hai aggiunto
hai aggiunto
AVVERTENZE
Usare con cautela in pazienti con alterata funzionalita' epatica o malattia epatica progressiva poiche' modifiche minori nei liquidi e nel bilancio elettrolitico dovute ai diuretici tiazidici possono precipitare il coma epatico, specialmente in pazienti con cirrosi epatica. Deveessere utilizzato con cautela in pazienti con grave malattia renale. In tali pazienti i diuretici tiazidici possono far precipitare l'azotemia e gli effetti sulla somministrazione ripetuta possono essere cumulativi. Elettroliti: il trattamento con diuretici tiazidici e' stato associato a disturbi degli elettroliti come ipopotassiemia, ipomagnesiemia, ipercalcemia e iponatremia. L'ipopotassiemia puo' sensibilizzare ilcuore o aumentare enormemente la sua risposta agli effetti tossici della digitale. l'escrezione del potassio indotta dal farmaco e' dose dipendente e varia di entita' da un soggetto all'altro. Con 25-50 mg/giorno la diminuzione delle concentrazioni sieriche di potassio e' in media pari a 0,5 mmol/l. In caso di trattamento cronico, le concentrazioni sieriche di potassio devono essere monitorate all'inizio della terapia e poi dopo 3-4 settimane. In seguito i controlli devono essere effettuati ogni 4-6 mesi se il bilancio elettrolitico del potassio non e'influenzato da fattori addizionali. Se necessario puo' essere associato a una terapia orale di supplementazione potassica o a un diuretico risparmiatore di potassio (es. triamterene). In caso di associazioni ilivelli sierici di potassio devono essere monitorati. Nel caso in cuil'ipopotassiemia sia accompagnata da segni clinici (es. debolezza muscolare, paresi, ed alterazioni dell'ECG), il farmaco deve essere sospeso. In pazienti gia' in terapia con ACE inibitori o antagonisti del recettore dell'angiotensina II, l'associazione tra Igroton e sali di potassio o diuretici risparmiatori di potassio deve essere evitata. Il monitoraggio degli elettroliti sierici e' particolarmente indicato nei pazienti anziani, nei pazienti con ascite causata da cirrosi epatica e nei pazienti con edema dovuto a sindrome nefrotica. Nel caso si verifichi quest'ultima condizione il medicinale deve essere utilizzato solo sotto stretto monitoraggio in pazienti normokaliemici senza segni di deplezione del volume. Effetti metabolici: puo' aumentare i livelli sierici di acido urico, tuttavia attacchi di gotta si verificano raramentedurante il trattamento cronico. Sebbene la tolleranza al glucosio possa essere influenzata negativamente, il diabete mellito si verifica molto raramente durante il trattamento. In pazienti in trattamento a lungo termine con diuretici tiazidici o simil-tiazidici sono stati segnalati piccoli aumenti e parzialmente reversibili delle concentrazioni plasmatiche del colesterolo totale, dei trigliceridi, o delle lipoproteine a bassa densita'. La rilevanza clinica di questi risultati e' oggetto di discussione. Igroton non deve essere utilizzato come farmaco diprima scelta nel trattamento a lungo termine di pazienti con diabete mellito manifesto o in soggetti in trattamento per l'ipercolesterolemia(dieta o terapia combinata). Miopia acuta e glaucoma secondario ad angolo chiuso: e' stato associato ad una reazione idiosincrasica che causa miopia transitoria acuta e glaucoma ad angolo chiuso. I sintomi includono insorgenza acuta di ridotta acuita' visiva o dolore oculare e di solito si verificano entro poche ore fino a diverse settimane dall'inizio della terapia. Il glaucoma ad angolo chiuso non trattato puo' portare a perdita permanente della vista. Il trattamento di prima lineae' l'interruzione della terapia con Igroton il piu' rapidamente possibile. Se la pressione oculare resta non controllata puo' essere necessario prendere in considerazione un tempestivo trattamento medico o chirurgico. I fattori di rischio per lo sviluppo del glaucoma ad angolo chiuso possono includere una storia di allergie alle sulfonamidi o allapenicillina. Altri effetti L'effetto antipertensivo degli ACE inibitori o degli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e' potenziatoda agenti che aumentano l'attivita' della renina circolante (diuretici). Si raccomanda di ridurre il dosaggio del diuretico o di sospenderlo per 2-3 giorni e/o di iniziare la terapia con ACE inibitori o antagonisti del recettore dell'angiotensina II con una dose iniziale bassa.Durante il trattamento con tiazidi puo' riattivarsi il lupus eritematoso. Per chi svolge attivita' sportiva: il principio attivo contenuto in questa preparazione e' incluso nella lista delle sostanze vietate per doping.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Diuretici ad azione diuretica minore, escluse le tiazidi - Sulfonamidi, non associate.
