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AVVERTENZE
In corso di terapia con questo farmaco e' in genere superfluo fornireun apporto supplementare di potassio. Infatti il maggior vantaggio delfarmaco e' rappresentato dall'azione potassio ritentiva esplicata dalla frazione spironolattonica. Si potra' eventualmente prescrivere un supplemento potassico solo in caso di contemporanea terapia con glucocorticoidi, dando la preferenza ad una dieta ad elevato tenore potassico. Per la componente tiazidica, nei pazienti affetti da lupus eritematoso, la somministrazione del farmaco puo' accentuare la sintomatologiasistemica. Si consigliano periodici controlli degli elettroliti ematici ed urinari nei casi con emesi profusa e nei soggetti in fluidoterapia parenterale. Da tener presente che anche preparati quali la digitalepossono influenzare lo ionogramma sierico ed esaltare gli effetti metabolici della ipokaliemia, specialmente per quanto si riferisce all'attivita' del miocardio. I primi sintomi patognomonici di eventuali turbe del ricambio idroelettrolitico sono: secchezza delle fauci, sete, astenia, sonnolenza, agitazione, crampi muscolari, ipotensione, oliguria, tachicardia e disturbi gastrointestinali. Un eventuale stato ipokaliemico con diuresi accentuata in soggetti con grave cirrosi o in quelliin trattamento con glucocorticoidi o con ACTH, puo' essere contrastato mediante un adeguato apporto di elettroliti esogeni. Nei pazienti con alterata funzione epatica la somministrazione del solo diuretico tiazidico, determinando una deplezione potassica, potrebbe scatenare la rapida evoluzione verso il coma epatico. In questo senso il KADIUR si configura come un farmaco piu' completo e sicuro in quanto la componente spironolattonica riduce al minimo gli effetti kaliuretici del tiazidico. Alcuni pazienti con edema refrattario possono manifestare incrementi azotemici e/o ammoniemici presumibilmente correlati con variazionidel filtrato glomerulare (iperazotemia prerenale) piuttosto che ad unfenomeno di nefrotossicita'. Tali manifestazioni regrediscono, comunque, spontaneamente a seguito della sospensione temporanea della terapia. La piu' frequente disionia osservabile in corso di terapia con questo farmaco e' rappresentata dall'iponatriemia da diluizione; questa puo' essere corretta mediante restrizione dell'apporto di liquidi, con terapia corticosteroidea, oppure mediante l'impiego di diuretici osmotici (mannitolo, urea) tranne che nei soggetti uremici od in quelli coninsufficienza renale di grado severo. I tiazidici possono determinareuna riduzione dello iodio sierico legato alle proteine senza peraltroche cio' sia indice di distiroidismo. Il farmaco contiene lattosio. Ipazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Diuretici ad azione diuretica minore e farmaci risparmiatori di potassio.
CONSERVAZIONE
Nessuna particolare precauzione per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e ad altri derivati sulfonamidici; insufficienza renale acuta e cronica; grave insufficienza epatica; iperpotassiemia; iposodiemia.
DENOMINAZIONE
KADIUR 50 MG + 5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Silice colloidale anidra, olio di ricino idrogenato, sodio bicarbonato, amberlite (sale potassico del copolimero acido metacrilico-divinilbenzene), magnesio stearato; cellulosa microgranulare, lattosio. Rivestimento: titanio diossido, glicole propilenico, ipromellosa.
EFFETTI INDESIDERATI
Molte delle reazioni avverse di seguito riportate sono reversibili e/orispondono ad una riduzione del dosaggio. In presenza di manifestazioni di grado marcato o severo, si consiglia di ridurre il dosaggio o disospendere il trattamento. Le reazioni di seguito riportate sono indicate in ordine di frequenza decrescente di comparsa: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000); Non nota: la frequenza non puo' essere stimata definita sulla base dei dati disponibili. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: iperuricemia secondaria, diminuita tolleranza al glucosio. Disturbi del sistema nervosocentrale e periferico. Non comune: vertigini; raro: sonnolenza, torpore, cefalea, rialzi termici ed atassia. Disturbi dell'occhio. Non comune: xantopsia. Disturbi del sistema cardiovascolare. Non comune: ipotensione ortostatica. Disturbi dell'apparato digerente. Raro: turbe a carico dell'apparato gastroenterico. Disturbi della cute. Non comune: fotosensibilizzazione, processi angioitici; raro: eruzioni cutanee. Disturbi del sistema muscolo-scheletrico. Non comune: spasmi muscolari, stati astenici. Disturbi dell'apparato riproduttivo. Raro: ginecomastia,disturbi dell'erezione, lievi effetti di tipo androgeno. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
I tiazidici attraversano la barriera placentare, pertanto si raccomanda che l'uso del prodotto in gravidanza sia fatto solo in caso di effettiva necessita' sotto il diretto controllo del medico, valutando con cura i potenziali benefici in rapporto con i possibili rischi per la madre ed il feto. Il prodotto non va usato durante l'allattamento.
INDICAZIONI
Stati patologici caratterizzati da un incremento secondario dell'aldosterone (edemi ed ascite da cirrosi epatica e da insufficienza cardiacacongestizia, edemi nefrosici).
INTERAZIONI
I tiazidici possono indurre iperuricemia secondaria ed una diminuita tolleranza al glucosio esaltando transitoriamente le turbe metabolichenei pazienti diabetici. In corso di anestesie regionali o generali sidovra' tener conto che la butizide e derivati e gli spironolattonici deprimono la sensibilita' dei vasi alle catecolamine. I tiazidici possono anche potenziare la risposta alla tubocurarina e antagonizzare l'effetto degli anticoagulanti orali. Gli effetti ipotensivi della butizide possono essere esaltati nei soggetti simpaticectomizzati. I diuretici tiazidici possono interferire con alcuni tests di laboratorio per lavalutazione funzionale delle paratiroidi, riscontrandosi in taluni casi ipercalcemia e ipofosfatemia. Comunque non sono mai state segnalatele tipiche complicanze dell'iperparatiroidismo, quali litiasi renaleed osteoporosi. La contemporanea somministrazione di acido acetilsalicilico e/o derivati riduce l'attivita' diuretica del prodotto.
POSOLOGIA
Adulti. Stati idrosodioritentivi: terapia di mantenimento 1-2 compresse/die.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene: 50 mg potassio canrenoato+ 5 mg butizide.