati casi, puo' essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, cio' non deve avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente. Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave e/o in presenza di malattie organiche debilitanti si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2-3 volte al giorno e diaumentare in caso di necessita', solo se tollerato. Agorafobia e disturbo da attacchi di panico: nei pazienti con agorafobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico, la dose iniziale e' di 0,5 - 1 mg, somministrata primadi coricarsi, per uno o due giorni. La dose deve quindi essere adattata secondo la risposta del singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni tre o quattro giorni. Gli incrementi di dosaggio possono essere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino e infine nel pomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4 volte al giorno per una durata non superiore a 8 mesi. In uno studio multicentrico internazionale che ha coinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera e' stata 5,7 mg/die: soltanto in alcuni rari casi e' stato necessario raggiungere 10 mg/die. Interruzione della terapia: come buona regola clinica, la somministrazione deve essere sospesa lentamente. Si suggerisce di ridurre il dosaggio giornaliero di non piu' di 0,5 mg ogni tre giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora piu' graduale. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di alprazolam non sono statestabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni, pertanto l'uso di alprazolam non e' raccomandato.
PRINCIPI ATTIVI
Alprazolam.

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