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ACEDIUR*12CPR 50MG+25MG

ACEDIUR*12CPR 50MG+25MG

A.MENARINI IND.FARM.RIUN.Srl
minsan: 025767017
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 Bassa disponibilità

AVVERTENZE
Captoril. Ipotensione sintomatica: piu' probabile con deplezione di volume e/o sodio a seguito di un'intensa terapia diuretica, restrizionesalina nella dieta, diarrea, vomito o emodialisi. Correggere prima ladeplezione di volume e/o sodio e considerare dose iniziale piu' bassa.Con malattia ischemica cardiovascolare o cerebrovascolare un'eccessiva diminuzione della pressione aumenta il rischio di infarto del miocardio o di ictus. Con ipotensione, mettere in posizione supina ed effettuare infusione venosa di soluzione salina. Con stenosi bilaterale dell'arteria renale o una stenosi dell'arteria in un singolo rene funzionante aumenta il rischio di ipotensione e di insufficienza renale. Una perdita di funzione renale puo' manifestarsi anche con lievi modificazioni della creatinina sierica. Specie nelle prime settimane, si puo' manifestare angioedema delle estremita', del viso, delle labbra, delle membrane mucose, della lingua, della glottide, o della laringe: interrompere prontamente. Angioedema che coinvolge la lingua, la glottide o la laringe puo' essere fatale. Con co-somministrazione di inibitori dimTOR si puo' essere esposti a un rischio maggiore di angioedema. Riportata tosse non produttiva, persistente, che si risolve con l'interruzione della terapia. Sospendere se si sviluppa ittero o marcati incrementi degli enzimi epatici. Puo' manifestarsi iperkaliemia. Cautela con una ostruzione valvolare e del tratto di efflusso del ventricolo sinistro, ed evitare in caso di shock cardiogeno e di ostruzione significativa dal punto di vista emodinamico. Segnalate neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia. Cautela con malattie del collageno, in terapia con immunosoppressori, allopurinolo o procainamide o con una combinazione di questi fattori di rischio specie in presenza di una pre-esistente disfunzione renale: alcuni sviluppano infezioni gravi che inalcuni casi non rispondono ad una intensa terapia antibiotica. Segnalare ogni segno di infezione. Sospendere in caso di neutropenia accertata o sospetta. Nella maggior parte dei pazienti, la conta dei neutrofili torna rapidamente alla normalita' alla sospensione del captopril. Sipuo' manifestare proteinuria specie nei pazienti con disfunzione renale pre-esistente o in trattamento con dosi di ACE-Inibitori relativamente elevate. Con precedente malattia renale effettuare determinazionidelle proteine urinarie prima del trattamento e poi periodicamente. Cautela nei pazienti trattati con ACE-Inibitori sottoposti a trattamentodesensibilizzante con veleno di imenotteri causa reazioni anafilattoidi prolungate, tali da mettere in pericolo di vita: si evitano questereazioni con la temporanea sospensione dell'ACE-Inibitore, ma ricompaiono in seguito ad una incauta risomministrazione. Riportate reazioni anafilattoidi in emodialisi con membrane ad alto flusso sottoposti ad aferesi delle lipoproteine a bassa densita' per adsorbimento con destran-solfato: considerare l'impiego di differenti tipi di membrane o di diverse classi di farmaci. Con chirurgia maggiore o durante trattamentocon anestetici che diminuiscono la pressione arteriosa puo' manifestarsi ipotensione: si puo' ricorrere ad una espansione del volume. Controllare la glicemia con precedente trattamento con antidiabetici oralio insulina. Acediur e' apparentemente meno efficace nell'abbassare lapressione sanguigna nella popolazione nera, causa stati a bassa reninanella popolazione nera ipertesa. Uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren: aumenta ilrischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale; co-somministrazione controindicata. Se necessaria la terapiadel duplice blocco: supervisione di uno specialista, con stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Con nefropatia diabetica non usare insieme gli