CONSERVAZIONE
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri derivati sulfamidici oad uno qualsiasi degli eccipienti. Anuria; grave insufficienza renale(clearance della creatinina inferiore a 30 mL/min) e grave insufficienza epatica. Ipopotassiemia refrattaria o condizioni che comportano un'aumentata perdita di potassio, iponatremia ed ipercalcemia. Iperuricemia sintomatica (anamnesi di gotta o calcoli da acido urico). Gravidanza.
DENOMINAZIONE
IGROTON 25 mg COMPRESSE
ECCIPIENTI
Cellulosa microcristallina; magnesio stearato; silice colloidale anidra; carmellosa sodica; ferro ossido rosso; ferro ossido giallo.
EFFETTI INDESIDERATI
Frequenze reazioni avverse: molto comune >= 1/10; comune >= 1/100, < 1/10; non comune >= 1/1.000, < 1/100; raro >= 1/10.000, < 1/1.000; molto raro < 1/10.000; non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi ed eosinofilia. Disturbi del sistema immunitario. Non noti: reazioni allergiche (rash, edema del viso, delle labbra, della lingua e/o della gola). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comuni: ipopotassiemia, iperuricemia ed aumento della lipidemia; comuni: iponatremia, ipomagnesiemia eiperglicemia; rari: ipercalcemia, glicosuria, inadeguato controllo deldiabete mellito e gotta; molto rari: alcalosi ipocloremica. Patologiedel sistema nervoso. Comuni: vertigini; rari: parestesie, cefalea. Patologie dell'occhio. Rari: disturbi della vista; non noti: miopia acuta e glaucoma ad angolo chiuso. Patologie cardiache. Rari: aritmie cardiache. Patologie vascolari. Comuni: ipotensione ortostatica; molto rari: vasculiti. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Moltorari: edema polmonare idiosincratico. Patologie gastrointestinali. Comuni: disturbi addominali, anoressia; rari: nausea, vomito, dolore addominale, diarrea, costipazione; molto rari: pancreatite. Patologie epatobiliari. Rari: colestasi intraepatica, ittero. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Comuni: orticaria, eruzione cutanea; rari:reazione di fotosensibilizzazione. Patologie renali e urinarie. Moltorari: nefriti tubulointerstiziali. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comuni: disfunzioni erettili. Segnalare qualsiasireazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Clortalidone e' controindicato nell'ipertensione gestazionale. Puo' ridurre l'irrorazione sanguigna della placenta. I diuretici tiazidici ead essi correlati entrano nella circolazione fetale e possono causaredisturbi del quadro elettrolitico plasmatico. In seguito a somministrazione di diuretici tiazidici e diuretici ad essi correlati sono statiriportati casi di trombocitopenia neonatale. Poiche' il clortalidone passa nel latte materno, durante l'allattamento si deve evitare la terapia.
INDICAZIONI
Ipertensione arteriosa: come monoterapia o in associazione con altri farmaci antipertensivi. Edema conseguente a insufficienza cardiaca, insufficienza renale o epatica lieve o moderata; edema premestruale e forme idiopatiche.