ACE- inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II. Idroclorotiazide. Con malattia renale: iperazotemia. Con disfunzionerenale: effetti da accumulo di farmaco. Se la disfunzione renale progressiva diviene evidente effettuare attento riesame della terapia, considerando una sospensione della terapia diuretica. Cautela con disfunzione epatica o malattia epatica progressiva: le alterazioni minime deiliquidi o del bilancio elettrolitico puo' portare a coma epatico. Sipuo' alterare la tolleranza al glucosio: nei diabetici aggiustare la dose dell'insulina o degli ipoglicemizzanti orali. Un diabete latente puo' rendersi manifesto. Aumenti dei livelli di colesterolo e dei trigliceridi. Puo' manifestarsi iperuricemia o addirittura gotta franca. Determinare periodicamente gli elettroliti sierici, a intervalli appropriati. Puo' presentarsi squilibrio idro-elettrolitico. Sebbene puo' svilupparsi ipopotassiemia, la concomitante terapia con captopril puo' ridurre l'ipopotassiemia indotta dal diuretico. Rischio di ipopotassiemia. Un'ipopotassiemia da diluizione puo' determinarsi nei pazienti edematosi nelle giornate molto calde. Puo' diminuire l'escrezione urinariadi calcio e causare un'intermittente, lieve elevazione del calcio sierico. Una marcata ipercalcemia puo' essere la spia di un'iperparatiroidismo nascosto: interrompere prima di effettuare analisi per la funzione paratiroidea. Aumento dell'escrezione urinaria di magnesio che puo'risultare in ipomagnesiemia. Le sulfonamidi o i medicinali derivati dalla sulfonamide possono causare una reazione idiosincratica, con conseguente miopia transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato puo' causare perdita permanente della vista: interrompere il prima possibile. Considerare un prontotrattamento medico o chirurgico se la pressione intraoculare rimane incontrollata. Aumento del rischio di cancro della pelle non-melanoma associato all'aumento cumulativo della dose di idroclorotiazide assunta.Informare del rischio di NMSC, controllare regolarmente la cute e segnalare subito nuove lesioni. L'idroclorotiazide puo' produrre un risultato positivo in un test anti-doping. Reazioni di ipersensibilita' possono manifestarsi in pazienti con storia o meno di allergia o asma bronchiale. Riportata la possibilita' di una recrudescenza o di una attivazione di Lupus Eritematoso Sistemico. Combinazione captopril/idroclorotiazide. Non iniziare durante la gravidanza. Pianificata una gravidanza ricorrere ad antipertensivi alternativi, con comprovato profilo disicurezza per l'uso in gravidanza, se non e' essenziale il proseguimento della terapia. Diagnosticata una gravidanza, interrompere subito ediniziare una terapia alternativa. Effettuare regolare monitoraggio dei livelli di potassio. Si raccomanda di non usare il farmaco in associazione con litio causa potenziale tossicita' di quest'ultimo. Il farmaco contiene lattosio.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
ACE (Enzima di conversione dell'Angiotensina)-Inibitori, associazioni.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo captopril o a qualsiasi altro ACE-Inibitore o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati. Ipersensibilita' al principio attivo idroclorotiazide o ad altri farmaci derivati dalle sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati. Storiadi angioedema associato ad una precedente terapia con ACE-Inibitori. Edema angioneurotico ereditario/idiopatico. Grave insufficienza renale(clearance della creatinina < 30 ml/min). Grave insufficienza epatica.Secondo e terzo trimestre di gravidanza. L'uso concomitante di Acediur con medicinali contenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR <60 ml/min/1.73m^2).
DENOMINAZIONE
ACEDIUR COMPRESSE
ECCIPIENTI
50 mg + 15 mg contiene: cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, lattosio monoidrato, magnesio stearato, acido stearico. 50 mg +25 mg contiene: cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, lattosio monoidrato, magnesio stearato, acido stearico, colore E110.