INTERAZIONI
La somministrazione di clortalidone puo' influenzare l'azione dei seguenti farmaci. Sali di litio: i farmaci diuretici possono ridurre l'escrezione di litio e aumentarne quindi i livelli plasmatici. Poiche' i diuretici aumentano i livelli ematici di litio, questi devono essere controllati nei pazienti in terapia con litio e clortalidone. Dove il litio ha indotto poliuria, i diuretici possono esplicare un effetto antidiuretico paradosso. Bloccanti neuromuscolari derivati dal curaro: l'ipopotassiemia indotta dai diuretici potenzia l'azione di blocco neuromuscolare dei derivati del curaro. Antipertensivi: l'effetto dei farmaci antipertensivi puo' essere potenziato dai diuretici. Antidiabetici:potrebbe essere necessario riadeguare la dose di insulina e di antidiabetici orali a causa del rischio di riduzione dell'effetto ipoglicemizzante, dovuto alla possibile riduzione del rilascio di insulina dal pancreas causa dell'effetto ipopotassiemico. Digitale: l'ipopotassiemiao l'ipomagnesiemia dovute ai diuretici tiazidici possono favorire la comparsa di aritmie cardiache indotte da digitale. Allopurinolo: la somministrazione concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilita' all'allopurinolo. Amantadina:lasomministrazione concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio che si verifichino eventi avversi causati da amantadina. Diazossido: la somministrazione concomitante di diuretici tiazidici puo'accrescere l'effetto iperglicemizzante del diazossido. Agenti citotossici: la somministrazione concomitante di diuretici tiazidici puo' ridurre l'escrezione renale di agenti citotossici e potenziare i loro effetti mielosoppressivi. Vitamina D o con sali di calcio: la somministrazione di diuretici tiazidici con Vitamina D o con sali di calcio puo' potenziare l'aumento dei livelli di calcio nel siero a causa dell'inibizione dell'escrezione urinaria. L'azione del clortalidone puo' essereinfluenzata dalla somministrazione dei seguenti farmaci. Corticosteroidi, ACTH, beta 2 agonisti, amfotericina e carbenoxolone: l'effetto ipopotassiemico dei diuretici puo' essere aumentato da corticosteroidi, ACTH, beta 2 agonisti, amfotericina e carbenoxolone con il rischio di manifestazione di disturbi cardiaci e/o muscolari. Antinfiammatori nonsteroidei: la concomitante somministrazione di alcuni antinfiammatorinon steroidei (per esempio indometacina) puo' ridurre l'attivita' diuretica e antipertensiva dei diuretici; si sono verificati casi isolatidi deterioramento della funzione renale in pazienti predisposti. Agenti anticolinergici: la biodisponibilita' di diuretici tipo tiazidici puo' essere aumentata da agenti anticolinergici, apparentemente a causadi una diminuzione della motilita' gastrointestinale e della velocita'di svuotamento dello stomaco. Resine a scambio anionico: l'assorbimento dei diuretici tiazidici puo' essere compromesso in presenza di resine a scambio anionico come la colestiramina. Puo' essere attesa una diminuzione dell'effetto farmacologico. Ciclosporina: il trattamento concomitante con ciclosporina puo' aumentare il rischio di iperuricemia ecomplicanze tipo gotta. Alcol, barbiturici, narcotici o antidepressivi: la soministrazione concomitante di diuretici tiazidici con alcol, barbiturici, narcotici o antidepressivi puo' potenziare l'ipotensione ortostatica.
POSOLOGIA
La terapia deve essere iniziata con la dose piu' bassa possibile. Il dosaggio deve essere individualizzato sulla base del quadro clinico e della risposta del singolo paziente. Ipertensione: l'intervallo della dose clinicamente utile e' 12,5-50 mg/giorno. Le dosi iniziali raccomandate sono 12,5 o 25 mg/giorno, quest'ultima e' sufficiente a produrrenella maggior parte dei pazienti l'effetto ipotensivo massimo. Per unadata dose, l'effetto completo viene raggiunto dopo 3-4 settimane. Sela diminuzione della pressione arteriosa e' inadeguata con 25 o 50 mg/giorno, si raccomanda un trattamento di associazione con altri farmaciantipertensivi. Edema di origine specifica: il dosaggio efficace piu'basso deve essere individualizzato e somministrato solo per periodi limitati. Si raccomanda che la dose non ecceda i 50 mg/giorno. Anziani:nei pazienti anziani e' raccomandata la dose standard efficace piu' bassa. Nei pazienti anziani l'eliminazione del clortalidone avviene piu' lentamente rispetto a quanto succede nei giovani adulti sani, sebbene l'assorbimento sia lo stesso. Pertanto i pazienti anziani in trattamento con clortalidone devono essere strettamente monitorati. Pazienticon compromissione renale: nei pazienti con insufficienza renale lievee' raccomandata la dose standard efficace piu' bassa del farmaco. Igroton e i diuretici tiazidici perdono il loro effetto diuretico se la clearance della creatinina e' <30 mL/min. Modo di somministrazione: quando una singola dose viene prescritta per essere assunta quotidianamente o a giorni alterni, questa deve essere assunta preferibilmente al mattino, durante la colazione.
PRINCIPI ATTIVI
clortalidone 25 mg.