EFFETTI INDESIDERATI
La frequenza e' stata definita secondo la seguente convenzione: moltocomune (>= 1/10), comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (lafrequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).Captoril. Effetti indesiderati riportati con captopril e/o terapia conACE-Inibitori comprendono. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: neutropenia/agranulocitosi, pancitopenia soprattutto in pazienti con disfunzione renale, anemia (compresa l'aplastica e l'emolitica), trombocitopenia, linfoadenopatia, eosinofilia. Disturbi del sistema immunitario: malattie autoimmuni e/o positivita' per gli anticorpi anti-nucleo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: anoressia; molto raro: iperpotassiemia, ipoglicemia. Disturbi psichiatrici. Comune: disturbi del sonno; molto raro: confusione, depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune: alterazione del gusto, vertigini. raro: sonnolenza, cefalea e parestesia; molto raro: accidenti cerebrovascolari, incluso l'ictus, e sincope. Patologie dell'occhio. Molto raro:visione offuscata. Patologie cardiache. Non comune: tachicardia o tachiaritmia, angina pectoris, palpitazioni; molto raro: arresto cardiaco,shock cardiogeno. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione, sindrome di Reynaud, arrossamento, pallore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse secca, irritante (non produttiva) edispnea; molto raro: broncospasmo, rinite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, irritazione gastrica, dolore addominale, diarrea, costipazione, secchezza delle fauci; raro: stomatite/ulcerazioni aftose; molto raro: glossite, ulcera peptica, pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto raro: disfunzione epatica e colestasi (incluso ittero), epatiti inclusa la necrosi, aumento degli enzimi epatici e bilirubina. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito con o senza arrossamento,eruzione cutanea e alopecia; non comuni: angioedema; molto raro: orticaria, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, fotosensibilita', eritroderma, reazioni penfigoidi e dermatite esfoliativa. Patologiedel sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro:mialgia, artralgia. Patologie renali e urinarie. Raro: disfunzione renale inclusa l'insufficienza renale, poliuria, oliguria, pollachiuria;molto raro: sindrome nefrosica. Patologie dell'apparato riproduttivo edella mammella. Molto raro: impotenza, ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune:dolore toracico, affaticabilita', malessere; molto raro: febbre. Esamidiagnostici. Molto raro: proteinuria, eosinofilia, iperpotassiemia, iposodiemia, iperazotemia, ipercreatininemia, iperbilirubinemia, diminuzione dell'emoglobina, dell'ematocrito, dei leucociti, delle piastrine, positivita' per gli anticorpi anti-nucleo, VES elevata. Idroclorotiazide. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Frequenza "non nota": cancro cutaneo non melanoma (carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose). Descrizione di reazioni avverse selezionate. Cancro cutaneo non melanoma: sulla base dei dati disponibili provenienti da studi epidemiologici, e' stata osservata un'associazione tra HCTZ e NMSC, correlata alla dose cumulativa assunta. Infezioni ed infestazioni: scialoadenite. Patologie del sistema emolinfopoietico: leucopenia, neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica ed emolitica, depressione midollare. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: anoressia, iperglicemia, glicosuria, iperuricemia, squilibrio elettrolitico (compresa l'iposodiemia e l'ipopotassiemia), aumento del colesterolo e dei trigliceridi. Disturbi psichiatrici: agitazione, depressione, disturbi del sonno. Patologie del sistemanervoso: perdita dell'appetito, parestesie, sensazione di testa leggera. Patologie dell'occhio: xantopsia, transitoria visione offuscata, miopia acuta e glaucoma secondario acuto ad angolo chiuso. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigine. Patologie cardiache: ipotensione posturale, aritmie cardiache. Patologie vascolari: angioite necrotizzante (vasculiti, vasculiti cutanee). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: disturbi respiratori (inclusi polmonite ed edema polmonare). Patologie gastrointestinale: irritazione gastrica, diarrea,costipazione, pancreatite. Patologie epatobiliare: ittero (ittero colestatico intraepatico). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni di fotosensibilita', arrossamento, reazioni simil-lupoidi,riattivazione di Lupus Eritematoso Cutaneo, orticaria, reazioni anafilattiche, necrolisi epidermotossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: spasmi muscolari. Patoplogie renalie urinarie: disfunzione renale, nefrite interstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: febbre, debolezza. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso di ACE inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestredi gravidanza. L'uso di ACE inibitori e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilodi sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia consideratoessenziale il proseguimento della terapia con un ACE inibitore. Quandoviene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitorideve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donna l'esposizione adACE inibitori durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione adun ACE inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE inibitori devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Idroclorotiazide: c'e'limitata esperienza con idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre. Gli studi sugli animali sono insufficienti. Idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al suo meccanismo d'azione l'uso di idroclorotiazide durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza puo' compromettere la perfusione feto placentaree puo' causare effetti fetali e neonatali come ittero, alterazioni del bilancio elettrolitico e trombocitopenia. Idroclorotiazide in caso di prolungata esposizione, durante il terzo trimestre di gravidanza, puo' causare un'ischemia feto-placentare e rischio di ritardo nella crescita. Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell'edema gestazionale, l'ipertensione gestazionale o la preeclampsia a causa del rischio di riduzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare senza un effetto benefico sul decorso della malattia. Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell'ipertensionein donne in gravidanza eccetto che in rare situazioni dove nessun altro trattamento potrebbe essere usato. Allattamento Captopril: limitatidati di farmacocinetica dimostrano concentrazioni molto basse nel latte materno. Sebbene queste concentrazioni sembrano essere clinicamenteirrilevanti, l'uso del farmaco in allattamento non e' raccomandato peri neonati pretermine e nelle prime settimane dopo il parto, a causa del rischio ipotetico di effetti cardiovascolari e renali e perche' nonc'e' abbastanza esperienza clinica. Nei neonati piu' grandi, se ritenuto necessario per la madre, il farmaco puo' essere assunto durante l'allattamento, ma in questo caso il neonato deve essere seguito per lapossibile comparsa di effetti avversi. Idroclorotiazide. Idroclortiazide viene escreta nel latte materno in piccole quantita'. I diuretici tiazidici ad alte dosi provocano intensa diuresi che puo' inibire la produzione di latte. Si puo' verificare ipersensibilita' ai medicinali derivati dalla sulfonamide, ipopotassiemia ed ittero nucleare. L'uso del farmaco durante l'allattamento al seno non e' raccomandato. Se il farmaco viene assunto durante l'allattamento, le dosi devono essere mantenute ai livelli piu' bassi possibili.
INDICAZIONI
Trattamento dell'ipertensione essenziale. Questa combinazione fissa e'indicata per i pazienti la cui pressione sanguigna non sia adeguatamente controllata con captopril da solo o con idroclorotiazide da sola.
INTERAZIONI
Captoril. Diuretici risparmiatori di potassio o supplementi del potassio: gli ACE-Inibitori attenuano la perdita di potassio indotta dal diuretico. I diuretici risparmiatori di potassio (spironolattone, triamterene o amiloride), supplementi di potassio, sostituti salini contenenti potassio possono portare ad un incremento della potassiemia. Se l'uso concomitante e' indicato a causa di una manifesta ipopotassiemia, devono essere usati con cautela e con frequenti controlli del potassio sierico. Diuretici (tiazidici o diuretici dell'ansa): un precedente trattamento con alte dosi di diuretici puo' portare ad una deplezione divolume e al rischio di ipotensione al momento di iniziare la terapia con captopril. Gli effetti ipotensivi possono essere ridotti dalla sospensione del diuretico, da un aumento del volume o dall'introito di sale, o iniziando la terapia con basse dosi di captopril. Tuttavia, in studi specifici con idroclorotiazide o furosemide, non sono state osservate interazioni farmacologiche di significato clinico. Altri antipertensivi: il captopril e' stato somministrato con sicurezza insieme ad altri antipertensivi di comune impiego (beta-bloccanti e calcio-antagonisti a lunga durata d'azione). L'uso concomitante di questi farmaci puo' aumentare gli effetti ipotensivi del captopril. Il trattamento con nitroglicerina e altri nitrati, o altri vasodilatatori, dovrebbe essereimpiegato con cautela. ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiorefrequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta)rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS. Trattamento dell'infarto acuto del miocardio: captopril puo' essere usato insieme ad acido acetilsalicilico (ai dosaggi cardiologici), trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati in pazienti con infarto del miocardio. Antidepressivi triciclici/Antipsicotici: gli ACE-Inibitori possono potenziare gli effetti ipotensivi di alcuni antidepressivi triciclici ed antipsicotici. Si puo' manifestare ipotensione posturale. Allopurinolo,procainamide, citostatici o agenti immunosoppressivi: la contemporanea somministrazione di ACE-Inibitori puo' portare ad un maggior rischiodi leucopenia specialmente quando questi ultimi vengono utilizzati indosi piu' elevate di quelle normalmente raccomandate. Simpaticomimetici: possono ridurre gli effetti antipertensivi degli ACE-Inibitori; ipazienti devono essere controllati con attenzione. Antidiabetici: studi farmacologici hanno dimostrato che gli ACE-Inibitori, compreso il captopril, possono potenziare gli effetti ipoglicemizzanti dell'insulinae degli antidiabetici orali come la sulfonilurea nei diabetici. Nel caso in cui questa interazione molto rara si dovesse verificare, puo' essere necessario ridurre la dose dell'antidiabetico durante il trattamento simultaneo con ACE-Inibitori. Inibitori di mTOR (ad es., sirolimus, everolimus, temsirolimus) : i pazienti che assumono una terapia coninibitori di mTOR possono essere esposti a un maggiore rischio di angioedema. Cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo): i pazienti cheassumono cotrimossazolo concomitante (trimetoprim/sulfametossazolo) possono essere esposti a un maggiore rischio di iperkaliemia. Idroclorotiazide. Amfotericina B (parenterale), carbenoxolone, corticosteroidi,corticotropina (ACTH) o lassativi stimolanti: l'idroclorotiazide puo'intensificare lo squilibrio elettrolitico, particolarmente l'ipopotassiemia. Sali di calcio: in caso di somministrazione contemporanea condiuretici tiazidici, si manifestano livelli aumentati di calcemia in conseguenza di una ridotta escrezione. Glicosidi cardiaci: l'ipopotassiemia indotta dai diuretici aumenta la possibilita' di intossicazione digitalica. Colestiramina e colestipol: possono ritardare o diminuire l'assorbimento dell'idroclorotiazide. I diuretici derivati dalla sulfonamide devono essere somministrati almeno un'ora prima o da quattro a sei ore dopo questi farmaci. Rilassanti muscolari non-depolarizzanti (ad es. tubocurarina cloridrato): gli effetti di queste sostanze possonoessere potenziati dall'idroclorotiazide. Medicinali associati a torsione di punta: a causa del rischio di ipopotassiemia, si deve usare cautela nella co-somministrazione di Acediurcon medicinali associati a torsione di punta, quali alcuni antiaritmici, antipsicotici ed altri medicinali noti per indurre torsione di punta. Combinazione captopril/idroclorotiazide. Litio: aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicita' da litio sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio ed ACE-Inibitori. L'uso concomitantedi diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' da litio e potenziare il gia' elevato rischio di tossicita' da litio con ACE-Inibitori. La combinazione di captopril ed idroclorotiazide con litionon e' pertanto raccomandata ed un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio deve essere effettuato nel caso in cui la combinazionerisulti necessaria. Antinfiammatori non steroidei: quando gli ACE inibitori sono somministrati simultaneamente con farmaci antinfiammatorinon steroidei (per es. inibitori selettivi della Cox 2, acido acetilsalicilico a partire da 325 mg/die e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di ACE inibitori e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico specialmente inpazienti con pre-esistente compromessa funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela specialmente negli anziani. Ipazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante. La somministrazione di farmaci FANS puo' ridurregli effetti diuretico, natriuretico ed antipertensivo dei diuretici tiazidici. Chimica clinica: il captopril puo' causare risultati falsi positivi al test urinario per l'acetone. L'idroclorotiazide puo' interferire nell'uso diagnostico del test della bentiromide. I tiazidici possono diminuire i livelli di iodoproteinemia senza segni di disturbo tiroideo.
POSOLOGIA
Nei pazienti la cui pressione sanguigna non sia adeguatamente controllata con captopril da solo o idroclorotiazide da sola, il farmaco puo'essere assunto, prima e dopo i pasti, in una singola dose o in due dosi divise giornaliere. Non superare la dose massima giornaliera di captopril 100 mg/idroclorotiazide 30 mg. Se non si ottengono soddisfacentiabbassamenti della pressione sanguigna, un ulteriore trattamento antipertensivo puo' essere aggiunto. Adulti: la somministrazione della combinazione fissa di captopril e idroclorotiazide e' di solito raccomandata dopo un dosaggio progressivo dei singoli componenti. La dose di mantenimento usuale e' 50/25 mg una volta al giorno, al mattino. Quandoclinicamente appropriato, si puo' considerare un passaggio diretto dalla monoterapia alla combinazione fissa. Il dosaggio da 25/25 mg puo' essere somministrato una volta al giorno in quei pazienti la cui pressione sanguigna non e' adeguatamente controllata con idroclorotiazide 25mg in monoterapia e prima della titolazione del captopril. I dosaggida 50/25 mg e 25/25 mg devono essere assunti in una sola compressa algiorno, in quanto due compresse comporterebbero un inappropriato sovradosaggio di idroclorotiazide (50 mg/die). Il dosaggio da 50/15 mg puo'essere somministrato, all'inizio della terapia con la combinazione fissa, in quei pazienti la cui pressione sanguigna non e' adeguatamentecontrollata con captopril 50 mg in monoterapia, e/o quando si preferisce un piu' basso dosaggio di idroclorotiazide. Disfunzione renale: clearance della creatinina compresa tra 30 e 80 ml/min: la dose inizialee' di solito di 25/12,5 mg una volta al giorno, al mattino. La combinazione captopril/idroclorotiazide e' controindicata nei pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). Popolazioni speciali: nei pazienti con deplezione salina o di volume, neipazienti anziani e in quelli diabetici la dose iniziale e' di solitodi 25/12,5 mg una volta al giorno. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del farmaco nei bambini non sono state stabilite.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa di Acediur 50 mg + 15 mg contiene 50 mg di captopril e15 mg di idroclorotiazide. Ogni compressa di Acediur 50 mg + 25 mg contiene 50 mg di captopril e 25 mg di idroclorotiazide.

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